Poteva mai mancare, nell’ambito dei festeggiamenti dei primi settant’anni della Cineteca di Milano, un omaggio ad Alberto Lattuada che la fondò assieme a Luigi Comencini? Certo che no, difatti non manca, e il regista milanese sarà ricordato con una mostra di fotografie allestita nel foyer del Cinema Spazio Oberdan (piazza Oberdan, Milano) dal titolo Matera 1953. La lupa: il film di Alberto Lattuada, le foto di Federico Patellani, la cui inaugurazione, mercoledì 22 novembre alle 19 (l’ingresso è libero, meglio però prenotarsi al 02.87242114) sarà poi seguita dalla proiezione di La lupa in edizione restaurata. Brindisi finale con vino della Basilicata. La mostra prosegue fino al 15 gennaio 2018 e il ricordo di Lattuada comprende altri suoi quattro film, tutti da (ri)vedere – eccoli: Il cappotto, La spiaggia, Anna, Luci del varietà -, proiezioni dal 25 novembre al 1° dicembre, per il calendario completo e altre notizie www.cinetecamilano.it 

Ha suppergiù quarant’anni, è una donna passionale e libera e indossa abiti poco castigati, non a caso la chiamano la Lupa, ha una figlia Marcchia, che si innamora di un suo amante…

Torna La Nostra Europa, la rassegna cinematografica inserita nel ciclo di Il Cinema e i Diritti – il Cineforum di Lele Jandon con l’intento di approfondire la Storia della civiltà europea, torna domenica 26 novembre nella Sala Mercurio dell’ Hotel Enterprise di Milano (in corso Sempione 91) con un programma dedicato all’abbattimento del Muro di Berlino. Si inizia alle 16 con la proiezione di LIPSIA 1989: LA RIVOLUZIONE DELLE CANDELE, il documentario di Antonello Ghezzi sulla vera storia del movimento civile di liberazione nonviolenta che ispirò la magica notte del 9 novembre del 1989, a seguire sarà proposto LA SCELTA DI BARBARA, una bellissima storia d’amore ai tempi della Stasi diretta dal regista tedesco Christian Petzold e interpretata da una superlativa Nina Hoss. L’ingresso costa €9, è previsto un dolce intermezzo per gli ospiti, per saperne di più e per il calendario dei prossimi appuntamenti dei quali comunque parleremo qui di volta in volta www.ilcinemaeidiritti.it

Lunedì 20 novembre debutta in città Milano Music Week, una manifestazione dedicata alla musica soprattutto a quella nuova che andrà avanti fino a domenica 26 novembre (il calendario completo lo trovate su www.milanomusicweek.it). Bene, il gustosissimo programma contiene anche una costola cinematografica e sarà lo schermo del Cinema Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) a proporre una rassegna di film su Arvo Pärt, il compositore estone autore di opere di notevole intensità spirituale. Proiezioni dal 21 al 30 novembre, il primo titolo in programma (il 21 alle 19.30) è The Lost Paradise. Arvo Pärt/Robert Wilson di Günter Atteln dove il compositore si confronta con Robert Wilson durante la preparazione dell’opera di teatro musicale Adam’s Passion di cui Wilson firma la regia, molto atteso inoltre dagli appassionati di vinile il documentario Last Shop Standing di Pip Piper, ma il calendario riserva molti altri appuntamenti, per conoscerli tutti, per i biglietti e altre notizie www.cinetecamilano.it 

Continuano gli Incontri della Civica nell’ Aula Magna della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti (viale Fulvio Testi 121), nel prossimo appuntamento, fissato per giovedì 23 novembre, si parlerà delle nuove forme di distribuzione del prodotto audiovisivo alla luce dei cambiamenti provocati dall’arrivo delle nuove tecnologie, cosa che se da un lato ha creato modalità molto adoperate dai consumatori dall’altro ha soppiantato quelle più tradizionali. L’incontro – moderato da Fabrizia Centola – avrà come ospite Stefano Scauri, esperto del settore nonché consulente nella distribuzione digitale di contenuto audiovisivo, si parlerà delle forme di distribuzione dei prodotti audiovisivi, delle nuove piattaforme digitali, e verrà fatto sul punto sulla distribuzione cinematografica, su quella home entertainment, e anche su quella televisiva. Si comincia alle 14.30, l’ ingresso è come sempre gratuito fino ad esaurimento posti ma come sempre bisogna prenotarsi all’indirizzo incontricinema@fondazionemilano.eu

Sotto la guida del più anziano Gustav Klimt, agli inizi del Novecento già molto popolare, Egon Schiele riuscì durante la sua breve vita a creare dipinti e pitture notevoli e passò alla storia come uno degli artisti più innovatori del suo periodo, nonostante i tanti scandali e le tante accuse che gli vennero mosse dalla società viennese. Appuntamento al Cinema Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) da lunedì 20 novembre con l’anteprima nazionale di Egon Schiele. Death and the Maiden, il film di Dieter Berner su uno degli artisti più geniali e provocatori del secolo scorso, proiezioni fino al 1° dicembre, per il calendario completo, i biglietti e altre informazioni www.cinetecamilano.it

Appuntamento lunedì 20 novembre al Cineforum del Circolo (viale Monza 140) con Un altro me, il documentario sulla prevenzione delle recidive di reati sessuali che il filmmaker Claudio Casazza ha girato nel carcere di Bollate, vincitore al Festival dei Popoli 2017, si inizia alle 21.00, la proiezione sarà introdotta dal regista, l’ ingresso costa 2 €, per saperne di più www.cineforumdelcircolo.it 

Circola un’altra storia vera nelle sale, ed è la storia di Robin Cavendish, padre del produttore Jonathan, paralizzato nel 1958 dalla poliomielite contratta in Africa, dove era andato per commercializzare the. L’uomo (magnificamente interpretato da Andrew Garfield), allora neosposo 28enne in attesa del primo figlio, si ritrovò in un letto di ospedale con un respiratore attaccato al corpo e senza alcuna speranza di guarire. Gli diedero pochi mesi di vita ma grazie a una grande forza d’animo, alla tenacia della moglie Diana (Claire Foy) e alle energie di alcuni cari amici fu riportato a casa e sistemato in un letto collegato a un respiratore. Visse ancora molti molti anni, divenne paladino dei disabili e inventò una seggiola a rotelle per poter uscire, invenzione che decise poi di condividere con altri malati costretti a vivere in ospedale. L’attore Andy Serkis per suo debutto alla regia sceglie una storia dolente e dolorosa dove però l’alto potenziale di lacrime e retorica sono messi a freno da uno stile asciutto e senza troppe sbavature.

Varsavia, fine 1939, la Polonia è stata invasa dalla Germania e le bombe naziste distruggono anche lo zoo, angolo di sogno e bellezza amato dai bambini e dai grandi. Il direttore della struttura, il dottor Jan Zabinski, e sua moglie Antonina subiscono l’occupazione del Paese e la nascita del ghetto ebraico, quando però, nel 1942, iniziano le deportazioni, i due non possono restare a guardare e si mobilitano per accogliere e nascondere molti ebrei disperati dentro e sotto il giardino zoologico, ovunque i nazisti non possano vederli. Intanto Lutz Heck, nuovo potente capo zoologo di Hitler, punta Antonina… Ispirato al romanzo di Diane Ackerman sulla vera e dimenticata storia di Jan e Antonina Zabinski, La signora dello zoo di Varsavia è un film coinvolgente e appassionante con un bellissimo e coraggioso personaggio femminile interpretato con intensità da Jessica Chastain, certo, le imperfezioni ci sono, la retorica abbonda e così la lunghezza e Schindler’s List resta impareggiabile ma film così tengono viva la memoria e aiutano a continuare a divulgare e a non dimenticare, mai.

In occasione del trentesimo anniversario dell’uscita del film e a un anno dalla morte dell’artista appuntamento nelle sale soltanto il 21 e il 22 novembre con la versione restaurata in digitale di Prince – Sign ‘o The Times, viaggio musicale di 84 minuti diretto da Prince. Il film concerto ripercorre tutto il mondo musicale e i vari e tanti generi di musica dell’artista, e proprio come nei concerti del 1987 i fan sono invitati a vestirsi color pesca… o nero. Per l’elenco delle sale coinvolte www.nexodigital.it

Due cugine musulmane, un eremita, un inquisitore, e ancora cabalisti, gitani, un matematico, fantasmi e scheletri, spose celesti ed ebrei erranti, demoni, streghe e dioscuri: è oltremodo affollato – tra spavento, fascino e suggestione – il viaggio iniziatico di dieci giorni attraverso le Murge fino a Napoli intrapreso nel 1734 da Alfonso van Worden, giovane ufficiale Vallone al servizio di Re Carlo. Ognuno dei personaggi ha tante storie da raccontare, una dentro l’altra e in diverse lingue, ma è un sogno oppure è realtà? il capitano non lo sa… Liberamente ispirato al Manoscritto trovato a Saragozza di Jan Potocki il regista Alberto Rondalli confeziona Agadah, un’opera in costume, peraltro con costumi bellissimi, e con un bel cast internazionale ambiziosa quanto sontuosa, elegante, accurata, ricca di rimandi e non convenzionale, anche se il tutto non è facile da seguire e i continui andirivieni nel tempo e le molte allegorie creano un certo smarrimento.

A Chicago l’aspirante comico pakistano Kumail (Kumail Nanjiani), anche tassista per Uber, incontra la studentessa Emily (Zoe Kazan) e se ne innamora. Ma le troppe differenze culturali, gli insormontabili pregiudizi etnici e le diverse tradizioni, compreso un matrimonio combinato con una ragazza di origini pakistane per lui, costringeranno ben presto i due a lasciarsi. Quando però la donna, ricoverata all’improvviso per un’infezione misteriosa, va in coma, Kumail è il primo a correre da lei. Lacrime, singhiozzi e fazzoletti a gogò? Macché, Kumail in ospedale conosce i genitori di Emily (Holly Hunter e Ray Romano) e battuta dopo battuta le molte barriere iniziano a sgretolarsi, le diversità vengono accolte e l’iniziale scontro diventa un incontro… Da giovedì brilla nelle sale The big sick, una commedia agrodolce, sentimentale ma senza sentimentalismi ispirata alla vera storia di Kumail Nanjiani, volto noto della tv americana, e di sua moglie, la produttrice e sceneggiatrice Emily V. Gordon. Non è un capolavoro, è inutilmente troppo lungo e un po’ verboso ma è un film godibile, gradevole e dalla parte del pubblico che difatti l’ha premiato all’ultimo Festival di Locarno.

Della sala cinematografica in Virtual Reality a BASE Milano (via Bergognone 34), la prima in Italia, ne abbiamo fatto un cenno a fine settembre, nell’ambito del Milano Film Festival. Bene, le proiezioni riprendono con un programma, a cura del Milano Film Festival assieme a Fastweb Digital Academy, spalmato in tre giornate – da venerdì 17 a domenica 19 novembre – con film dai cinque a venti minuti dei generi più diversi dentro i quali calarsi a 360°. Le poltrone girevoli sono quindici, quindici sono i paia di occhialoni e pure le cuffie, resta soltanto da scoprire il calendario e le modalità per i biglietti, trovate tutto su www.base.milano.it 

Tornano i cine-seminari con la psicoanalisi – con titoli selezionati da Glauco Maria Genga assieme alla Società Amici del pensiero Sigmund Freud -, c’è la vendetta al centro di The dead-end road of revenge – Il vicolo cieco della vendetta ai blocchi di partenza al MIC – Museo Interattivo del Cinema in viale Fulvio Testi 121, si comincia giovedì 16 novembre alle 20.30 con la proiezione di Il figlio di Jean-Pierre e Luc Dardenne, a seguire cine-seminario a cura di Glauco Maria Genga, per saperne di più www.cinetecamilano.it  

Appuntamento venerdì 17 novembre alle 21.30 allo Spazio Ligera (via Padova 133) con Saturnales, il film di Gianpaolo Saccomano ambientato perlopiù a Piacenza e dintorni su una vicenda oscura oscura attorno ad un quadro poco noto di Francisco Goya, il tutto tra trafficanti d’arte, assassini e una congrega che rimanda ai Saturnali dell’antica Roma. Prima della proiezione ci sarà la presentazione, per saperne di più www.ligera.it 

Sono passati 125 anni dalla nascita e 75 della morte di Bruno Schulz, scrittore e pittore che nacque austriaco, che fu polacco in vita e che morì in quanto ebreo. Per ricordarlo, a settantancinque anni dal suo assassinio, la Fondazione Cineteca Italiana propone al MIC – Museo Interattivo del Cinema – in contemporanea con 100 cinema sparsi in tutto il mondo – All’ombra dei muri di Benjamin Geissler, il film che documenta la ricerca, la scoperta e l’improvvisa scomparsa dei murales di Bruno Schulz, appuntamento domenica 19 novembre alle ore 19 in viale Fulvio Testi 121, per saperne di più www.cinetecamilano.it 

La proiezione di un film di prima visione introdotta da un regista, da un attore, da un giornalista o da un critico con approfondimenti e curiosità dal back stage, seguita da una discussione aperta ai pareri del pubblico moderata da un critico cinematografico e conclusa da un quiz il cui vincitore riceve in premio un biglietto omaggio per la Première Night del venerdì successivo: sarà con The Place di Paolo Genovese la prossima Première Night, il primo Cinema Talk della città di Milano, appuntamento venerdì 10 novembre alle 21.30 all’Arcobaleno Film Center (viale Tunisia 11) e al Ducale Multisala (piazza Napoli 27), per i biglietti, per il calendario delle proiezioni e altre informazioni www.cinenauta.it/premiere-night