Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

Il premio, regia di Alessandro Gassmann

poster-premio-ilE’ stata una vita eccessiva e soddisfacente la vita di Giovanni Passamonte (Gigi Proietti), scrittore di successo vincitore fresco fresco del Nobel per la letteratura, che lo attende a Stoccolma. Ma Passamonte ha paura di volare, in Svezia ci si va quindi in automobile – come si sa il viaggio in macchina è un viaggio dentro l’anima, Il posto delle fragole viene infatti citato non a caso -, e dal momento che il devoto segretario tuttofare Rinaldo (Rocco Papaleo) ha una spalla dolorante guida il figlio Oreste (Alessandro Gassmann), personal trainer in crisi. A bordo sale anche la figlia Lucrezia (Anna Foglietta), una blogger con ambizioni di scrittrice, perdente nella vita come il fratello. Il viaggio da Roma in Svezia è lungo, ogni sosta diventa una tappa funzionale alla storia, in un susseguirsi di imprevisti, incontri con variegata umanità, sorprese anche sconvolgenti e occasioni per analizzare dinamiche familiari in sospeso e tirare bilanci. Torna nelle sale Alessandro Gassmann, torna dirigendo e interpretando Il premio, una tragicommedia sulla strada ironica a tratti comica, ad altri tratti malinconica, in ogni modo piacevole, godibile e con un gruppo di attori affiatati e decisamente a loro agio, su tutti Gigi Proietti, perfetto nel ruolo di Passamonte senior, premio Nobel genio e sregolatezza che qua e là rievoca con innata classe l’amico Vittorio.

Dall’11 al 27 dicembre al Cinema Spazio Oberdan: Omaggio ad Alberto Lattuada. Seconda parte

dolci inganniMentre è ancora in corso nel foyer (fino al 15 gennaio) Matera 1953, la mostra fotografica con gli scatti di Federico Patellani sul set di Matera, prosegue al Cinema Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) l’omaggio ad Alberto Lattuada, il regista milanese co-fondatore della Cineteca Italiana che con i suoi drammi e le sue commedie ha analizzato virtù e vizi della nostra società. Il programma comprende il ritorno, a grande richiesta, di La lupa, nonché la proiezione di altri cinque lungometraggi realizzati fra il 1960 e il 1970, eccoli: Dolci inganni, La mandragola, Venga a prendere un caffè da noi, Mafioso e L’amica, per il calendario delle proiezioni, i biglietti e altre notizie www.cinetecaitaliana.it

12 e 13 Dicembre: L’ARTE VIVA DI JULIAN SCHNABEL, un film di Pappi Corsicato

Julian_Schnabel_LOCJulian Schnabel è un artista, Pappi Corsicato coltiva con l’arte un rapporto molto molto stretto, nasce da qui L’arte viva di Julian Schnabel, ritratto originale e affascinante di Schnabel, pittore anticoncezionale, eclettico e irrequieto nonché regista di bellissimi film, che ne racconta – grazie alle testimonianze di amici, familiari, attori ed artisti – il privato, il pubblico, i primi passi, l’ascesa, i vezzi, i progetti futuri. Al cinema martedì 12 e mercoledì 13 dicembre, per l’elenco delle sale coinvolte www.nexodigital.it 

 

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“Coco” per Medicinema Italia Onlus: 17 dicembre al cinema Spazio Oberdan

0640ffc6-93ba-4219-9a10-9aa1ef2c6104Sarà un’anteprima molto molto speciale l’anteprima di Coco – il nuovo film d’animazione Disney•Pixar, in uscita nelle sale italiane dal 28 dicembre, che racconta la storia di un ragazzo e del suo amore per la musica – in programma domenica 17 dicembre alle 15.00 al Cinema Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2). Il ricavato della vendita dei biglietti sarà difatti devoluto a MediCinema Italia Onlus col proposito di raccogliere fondi per realizzare la sala cinema multisensoriale nel Grande Ospedale Metropolitano Niguarda. Le donazioni partono da € 10 (ingresso bambini) e € 15 (ingresso adulti), per saperne di più e prenotare i biglietti  www.cinetecamilano.it www.medicinema-italia.org/

Loveless, regia di Andrey Zvyagintsev

poster-lovelessI benestanti Zhenya (Maryana Spivak) e Boris (Alexey Rozin) stanno per separarsi, in modo tutt’altro che pacifico. I due sono pieni di rancore e disprezzo e non riescono a mettersi d’accordo su niente, tantomeno su Alyosha, il figlio dodicenne infelice e timido che non hanno mai davvero amato, che hanno anzi dimenticato e che rappresenta soltanto un impiccio al loro futuro, Zhenya e Boris hanno difatti iniziato una nuova vita, lei sta con un uomo più grande e molto ricco, lui con una donna molto più giovane peraltro incinta. Un giorno Alyosha – che ha capito ogni cosa – per sfuggire a quella situazione da incubo scompare costringendo i genitori a cercarlo… Il titolo, Loveless, mette già le carte in tavola, non c’è amore nella storia raccontata, un dramma familiare attraverso il quale il talentuoso regista siberiano Andrey Zvyagintsev parla delle condizioni della Russia di Putin – dove l’amore per i propri figli è al grado zero e dove si è perso il senso dell’orientamento – e lo fa con uno stile algido impeccabile e di potentissimo impatto visivo ed emotivo – il silenzioso e disperato pianto di Alyosha strazia i cuori degli spettatori – e con sguardo spietato, impietoso e privo di perdono che alla fine si appoggia con benevolenza e speranza soltanto sul coordinatore della squadra di volontari e sui volontari stessi ostinati nel cercare il ragazzino sparito nel nulla. Per il resto, è impossibile un cambiamento, è impensabile una redenzione, proprio come quel tapis-roulant che scorre su se stesso senza mai fermarsi. Imperdibile.

L’insulto, regia di Ziad Doueiri

poster-insult-theLa rottura di una grondaia irregolare e le vite di Toni (Adel Karam), un libanese cristiano, e Yasser (Kamel El Basha), un profugo palestinese, si incrociano e cambiano per sempre. Invece di una parola di scuse vola un insulto, cui seguono offese e azioni lesive, la faccenda diventa un caso di portata nazionale nonché una vera e propria questione di Stato, i mass media ci vanno a nozze, le parti finiscono in tribunale dove si fronteggiano riaprendo ferite mai chiuse, flebili equilibri e conti mai risolti. C’è tanto, c’è forse troppo in L’insulto del regista libanese Ziad Doueiri, Coppa Volpi per Kamel El Basha all’ultimo festival di Venezia, un dramma giudiziario avvincente e intrigante che racconta la tutt’altro che semplice situazione in Libano e l’avversione tra i popoli che vi abitano.

Suburbicon, regia di George Clooney

poster-suburbiconFine anni Cinquanta, in California, in pieno boom economico. Benvenuti a Suburbicon, angolo di periferia cittadina da sogno, con case a schiera tutte identiche e linde abitate da bella gente dall’aria sana e la vita rispettabile. Ma l’arrivo di un’unica famiglia di colore interrompe quella calma soltanto apparente, la comunità modello non la vuole e le dichiara guerra, intanto oltre il portico della villetta di Gardner Lodge – un Matt Demon in versione diabolica – una rapina sfociata in tragedia segna l’inizio di una lunga discesa verso il basso più basso con buona pace di ogni conformismo… Torna in sala George Clooney, ci torna da regista adattando all’America di oggi una sceneggiatura di Joel ed Ethan Coen nel cassetto da trent’anni, le atmosfere sono quelle da commedia nerissima marchio di fabbrica dei fratelli, con l’aggiunta da parte di Clooney del discorso antirazzista, la miscela che ne risulta è esplosiva e Suburbicon fila veloce, ha ritmo e diverte.

​A Milano sta per arrivare il Cinemino, la nuova sala di quartiere che parla internazionale

Il-cinemino-x-640x426Film inediti, produzioni italiane soprattutto milanesi, cortometraggi, videoclip, VR, animazione d’autore, film per bambini e ragazzi, incontri, documentari, rassegne, maratone cinematografiche, visioni speciali, e ancora aperitivi, merende, pranzi e pure pop corn: prepariamoci, sarà ricca, varia e stimolante l’offerta de Il Cinemino, la sala da 75 posti che aprirà all’inizio del 2018 in via Seneca 6, a Porta Romana, un quartiere collocato tra centro e periferia. L’idea è di un gruppo di amici sui 35 anni che lavorano nell’ambito dell’intrattenimento, sabato 2 dicembre c’è stata la presentazione della campagna di crowdfunding – vanno raccolti cinquantamila euro – e della sede, prima della chiusura per i lavori di ristrutturazione, c’era tantissima gente, circolavano entusiasmo ed energia. Per partecipare al finanziamento di Il Cinemino e per saperne di più: ilcinemino.starteed.com

5 dicembre all’Anteo Palazzo del cinema: Anteprima “50 primavere” di Blandine Lenoir

50-primavere-locAurore ha cinquant’anni, è separata con due figlie e lavora come cameriera. La notizia che presto sarà nonna e il licenziamento la mandano letteralmente in tilt, facendole sentire addosso i troppi anni già vissuti. Finché l’incontro con un antico amore non le farà venire il desiderio di guardare avanti, fosse facile però… Ecco in sintesi 50 primavere, commedia al femminile su quell’età della vita di una donna firmata da Blandine Lenoir e interpretata da Agnès Jaoui in stato di grazia. Il film uscirà nelle sale giovedì 21 dicembre, se però avete voglia di regalarvelo con due settimane di anticipo appuntamento martedì 5 dicembre all’Anteo Palazzo del Cinema (piazza XXV Aprile, 8) alle 20.30, biglietto ridotto per le spettatrici, per saperne di più www.spaziocinema.info

5 dicembre al Cinema Colosseo, Sala Biografilm: anteprima di DUE SOTTO IL BURQA, regia di Sou Abadi

locandinaCi vogliono ancora pochi giorni alla partenza di Armand e Leila per New York, ma il ritorno in Francia del fratello di lei dopo un soggiorno in Yemen che lo ha cambiato fin dalle radici mette sottosopra i progetti dei due innamorati. Lo stile di vita dI Leila è, secondo Mahmoud, troppo moderno, quindi la chiude in casa impedendole di vedere Armand. Ma quest’ultimo non si scompone e nascosto sotto un burqa si presenta a casa dell’amata spacciandosi per Shéherazade… Si può parlare di temi complessi e scivolosi come l’integralismo religioso e l’intolleranza dell’islam con leggerezza, suscitando sorrisi e risate? Sì, si può e la regista francese Sou Abadi ci è riuscita e in modo tutt’altro che superficiale in Due sotto il burqa, grande successo in Francia in arrivo in Italia a partire da mercoledì 6 dicembre. Chi vuole vedere il film in anteprima, peraltro in versione originale coi sottotitoli in italiano, può vederlo martedì 5 dicembre alle 21 al Cinema Colosseo nella Sala Biografilm (viale Montenero 84, www.ilregnodelcinema.com/colosseo/).

Assassinio sull’Orient Express, regia di Kenneth Branagh

immHercule Poirot, uno dei migliori investigatori su piazza, sta tornando a Londra a bordo del comodo treno Orient Express. Il tempo del viaggio sta scorrendo tra la conoscenza dei tredici passeggeri e la lettura dell’amato Charles Dickens, fino a che l’ omicidio di Edward Ratchett non lo rimette a lavoro. E così il famoso detective inizia a interrogare i passeggeri, tutti potenziali assassini – coincidenza: il treno è intanto fermo per una valanga sui binari -, e le indagini e la ricostruzione dei fatti lo porteranno molto molto lontano… D’accordo, la storia di Assassinio sull’Orient Express è nota, molti hanno letto le pagine di Agatha Christie, molti l’hanno vista sullo schermo nella trasposizione del 1974 di Sidney Lumet, ma la rilettura di Kenneth Branagh – il quale si ritaglia il ruolo di Poirot – col suo carico di passeggeri stellatissimi (eccone qualcuno: Michelle Pfeiffer, Penélope Cruz, Johnny Depp, Judi Dench, Derek Jacobi, Lucy Boynton e Willem Dafoe) funziona e intrattiene con classe, gusto e piacere.

3 dicembre: Colazione all’Anteo con Happy End di Michael Haneke

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Proseguono gli appuntamenti di Colazione all’Anteo, imperdibile quello di domenica 3 dicembre con Happy End di Michael Haneke interpretato, tra i tanti, da Isabelle Huppert, Toby Jones, Jean Louis Trintignant e Mathieu Kassovitz. Il regista austriaco con il suo consueto stile essenziale, asciutto, feroce e gelido racconta attraverso la vita di una altolocata famiglia di Calais titolare di una società edilizia le derive della borghesia e i suoi passi sull’orlo del precipizio. La fine è tutt’altro che happy, ma più che una fine semmai è una continuazione… La proiezione è alle undici, la cassa apre alle dieci, il film + la colazione (caffé o cappuccino + mini muffin) costa € 5.00. In piazza XXV Aprile 8, per saperne di più www.spaziocinema.it

12 dicembre al Centro Culturale Milano: Shooting War, di Aeyliya Husain

speciale-pagetti-12-dicembre-628x353Appuntamento martedì 12 dicembre alle 20.45 al Centro Culturale Milano (largo Corsia dei Servi 4) con Shooting War, il documentario di 23 minuti diretto nel 2016 dalla regista regista canadese di origine irachena Aeyliya Husain che attraverso lo sguardo del fotoreporter Franco Pagetti – fino al 21 dicembre è allestita al Centro la sua mostra dal titolo Tutti i confini ci attraversano – ripercorre la guerra in Iraq. Alla fine della proiezione ci sarà un incontro – moderato dal giornalista Marco Bardazzi – con la regista e Franco Pagetti. Tutto gratuito, per saperne di più: www.centroculturaledimilano.it/

DAL 12 AL 23 DICEMBRE AL CINEMA SPAZIO OBERDAN: LIEVITO MADRE. LE RAGAZZE DEL SECOLO SCORSO di Concita De Gregorio ed Esmeralda Calabria

db3bd7d9-d71c-4d0d-87bf-faa3ae1dea5bQuindici donne  – Adele Cambria, Giovanna Tedde, Natalia Aspesi, Nada Malanima, Esterina Respizzi, Lea Vergine, Giulia Maria Crespi, Luciana Castellina, Benedetta Barzini, Giovanna Marini, Emma Bonino, Cecilia Mangini, Inge Feltrinelli, Dacia Maraini, Piera Degli Esposti – rispondono a domande su amore, lavoro, desiderio, famiglia, e ancora sul rapporto con genitori e figli, sulla vanità e il tempo che passa: appuntamento dal 12 al 23 dicembre al Cinema Spazio Oberdan di Milano (viale Vittorio Veneto 2) con l’anteprima di Lievito madre. Le ragazze del secolo scorso, un documentario realizzato da Concita De Gregorio ed Esmeralda Calabria che accompagneranno le proiezioni del 12, 13 e 14 dicembre, per il calendario delle proiezioni www.cinetecamilano.it .  Lievito madre. Le ragazze del secolo scorso sarà proiettato mercoledì 13 dicembre alle ore 21 all’ Area Metropolis 2.0 di Paderno Dugnano alla presenza di Concita De Gregorio.

Dal 12 al 23 dicembre al MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA: JERRY D’AUTORE. I più grandi film girati da Jerry Lewis

UnknownSette film diretti e interpretati e due dove è soltanto l’attore, impegnato: appuntamento al MIC –  Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) dal 12 dicembre con JERRY D’AUTORE. I più grandi film girati da Jerry Lewis – un omaggio al regista, attore, comico statunitense scomparso ad agosto che con la sua comicità surreale ha ispirato tanto cinema. In calendario tra i film diretti e interpretati ci sono Ragazzo tuttofare (il 12 dicembre alle 17), 3 sul divano (il 14 alle 17), L’idolo delle donne (il 17 alle 17), I 7 magnifici Jerry (il 15 alle 15), i due film dove ritroviamo Lewis come interprete d’impegno sono Arizona Dream di Emir Kusturica (il 15 alle 19) e Re per una notte di Martin Scorsese (il 17 alle 15), per conoscere il programma completo fino al 23 dicembre, per i biglietti e molto altro www.cinetecamilano.it  

L’età imperfetta, regia di Ulisse Lendaro

locandinaCamilla ha diciassette anni, sogna di diventare una ballerina e attende con trepidazione un’audizione, mentre sua madre è contraria, volendo per lei un altro futuro. L’incontro, al corso di danza, con Sara che ha la sua stessa età e soprattutto lo stesso sogno, le cambierà la vita. Camilla e Sara diventano amiche e complici, poi rivali. Brilla da oggi nelle sale L’età imperfetta, primo lungometraggio di Ulisse Lendaro che racconta quella fase della vita delicatissima nonché imperfetta in modo davvero ispirato e con due brave interpreti, Marina Occhionero e Paola Calliari. Regalatevelo e consigliatelo.

Fino all’8 gennaio al cinema Beltrade: Lux Film Days

locandinaQuattro appuntamenti, quattro film di interesse sociale premiati dal Parlamento Europeo: torna al cinema Beltrade (via Oxilia 10) Lux Film Days, si inizia questa sera, 30 novembre, con 120 battiti al minuto di Robin Campillo, l’11 dicembre ci sarà Western di Valeska Grisenbach, il 18 Sámi Blood di Amanda Kernell e l’8 gennaio A ciambra di Jonas Carpignano, le proiezioni – in versione originale coi sottotitoli in italiano – sono alle 20,30, l’ingresso è gratuito con prenotazione a prenota@beltrade.net. Tornando a Sámi Blood  un’appassionante e struggente storia di razzismo e discriminazione poco nota e poco vista al cinema diretta con mano sobria dalla regista svedese Amanda Kernell, discendente dalla comunità Sami da parte di padre -, il film – che il Premio Lux 2017 assegnato lo scorso 15 novembre lo ha vinto – è comunque da oggi in calendario al cinema Beltrade (www.cinemabeltrade.net) e al cinema Palestrina (via Giovanni Pierluigi da Palestrina 7: www.progettolumiere.it). Non perdetelo, non so voi, ma io ho sempre associato la Lapponia all’incanto di Babbo Natale, alle renne, all’aurora boreale, ai cani Husky e ai paesaggi innevati.

Amori che non sanno stare al mondo, regia di Francesca Comencini

poster-amori-che-non-sanno-stare-al-mondoSono stati insieme tanti anni amandosi con passione Claudia (Lucia Mascino), 50 enne professoressa universitaria nevrotica, emotiva e insicura, e Flavio (Thomas Trabacchi), collega coetaneo più pragmatico e prudente ma insicuro pure lui. La storia è ormai finita e tutti e due stanno provando a lasciarsela alle spalle ma nonostante di tempo ne sia passato le cose non sono facili: Claudia pur concedendosi una parentesi con un’allieva continua a rifiutare la fine di quell’amore così potente, Flavio invece guarda avanti accontentandosi di un rapporto sereno con una trentenne. Torna al cinema Francesca Comencini, torna con Amori che non sanno stare al mondo, una commedia sui sentimenti su e giù per il tempo, soprattutto su quelli femminili, soprattutto su come le donne tentano di attrezzarsi dopo la conclusione di un amore importante. I toni scelti sono i toni dell’ironia miscelati a qualche dose di necessaria malinconia, la storia dei disordini amorosi di borghesi benestanti è credibile – ma quante volte l’abbiamo vista al cinema? – ma i personaggi faticano a sembrare credibili, i dialoghi risultano forzati e non spontanei e il tutto – che ha comunque il sapore del già visto e del già sentito – non colpisce, non emoziona, e anzi urta anche un poco.