Sarà anche l’estate delle vacanze frugali. E in tanti faranno di necessità virtù. Un modo ad esempio per godersi un weekend o una vacanzetta è quello di fare delle lunghe passeggiate a piedi. Non ci sono solo i trekking impegnativi e rigeneratori di energie, come le celeberrime Via Francigena e Camino de Santiago. Tutta l’Italia e l’Europa è un intreccio di sentieri e di stradine, viottoli, tratturi dove esercitare in mezzo alla natura e lontano dal traffico l’arte lenta dell’andare a piedi. Con motivazioni non necessariamente mistiche o religiose ma come semplici immersioni nel verde lontani dalle città e dal traffico sulle colline o sul mare (o persino, come suggerisce nel suo ultimo libro La pescatrice del Platani lo scrittore Stefano Malatesta, lungo le coste siciliane di Sciacca ma proprio dentro l’acqua del mare).
Così si cammina lungo il Danubio tra Vienna e Budapest, si passeggia sulla Ruta de la Plata in Portogallo, si arranca lungo la vecchia ferrovia dismessa di “Ciccio Pecora” tra Ragusa e Siracusa, ci si inerpica sulle colline tra l’Umbria e Greccio sui sentieri di San Francesco, si plana sui millenari santuari pugliesi del Gargano.
Ma forse l’interpretazione più autentica e contemporanea dell’andare a piedi, un mix di divertimento, relax e meditazione, è quella che danno certi amici che passano i loro weekend primaverili sulle bianche mulattiere che da Monteriggioni portano lungo la Val d’Orcia fino a Bagno Vignoni. Per due o tre giorni camminano per ore, tra una chiacchiera e una foto panoramica , ma nel frattempo si concedono generose soste ristoratrici nelle cantine o sotto le pergole ombrose di trattorie, assaggi di pecorino offerto dai pastori incontrati sul cammino e bagni miracolosi nelle acque calde delle terme.