Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

Escobar – Il fascino del male, di Fernando León de Aranoa

poster-loving-pabloSi ispira al libro Loving Pablo Hating Escobar di Virginia Vallejo – ambiziosa esuberante giornalista a lunghissimo amante del boss che ben ne conobbe brutalità, eccessi e lussi, che ne sostenne la carriera politica e che poi collaborò alla sua cattura – Escobar – Il fascino del male, dove si racconta l’ascesa criminale del narcotrafficante colombiano negli anni Ottanta fino alla sua morte, nel 1993, privilegiando il lato privato/sentimentale con la bella Virginia, narratrice della storia. Lo spagnolo Fernando León de Aranoa si conferma un buon regista – suo il bel Perfect Day -, la coppia Bardem/Cruz funziona, lui ha un pancione debordante, lei si cambia d’abito, e che abiti!, di continuo e il film si fa vedere senza annoiare. Detto questo ci si chiede se dopo il notevole Escobar: Paradise Lost di Andrea di Stefano (se non lo avete visto, recuperatelo) e la serie tv Narcos si sentisse la mancanza di un altro film sul criminale colombiano, mah.

23, 24 e 25 aprile: EX LIBRIS – THE NEW YORK PUBLIC LIBRARY, regia di Frederick Wiseman

content_locandina2Ritagliatevi tre ore e diciassette minuti tondi tondi tra il 23 e il 25 aprile, scegliete la sala, mettetevi comodi e gustatevi EX LIBRIS – THE NEW YORK PUBLIC LIBRARY, il bellissimo documentatissimo documentario di Frederick Wiseman alla scoperta della New York Public Library – la più grande istituzione del sapere del mondo, luogo democratico e accogliente di cultura, informazione e approfondimento ma prima di tutto di inclusione sociale, coesione e condivisione – tra alcune delle 92 sedi sparse sul territorio e attraverso le persone che ci lavorano e quelle che ne fruiscono. Ricapitolando: nelle sale il 23, il 24 e il 25 aprile, iniziate a cercare la vostra sala.

Il tuttofare, regia di Valerio Attanasio

poster-tuttofare-ilToti Bellastella (Sergio Castellitto) è un avvocato di grido nonché docente universitario dall’ eloquio perfetto e dalle apparenze rispettabili. In realtà Bellastella è un cialtrone opportunista che approfitta di tutte le persone che gli girano attorno a iniziare da Antonio Bonocore (Guglielmo Poggi), un volenteroso praticante in legge utilizzato come tuttofare. Non si risparmia Antonio, fa proprio tutto e di tutto per il suo capo, va anche a comprare il pesce fresco di buon mattino e glielo cucina in studio. E’ così tanto devoto che quando passa l’esame da avvocato Bellastella gli propone un contratto vantaggioso a patto che convoli a nozze con la sua giovane amante argentina, pure incinta, in cerca della cittadinanza italiana… Valerio Attanasio, sceneggiatore di Smetto quando voglio, debutta alla regia con Il tuttofare, una commedia sulla crisi generazionale, sul precariato e sulle sue ricadute sulla società italiana di oggi, ma se la partenza è scoppiettante e ha i giusti toni peraltro mai consolatori, neppure alla fine, il resto procede per accumulo di situazioni, sconfinando nella farsa. Sergio Castellitto è bravo ma si mangia l’intero film, se la cava più che bene anche il giovane protagonista Guglielmo Poggi.

MOLLY’S GAME, regia di Aaron Sorkin

poster-molly-s-gameEra una talentuosa campionessa di sci e si preparava per le Olimpiadi Molly Bloom, determinata ragazza originaria del Colorado, ma una caduta le fu fatale. Di nuovo in piedi Molly salutò sport e famiglia per andarsene a Los Angeles, e lì – dopo un periodo di apprendistato – si mise in proprio organizzando in lussuose camere d’albergo partite di poker clandestino, molto molto esclusive. Ma nel girò ci finì pure la mafia russa, e così la donna finì nel mirino dell’Fbi, che un mattino del 2013 bussò alla sua porta e l’arrestò… Si ispira alle pagine di Molly Bloom quindi è una storia vera il primo film diretto dallo sceneggiatore Aaron Sorkin, la verbosa incredibile parabola di una donna molto intelligente e molto abile – interpretata magistralmente da Jessica Chastain – in un lavoro e in un ambiente solitamente di uomini. Sorkin racconta tutto per filo e per segno dalla fine all’inizio, senza tralasciare niente dell’ascesa, del successo, del come si gioca a poker, del rapporto non risolto col padre (Kevin Costner), dell’incontro con il dapprima riluttante avvocato difensore (Idris Elba) ma l’eccesso di parole, i dialoghi a raffica e una voce fuori campo finiscono col soffocare il film e lo rendono faticoso da seguire per non dire sfinente e anche noioso tantopiù che dura un’eternità, 140 minuti tondi tondi. Del resto, vorrà pur dire qualcosa sbirciare spesso le lancette dell’orologio?

Dal 23 aprile al 13 maggio al Cinema Spazio Oberdan: Antonio Pietrangeli

la-visita-1963-antonio-pietrangeli-02Ogni volta che la tv trasmette un suo film (un grazie di cuore a Retecapri!) sono felice e me lo rivedo, è pertanto con piacere davvero immenso che accolgo e segnalo Antonio Pietrangeli, la retrospettiva dedicata al grande regista, morto prematuramente 50 anni fa, ai blocchi di partenza al Cinema Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2). Cantore delle contraddizioni dell’Italia del boom economico Pietrangeli ci ha lasciato delle storie senza tempo nonché dei ritratti femminili di rara bellezza e profondità, si comincia lunedì 23 aprile con Souvenir d’Italie, il 25 c’è La visita con una strepitosa Sandra Milo, il calendario comprende poi Adua e le compagne, Io la conoscevo bene, Il magnifico cornuto, La parmigiana, Fantasmi a Roma, Lo scapolo, per conoscere gli orari e molto altro www.cinetecamilano.it . 

Doppio amore, regia di François Ozon

poster-amant-double-lPer capire l’origine dei suoi perenni mal di pancia la giovane e bella Chloé (Marine Vacth) si ritrova sulla poltrona dello psicanalista Paul Meyer (Jérémie Renier). Giusto qualche seduta e il medico le confessa il suo amore, lei ricambia, la terapia va a farsi benedire, i due mettono casa insieme, la convivenza all’inizio pare funzionare, nonostante lui non sopporti il gatto di lei, lei sospetti che lui le nasconda qualcosa e l’inquilina della porta accanto sia un’inquietante impicciona… Ecco, di più non si può dire e forse ho scritto pure troppo su Doppio amore, il nuovo film di François Ozon, un thriller erotico tutto sul tema del doppio, ma non soltanto, pieno zeppo di citazioni, omaggi e rimandi a molto cinema nonché di sfumature, psicologie, eccessi, simboli, chiavi di lettura e significati dove peraltro è difficile raccapezzarsi tra verità e finzione. Il cervellotico gioco, architettato con classe, precisione, eleganza e buone dosi di compiacimento, può avvolgere e/o respingere, buonissima visione.

Wajib – Invito al matrimonio, regia di Annemarie Jacir

poster-wajibPiccola premessa: secondo la tradizione palestinese le partecipazioni di nozze devono essere portate a mano nelle case degli invitati dagli uomini della famiglia della sposa. E stanno esercitando il loro dovere Abu Shadi (Mohammad Bakri), insegnante ultrasessantenne a Nazareth – dove il film si svolge, e non a caso – e Shadi (Saleh Bakri), il figlio architetto arrivato da Roma per il matrimonio della sorella Amal. Gli inviti sono oltre trecento, ci vorrà un’intera giornata per recapitarli e così padre e figlio tra una consegna e l’altra hanno tutto il tempo per confrontarsi. Non lasciatevi sfuggire Wajib – Invito al matrimonio, il film della regista palestinese Annemarie Jacir che attraverso l’incontro/scontro generazionale tra Abu Shadi e Shadi e il riemergere delle loro diverse visioni sul Paese riflette e si interroga con intelligenza al netto di un poco di ripetitività sulla società palestinese, sulle sue contraddizioni e sui suoi fragili equilibri, di ieri come di oggi.

martedì 24 e giovedì 26 aprile al Cinema Spazio Oberdan Milano: Sensibile di Alessandro Quadretti

a3c98d47-bbfb-4808-8ef3-7492493755a8Continuano a Cinema Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) le Anteprime della Cineteca, la prossima settimana ci aspetta Sensibile, il molto molto interessante documentario di Alessandro Quadretti su Sensibilità chimica multipla (Mcs) ed Elettrosensibilità (Ehs), due patologie ambientali in deciso aumento e non ancora riconosciute dal sistema sanitario nazionale, appuntamento martedì 24 aprile alle 21.15 (alla presenza del regista) e giovedì 26 alle 18, per saperne di più www.cinetecamilano.it.

Dal 28 aprile al 20 maggio al MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA: IL CINEMA DISTOPICO

UnknownIl cinema ha molto immaginato, e continua a farlo, il futuro riflettendo sul destino dell’essere umano sia in campo privato che sociale e IL CINEMA DISTOPICO, la ricca rassegna in partenza da sabato 28 aprile al MIC – Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121), è una bella occasione per ripassare molti scenari ipotizzati finora con titoli che spaziano da Fahrenheit 451 di Francois Truffaut) e Agente Lemmy Caution: Missione Alphaville di Jean-Luc Godard a Downsizing – Vivere alla grande di Alexander Payne, uscito pochi mesi fa. Il programma comprende inoltre Her di Spike Jonez, The Lobster di Yorgos Lanthimos, I figli degli uomini di Alfonso Cuarón, Snowpiercer di Joon-ho Bong, Gattaca. La porta dell’universo di Andrew Niccol nonché Index Zero del giovane regista Lorenzo Sportiello e il seminario La distopia al cinema a cura di Andrea Chimento, giornalista e critico cinematografico di LongTake, per il calendario completo fino al 20 maggio e altre notizie www.cinetecamilano.it/museo.

24 e 25 aprile: SPECIALE FESTA DELLA LIBERAZIONE 2018

locandina-3-220x314Spalmato in due giornate, dislocato tra il Cinema Spazio Oberdan, il MIC – Museo Interattivo del Cinema e l’Area Metropolis 2.0, lo Speciale Festa Liberazione 2018 – organizzato dalla Fondazione Cineteca Italiana in collaborazione con Anpi Paderno Dugnano – comprende la proiezione di Via Oslavia 8  il corto inedito, realizzato dalla Cineteca, che racconta la Resistenza a partire dal punto di vista privilegiato della sala cinematografica storica di Paderno Dugnano, Area Metropolis 2.0, e da un fatto di sangue avvenuto proprio lì nel 1945 – e del film di Graziano Diana e Giancarlo De Cataldo Pertini. Il combattente (ecco il link alla nostra recensione: www.quartieritranquilli.it/…/pertini-combattente-diretto-graziano-diana-giancarlo-de-c..). Per conoscere gli orari, per i biglietti, gli indirizzi dei luoghi e altre informazioni utili: www.cinetecamilano.it  www.cinetecamilano.it/museowww.cinetecamilano.it/films/area-metropolis/.

Dal 26 aprile al 9 maggio al MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA: Guillermo Del Toro. La forma del cinema

shape2Mentre La forma dell’acqua (premiato con il Leone d’Oro a Venezia, con due Golden Globe e con quattro Premi Oscar) riempie ancora le sale, la Fondazione Cineteca Italiana organizza al MIC – Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) Guillermo Del Toro. La forma del cinema, una retrospettiva dedicata al cinema del regista messicano-hollywoodiano, un cinema che spazia in registri e generi mischiando horror, gotico, fiaba e fantascienza. Si comincia giovedì 26 aprile, tra i titoli in calendario ci sono  Il labirinto del faunoLa spina del diavoloCrimson Peak, Hellboy, Pacific Rim, Cronos, Mimic e ovviamente La forma dell’acqua, per il programma completo fino a 9 maggio e altre notizie www.cinetecamilano.it/museo.

19 aprile alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti: L’ARIA SUL VISO di Simone Saponieri e a seguire incontro con il regista, i produttori e il distributore

locandinaContinuano gli Incontri nell’Aula Magna della Civica (viale Fulvio Testi 121), promette grandi emozioni quello di giovedì 19 aprile dedicato a L’aria sul viso, il film di Simone Saponieri sulla storia di Martina Caironi, la donna con protesi più veloce al mondo. La proiezione inizierà alle 14.30 e al termine il regista (peraltro allievo della Civica) racconterà la vicenda produttiva e distributiva del film assieme ai produttori per Oki Doki Film Erika Ponti e Beppe Manzi e Luca Malgara, distributore per Movieday. L’Ingresso è come sempre gratuito fino ad esaurimento posti ma bisogna prenotarsi all’indirizzo: incontricinema@fondazionemilano.eu.

 

The Happy Prince, regia di Rupert Everett

poster-happy-prince-theAlla fine dell’Ottocento quando uscì di galera – era stato condannato a due anni di lavori forzati a causa della sua dichiarata omosessualità – Oscar Wilde, un tempo scrittore amato e acclamato, si ritrovò in disgrazia, squattrinato e col fisico e l’animo a pezzi. Si mise in viaggio andando prima a Parigi, poi a Napoli poi di nuovo a Parigi, si riunì a Lord Douglas – giovane rampollo dell’aristocrazia inglese – precipitando di nuovo nell’autodistruzione più totale. Ma aveva le sue fiabe, gli restavano le pagine con la storia della statua del principe felice e della rondine… Da tempo Rupert Everett desiderava portare sullo schermo l’amatissimo Oscar Wilde, finalmente ci è riuscito con The Happy Prince dove, nei doppi panni di regista e protagonista, ne ripercorre con controllo e dolore, con grande classe, un’eleganza che a tratti rimanda a Visconti e senza sconti le ultimissime tappe della vita, fino allo struggente commiato a Parigi, tra gli amici più affezionati, lontano da quella Londra che prima lo aveva osannato e poi lo aveva messo all’indice.

Maria by Callas, regia di Tom Volf

locandinaRegistrazioni private, lettere intime, fotografie mai pubblicate, filmati d’archivio rarissimi e molto materiale prezioso: tra lunedì 16 e mercoledì 18 aprile sia chi pensa di saperne tutto sia chi non ne sa proprio nulla si ritagli due ore per Maria by Callas di Tom Volf, lo splendido meraviglioso coinvolgente imperdibile documentario che ripercorre la breve vita di Maria, una donna desiderosa di amore, semplicità e silenzio, e della Callas, il più celebre e acclamato soprano della storia.

 

La casa sul mare, di Robert Guédiguian

poster-villa-laAngela (Ariane Ascaride), Joseph (Jean-Pierre Darroussin) e Armand (Gerard Méylan) dopo tanto tempo si riuniscono nella casa del padre molto malato in una calanca vicino a Marsiglia. Durante la convivenza affiorano dolori, rimpianti, treni persi e anche qualcosa di felice e mentre ognuno traccia il suo bilancio esistenziale il porticciolo della baia si affolla di barche… Ecco in estremissima sintesi La casa sul mare di Robert Guédiguian, una storia corale piena di dolore ma aperta alla speranza con tutti gli ingredienti cari al regista di Marsiglia, il quale sa sempre come coinvolgere e raggiungere le corde emotive dello spettatore.

Dal 23 aprile al 2 maggio al Cinema Spazio Oberdan: CAT HEAVEN ISLAND, di Landon Danoho

1be70b87-7568-4df8-8eda-2fbf982a2209In Giappone c’è un’isola incontaminata, si chiama Tashirojima, ed è abitata da un centinaio di esseri umani e dal doppio dei gatti, amatissimi e riveriti. Che ne dite di andarla a conoscere? Appuntamento al Cinema Spazio Oberdan da lunedì 23 aprile con Cat Heaven Island di Landon Danoho, proiezioni fino al 2 maggio, per il calendario completo e altre notizie utili www.cinetecamilano.it.

Il prigioniero coreano, regia di Kim Ki-duk

poster-geumulLa rete di Chul-woo (Ryoo Seung-bum), un semplice pescatore nordcoreano, si impiglia nel motore della sua barchetta e l’uomo si ritrova contro la sua volontà in Corea del Sud, tanto vicina quanto tanto ostile. Lo sconfinamento sarà soltanto l’inizio di un incubo e agli interrogatori subiti al Sud seguiranno gli interrogatori, non molto diversi, subiti al ritorno a casa, lassù al Nord. Comunismo e capitalismo sono due sistemi politici tutti e due violenti, è forte, chiaro, efficace e potente il messaggio di Il prigioniero coreano di Kim Ki-duk, l’odissea giudiziaria nonché ideologica di un uomo il cui unico desiderio è vivere in santissima pace con la sua famiglia.

Il cratere, regia di Silvia Luzi e Luca Bellino

poster-cratere-ilRosario (Rosario Caroccia) è un ambulante con la sua bancarella al luna park e distribuisce peluche a chi pesca un numero vincente. Rosario ha una figlia di 13 anni, Sharon (Sharon Caroccia), la quale ha una bella voce, canta bene ed è pure bella. Attraverso di lei l’uomo intravvede il suo riscatto per un domani migliore ma la via verso il successo è insidiosa e ha prezzo molto molto alto, tra persone e talent show ambigui. Splende da oggi al cinema Beltrade (via Oxilia 10) Il cratere di Silvia Luzi e Luca Bellino, primo film narrativo della coppia di documentaristi, un’opera ambientata tra Acerra e dintorni con due magnifici attori non attori – padre e figlia nella storia e per davvero – comunque attenta al sociale e al reale di notevole impatto, poetica e a tratti commovente al netto delle sue imperfezioni. I registi saranno presenti allo spettacolo di sabato 14 aprile alle 21.40, per conoscere il calendario delle proiezioni e molto altro http://www.cinemabeltrade.net/.