Pietro VIRGILIO, Giornalista in pensione, nella sua veste di Cittadino del Corvetto
Il quartiere ha una sua identità precisa? E qual è?
L’aveva nel passato, attualmente con il nome CORVETTO si tende ad identificare un’area più vasta che comprende, per esempio il Quartiere MAZZINI,oppure OMERO non più distinti come singoli quartieri, ma ricompresi nella locuzione Corvetto sic et simpliciter, con problematiche non assimilabili,ma distinte tra antico ed evoluzione moderna.-
Chi vi abita si riconosce in lui?
La popolazione si identifica nel Corvetto e si sorprende quando si fa notare l’enorme differenza che corre tra il Quartiere Mazzini ed il Corvetto vero e proprio, colpa di una informazione che proviene dai media in genere imprecisa e che non tiene conto delle evoluzioni storiche di questa Zona. Scandaloso un recente articolo che ha dipinto il Corvetto come uno dei peggiori Quartieri di Milano sollevando estese reazioni tra la popolazione; il giornalista che lo ha firmato – per molti – ha invece parlato a vanvera senza conoscere la realtà del territorio.-
Ha una storia, aneddoto, episodio interessante sul suo quartiere? Nell’approfondire una ricerca politica sull’evoluzione del Quartiere, mi sono sorpreso – parlando con i miei concittadini – come sia singolarmente marcata la diversa percezione che l’immaginario collettivo ha creato intorno alle due principali Chiese : la Parrocchia di Sant’Arcangelo e Santa Rita definita, oltre che Chiesa di frontiera, ( immagine legata alle problematiche di spaccio e di microcriminalità ) anche la Chiesa dei Comunisti per l’intensa attività dell’Oratorio e del “Centro Culturale Insieme” oltre ai legami maturati nel tempo con l’organizzazione Nocetum ai confini con la Zona 5……e la Chiesa della Medaglia Miracolosa legata invece all’attività delle Suore di Via Martinengo notoriamente espressione di CL ( Don Giussani ).- Sia ben chiaro che –indipendentemente da questa distinzione di tipo politico – l’attività delle due Chiese è riconosciuta come “ eccellenza” dell’intera Zona, anche e non solo per l’opera delle “ Dame di San Vincenzo “ da una parte e le “ Suorine “ dall’altra.
Ultima notazione curiosa : anche in ordine alla “ sicurezza “ le due anime del Quartiere sono divise per competenza tra la Stazione dei Carabinieri di Via Zama e quella di Via Ripamonti.
In questi ultimi anni il quartiere è cambiato molto?
Irriconoscibile dagli anni 70 in poi, per due ordini di fattori : l’incremento massiccio della popolazione residente di natura multietnica, con il conseguente aumento vorticoso di mercatini sulla strada ( leciti e/o meno ) e l’elezione naturale del Quartiere a “ Porta Sud “ di Milano con congestione di viabilità e parcheggi. La presenza della Metropolitana (linea3) che consente di raggiungere il Centro in pochissimi minuti, esaspera la congestione dei parcheggi ed il transito pedonale raccolto dalle Zone circostanti.-
Quali sono i difetti del quartiere? (rumore, movida, traffico, carenza di mezzi, troppi negozi)
L’impoverimento di negozi di tipo tradizionale ed il crollo vertiginoso della valutazione del valore degli immobili, dovuta sicuramente alla cattiva/pessima pubblicità dei media che vale esclusivamente per le problematiche del Quartiere Mazzini legate alle occupazioni abusive delle case Aler/MM ed agli sgomberi periodici ( non senza contestazioni)contrastati da Centri Sociali e dalla parte più disagiata della popolazione.-
Quali sono le cose belle?
La vivacità della “ Vita sulla pubblica Via “ paradossalmente, la presenza dei venditori ambulanti, se ben controllati.- L’interscambio della viabilità pubblica tra periferia e Centro. L’estrema rapidità con la quale riesco a raggiungere il Centro ( la mia auto è sempre in box, tranne per spostamenti a più ampio raggio ) tanto che a volte mi sorprendo a considerare il Corvetto una “ periferia “.-
C’è un mercato e lei ci va?
Si, solo qualche volta, mi piace moltissimo invece avere relazioni con i commercianti stanziali (panetteria,ortolano,edicolante, mesticheria, bar e pizzeria etc )
Il Comune di Milano, secondo lei, lavora bene per rendere migliore la città? Solo AMSA ( eccellente ) per il resto: cattiva manutenzione di strade e cartellistica, illuminazione, verde pubblico. In specie, assenza di un piano organico che tenga conto della presenza massiccia dei venditori ambulanti e dello snodo dei mezzi di superfice e metropolitana ( le strade sono attraversate da una massa – letteralmente – di cittadini che si spostano senza il rispetto di strisce pedonali ( che vanno ripensate ) e semafori con il rallentamento sistematico della viabilità automobilistica ). Totale assenza di Vigili Urbani, di altre FF dell’Ordine, che intervengono solo su chiamata( è considerato ridicolo lo sfrecciare di qualche auto PS o Carabinieri o Vigili) senza soste di “ controllo “. Totale assenza di Servizi Igienici ( i negozi ed i bar tendono a limitarne l’uso) quelli della Metropolitana sono spesso “ fuori servizio “ Un parcheggino a fianco del distributore della ESSO è notorio “ cesso a cielo aperto “ uno scandalo permanente cui nessuno pone rimedio nonostante le numerose lamentele anche espresse in sede di Municipalità locale ( ex CDZ )
C’è qualcosa che consiglierebbe al Comune per migliorare il suo quartiere? La presenza di “ divise “ discrete, ma presenti e itineranti per alleggerire il fenomeno dell’accattonaggio (massiccio), dovuto alla vicinanza di campi di disagiati e/o nomadi nella campagna confinante con la Zona, in aumento anche, da parte di donne zingare, il tentativo di corrompere anziani.
Nel suo quartiere ci sono aree verdi e sono curate?
Concentrate nell’asse Piazzale Corvetto, Viale Martini, Viale Omero. Totale assenza di opere di “ potatura “ il fogliame oscura spesso le lampade pubbliche. Apprezzata la recente destinazione di verde ad area cani protetta.
Lei fai qualcosa per il tuo quartiere? O le piacerebbe farlo?
Da tempo realizzato un esperimento di “ Comitato di Quartiere “ in evoluzione con la trasformazione in Associazione che realizzi varie branche al suo interno ( area Condomini, Area Commercianti, Area Consulenza alla Cittadinanza,Area Sicurezza e monitoraggio Veicoli abbandonati, Coordinamento altri Comitati ed Associazioni di Quartieri limitrofi, etc ) progetto impegnativo, ma che ottiene consensi sempre più ampi con l’aggiunta di nuovi concittadini che si iscrivono al sodalizio.-
Promozione di incontri con l’Arma dei Carabinieri per parlare di sicurezza abitativa e antitruffa (specie per anziani ). Già realizzati due incontri, l’ultimo ha letteralmente riempito la sala conferenze della Chiesa Medaglia Miracolosa.-
Conclusione : il Manipolo del Corvetto ( tutti pensionati di varia estrazione sociale, ma con vivaci ed ampie professionalità ) sognano un RIPENSAMENTO dell’intera area che va da Piazzale Bologna a Nosedo ( da nord a sud ) e da Via Oglio a Boncompagni ( da Ovest ad Est ), ripensamento che dovrà essere valutato e gestito dalla nuova Municipalità locale, coinvolgendo tutte le istituzioni pubbliche per rendere adeguata questa Porta Sud di Milano alle nuove esigenze di una Vera Città Europea, affrontando la piaga del Quartiere Mazzini ( parte inevitabilmente assimilata al Corvetto), la microcriminalità da spaccio che va da Piazzale Ferrara a Gabrio Rosa e dintorni, ridisegnando e affrontando radicalmente la mappatura dei Campi Nomadi che premono ora sul Corvetto in maniera sempre più evidente. Da un punto di vista meramente architettonico/paesaggistico, resta fermo (né mai si farà) il progetto di abbattere quel brutto “ ponte “ autostradale che ha idealmente “ diviso” Piazzale Corvetto in due parti, ponte che nelle migliori intenzioni doveva aiutare lo scorrimento veicolare per l’ingresso in Milano, ma che ora – più che mai – rappresenta quell’ideale divisione tra la Milano che “ non c’è più “ e la Milano inevitabilmente più moderna che ha perso tanto del suo antico fascino………..