Archivio dell'autore: Letizia Rittatore Vonwiller

Informazioni su Letizia Rittatore Vonwiller

Letizia Rittatore Vonwiller ha scritto e scrive per varie testate del gruppo Rizzoli (Io Donna, Casamica, Amica), occupandosi di attualità, arte, libri e bellezza. L'opportunità di lavorare per la bellezza le ha fatto scoprire un mondo affascinante. È convinta, come Dostoevskij, che "la bellezza salverà il mondo".

“Il mio quartiere”: Corvetto – Pietro Virgilio

Pietro Virgilio

Pietro VIRGILIO, Giornalista in pensione, nella sua veste di Cittadino del Corvetto

Il quartiere ha una sua identità precisa? E qual è?
L’aveva nel passato, attualmente con il nome CORVETTO si tende ad identificare un’area più vasta che comprende, per esempio il Quartiere MAZZINI,oppure OMERO non più distinti come singoli quartieri, ma ricompresi nella locuzione Corvetto sic et simpliciter, con problematiche non assimilabili,ma distinte tra antico ed evoluzione moderna.-

Chi vi abita si riconosce in lui?
La popolazione si identifica nel Corvetto e si sorprende quando si fa notare l’enorme differenza che corre tra il Quartiere Mazzini ed il Corvetto vero e proprio, colpa di una informazione che proviene dai media in genere imprecisa e che non tiene conto delle evoluzioni storiche di questa Zona. Scandaloso un recente articolo che ha dipinto il Corvetto come uno dei peggiori Quartieri di Milano sollevando estese reazioni tra la popolazione; il giornalista che lo ha firmato – per molti – ha invece parlato a vanvera senza conoscere la realtà del territorio.-

Ha una storia, aneddoto, episodio interessante sul suo quartiere? Nell’approfondire una ricerca politica sull’evoluzione del Quartiere, mi sono sorpreso – parlando con i miei concittadini – come sia singolarmente marcata la diversa percezione che l’immaginario collettivo ha creato intorno alle due principali Chiese : la Parrocchia di Sant’Arcangelo e Santa Rita definita, oltre che Chiesa di frontiera, ( immagine legata alle problematiche di spaccio e di microcriminalità ) anche la Chiesa dei Comunisti per l’intensa attività dell’Oratorio e del “Centro Culturale Insieme” oltre ai legami maturati nel tempo con l’organizzazione Nocetum ai confini con la Zona 5……e la Chiesa della Medaglia Miracolosa legata invece all’attività delle Suore di Via Martinengo notoriamente espressione di CL ( Don Giussani ).- Sia ben chiaro che –indipendentemente da questa distinzione di tipo politico – l’attività delle due Chiese è riconosciuta come “ eccellenza” dell’intera Zona, anche e non solo per l’opera delle “ Dame di San Vincenzo “ da una parte e le “ Suorine “ dall’altra.
Ultima notazione curiosa : anche in ordine alla “ sicurezza “ le due anime del Quartiere sono divise per competenza tra la Stazione dei Carabinieri di Via Zama e quella di Via Ripamonti.

In questi ultimi anni il quartiere è cambiato molto? 
Irriconoscibile dagli anni 70 in poi, per due ordini di fattori : l’incremento massiccio della popolazione residente di natura multietnica, con il conseguente aumento vorticoso di mercatini sulla strada ( leciti e/o meno ) e l’elezione naturale del Quartiere a “ Porta Sud “ di Milano con congestione di viabilità e parcheggi. La presenza della Metropolitana (linea3) che consente di raggiungere il Centro in pochissimi minuti, esaspera la congestione dei parcheggi ed il transito pedonale raccolto dalle Zone circostanti.-

Quali sono i difetti del quartiere? (rumore, movida, traffico, carenza di mezzi, troppi negozi)
L’impoverimento di negozi di tipo tradizionale ed il crollo vertiginoso della valutazione del valore degli immobili, dovuta sicuramente alla cattiva/pessima pubblicità dei media che vale esclusivamente per le problematiche del Quartiere Mazzini legate alle occupazioni abusive delle case Aler/MM ed agli sgomberi periodici ( non senza contestazioni)contrastati da Centri Sociali e dalla parte più disagiata della popolazione.-

Quali sono le cose belle? 
La vivacità della “ Vita sulla pubblica Via “ paradossalmente, la presenza dei venditori ambulanti, se ben controllati.- L’interscambio della viabilità pubblica tra periferia e Centro. L’estrema rapidità con la quale riesco a raggiungere il Centro ( la mia auto è sempre in box, tranne per spostamenti a più ampio raggio ) tanto che a volte mi sorprendo a considerare il Corvetto una “ periferia “.-

C’è un mercato e lei ci va?
Si, solo qualche volta, mi piace moltissimo invece avere relazioni con i commercianti stanziali (panetteria,ortolano,edicolante, mesticheria, bar e pizzeria etc )

Il Comune di Milano, secondo lei, lavora bene per rendere migliore la città?     Solo AMSA ( eccellente ) per il resto: cattiva manutenzione di strade e cartellistica, illuminazione, verde pubblico. In specie, assenza di un piano organico che tenga conto della presenza massiccia dei venditori ambulanti e dello snodo dei mezzi di superfice e metropolitana ( le strade sono attraversate da una massa – letteralmente – di cittadini che si spostano senza il rispetto di strisce pedonali ( che vanno ripensate ) e semafori con il rallentamento sistematico della viabilità automobilistica ). Totale assenza di Vigili Urbani, di altre FF dell’Ordine, che intervengono solo su chiamata( è considerato ridicolo lo sfrecciare di qualche auto PS o Carabinieri o Vigili) senza soste di “ controllo “. Totale assenza di Servizi Igienici ( i negozi ed i bar tendono a limitarne l’uso) quelli della Metropolitana sono spesso “ fuori servizio “ Un parcheggino a fianco del distributore della ESSO è notorio “ cesso a cielo aperto “ uno scandalo permanente cui nessuno pone rimedio nonostante le numerose lamentele anche espresse in sede di Municipalità locale ( ex CDZ )

C’è qualcosa che consiglierebbe al Comune per migliorare il suo quartiere?   La presenza di “ divise “ discrete, ma presenti e itineranti per alleggerire il fenomeno dell’accattonaggio (massiccio), dovuto alla vicinanza di campi di disagiati e/o nomadi nella campagna confinante con la Zona, in aumento anche, da parte di donne zingare, il tentativo di corrompere anziani.

Nel suo quartiere ci sono aree verdi e sono curate?  
Concentrate nell’asse Piazzale Corvetto, Viale Martini, Viale Omero. Totale assenza di opere di “ potatura “ il fogliame oscura spesso le lampade pubbliche. Apprezzata la recente destinazione di verde ad area cani protetta.

Lei fai qualcosa per il tuo quartiere? O le piacerebbe farlo?
Da tempo realizzato un esperimento di “ Comitato di Quartiere “ in evoluzione con la trasformazione in Associazione che realizzi varie branche al suo interno ( area Condomini, Area Commercianti, Area Consulenza alla Cittadinanza,Area Sicurezza e monitoraggio Veicoli abbandonati, Coordinamento altri Comitati ed Associazioni di Quartieri limitrofi, etc ) progetto impegnativo, ma che ottiene consensi sempre più ampi con l’aggiunta di nuovi concittadini che si iscrivono al sodalizio.-

Promozione di incontri con l’Arma dei Carabinieri per parlare di sicurezza abitativa e antitruffa (specie per anziani ). Già realizzati due incontri, l’ultimo ha letteralmente riempito la sala conferenze della Chiesa Medaglia Miracolosa.-

Conclusione : il Manipolo del Corvetto ( tutti pensionati di varia estrazione sociale, ma con vivaci ed ampie professionalità ) sognano un RIPENSAMENTO dell’intera area che va da Piazzale Bologna a Nosedo ( da nord a sud ) e da Via Oglio a Boncompagni ( da Ovest ad Est ), ripensamento che dovrà essere valutato e gestito dalla nuova Municipalità locale, coinvolgendo tutte le istituzioni pubbliche per rendere adeguata questa Porta Sud di Milano alle nuove esigenze di una Vera Città Europea, affrontando la piaga del Quartiere Mazzini ( parte inevitabilmente assimilata al Corvetto), la microcriminalità da spaccio che va da Piazzale Ferrara a Gabrio Rosa e dintorni, ridisegnando e affrontando radicalmente la mappatura dei Campi Nomadi che premono ora sul Corvetto in maniera sempre più evidente. Da un punto di vista meramente architettonico/paesaggistico, resta fermo (né mai si farà) il progetto di abbattere quel brutto “ ponte “ autostradale che ha idealmente “ diviso” Piazzale Corvetto in due parti, ponte che nelle migliori intenzioni doveva aiutare lo scorrimento veicolare per l’ingresso in Milano, ma che ora – più che mai – rappresenta quell’ideale divisione tra la Milano che “ non c’è più “ e la Milano inevitabilmente più moderna che ha perso tanto del suo antico fascino………..

 

SUCCESSO DELL’UNIVERSITÀ DEL VOLONTARIATO

CONTINUA IL SUCCESSO DELLO STORICO POLO MILANESE CON 722 ORE DI LEZIONE, 67 CORSI ATTIVATI, PICCHI DI 80 ALUNNI A CORSO. +400% DI ASPIRANTI VOLONTARI. 

NISSOLI, PRESIDENTE CIESSEVI: “IL PROSSIMO ANNO PERCORSI SPECIFICI PER CHI NON HA ESPERIENZA E VUOLE FORMARSI PRIMA DI INIZIARE A FARE VOLONTARIATO PER LA CITTÀ’

Milano 27 giugno 2016 – 67 corsi attivati, 722 ore di lezioni erogate, 1671 iscritti in totale con una media di 20 a corso (e punte di 80). Questi sono solo alcuni dei numeri record che accompagnano la chiusura dell’Anno Accademico 2015/2016 dell’Università del Volontariato, il primo ed unico polo in Italia dedicata alla formazione di volontari, associazioni ed esperti del Terzo settore. Un progetto innovativo, ideato e realizzato da CiesseviCentro Servizi per il Volontariato Città Metropolitana di Milano e che in soli quattro anni è stato capace di intercettare 6313 iscritti grazie a 2600 ore di formazione, realizzate in collaborazione con importanti partner quali Università degli Studi di Milano Bicocca, Università Bocconi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università IULM, Università Statale di Milano e Fondazione Politecnico.

Una diapositiva che, oltre i numeri in costante crescita, ci rivela la filigrana di un settore, quello del volontariato e dell’associazionismo, in continuo cambiamento: se le donne iscritte sono sempre il doppio degli uomini, si registra un netto+14% di iscrizione maschili. Inoltre, a fronte di un 78% di iscritti che si dichiarano “volontario o dipendente o dirigentedi organizzazioni di volontariato”, rispetto all’anno didattico 2014/2015, si registra un +400% di “aspiranti volontari” che si iscrivono motivati dall’esigenza di sentirsi preparati prima di entrare in un’associazione.

Questi ultimi due dati – afferma Ivan Nissoli, Presidente Ciessevi – sono molto interessanti perché, se da una parte ci dicono che siamo ancora una volta, ancora di più, punto di riferimento metropolitano per il mondo del volontariato, è evidente che si rivolge a noi una sempre più ampia fetta di persone che non ha in tasca la tessera associativa, ma che ha una grande fame di formazione per dare inizio al proprio impegno civico e vede questo passaggio come elemento indispensabile per farlo. Per questo colgo l’occasione – conclude Nissoli – per anticipare la volontà, per il prossimo anno didattico, di attivare un percorso completo, dedicato e specifico per i cittadini aspiranti volontari”.

Ulteriori curiosità numeriche uscite dopo il suono dell’ultima campanella riguardano i diplomati 2015/2016, cioè coloro che hanno intrapreso un intero percorso formativo fatto di 3 corsi obbligatori, 3 specialistici, tirocinio presso una realtà del terzo settore e una tesina: 2 hanno aperto una start-up non profit, 3 hanno portato a conclusione un progetto formativo, teorico e pratico, presso grandi associazioni del Terzo Settore. In totale saranno 14 gli alunni e le alunne che ritireranno oggi il Diploma dell’Università del Volontariato per la Classe 2015/2016 durante la cerimonia ufficiale che si terrà presso la Sede di Piazza Castello.

Per ulteriori informazioni:
Francesco Bizzini – Ufficio Stampa Associazione Ciessevi
tel: 02.45475872 – cell: 338.5309176

università volontariato

Philippe Daverio per la libertà di San Vittore

Lunedì 4 luglio 2016, ore 18.30, alla Galleria Antonia Jannone in Corso Garibaldi 125

INDEPENDENCE DAY – W LA LIBERTA’

GRAN CERIMONIERE: PHILIPPE DAVERIO

Nel cortile fiorito della vecchia Milano

Cocktail e vendita di capi creati e realizzati dalle donne di San Vittore:

Parei, gilet, vestaglie, t-shirt, copricostume, borse mare ecc.

 

prenotazioni: discacciati1@virgilio.it

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Prologo alla Milanesiana: Arisa canta per Quartieri Tranquilli

26 giugno domenica, alle 21,00, alla Basilica di San Marco, piazza San Marco, Milano
VANITÀ E BELLEZZA / 1* – PROLOGO ALLA MILANESIANA

Alessandro Bergonzoni e Ivana Gloriosi e il suo allevamento di pavoni (modesti a parte)
Concert Antonio Ballista Hit Parade per Umberto Eco 
Con una canzone di Arisa
Introduce Lina Sotis

in collaborazione con Quartieri Tranquilli

Un bel sodalizio fra Milanesiana e QT verrà suggellato con il concerto dedicato ad Umberto Eco

Per la serata, nella Basilica di San Marco, alle ore 21.00, a cui parteciperanno anche Alessandro Bergonzoni, Antonio Ballista ed Arisa, l’ingresso è libero con un’offerta minima di base di 10 EURO.

Il Prologo della Milanesiana è a favore di Quartieri Tranquilli.

Vi aspettiamo lì o se volete, scrivete per prenotare i posti.

Grazie anche a nome di Elisabetta Sgarbi.

LINA SOTIS delegata al Progetto Quartieri del Comune di Milano e Presidente Associazione Quartieri Tranquilli.
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Leggi tutti gli articoli in Brera.

EXPOP 2016, un vivaio di idee per cambiare il mondo

E’ tornato EXPOP, edizione 2016, Associazione Vivaio 2016
26 maggio, ore 18, Via Arena n. 7, Milano
HAI UN PROGETTO VISIONARIO PER CAMBIARE IL MONDO? CI AIUTI A TROVARNE UNO?

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Vuoi comunicarci la tua idea?

  1. Expop è una delle iniziative organizzate da Associazione Vivaio
  2. Expop è la versione pop di Expo
  3. Expop è una vetrina: dà a tutti l’occasione di mettere in evidenza le proprie idee
  4. Expop è la possibilità di dare forma a progetti visionari
  5. Expop è alla quinta edizione. 5 edizioni come 5 dita di una mano.

Il sogno dei più grandi è lasciare un segno nel mondo.

Fino al 25 maggio 2016 puoi lasciare il tuo: è Expop 2016!

http://www.expop.org

A partire dalla primavera del 2012, un gruppo eterogeneo di persone, nate tra la metà degli anni sessanta e la fine dei settanta, ha inaugurato una serie di incontri-laboratorio per elaborare alcuni progetti su Milano.

Si tratta di protagonisti della scena milanese in diversi settori, spesso reduci da anni di esperienze all’estero, che hanno concepito l’idea di “Vivaio”, piattaforma di incontro-confronto su progetti che possano rendere Milano protagonista a livello internazionale.

CHE COS’ E’ EXPOP? EXPOP è la versione pop di Expo, una vetrina di persone, idee e visioni per dare la possibilità a tutti di mettere in evidenza i propri progetti e le proprie idee per un futuro migliore.

A COSA SERVE? Expop ha l’obiettivo di proporre una nuova idea di futuro per Milano, per renderla capitale internazionale di innovazione, arte, cultura e qualità del vivere.

PERCHE’ SI CERCANO PROGETTI VISIONARI?I progetti presentati in Expop sono visionari perché guardano al futuro e si correlano a delle macrovisioni sulla città, quali “Milano capitale mondiale nella produzione di nuova cultura”, “Milano oltre i limite”, “Milano capitale mondiale del nuovo lavoro”.

DI COSA E’ FATTO EXPOP? Durante EXPOP vengono organizzati diversi eventi e accade molto altro.

Ci sono le locations, prescelte e sempre diverse e uniche.

Ci sono le idee, ovvero le proposte dei soggetti del VIVAIO, dei partner (scuole e privati) e provenienti dalla rete internazionale.

Ci sono i progetti, presentati attraverso performance, messe in scena, video o altre forme espressive: il tutto nel nome della massima creatività al soggetto proponente.

Ci sono i tavoli di accelerazione: tavole rotonde vere e proprie, permettono al project leader di incrementare ancora di più il valore del suo progetto.

COSA FA MILANO INTANTO? I cittadini vengono invitati a supportare i progetti in ottica di crowdfunding. Per i progetti che hanno riscosso maggiore successo viene organizzata anche una campagna di raccolta fondi.

Il Barbiere di Siviglia a Villa Clerici

Venerdì 1° luglio – ore 20,30 – a Villa Clerici, Milano
– 
“Il Barbiere di Siviglia” di G. Rossini
Ultimo appuntamento della stagione musicale che si è tenuta a Villa Clerici. Dopo tre concerti sinfonici e un concerto lirico è arrivato il momento di un’opera e la scelta di Angelo Mantovani, direttore artistico della rassegna, è caduta su “Il Barbiere di Siviglia”.

Arte e musica a Villa Clerici – Museo in concerto

“Il Barbiere di Siviglia” di G. Rossini 

Opera buffa in due tempi

Orchestra Antonio Vivaldi

Direttore, cantanti e coro dell’Accademia Milano Music Master Opera

Regia di Niccolò Matcovich

A cura del M° Pietro Mianiti, direttore dell’Accademia del Teatro alla Scala

Villa Clerici – via Terruggia 8/14 – € 12
Per info e prenotazioni Centro Culturale della Cooperativa 02/66114499 – 349/0777807

Centro Culturale della Cooperativa

www.centroculturalecooperativa.org

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“Il mio quartiere”: Brera – Franco Cologni

QT Franco CologniFranco Cologni, fondatore e presidente della Fondazione Cologni, la cui mission è valorizzare i mestieri artigianali tradizionali (foto Fredi Marcarini)

Qual è il suo quartiere?
Vivo a Brera.

Il quartiere ha una sua identità precisa? E qual è?
Brera è un quartiere con un’identità forte e riconoscibile: è la zona degli artisti, per tradizione. Ma è anche una destinazione per uno shopping raffinato, tra strade suggestive e angoli meravigliosi.

Chi vi abita si riconosce in lui?
Certamente: vivere a Brera significa sentirsi parte di una Milano attiva, attenta, sempre in evoluzione.

Ha una storia, aneddoto, episodio interessante sul suo quartiere?
Una sera, uscendo dal Piccolo Teatro, mi sono messo a fumare una sigaretta e a parlare con degli amici del mio grande maestro dei tempi dell’università, Mario Apollonio. Finita la sigaretta, mi si avvicina una signora e, senza dire niente, mi stringe la mano e si asciuga una lacrima: era Paola Borboni, la grande attrice, che si era commossa nel sentire rievocare un grande protagonista del teatro italiano. Brera è così: si fanno sempre incontri speciali.

In questi ultimi anni il quartiere è cambiato molto?
Il quartiere è cambiato: meno negozi legati all’Accademia, meno gallerie, più boutique vintage. Ma c’è stata grande attenzione a preservare il gusto e l’autenticità di Brera, e il suo potere di attrazione.

Quali sono i difetti del quartiere? (rumore, movida, traffico, carenza di mezzi, troppi negozi)
La scarsa civiltà delle persone che usano Brera come un luogo in cui passare una serata: lasciano tracce della loro presenza che si potrebbero tranquillamente evitare, qualora utilizzassero i cestini. E trovo eccessiva la presenza di merce contraffatta, in vendita lungo le strade.

Quali sono le cose belle?
L’Accademia, con il suo orto botanico e i suoi giovani, che animano il quartiere. Le strade strette e ricche di palazzi magnifici. L’atmosfera molto milanese che si respira nei bar. Gli scorci inaspettati, come quando si arriva in piazza del Carmine da via Madonnina.

C’è un mercato e lei ci va?
Ci sono diversi mercati, e mi piace molto attraversarli: quello del lunedì di Via San Marco, dove mi fermo a osservare la frutta, la verdura, i formaggi, i fiori. Mi sembra tutto bellissimo.

Il Comune di Milano, secondo lei, lavora bene per rendere migliore la città?
Trovo che il Comune stia facendo grandi sforzi per rendere la città più accogliente, più internazionale e più integrata. La strada intrapresa, ovvero quella dell’ascolto attento dei cittadini e della società civile, è fondamentale.

C’è qualcosa che consiglierebbe al Comune per migliorare il suo quartiere?
Aiutare tutti coloro che a Brera vivono, transitano o lavorano a rispettare il quartiere, osservando sia le leggi sia le norme della buona educazione: per cui, assicurarsi che le strade siano sempre pulite, ma anche che la merce contraffatta non soffochi i marciapiedi, e che via Mercato sia tenuta sgombra dai parcheggi in doppia fila che creano ingorghi disastrosi.

Nel suo quartiere ci sono aree verdi e sono curate?
Ci sono aree verdi: alcune sono curate, altre meno. Si potrebbe fare di più per renderle più belle, più fiorite, più accoglienti. Il giardinetto sotto casa nostra, per esempio, è spesso eletto a…toilette a cielo aperto: sarebbe importante ricordare a tutti i proprietari di cani che le deiezioni vanno raccolte.

Lei fai qualcosa per il suo quartiere? O le piacerebbe farlo?
Mia moglie e io abbiamo spesso a cena ospiti stranieri: li invitiamo sempre a casa, e prima di cena facciamo una passeggiata per il quartiere. È il modo migliore per farlo scoprire e amare da chi, un giorno, potrà tornare e visitarlo sentendolo già un po’ suo.

Con Special Stage Festa europea della Musica 2016 negli ospedali italiani

Festa Europa della Musica 2016: martedì 21 giugno #specialstage (di Ugo Vivone) in contemporanea negli ospedali di Milano, Roma, Torino, Catanzaro e Mantova! Tanti musicisti e circa 100 volontari daranno luogo il prossimo 21 giugno a un grande evento in occasione della Festa Europea della Musica 2016, organizzata in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e MEI (meeting etichette indipendenti). Per la prima volta, oltre che nelle strade e nelle piazze, grazie a #specialstage anche gli Ospedali diventano luoghi in cui portare l’energia della musica! Ecco gli eventi: – 18 giugno – ore 14:00 – Ospedali di Mantova – 21 giugno – ore 11:00 – Ospedale Pugliese-Sacco – reparto Oncologia Pediatrica – Catanzaro con i Dejavu – 21 giugno – ore 11:00 – Ospedale Pediatrico Regina Margherita – Torino con gli Eugenio in via Di Gioia – 21 giugno – ore 15:30 – Policlinico A. Gemelli – sala Medicinema Onlus – Roma – con Claudio Santamaria – 21 giugno – ore 17:30 – Istituto Nazionale dei Tumori – Milano con Caterina Caselli. Segui la diretta degli eventi sulla nostra pagina Facebook per scoprire chi si esibirà per noi!

Un grande flash mob in tutti gli ospedali italiani: il 21 giugno suona “Berta Filava” nell’ospedale della tua città e inviaci il video! Come partecipare: – prendi il tuo strumento o la tua band, vai in ospedale e suona la canzone di Rino Gaetano “Berta Filava” in tonalità Do Maggiore. – registra con un telefonino il video della tua performance e condividilo in uno dei modi seguenti: — via email a info@officinebuone.it — via Facebook con un messaggio privato alla pagina Officine Buone – monteremo un video con tutte le performance e lo pubblicheremo sulla nostra pagina facebook e sul nostro canale Youtube! #DONAILTUOTALENTO

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Scuola gratuita di italiano per stranieri: diventare insegnanti volontari

Lunedì 20 Giugno, alle 17.15, in via San Vittore 49, grazie alla cooperativa sociale La Cordata, si terrà un incontro aperto dove verrà presentata la Penny Wirton Milano, una scuola di lingua italiana per stranieri.
L’incontro è aperto a tutti coloro che hanno voglia di conoscere il metodo e magari diventare in futuro volontari, per insegnare a tutte le persone che vivono in Italia e necessitano, per motivi di vita e di lavoro, di imparare la nostra lingua.

Penny Wirton

LA SCUOLA
Fondata a Roma da Eraldo Affinati e Anna Luce Lenzi, dal dicembre 2015 si trova anche a Milano. I corsi, diretti a Milano da Laura Bosio, sono attivi grazie al contributo di uomini e donne disposti a insegnare in modo gratuito. La scuola è gratuita e aperta a tutti, da fine settembre a fine maggio.
COME FUNZIONA:
TUTTI possono frequentare ed è GRATUITA.
– La scuola Penny Wirton è aperta a ragazzi e adulti, uomini e donne di ogni provenienza e di ogni età.
– Non richiede iscrizione formale
– Accoglie studenti lungo tutta la durata dei corsi, in qualsiasi momento.
– Lavora per PICCOLI GRUPPI grazie alla presenza di numerosi insegnanti volontari.
– È organizzata SENZA CLASSI e fondata sul contatto diretto, “a tu per tu”, tra insegnanti e studenti.
– APERTA MERCOLEDÌ e VENERDÌ dalle 15 alle 17 in via Pinturicchio 35 presso la Parrocchia di San Giovanni in Laterano (vicino a Piazzale Piola M2)

INFORMAZIONI: 
Telefono: 327 3939282 oppure email: pennywirtonmilano@virgilio.it

Al Flamenco Festival, tre prestigiose compagnie di ballo spagnole

 

Dall’1 al 7 luglio 2016. Milano Flamenco Festival celebra la sua nona edizione consolidando la sua importanza nel promuovere il flamenco, dal 2010 Patrimonio Immateriale dell’Umanità, come simbolo di identità, dialogo e strumento di creazione e diffusione di cultura.

La manifestazione, in grado di riunire in unica rassegna i più grandi nomi del flamenco mondiale, può come sempre contare sulla produzione, l’organizzazione e l’attenta direzione artistica di Maria Rosaria Mottola per PUNTOFLAMENCO.

flamenco

L’edizione 2016 si concentrerà su temi di grande attualità ed avrà come filo conduttore:
IDENTITÀ, DIALOGO, INTEGRAZIONE

Attorno a questi temi ruoteranno gli spettacoli a cura di tre prestigiose compagnie spagnole; uno spazio inedito verrà dedicato all’etnia gitana in Italia, con l’esposizione “Gitani: Scatti d’identità” di Max Peef, e la proiezione del documentario “Gitanistan – Lo Stato immaginario delle famiglie Rom-Salentine” di Pierluigi De Donno e Claudio Giagnotti, il tutto accompagnato da un intervento degli autori. Non mancherà il consueto workshop per danzatori.

Il festival conterà come sempre con nomi di rilievo mondiale nel panorama flamenco: fra i nuovi talenti EDUARDO GUERRERO, giovane promessa consacrata a livello internazionale e a seguire due star del panorama flamenco mondiale PASTORA GALVAN discendente della consacrata famiglia di artisti sivigliani, e la mitica bailaora Premio Nazionale di Danza AY! EVA YERBABUENA.

A sottolineare la tematica di quest’anno, il Festival aprirà le sue porte presso la Casa Circondariale di San Vittore, con uno spettacolo di flamenco, a cura di Punto Flamenco Ensemble offerto come tutti gli anni alle detenute e che vedrà anche l’esibizione delle partecipanti al laboratorio di flamenco che Maria Rosaria Mottola conduce da cinque anni presso la sezione femminile.

Programma MilanoFlamencoFestival 2016 – 9° edizione ATTIVITA’ PARALLELE

1 luglio 2016 – Casa Circondariale San Vittore – ore 15,30 PUNTO FLAMENCO ENSEMBLE in “Emociones”, Spettacolo di flamenco per i detenuti della Casa Circondariale San Vittore

Ingresso libero e limitato con prenotazione entro il 10 giugno 2015 a info@puntoflamenco.it
Seguirà conferma via mail.

5 e 6 luglio 2016 – Foyer Piccolo Teatro Studio – Via Rivoli 6 – ore 19,00 Ingresso libero
ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA “GITANI: Scatti d’Identità – di Max Peef
PROIEZIONE DOCUMENTARIO “GITANISTAN – Lo Stato Immaginario delle Famiglie Rom-Salentine” Di Pierluigi De Donno e Claudio Giagnotti Interverranno il fotografo Max Peef , il regista Pierluigi De Donno

2 / 3 e 4 luglio 2016 – Sala Punto Flamenco – Via Carlo Farini, 55

WORKSHOP per danzatori con EDUARDO GUERRERO Info ed Adesioni: info@puntoflamenco.it entro il 20 giugno 2016

PUNTO FLAMENCO

Via Carlo Farini, 55 – Milano
Tram 2/4 – Autobus 70/90/92/82 M2 Garibaldi M3 Maciachini M5 Isola www.puntoflamenco.it info@puntoflamenco.it

INFO GENERALI +39 339.895.59.96 info@puntoflamenco.it

Piccolo Teatro Studio – Teatro d’Europa Teatro Strehler

5 LUGLIO 2016 – ore 21,00 – durata 75 minuti COMPAGNIA EDUARDO GUERRERO – Nuovi Talenti – ” GUERRERO – WARRIOR“ – Prima Internazionale

L’arte della guerra del generale cinese Sun Tzu e alcune sue teorie hanno ispirato Guerrero – Warrior, lo spettacolo della nuova promessa della danza flamenca

Eduardo Guerrero. Il campo di battaglia è la stessa vita, la relazione fra sessi, con le donne, madri, amiche, amanti, in quel territorio limite in cui la sensualità convive con il sentimento superando entrambe le temperatura vitali fino ad incontrare un ponte fra i sessi, un ponte semplicemente chiamato ESSERE UMANO.

Baile: Eduardo Guerrero – Cante: Anabel Rivera, Sandra Carpio, May Fernandez – Guitarra: Javier Ibañez, Juan J Alba.

PICCOLO TEATRO STUDIO – Via Rivoli 6
Biglietti: Euro 25,00 Platea / Euro 22,00 Balconata
FLAMENCO CARD per i 3 SPETTACOLI: Euro 80,00 Platea / 70,00 Balconata

EDUARDO GUERRERO (1983 – Cádiz) Inizia a danzare a sei anni diplomandosi in Danza Spagnola al Conservatorio di Cadice. La sua formazione si arricchisce con maestri del calibro di Mario Maya, Antonio Canales, Manolo Marín, Chiqui de Jerez espandendo in seguito le sue doti danzistiche alla danza contemporanea con David Greenall. Dal 2002 la sua carriera prende il volo entrando a far parte delle più grandi compagnie del panorama nazionale e internazionale grazie alle sue eccellenti doti fisiche e artistiche e alla sua tecnica depurata. Calca i palcoscenici dei più importanti Festival internazionali e nei più prestigiosi teatri del mondo con le compagnie di Eva Yerbabuena, Aida Gomez, Ballet Español de Murcia, Antonio Canales, Rocio Molina. Ha al suo attivo premi numerosi premi fra cui il prestigioso Premio “Desplante” . Nel 2011 forma la sua compagnia con cui partecipa ai più importanti Festival spagnoli. A febbraio di quest’anno è chiamato a partecipare alla gala tributo per Ekaterina Maximova organizzata dal mitico ballerino Vladimir Vasiliev nel Teatro Bolshoi di

Mosca. Ultimo trionfo in aprile 2016 al Teatro Real di Madrid al cospetto della Regina Sofia di Spagna.

6 LUGLIO 2016 – ore 21,00 – durata 75 minuti COMPAGNIA PASTORA GALVAN
“MORATANA – MORA Y GITANA ” – Prima Internazionale

L’enorme ricchezza generata dall’incontro fra la música flamenca e quella araba sono il centro di “MORATANA – MORA y GITANA” de la ci.a PASTORA GALVAN. Gitani ed arabi, figli della persecuzione, del’’esilio e del disprezzo uniscono le loro anime attraverso le rispettive musiche, dove il dolore condiviso è mascherato dall’ inevitabile desiderio di vivere.

Baile: Pastora Galván – Cante: Juan José Amador, Angelita Montoya – Guitarra: Pedro Sánchez, Violin: Faiçal Kourrich – Laud: Amine Oud – Percussioni: José Carrasco – Palmas: Antonio Amaya

PICCOLO TEATRO STUDIO – Via Rivoli 6
Biglietti: Euro 28,00 Platea / Euro 25,00 Balconata
FLAMENCO CARD per i 3 SPETTACOLI: Euro 80,00 Platea / 70,00 Balconata

PASTORA GALVAN – Siviglia – Bailaora di fama internazionale appartiene alla gloriosa saga dei Galvan, figlia di Josè Galvan da cui eredita il lato più razziale e sorella di Israel Galvan, genio dell’avanguardia del flamenco, con la cui modernità impregna la sua forte personalità e con il quale produce diversi spettacoli di successo internazionale. Attinge dalle radici profondamente flamenche della sua famiglia oltre a diplomarsi in Danza Spagnola al Conservatorio di Siviglia. Ha collaborato con i più grandi artisti del panorama flamenco fra i quali: Eva Yerbabuena,Fernando Terremoto, Carmen Linares, Antonio Canales, “La Susi”, Niño de Pura, María Pagés, José Luis Rodríguez, Arcángel, Joaquín Grilo, “La Tobala”, Pedro Sierra. Collabora con frequenza con il pianista e compositore David Peña Dorantes e con la cantaora Esperanza Fernández. Al suo attivo numerosi premi che la consolidano come una delle artiste più reclamate nei Festival intenazionali.

7 LUGLIO 2016 – ore 21,00 – durata 75 minuti
COMPAGNIA EVA YERBABUENA PREMIO NAZIONALE DI DANZA “AY!”

Eva Yerbabuena, una delle più grandi e attese interpreti del flamenco contemporaneo, già Premio Nazionale di Danza, approda per la prima volta a Milano con il più intimo dei suoi spettacoli: Ay! “Ay” è il grido-simbolo del flamenco, allo stesso tempo grido universale – di dolore, di rabbia, ma anche di allegria e festa – un grido che ci identifica tutti indistintamente come esseri umani, uniti sotto lo stesso “Ay”. La sensibilità e la grande forza interpretativa di quest’artista, adorata da Pina Baush e da Carolyn Carlson con la quale ha condiviso il palcoscenico in varie occasioni, cattura e coinvolge profondamente in uno spettacolo dal significato universale.

Baile Eva Yerbabuena Chitarristi: Paco Jarana – Cante: Enrique El Extremeño, Alfredo Tejada – Violin: Vladimir Dimitrenco – Percusion: Antonio Coronel

TEATRO STREHLER – Largo Greppi 1
Biglietti: Euro 35,00 Platea / Euro 30,00 Balconata
FLAMENCO CARD per i 3 SPETTACOLI: Euro 80,00 Platea / 70,00 Balconata

EVA YERBABUENA Premio Nazionale di Danza – una delle artiste più carismatiche del panorama flamenco. Nata a Francoforte nel 1970, inizia a studiare flamenco all’età di 11 anni e già all’età di 16 anni la sua carriera spicca il volo con i grandi maestri Manolete e Merche Esmeralda, Javier La Torre y El Güito.
Ha girato il mondo grazie alle tante tournée internazionali e si è conquistata i più importanti premi e riconoscimenti, nazionali ed internazionali conquistando un posto d’onore fra gli artisti più acclamati ed apprezzati nel mondo flamenco. Numerose le collaborazioni con altri danzatori: partecipa al festival di Pina Bausch, alla quale era legata da profonda amicizia, organizzato a Wuppertal dal 2000, insieme a Sylvie Guillem, Ana Laguna, Marie Claude Pietragalla e Mikhail Baryshnikov. Nel 1999 crea una coreografia per Carolyn Carlson per la Biennale di Venezia. Richiesta anche dal mondo del cinema, il regista Mike Figgis l’ha invita a lavorare con lui nel suo documentario intitolato Flamenco Women (1997) nel quale la danzatrice interpreta il ruolo principale e successivamente le ha affida un “cameo” nel suo film sperimentale Hotel (2001). Nel 2014 presenta uno spettacolo per Torino Danza con Carolyn Carlson.

PICCOLO TEATRO STUDIO Via Rivoli, 6 – Milano – Tram 2/4/12/14 M2 Lanza
TEATRO STREHLER – Largo Greppi 1
Biglietti: Balconata da 22 a 25 – Platea da 25 a 35
FLAMENCO CARD Abbonamento ai 3 SPETTACOLI: Euro 80,00 Platea / 70,00 Balconata
Biglietteria: Teatro Strehler Largo Greppi, 1 – Milano M2 Lanza da lunedì a sabato 9.45/18.45 – Domenica 13/18.30
Biglietteria telefonica: 848.800.304 (1 scatto urbano da telefono fisso) www.piccoloteatro.org www.vivaticket.it

PUNTO FLAMENCO
Via Carlo Farini, 55 – Milano
Tram 2/4 – Autobus 70/90/92/82 M2 Garibaldi M3 Maciachini M5 Isola www.puntoflamenco.it 

INFO GENERALI +39 339.895.59.96 info@puntoflamenco.it

CASA CIRCONDARIALE SAN VITTORE
Piazza Filangieri, 2 Milano
Ingresso libero e limitato con prenotazione a info@puntoflamenco.it

Cinema in corsia al Fatebenefratelli

Parte dall’ospedale Fatebenefratelli di Milano il grande progetto promosso da MediCinema Italia Onlus in collaborazione con Samsung e CHILI, per portare il grande cinema in streaming negli ospedali italiani.
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Da anni impegnata nel progetto che porta il grande cinema a scopo terapeutico negli ospedali italiani con l’allestimento di vere e proprie sale cinematografiche riservate ai degenti, MediCinema Italia Onlus ( www.medicinema-italia.org) presenta una programmazione settimanale, a cura di CHILI, che metterà a disposizione più di 6.000 titoli per rendere la degenza o il day hospital dei piccoli più leggera e piacevole.

Questa è la prima sala streaming a livello italiano in un ospedale pubblico e in particolare nel settore pediatrico: famiglie, ragazzi, bambini e bimbi ancora più piccoli non solo vedranno film, ma potranno anche utilizzare lo streaming. Insomma tutte quelle possibilità che ci dà una televisione e un Wi-fi di essere in rete, di essere nel mondo multimediale, nel cyberspazio.

Questo è il primo passo per arrivare a creare la prima sala cinema di ottanta posti all’interno della ASST Fatebenefratelli Sacco, che non servirebbe solo le famiglie, i bambini della nostra pediatria, ma anche tutto l’ospedale.

 

Diventa giardiniere volontario con MilanoAltruista

Il 18 giugno 2016 Dalle 09.00 alle 12.00 – “PRENDIAMOCI CURA DEL NOSTRO GIARDINO STORICO” un progetto finalizzato a valorizzare e a ridare lustro al giardino storico di Milano, organizzato da MilanoAltruista in collaborazione con Associazione Orticola di Lombardia.

Il progetto ha come obbiettivo il recupero di una parte di parco ad oggi degradata e prevede, attraverso attività di rastrellamento, il riordino della ghiaia dei sentieri del parco.

L’iniziativa è stata pensata per i cittadini di Milano che hanno voglia di ridare decoro al loro giardino storico.

SEI UN CITTADINO CHE VUOLE IL MEGLIO DALLA PROPRIA CITTA’ ?

DIVENTA VOLONTARIO INSIEME A NOI

CLICCA ” MI ISCRIVO “ SULLA DATA CHE PREFERISCI E RECATI AL PARCO PER INIZIARE. 

INCONTRO  ORE 08.30 PER REGISTRAZIONE PRESSO IL CHIOSCO DI PIPPO VIA MANIN 9 MILANO

orticola.

“Il mio quartiere”: Tre Torri, un quartiere in divenire – Daniele Ascoli

Daniele Ascoli
Daniele Ascoli, direttore di Ca’ Bianca Hotel Corte del Naviglio

Qual è il suo quartiere?
Fiera Milano City, ora chiamato le Tre Torri.

Il quartiere ha una sua identità precisa? E qual è?
Pur essendo un quartiere non molto piccolo, tutti si conoscono.

Chi vi abita si riconosce in lui?
Sì, le persone che vi crescono, rimangono lì a vivere. La parrocchia Sant’Indelfonso di piazza Damiano Chiesa svolge un ruolo importante per consolidare i rapporti.

Ha una storia, aneddoto, episodio interessante sul suo quartiere?
Tutti i passaggi che hanno stravolto il quartiere negli ultimi cinque anni per la costruzione di CityLife, l’area nuova con i tre grattacieli che ha sostituito alcuni padiglioni della vecchia fiera, e metropolitana Lilla, portando stravolgimento della viabilità, più traffico, più camion.

In questi ultimi anni il quartiere è cambiato molto?
Ci sono molte persone più anziane di una volta.

Quali sono i difetti del quartiere? (rumore, movida, traffico, carenza di mezzi, troppi negozi)
Carenza di posteggi e le prospettive non sono buone, visto che, dopo il grattacielo Isozaki (50 piani), fra poco terminerà la costruzione della seconda Torre di CityLife (di Zaha Hadid) e sta iniziando la terza Torre (di Libeskind).

Quali sono le cose belle?
Spazi verdi, servizi, trasporti e tanti piccoli parchi, come quello delle Tre Torri, di via Massena, con quattro aree cani.

C’è un mercato e lei ci va?
Non c’è mercato.

Il Comune di Milano, secondo lei, lavora bene per rendere migliore la città?
Sì, è diventata una città poliedrica e internazionale. Ci sono più servizi di una volta, anche se ultimamente l’attuale giunta è un po’ piatta.

C’è qualcosa che consiglierebbe al Comune per migliorare il suo quartiere?
Più parcheggi, più pulizia e manutenzione delle strade.

Nel suo quartiere ci sono aree verdi e sono curate?
Sì, ce ne sono di nuove e sono ben curate.

Lei fai qualcosa per il suo quartiere? O le piacerebbe farlo?
Non faccio niente, ma penso che quando avrò più tempo farò del volontariato.

E’ nato #Libraggio, la libreria di quartiere

Si chiama #LIBRAGGIO, semplice ed ambizioso progetto nato a Baggio, conosciuto quartiere della periferia ovest di Milano, per creare una libreria di quartiere.
Una libreria per un libero “book crossing”, che permetta a tutti gli abitanti di poter usufruire, senza doversi registrare e senza dover rendere conto a nessuno, di centinaia di libri messi a disposizione e distribuiti attraverso un circuito di esercizi commerciali fra i più disparati come pizzerie, bar, negozi di alimentari, pasticcerie, trattorie.
imgres-1LIBRAGGIO è un progetto facile da realizzare ed utile.

Il cliente può leggere il libro sul posto, godendosi una bevanda, sorseggiando un the o pranzando, oppure può scegliere di portarsi il libro a casa per il weekend, per una lettura serale o in vacanza, gratuitamente e senza neanche il bisogno di registrarsi. L’unica cosa che viene richiesta a tutti è quella di trattare bene i libri presi in prestito, di riportali nello stesso posto in cui sono stati prelevati o di consegnarli in un altro locale aderente all’iniziativa e, dove possibile, di arricchire la libreria con qualche libro che si ha a casa e che non serve più.

“LIBRAGGIO, i libri di Baggio” è un progetto semplice, ma al tempo stesso importante e socialmente utile perché agisce contemporaneamente su più fronti e muove dentro ad ognuno di noi diversi sentimenti: la condivisione, l’aggregazione, il senso di appartenenza, la voglia di cultura, la comunicazione, lo scambio di idee, la fantasia, la voglia di fare.

Ad oggi in quartiere hanno già aderito NOVE locali, ma presto il loro numero crescerà e LIBRAGGIO diventerà la prima libreria di quartiere della città.

Oggi, potete trovare i libri, o portarne da casa per arricchire l’offerta del circuito, presso:

AL BAGGESE – Via Masaniello, 14 – 20152 Milano
CARTA DA ZUCCHERO – Via Antonio Maria Ceriani, 13 – 20152 Milano
COUNTRY HOUSE MILANO – Via Riccardo Lombardi, 19/10 – 20152 Milano
FA BALLA’ L’OEUCC – Via Pistoia, 19 – 20153 Milano
FROZEN GELATERIA – Piazza Anita Garibaldi – 20152 Milano
LA POSTERIA NEL BORGO – Via Delle Forze Armate, 403 – 20152 Milano
L’IMPERATORE LOUNGE BAR – Via Delle Forze Armate, 326 – 20152 Milano
PAN CAFE’ – Via Val D’Intelvi, 14 – 20152 Milano
PIZZERIA 125 – Via Alberigo da Rosciate, 5 – 20152 Milano

#LIBRAGGIO è un progetto di viverebaggio.com
Progetto per: Zona 7