“Di che città parliamo? Quella che dorme o quella che è sveglia?”. Che belle, le interviste con Guido: le domande cominciava a farle lui. Subito. “Prima decidiamo i paletti, dopo vediamo i contenuti.” Parlando si appassionava. Tirava fuori le sue mappe, raccontava un aneddoto, poi si illuminava: “Ecco perché Milano è cambiata…”. Ci manca, Martinotti. Per mille motivi e per uno su tutti: per anni, per decenni, ci ha fatto capire la città. Con i suoi umori, le sue cadute, i suoi guizzi. Ora è nato un premio che si chiama “Guido Martinotti” e che ci riempie di gioia: i vincitori saranno i giornalisti praticanti delle Scuole di giornalismo di Milano. I giovani, finalmente un premio ai giovani. Chiamati a raccontare la vita dei quartieri, chiamati a scovare le storie positive che danno un’anima e un senso alla metropoli. Il nome di Guido, i personaggi della città, i futuri giornalisti: una bella pagina di Milano.

Venanzio Postiglione, Caporedattore centrale del Corriere della Sera, Direttore giornalista Scuola “Walter Tobagi” Statale/Ifg