il 10 e 11 ottobre c’è  il tradizionale appuntamento “La Mela di AISM”: banchetti nelle principali piazze milanesi dalle 7 del mattino alle 19 venderanno mele.

Questa è la storia di Elisa Del Vecchio, mamma volontaria, che vende le mele,

«Il volontariato è una priorità della mia vita. Non è un passatempo. Soltanto negli ultimi due anni, da quando sono diventata mamma, ho alleggerito un po’ il mio impegno, lavorando comunque con entusiasmo e dando la mia consulenza da lontano e con la Ludo in braccio», racconta Elisa Del Vecchio, 35 anni, Marketing alla HP Italy di Cernusco sul Naviglio, che da 10 anni si impegna nella sezione AISM di Milano (Associazione Italiana Sclerosi Multipla Onlus) e che riprende appieno la sua attività sabato 10 e domenica 11 ottobre: «Ora che Ludovica è un po’ più grande, è più gestibile – starà col papà – io sarò in piazza con il banchetto di mele per il tradizionale appuntamento “La Mela di AISM” dalle 7 del mattino alle 19. «Mio marito dà per acquisito che io partecipi, sa che per me questo impegno è importante come il mio lavoro e non batte ciglio». Con questi banchetti – due grandi appuntamenti annuali, con donazioni per le Mele, a ottobre, e con le Gardenie, a marzo – l’AISM cerca di sensibilizzare la gente e invitarla a sostenere la ricerca e l’assistenza alle persone con sclerosi multipla.

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Con il contributo di molti runners della prima Ekiden italiana, la maratona a staffetta “alla giapponese”, e dell’iniziativa “Un cuore, 2 scarpe” un gruppo di profughi potrà percorrere il proprio cammino di vita, carico di speranza e aspettative verso un futuro migliore.
L’Università Cattolica e l’Associazione Francesco Realmonte Onlus sono impegnate nell’accoglienza, orientamento e integrazione dei giovani immigrati e in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, hanno destinato le scarpe da corsa, raccolte durante la manifestazione sportiva EKIRUN (http://www.ekirun.it) di sabato 26 settembre, ai profughi in arrivo alla Stazione Centrale di Milano dalla Siria, Afganistan e dalle zone di guerra dell’area sub-sahariana.

Entrambe le associazioni sono inoltre impegnate nell’ambito d un progetto umanitario ad Erbil, nel
Kurdistan irakeno, per realizzare impianti sportivi per minori cristiani sfollati a seguito delle persecuzioni afflitte loro dall’ISIS.

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Sabato 27 giugno si apre la quinta edizione di Giochi Senza Barriere, fra gli eventi di Expo 2015: «Energia per la vita». All’Arena di Milano otto squadre di regioni diverse, 20 giocatori per squadra, giovani dagli 8 ai 13 anni e adulti, disabili e normodotati giocheranno con i giganti dello sport:  l’olimpionico canoista Antonio Rossi, lo sciatore mondiale Kristian Ghedina, i campioni di basket Ricky Pittis, Bruno Cerella e di volley Andrea Lucchetta. Tutto grazie ad Art4sport Team – nato dalla vicenda di Beatrice (Bebe) Vio, bambina che tirava di scherma, ma che sette anni fa per colpa di una meningite perse braccia e gambe –  che raccoglie tanti ragazzi con disabilità che vogliono praticare sport. Bebe oggi ha 18 anni ed è una campionessa paralimpica. E ovviamente sabato ci sarà. Ci saranno anche Margherita, nata con un braccio in meno, che ha la passione delle arti marziali, Martina Caironi, la più veloce sprinter amputata di gamba del mondo, Melania Corradini, che ha illuminato Paralimpiadi sulla neve. Presenterà la serata Luca Kessisoglu (che di solito fa coppia con Luca Bizzarri) e un disturbatore in bicicletta, come il campione di bike trial Vittorio Brumotti. Jovanotti sarà lì con il cuore, ma solo perché sarà in concerto. Lui ha scritto nella prefazione al libro di Bebe «Mi hanno regalato un sogno» (Rizzoli): «Sei pazzesca Bebe. Quando qualcuno ti conosce succede che vuole essere migliore». Conoscere questi ragazzi che hanno abilità –  non disabilità – trasformerà chi parteciperà alla serata in esseri migliori. Parola di Bebe e Jovanotti.