Archivio dell'autore: Mr Yes

Informazioni su Mr Yes

Mr Yes.. il verde con il pollice all'in sù. Per Amore e dedizione mi occupo da una quindicina d'anni di progettazione e realizzazione di spazi verdi urbani. La passione per le piante e per l'ambiente è legata anche al sociale. Seguo progetti di educazione ambientale e alimentare nelle scuole e al carcere di Opera. per contatti e approfondimenti pervinca@pervinca.it

Polisportiva Ripamonti – Una grande vittoria per il quartiere e la città

polisportiva

In una fredda giornata uggiosa milanese in pieno inverno mi son mosso a piedi verso il Consiglio di Zona 9 di via Guerzoni per intervistare la Presidente Beatrice Uguccioni.

Tema dell’incontro: la situazione Centro Sportivo Ripamonti di via Iseo.

Un tema, a me molto caro, visto che la mia cooperativa Opera in Fiore, nella primavera del 2009, è stata vittima del fallimento di stampo mafioso della società che gestiva la struttura. Il lavoro di gestione del verde non è mai stato pagato.

Ogni volta che prendo la Milano Meda mi ritrovo in bella vista la facciata del primo piano della palestra annerito e divelto da un incendio doloso.

La rabbia si è in qualche modo placata parlando con la presidente del Consiglio di Zona.

Il Centro Sportivo Ripamonti, una grande struttura  con palestra, piscina e circondata dal verde e dai campi da calcio, che spicca subito alla vista passando dalla Milano Meda all’altezza dell’Ospedale Galeazzi – non ha mai chiuso.  Solo la palestra, rimasta sotto sequestro fino all’inizio di quest’anno, è rimasta ferma.

Nonostante fosse stata revocata la convenzione con “Milano Sportiva” nel luglio 2011 per infiltrazioni mafiose e nonostante un’ala della palestra fosse stata devastata da un incendio doloso, la struttura non ha mai cessato la propria attività. Vi è stato subito un cambio direzionale  da parte di Milano Sport del Comune di Milano che gestisce il centro sportivo.

Un segnale importante della presenza delle istituzioni e dell’interesse dei cittadini è arrivato già in precedenza, nell’ottobre 2011, quando una manifestazione organizzata dal Consiglio di Zona 9 e dall’associazione Libera, ha riunito più di 1000 persone provenienti da tutta Milano per manifestare contro le infiltrazioni mafiose all’interno della città e in quel caso all’interno della Polisportiva.

La Polisportiva rappresenta molto bene una Milano forte e con un alto senso civico.

Varie associazioni sportive locali hanno ripreso subito le attività dei campi sportivi esterni. Ora ci sono campi da calcio e campi da rugby.

Nel frattempo la parte che divide la Milano-Meda dal complesso sportivo è stata degnamente ripiantumata e collegata con la pista ciclabile che da piazza Maciachini , via Crespi e via Fermi portano al Parco Nord. Un importante costola verde anche in previsione dell’Expo.

Due anni fa nel complesso è nato anche “Spazio Comune”, uno spazio per la libera aggregazione finanziato da Milly Moratti. Progetto pilota che verrà replicato in altri quartieri di Milano.

 

Un nuovo parco alle porte di Milano

principio attivo

In un periodo di sconforto e profonda crisi di identità sociale e lavorativa, ci tenevo a raccontare un’altra storia esemplare per Milano.
Sapendo che ormai hanno tagliato fondi anche per il welfare e per le attività di riqualificazione ambientale, emerge un esempio che spicca controcorrente nella sua lucida integrità.
Il Parco Elio Vittorini si identifica come opera di “riconsegna” di un’area pubblica ai cittadini di Milano: la realizzazione di un parco urbano quale porta di comunicazione e interazione tra la città, il quartiere di Ponte Lambro e l’area agricola interna al confine del Parco Agricolo Sud della Provincia di Milano.
L’aspetto più esemplare questa volta è anche uno degli attori principali del progetto.
Lo studio di architettura a cui è stato affidato l’incarico della progettazione.
PrincipioAttivo è uno studio di architettura con un’età media di 30 anni . Proprio in questo periodo in cui sento amici e conoscenti che sono senza lavoro e pensano di trasferirsi all’estero, rende orgogliosi e speranzosi vedere che si sono anche degli esempi controtendenza.
Uno degli aspetti più interessanti di cui discutevo con Luca Bigliardi, socio di PrincipioAttivo, è proprio l’importanza di lavorare su un progetto che parte dal basso. Dalla demolizione di un ecomostro in Zona Ponte Lambro è nato un attento processo di trasformazione per arrivare alla creazione in breve tempo di un parco verde attrezzato, “modellato” dai bisogni degli abitanti del quartiere. Un lavoro di co-progettazione con il quartiere, l’amministrazione comunale e provinciale, e l’operatore privato che ha incaricato lo studio,
Partendo da un questionario realizzato dal Politecnico di Milano è nato il progetto di Principioattivo, interfacciandosi prima con il Consiglio di Zona 4 e poi con gli abitanti del quartiere. Si è arrivati a un compromesso e rimodernamento “romantico” dei percorsi interni al Parco Elio Vittorini e all’introduzione di un “percorso vita” e sentieri morbidi e sinuosi in cui domina sempre la componente verde e naturale che si innesta in modo organico e armonioso alla città, guidando lo sguardo dei cittadini verso il panorama agricolo retrostante.
Proprio in un angolo di città che si affaccia alle tangenziali e all’appendice ultima dell’aeroporto di Linate esistono ancora scorci di rara bellezza, come la cascina Monluè. E ora, e non ultimo come importanza e valenza urbanistica e paesaggistica, il parco Elio Vittorini.
Esempi, quelli della concertazione tra pubblico e privato, tra Comune di Milano, Consiglio di Zona, operatori privati e studi di progettazione emergenti (come PrincipioAttivo), che possono funzionare e dare una svolta positiva al tessuto urbano di Milano.

alla prossima avventura nel verde di Milano
dal Vostro Mr. Yes

Rapporti di vicinato

bici japppo Simo

New entry.. Una sorpresa arrivata dall’alto!
Una storia singolare.. molto Yes.
I vicini giapponesi del piano di sopra che tornano in Giappone.
Lui che con discrezione, un po’ a testa bassa, da due anni guarda dalle finestrone del loft e vede storie di piante,
servizi fotografici di moda, conferenze, Simo che appende quadri e imbianca a orari improbabili.
Stamattina scende, bussa e sceglie me e Sara per lasciare la sua bella bici e una lampada di design prima di partire.
Io lo invito a visitare le collezioni di quadri. Gli regalo una bottiglia di vino siciliano e una tela..
e lui. A bocca aperta! “se ci fossimo conosciuti prima!”
anche questi sono rapporti di vicinato

Leggi tutti gli articoli in Isola.

Virtuosa 2013

6allestimento Virtuosa 2013

Mostra mercato di beneficenza dedicata alle arti & mestieri

Da sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre e per tutti i week end di dicembre, dalle ore 16.00 alle ore 20.00, in uno storico laboratorio di restauro nel cuore del quartiere Isola ( via Pastrengo 2) verranno esposti e messi in vendita oggetti di modernariato, antiquariato, vestiti vintage, gioielli e  accessori prodotti artigianalmente e quadri di artisti emergenti.

Tutti gli oggetti esposti hanno una loro storia, una loro identità  costruita attraverso la lavorazione e il passaggio di mano in mano.

  L’evento è promosso dall’associazione no profit San Marco Lavora per finanziare progetti di inserimento sociale e lavorativo nei  settori del giardinaggio, del restauro, e della manutenzione del verde.

Si potranno trovare preziosi tappeti restaurati, stampe rare, cappelli e accessori femminili, gioielli prodotti a mano, piantine e oggetti natalizi provenienti dal vivaio Pervinca, e borse realizzate a mano dai detenuti della  cooperativa sociale “Borseggi” e raffinate camicie da notte prodotte dai sarti profughi dell’associazione Realmonte.

 www.sanmarcolavora.blogspot.com

pres. Ass. San Marco Lavora -Simone Ugolini  cell. 329 2137190

 

Il Giardino Segreto di San Vittore

Giardino San Vittore femminile

San Vittore è il carcere più antico di Milano. Il progetto risale a metà dell’ottocento mentre la sua edificazione è del 1879. Vista la sua centralità, la sua ristrutturazione o decentramento è stato uno dei nodi cuciali degli ultimi decenni. Mentre alcuni reparti sono sovraffollati, alcuni raggi sono in fase di ristrutturazione, visto che con la Giunta Pisapia è stato confermata la sua attuale collocazione. Ci sono alcune sorprese, racchiuse nel reparto femminile. Un importante laboratorio sartoriale, storico, che collabora tra gli altri con il Teatro alla Scala di Milano. Altro piccolo gioiello, anche se non accessibile al pubblico, è il “Giardino Segreto”. Fino a quasi un decennio fa, quando i bambini dividevano gli spazi del reparto, il Giardino rappresentava l’area giochi per i bambini. Quando i figli delle detenute sono stati spostati in una comunità esterna, l’area è rimasta un non-luogo. Ci sono ancora alcuni giochi, tra i passaggi pedonali e le basse siepi di bosso. La crescita spropositata degli alberi di fico, del tasso e degli ailanti, e delle edere e delle bignonie rampicanti, hanno in parte coperto un vero cimelio: La cappelletta in onore a Beata Enrichetta Alfieri, ricordata come “l’Angelo di San Vittore”. Dal primo corso di gestione del verde nel reparto femminile, mi soffermai sotto quella statuetta ad osservare le lapidi ormai coperte dal passaggio delle edere. Poi un giorno Paola, una delle storiche detenute, mi raccontò la storia di quella piccola suora, vissuta ai tempi della seconda guerra mondiale, poi beatificata. Ai tempi delle deportazione, favorì il rifugio e la salvezza di numerosi partigiani, ebrei e detenute dal 1943 alla fine della guerra. Quell’angolo, sempre coperto da una fitta e rigogliosa vegetazione, contrasta il grigiore e il peso dell’ambiente circostante, accentuato dalla vetustà delle architetture. Un altro piccolo raggio di sole, di quei lunghi mesi di docenze, tenute un po’ individualmente, un po’ in gruppo a una decine di detenute, era la gatta del reparto. nata e cresciuta “tra le sbarre”. Il suo ambiente è sempre stato lì, tra i cespugli, timida e riservata. La mancanza di luce e di clausura l’ha portata a cresce senza denti. Dopo un po’, seguendo i cambi di stagione, facemmo amicizia. si lasciava avvicinare, tra un corso e l’altro. Mentre prendevo appunti e mentre, di tanto in tanto, scrutavo, sempre più meravigliato, il gigantesco melograno, che portava in autunno delle magnifiche, quanto deliziose pome granate. Non c’erano risorse, allora, per poter fare interventi sostanziali, per abbellire il giardino. Ma la cosa più bella, fu che riuscimmo a premiare quel duro lavoro di restauro manutentivo del Giardino con un altro piccolo Miracolo: l’inserimento lavorativo della detenuta più meritevole del “corso per Giardiniere”, che da allora si occupa della manutenzione del Giardino Segreto.

Alla prossima scoperta tra il verde milanese, dal vostro Mr Yes

Isola Pepe Verde

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E’ da 25 anni che vivo e frequento il quartiere Isola.
E’ difficile commentare la mutazione urbanistica che ha portato sicuramente grandi e profonde trasformazioni nel territorio urbano.
Ogni cambiamento radicale porta segni e cicatrici unite all’innovazione e allo stupore per le nuove costruzioni e ponti che congiungono l’Isola al vecchio Centro.
Ho visto da ragazzino la vecchia Brown-Boveri ospitare installazioni d’arte contemporanea, prima di essere demolita.
Il cuore pulsante e la natura del quartiere operaio e artigiano mantenne fino al 2003 una fetta di ricordo legato all’archeologia industriale che era la Stecca degli artigiani e fino al 2007 il parchetto di via Confalonieri. Oggi su quel fronte di gran fermento, sorge il Bosco Verticale e un piccolo parchetto giochi.
Proprio all’ingresso di quell’area, dal 2011 nasce Isola Pepe Verde.
Da un gruppo di abitanti del quartiere Isola, che si è impegnato, con grande entusiasmo, operatività e organizzazione a tenere vivido il cuore più verde e centrale del quartiere Isola, gestendo in associazione, un’area comunale dismessa, tra via Borsieri e via Pepe, appena scendendo dal Ponte Bussa.

L’area, per la centralità rispetto al quartiere, e per la vicinanza con le scuole materna, elementare e media, è ideale per rispondere all’emergenza dovuta alla mancanza di verde di prossimità di cui tutto il quartiere e un’intera generazione di bambini sta soffrendo.

In breve tempo l’area è diventata un punto di incontro e di grande socialità . Nel gennaio 2013 il Consiglio di Zona 9 ha approvato la convenzione e Isola Pepe Verde è diventato un GIardino Condiviso.  Ora ci sono tante piante selvatiche e coltivate donate dalle persone del quartiere. Di pomeriggio è facile trovare bambini che giocano con le mamme, bagnando le proprie piante da orto. Pensionati che si prendono cura di nuovi alberi e piante fiorite con i nuovi giovani del quartiere. Anche gruppi di artisti che hanno trovato uno spazio coperto per esporre le proprie opere. Da alcuni mesi, grazie all’autofinanziamento interno al gruppo di lavoro, sono stati montati pannelli fotovoltaici per avere un’energia pulita e indipendente e l’acqua piovana viene interamente raccolta e utilizzata per bagnare le piante.
Proprio un ottimo lavoro! Se vogliamo vedere Isola Pepe Verde crescere, portiamo il contributo, in termini di volontariato e scambio di esperienze.

Se non trovate la strada per arrivarci e portare anche voi il vostro contributo in piante o un aiuto concreto per la manutenzione dell’area, potete scrivere a isolapepeverde@gmail.com

Alla prossima scoperta tra il verde urbano.

Effettoserra

effetto serraIl nostro viaggio nel verde di Milano ci porta anche oggi a scoprire un meraviglioso progetto sostenuto da diverse cooperative e associazioni che operano in rete per dare reali segnali di sviluppo e respiro ai polmoni della metropoli in modo e leggero sostenibile.
Effettoserra è un progetto per donare una serra aperta al quartiere Barona e alla città di Milano.
Un progetto nato per favorire il re-inserimento al lavoro e sperimentare una nuova socialità urbana.
Per tutti gli amanti del verde, per chi vuole farsi un piccolo orto sul balcone, e per chi vuole imparar trucchi da pollici verdi! In serra troverai le piante per il tuo orto o balcone aromatiche e fiori. Il capo fila del progetto è la coop. Arcobaleno, la gestione della serra e degli spazi esterni per le attività formative e ricreative è della coop. Opera in Fiore, cooperativa La Cordata e l’associazione Nostrale. La coop. Opera in Fiore gestisce la serra per la produzione di fiori e piante aromatiche inserendo soggetti svantaggiati. Sono cominciate le attività e i percorsi di giardinaggio per Rifugiati Politici con la coop. Opera in Fiore in collaborazione con il progetto Welcome.
La serra si trova in via Ettore Ponti al 13, all’interno del Villaggio Barona. L’apertura è dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00 e il mercoledì dalle 9.00 alle 19.00.
www.operainfiore.it<http://www.operainfiore.it> telefono 02 45485125
venite anche voi a curiosare la Serra e il giardinetto che la circonda.
alla prossima scoperta dal vostro Mr Yes