Un anno di proiezioni gratis al Cinema Spazio Oberdan e al MIC – Museo Interattivo del Cinema: è proprio un bel regalo il regalo che la Fondazione Cineteca Italiana ha messo sotto l’ albero di Natale dei ragazzi tra i 16 e i 19 anni nell’intento di far loro conoscere e amare il cinema di qualità. Il regalo è valido dal 1° gennaio ed è valido per tutto il 2018, per accedere è necessario esibire un documento di identità, per saperne di più www.cinetecamilano.it 

Sette sale – come al Palazzo del Cinema i nomi sono quelli di sale milanesi di bei tempi andati: Maestoso, Zenit, Corallo, Ariston, Aurora, Capitol, Mignon -, per un totale di 1184 posti, con proiettori 4k, audio Dolby e poltrone Milano – le stesse del Palazzo – rivestite di tessuto: apre oggi, all’interno di Citylife Shopping District sorto nell’area Podium Hadid, CityLife Anteo, nuovo multisala targato Anteo e ideato dall’architetto Riccardo Rocco. La programmazione del nuovo complesso ha la medesima filosofia di Anteo con molto cinema di qualità, film per bambini e ragazzi, tante rassegne rivolte a pubblici diversi, continue anteprime ed eventi speciali, che ne dite di andare a sbirciare le proposte di oggi e dei prossimi giorni? Vi anticipo soltanto che Star Wars: Gli ultimi Jedi è alla sala Maestoso – la più grande, dove lo schermo misura 18 metri -, il resto andatelo a leggere su www.spaziocinema.info

33 locandine di celebri film interpretati da Ugo Tognazzi rielaborate con estro ed ironia da illustratori italiani: appuntamento sabato 16 dicembre dalle 18.30 nei nuovi spazi del Museo Fermo Immagine di via Zuretti 45 a Milano per l’inaugurazione di 33T D’autore, mostra proveniente da Cremona per Ugo, rassegna giunta alla terza edizione. L’ingresso è libero, si mangia e si beve, alle 21 poi proiezione de Il federale di Luciano Salce, l’omaggio al grande attore cremonese riprenderà l’11 gennaio 2018 con Amici miei di Mario Monicelli introdotto da Federico Colombo, con biglietto a 3€. Per il calendario completo e molto altro: www.museofermoimmagine.it

Anni Cinquanta, nella fiabesca Coney Island. Vive in una misera casa giusto dietro la ruota del luna park Ginny (Kate Winslet), un tempo attrice, ora cameriera sfiorita e depressa. La donna, sposata con il manesco giostraio Humpty (Jim Belushi), è rassegnata a una vita infelice e incolore ma il grigiore dei suoi giorni si illumina di luce e speranza grazie all’amore per Mickey (Justin Timberlake), prestante bagnino del Blocco Sette nonché aspirante scrittore il quale però perde la testa per Caroline, la figlia di Humpty in fuga da un gangster… Riecco puntuale come ogni anno Woody Allen, rieccolo con La Ruota delle Meraviglie, un film di impianto quasi teatrale che su uno sfondo mitico racconta vite di donne e di uomini che girano a vuoto vivendo ognuno la propria quotidianità in attesa di qualche barlume di luce. Non c’è leggerezza, non c’è ironia, non è il migliore Allen ma gli amanti del regista ritroveranno comunque i temi a lui più cari e poi la fotografia di Vittorio Storaro è davvero molto bella, Kate Winslet è brava, il resto degli interpreti non è da meno e circola nelle sale anche la versione in lingua originale.

Riecco i romanissimi e burinissimi Tucci (un prologo ne ripassa le vicende del primo capitolo), rieccoli, grazie a un investimento finanziario andato bene, ancora più ricchi di un anno fa. Ma, si sa, ricchezza fa rima con fisco, pertanto i Tucci sulla scia della Brexit indicono nel paesello laziale di Torresecca un referendum per staccarsi dall’Italia e diventare un principato indipendente quindi esentasse. La scissione provoca lo scontro tra il governo del Principe Tucci/Christian De Sica con ciuffo biondo alla Trump e il resto dell’Italia con un presidente del consiglio altrettanto cialtrone nonché la difficoltà di conciliare potere e famiglia… Saranno pure ricchissimi questi poveri Tucci, ma il loro ritorno in sala – in equilibrio tra commedia e cinepanettone – è così modesto, molesto, inerte, povero di trovate, di ritmo, di idee, di situazioni e soluzioni da mettere addosso soltanto sconforto e tristezza.

Una società di catering ingaggia Gualtiero Saporito (Massimo Boldi) – chef insuperabile nel preparare piatti di pessimo gusto – come capocuoco del gruppo che dovrà sfamare tra gli altri Trump, Merkel e Macron al prossimo G7 in programma a Trento. Oltreché da Saporito il team è composto da un aiuto cuoco che ha perso il senso del sapore e dell’odore (Biagio Izzo), da un esperto di vini astemio (Dario Bandiera) e da una pasticcera (Rocío Muñoz Morales) che non sa fare i dolci ma che dalle torte ci esce assai poco vestita negli addii al celibato. Natale è alle porte e nonostante la formula non sbanchi più ai botteghini come un tempo arrivano puntuali nelle sale i cinepanettoni, questo Natale da chef di Neri Parenti prende di mira i cuochi imperanti in tv ma il piatto messo in tavola è una sfilza di gag ai limiti dell’imbarazzo, di equivoci e giochi di parole oltremodo scurrili e di particolari scatologici nel tentativo continuo di strappare sorrisi e risate.

Sotto l’albero di Natale la Cineteca Italiana ha preparato al Cinema Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) un’altra bella rassegna, l’omaggiato è Robert Guédiguian, regista francese di origini armene e tedesche votatosi a film di impegno civile e di denuncia. Si comincia martedì 26 dicembre, in calendario ci sono l’anteprima di un titolo mai distribuito in Italia – Une Histoire de fou, sul genocidio degli armeni – più quattro film tutti da (ri)vedere, eccoli: Marius e Jeannette, Le nevi del Kilimangiaro, Au fil d’Ariane e Le passeggiate al Campo di Marte. La rassegna comprende inoltre il documentario Dans Marseille di Cristiana Donghi e Giuseppe Bilotti dove Robert Guédiguian racconta la sua città, Marsiglia, ambientazione usuale dei suoi film, e il 4 gennaio alle 21 gli autori Cristiana Donghi e Giuseppe Bilotti saranno presenti in sala con alcuni componenti della band Il parto delle nuvole pesanti che eseguiranno dal vivo al termine della proiezione dei brani della colonna sonora. Per il programma completo fino al 7 gennaio 2018, gli orari, i biglietti e molto molto altro www.cinetecamilano.it

Prima si brinda al Natale imminente e poi tutti in sala a scartare il bellissimo regalo: appuntamento mercoledì 20 dicembre al MIC – Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121), il dono in questione è Luci della città di e con Charlie Chaplin, la commedia romantica più bella della storia del cinema, gioiello del muto che non conosce il Tempo, brindisi alle 17, ingresso libero con Cinetessera, per altre notizie www.cinetecamilano.it .

Piccioni, pappagalli, aquile, gazze ladre, uccelli migratori, cicogne, galline, galletti, pulcini, falchi pellegrini…: a Natale al Mic-Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) si volerà, appuntamento da martedì 26 dicembre con Vola al Mic, una rassegna di film per i più piccoli dove i protagonisti sono i pennuti, tra i sedici titoli in cartellone ci sono i cortometraggi La gazza ladra di Giulio Gianini ed Emanuele Luzzati (26 dicembre) e Pennuti spennati di Ralph Eggleston (il 29) e i lungometraggi La principessa e l’aquila di Otto Bell (il 26), Galline in fuga di Peter Lord e Nick Park (3 gennaio), Antologia Calimero di Nino e Toni Pagot (7 gennaio), Rio 1 di Carlos Saldanha (il 28), il programma comprende poi un fuori programma per l’Epifania con una doppia proiezione di Capitan Mutanda – Il film di David Soren di recente uscita, per il programma completo fino al 7 gennaio, gli orari, informazioni sui biglietti e molto altro www.cinetecamilano.it.

E’ in calendario un appuntamento molto molto speciale giovedì 14 dicembre al Cinema Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2), inserito nel progetto Lo spettacolo della sicurezza – che vede assieme Fondazione Cineteca Italiana, INAIL – Direzione Regionale Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia nel comune impegno per divulgare nelle scuole e tra i giovani i temi del lavoro e della sicurezza (per saperne di più: www.spettacolodellasicurezza.it/) -, è la proiezione del documentario Vite al Centro di Nicola Zambelli e Fabio Ferrero, un viaggio, attraverso la storia di Alice e Beatrice, nella situazione lavorativa all’interno della grande distribuzione, dove la maggior parte degli impiegati sono donne all’incirca 35enni che in Italia hanno il doppio carico di lavoratrici e madri. La proiezione è alle ore 21 e saranno presenti il regista Nicola Zambelli, Giovanni Slavazza (Direttore Operativo e Direttore del Personale -Formazione presso Tigros S.p.A.) ed Elvira Goglia (INAIL – Direzione Regionale Lombardia), l’ingresso è libero con prenotazione allo 0287242114, per altre notizie utili www.cinetecamilano.it

Il prossimo 21 dicembre Jane Fonda compirà 80 anni (auguri!), la Fondazione Cineteca Italiana festeggia la brava e bella attrice che ha lavorato coi più grandi registi proponendo dieci suoi film, appuntamento al MIC-Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) dal 26 dicembre, in calendario ci sono Barbarella (1968) di Roger Vadim dove Jane Fonda interpreta l’astronauta alla ricerca dello scienziato scomparso Duran Duran, Tornando a casa (1978) di Hal Ashby per il quale ha vinto il Premio Oscar come Miglior attrice protagonista nel 1979 (ne aveva già vinto uno nel 1972 per Una squillo per l’ispettore Knute di Alan J. Pakula), Non si uccidono così anche i cavalli? (1969) di Sidney Pollack, Il cavaliere elettrico (1979) con Robert Redford sempre di Pollack, il famosissimo A piedi nudi nel parco (1976) di Gene Saks tratto da Neil Simon di nuovo accanto a Redford, e ancora Youth – La giovinezza (2015) di Paolo Sorrentino, dove Jane Fonda è Brenda Morel, grande attrice che uno dei due protagonisti vorrebbe arruolare nel suo film, per il programma completo fino al 5 gennaio 2018, gli orari, i biglietti e molto molto altro www.cinetecamilano.it

Ci ha fatto sognare coi suoi bellissimi film d’animazione finché, nel 2013, non ha deciso di ritirarsi e di andarsene in pensione affidando ad altre mani la sua creatura, lo Studio Ghibli. Che ne è stato di Hayao Miyazaki? Ce lo racconta Never-Ending Man: Hayao Miyazaki, un documentario diretto da Kaku Arakawa, regista della TV giapponese NHK: il maestro disegna ancora e sta attraversando una nuova giovinezza artistica, esplorando nuove forme espressive e nuove tecnologie, insomma è un uomo senza fine, che bellezza. Concedetevi 70 minuti e andate a ritrovare Hayao Miyazaki al Cinema Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2), proiezioni dal 19 al 24 dicembre, per il calendario completo e tutte le informazioni utili www.cinetecamilano.it 

Tre ventenni a passeggio per le strade deserte di Milano a bordo di un Suv si fermano, scendono, aggrediscono una persona, la lasciano a terra agonizzante in un lago di sangue e fuggono senza rendersi conto di cosa hanno combinato: dopo le due proiezioni, a novembre, nell’ambito della sezione Rivelazioni di Piccolo Grande Cinema 2017 arriva nel cartellone del Cinema Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2), distribuito da Lo Scrittoio, L’assoluto presente di Fabio Martina, un film tutto girato a Milano che attraverso la vicenda di Cosimo, Riccardino e Giovanni intende parlare del vuoto di molta gioventù dei nostri giorni. Alla proiezione di venerdì 15 dicembre alle 21.15 sarà presente il regista, al termine di quella dI mercoledì 20 ci sarà un intervento di Cristina Saottini del Centro Milanese di Psicoanalisi “Cesare Musatti”, si va avanti fino al 4 gennaio 2018, per il calendario completo, informazioni sui biglietti e altre notizie www.cinetecamilano.it

Guidato da Gustav Klimt, agli inizi del Novecento già affermato, Egon Schiele riuscì durante la sua breve vita a creare dipinti e pitture notevoli e passò alla storia come uno degli artisti più innovatori del suo periodo, nonostante le accuse che gli vennero mosse dalla società viennese. Torna al Cinema Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) da lunedì 11 dicembre Egon Schiele. Death and the Maiden, il film di Dieter Berner su uno degli artisti più geniali e provocatori del Novecento, proiezioni fino al 16 dicembre, per il calendario completo, i biglietti e altre informazioni www.cinetecamilano.it

Le risposte di quindici donne nate nel Novecento e perlopiù famose – eccole: Adele Cambria, Giovanna Tedde, Natalia Aspesi, Nada Malanima, Esterina Respizzi, Lea Vergine, Giulia Maria Crespi, Luciana Castellina, Benedetta Barzini, Giovanna Marini, Emma Bonino, Cecilia Mangini, Inge Feltrinelli, Dacia Maraini, Piera Degli Esposti – a domande su amore, lavoro, desiderio, famiglia e ancora sul rapporto con genitori e figli, sulla vanità e il tempo che passa compongono Lievito Madre – Le ragazze del secolo scorso, un film diretto da Concita De Gregorio ed Esmeralda Calabria che sarà la protagonista dell’appuntamento di giovedì 14 dicembre nell’Aula Magna della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti (viale Fulvio Testi 121). Durante l’incontro – che si aprirà alle 14.30 con la proiezione del film (peraltro in calendario al Cinema Spazio Oberdan da martedì 12) e che sarà moderato da Fabrizia Centola – Esmeralda Calabria, montatrice, regista e nel caso di Lievito Madre anche co-autrice, racconterà il suo percorso soffermandosi soprattutto sul montaggio. L’ingresso è come sempre gratuito fino ad esaurimento posti ma è necessario prenotarsi all’ indirizzo: incontricinema@fondazionemilano.eu .