Gianluca Pacchioni, metal sculptor: “Vorrei ridar vita al muro esterno di casa, con un bel murales che affronti i temi ecologici e il rispetto per la natura e che sia ogni giorno una buona fonte di ispirazione”.
Gianluca Pacchioni, metal sculptor: “Vorrei ridar vita al muro esterno di casa, con un bel murales che affronti i temi ecologici e il rispetto per la natura e che sia ogni giorno una buona fonte di ispirazione”.
Stefania Montani: “Le scelte fatte sulla circolazione in varie zone della città (per fortuna noi siamo indenni per il momento) complicano anziché rendere più fluido il traffico. Per non parlare delle piste ciclabili assurde “nel nulla” e dei cordoli anche pericolosi”
Gabriella Calvi Parisetti, GFK Eurisko: “Il mio consiglio al Comune? La peculiarità dei Navigli di Leonardo deve essere più valorizzata come opera d’arte e un più accorto governo delle licenze a pubblici esercizi sarebbe raccomandabile”
Ilaria Cerrina Forattini: “Mi piacerebbe molto che mettessero a piazza Oberdan un mercato perenne di piante come a Parigi, oppure una serie di appezzamenti fissi sulla piazza a tema: fiori, antiquariato, libri, cibo”
Anna Fiaschè, impiegata del Comune di Milano da 29 anni, vive da sempre al Giambellino, dove è nata. “Il mio quartiere? Nel bene e nel meno bello è parte di me. Se qualcosa non funziona mi spiace davvero”.
La stilista Chiara Boni: ” Mi piacerebbe che il work-in-progress in corso da anni all’incrocio tra via Tunisia e via Ludovico Settala giungesse a conclusione. Non si riesce nemmeno più a capire a cosa stiano lavorando”.
Gigliola Curiel: “Mi dà quotidianamente gioia l’aiuola di piazza Cinque Giornate, mai sfiorita e curata con immenso amore e grande maestria”.
Giovanna Tettamanzi, giornalista, lavora per Milano Sud, mensile che si occupa delle zone 5 e 6: “Consigli per il Comune? Bonificare e occupare le aree e gli edifici dismessi”
Daniela Calandrella, neurologa: “Vorrei che si aprisse ai bambini il bel giardino tra via Statuto e corso Garibaldi, che è abbandonato”.
Pietro VIRGILIO, Cittadino del Corvetto, sogna un ripensamento dell’area che va da Piazzale Bologna a Nosedo, per rendere adeguata la Porta Sud di Milano alle nuove esigenze di una Vera Città Europea
Franco Cologni, fondatore e presidente della Fondazione Cologni: “Vivere a Brera significa sentirsi parte di una Milano attiva, attenta, sempre in evoluzione”
Daniele Ascoli, direttore di Ca’ Bianca Hotel Corte del Naviglio: “Per migliorare il quartiere, al Comune consiglierei di fare più parcheggi, più pulizia e manutenzione delle strade”.
La regista Andrée Ruth Shammah: “In questi anni il quartiere è cambiato molto lentamente, come un figlio che quando lo si vede crescere non si capisce quanto cambia”
Padre Giuseppe Bettoni: “A Quarto Oggiaro abbiamo definito CasArché luogo di bene comune perché vogliamo favorire la solidarietà fra il quartiere e la comunità di accoglienza per mamme e bambini”.
Emilio Sioli, operatore culturale: “Sono fra gli animatori di Area M(usica) che intende trasformare Città Studi e i suoi spazi affascinanti in un Quartiere del Jazz e della musica del ’900”.
Marco Romano, architetto: “Brera è oggi un quartiere di benestanti attempati dove ormai i bambini sono rarissimi e manca quindi quell’occasione essenziale della socializzazione che sono le scuole”
Un posto speciale, uno dei tesori un po’ nascosti di Milano, un quartiere firmato da maestri dell’architettura urbana come Luigi Figini, Gino Pollini e Gio Ponti
Giovanna Majno, del consiglio direttivo della Casa delle Donne di Milano: “Al Comune consiglierei di favorire l’uso della bicicletta e curare l’arredo urbano, soprattutto intorno alle scuole che sono numerose”