Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

Richard Jewell, un film di Clint Eastwood

Richard Jewell, meticolosa guardia di sicurezza aspirante poliziotto, durante le Olimpiadi di Atlanta, nel 1996, scopre uno zaino sospetto contenente esplosivo e interrompe un concerto rock, evitando così una strage. I telegiornali lo celebrano come eroe nazionale fino a che un’avvenente e molto superficiale giornalista della carta stampata a caccia di scoop non ottiene, in cambio di una prestazione, una notizia bomba da un piacente agente dell’FBI: Jewell è sotto indagine, e nonostante manchino le prove è sospettato di aver messo lui stesso l’ordigno e di averne poi dato notizia. Sbatti il mostro il prima pagina: Richard da salvatore diventa il colpevole, viene diffamato e travolto dal fango e la sua vita, e quella di sua madre, si trasforma in un inferno. Per fortuna si trova un bravo avvocato che non teme niente e nessuno. L’innocenza di Jewell verrà fuori ma la riabilitazione non basterà a ripagare l’uomo dell’ingiustizia subita. Tratto da un articolo di Marie Brenner su un’ incredibile storia vera Richard Jewell è un altro film di Clint Eastwood – 90 anni a fine maggio – su un antieroe nonché una forte denuncia di come a causa di pregiudizi il sistema possa infangare e rovinare la vita delle persone. Diretto benissimo, il film si attacca addosso, e poi che magnifico cast, dal quasi sconosciuto Paul Walter Hauser, visto in I, Tonya, a Sam Rockwell e Kathy Bates, magnifica mamma Bobi.

21 gennaio all’Anteo Palazzo del Cinema: proiezione di Andrej Tarkovskij. Il cinema come preghiera alla presenza del regista Andrej A. Tarkovskij

Un racconto scrupoloso ed emozionante del lavoro e della vita di Andrej Tarkovskij – che è scomparso nel 1986 lasciandoci otto pellicole considerate dei capolavori del cinema mondiale nonché il desiderio di comprendere la sua l’opera – realizzato con materiali d’archivio, registrazioni audio inedite di poesie di Arsenij Tarkovskij, padre del regista ritenuto uno dei più grandi poeti russi del Novecento, e immagini costituite da video d’epoca e riprese effettuate sui luoghi della vita e dei set di Tarkovskij in Russia, in Svezia e in Italia, sua patria adottiva: sarà nelle sale da lunedì 20 gennaio, distribuito da Lab80 film, Andrej Tarkovskij. Il cinema come preghiera, il documentario sulla sua vita e i suoi lavori firmato dal figlio Andrej A. Tarkovskij che sarà a Milano in occasione della proiezione in calendario martedì 21 gennaio alle 21,30 nella Sala Astoria dell’Anteo Palazzo del Cinema (piazza XXV Aprile 8). Andrej A. Tarkovskij dialogherà col pubblico insieme al critico Matteo Marelli del settimanale Film Tv, per i biglietti e altre notizie www.spaziocinema.info.

21 gennaio alle 21 al Cinema Colosseo, Sala Biografilm: HERZOG INCONTRA GORBACIOV

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Dalla firma degli accordi sul disarmo nucleare alla fine della Guerra fredda e il crollo dell’Urss: come vi abbiamo segnalato qualche articolo fa sarà nelle sale da domenica 19 a mercoledì 22 gennaio, distribuito in Italia da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, HERZOG INCONTRA GORBACIOV, il documentario del 2018 diretto dal regista tedesco e prodotto da André Singer nel quale l’ultimo presidente dell’Unione sovietica e premio Nobel per la pace Mikhail Gorbaciov – che ai tempi delle riprese aveva 87 anni – ripercorre, anche grazie a immagini d’archivio e interviste esclusive, i momenti più importanti della sua vita politica (1985-1991) e privata, mettete in agenda la proiezione speciale in calendario martedì 21 gennaio alle 21 nella Sala Biografilm del Cinema Colosseo (viale Monte Nero 84, Milano). Inserendo il codice HG21PR sul sito http://www.biografilmfestival.com/guest/herzog/ potrete usufruire di una riduzione sul costo dell’ingresso, da 9,50 a 6 euro.

Dal 20 gennaio: BOTERO – UNA RICERCA SENZA FINE, di Don Millar

È senza dubbio l’artista colombiano più conosciuto nel mondo, le sue sculture enormi e dalle forme sinuose e morbide sono da subito riconoscibilissime e note ovunque, nel 2015 ha esposto per la prima volta in Cina, da poco ha donato la sua collezione alla città di Bogotà, ama l’Italia e ha uno studio a Pietrasanta. Ma se si conosce bene la sua opera poco si sa di come si sia avvicinato all’arte…: sarà nelle sale da lunedì 20 gennaio, distribuito da Feltrinelli Real Cinema e Wanted Cinema, Botero – Una ricerca senza fine, un film dove, attraverso un dialogo tra l’artista e i suoi tre figli, seduti a un tavolo di un ristorante a New York, e gli interventi di critici d’arte, storici e galleristi, il regista canadese Don Millar ripercorre il percorso artistico di Botero fin dagli inizi.

Jojo Rabbit, di Taika Waititi

Johannes Betzler vive a Vienna con mamma Rosie, il papà è al fronte, ha dieci anni, indossa con spavalderia l’uniforme della Gioventù Nazista, ha come amico immaginario Hitler e un giorno scopre che in casa, tenuta nascosta in soffitta dalla madre, c’è Elsa, una ragazza ebrea appassionata di disegno e di poesia, scoperta che metterà in discussione il suo fino ad allora convinto odio razziale e che lo porterà a guardare con occhi diversi quanto gli sta succedendo attorno. Diretto dal neozelandese Taika Waititi, il quale si ritaglia il ruolo del Führer, Jojo Rabbit è un film per ragazzi, ma non solo, che rilegge gli orrori dell’Olocausto e mette in guardia dal ritorno delle destre mettendo alla berlina Adolf Hitler e il Terzo Reich con toni in equilibrio tra satira e dramma struggente, molto bel scelto il cast, dalla rivelazione Roman Griffin Davis/Jojo a Scarlett Johansson nei panni della deliziosa e comprensiva mamma passando per Sam Rockwell.

Dal 20 gennaio all’Anteo Palazzo del Cinema: FELLINI 100. 5 CAPOLAVORI DI FELLINI IN VERSIONE RESTAURATA

C’è Lo sceicco bianco, il film che rivelò Alberto Sordi, c’è I vitelloni, ritratto, molto amaro, della sua terra, c’è Amarcord, sui ricordi della sua infanzia, c’è , viaggio di un regista in crisi nella sua immaginazione, c’è infine La Dolce Vita, viaggio nella dolce vita romana degli anni Sessanta: appuntamento da lunedì 20 gennaio, in occasione del centenario dalla nascita di Federico Fellini, all’Anteo Palazzo del Cinema (piazza XXV Aprile 8, Milano) con Fellini 100, una retrospettiva composta da cinque capolavori in versione restaurata riportati in sala dala Cineteca di Bologna, in collaborazione con CSC – Cineteca Nazionale e Istituto Luce-Cinecittà, per il calendario delle proiezioni e altre notizie utili www.spaziocinema.info.

The Lodge, di Veronika Franz e Severin Fiala

In seguito alla morte della madre i fratelli Aidan e Mia, un adolescente e una bambina, vivono ormai da sei mesi col padre il quale non vede l’ora di farli conoscere alla sua nuova giovane fidanzata Grace, sopravvissuta anni prima a un suicidio di massa per motivi religiosi e forse non del tutto guarita da quel trauma. Natale è alle porte, cosa c’è di meglio che trascorrerlo tutti insieme nello chalet nel bosco? Pessima idea: Richard, che deve tornare subito indietro per un imprevisto al lavoro, lascia da soli Grace e i due ragazzini maldisposti in un luogo peraltro carico di segreti e presenze sinistre… Diretto dagli austriaci Veronica Franz e Severin Fiala, già registi di Goodnight MommyThe Lodge è un thriller horror con un campionario di elementi molto visti e buchi di sceneggiatura ma confezionato con indubbio mestiere, senza effetti speciali e con tocchi di raffinatezza, le giuste atmosfere, gli adeguati, e molto inquietanti, spazi.

Cinema senza Barriere, 22 gennaio all’Anteo Palazzo del Cinema

Proseguono nella Sala Rubino dell’Anteo Palazzo del Cinema (piazza XXV Aprile 8) le proiezioni di Cinema senza barriere, appuntamento mercoledì 22 gennaio con La parte degli angeli di Ken Loach, una commedia del 2012 in perfetto equibrio tra dramma e sorrisi, da vedere o rivedere. La sala permette di ascoltare in cuffia l’audiodescrizione e di leggere i sottotitoli sullo schermo, le cuffie sono all’ingresso della sala e non vanno prenotate, la proiezione è alle 19.30, il biglietto intero costa 6€, 4,50€ cadauno invece per la persona non vedente/udente e accompagnatore, per avere più notizie vi rimando a www.cinemasenzabarriere.it www.spaziocinema.info e www.mostrainvideo.com.

Dal 20 gennaio al 22 giugno al Cinemino: Pop corn e manette

Sei mesi, sei film, sei incontri, ciascun titolo della rassegna sarà infatti introdotto da un ospite e seguito da un dibattito, per raccontare il diritto attraverso il cinema: inizia lunedì 20 gennaio alle 21.15 con L’ufficiale e la spia di Roman Polanski (proposto in versione doppiata) Pop corn e manette, la rassegna ospite del Cinemino (via Seneca 6, Milano) in collaborazione con la Camera Penale di Milano e AGAM, l’Associazione Giovani Avvocati di Milano. Il film sarà introdotto dall’Avv. Chiara Padovani, avvocata penalista del foro di Milano, che ha curato la messa in scena de l’affaire Dreyfus al festival della giustizia penale di Modena nel giugno 2019 e che interverrà pertanto sul tema dell’errore giudiziario. Tra i prossimi titoli L’avvocato del terrore di B. Schroeder (lunedi 17 febbraio alle 21.15) e Il terzo omicidio di H. Kore’eda (lunedì 23 marzo sempre alle 21.15), per il programma completo fino al 22 giugno, i biglietti e altre notizie utili www.ilcinemino.it.

Dal 17 gennaio al 27 marzo al Centro di Cultura Giapponese: Shohei Imamura, il libero pensatore

Sarà Japan, un cortometraggio del 2002 di undici minuti, nove secondi e un decimo realizzato a un anno di distanza per ricordare l’orrore dell’11 settembre, ad aprire venerdì 17 gennaio alle 18.30 al Centro di Cultura Giapponese (via Sandro Sandri 2) Shohei Imamura, il libero pensatore, una rassegna a cura di Grazia Bonomo dedicata al regista e sceneggiatore giapponese, scomparso nel 2006, considerato uno dei maggiori esponenti della nouvelle vague giapponese, uno dei pochi cineasti ad avere vinto due volte la Palma d’Oro del Festival di Cannes, la prima nel 1983 con La ballata di Narayama, la seconda nel 1997 con L’anguilla, entrambi in calendario. L’ingresso alle proiezioni, in lingua originale con sottotitoli in italiano, è riservato ai possessori della tessera associativa, la prenotazione è obbligatoria, per il programma completo e altre notizie utili www.centrodiculturagiapponese.org.

 

 

18 gennaio al MIC – Museo Interattivo del Cinema: CRAXI A MILANO NEI CORTOMETRAGGI DI FONDAZIONE CINETECA ITALIANA

Sarà Milano o cara, il documentario, scritto assieme a Carlo Tognoli e Bettino Craxi, che Paolo Pillitteri ha girato nel 1963, prima delle elezioni politiche del 28 aprile, dipingendo una Milano più umana se guidata dal Partito Socialista, un partito che si occupa della costruzione di case a misura d’uomo per le classi operaie, che provvede ai trasporti per i pendolari, che organizza corsi serali, ad aprire sabato 18 gennaio a partire dalle 18 al MIC – Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121, Milano) Craxi a Milano nei cortometraggi di Fondazione Cineteca Italiana, una selezione di corti provenienti dai suoi archivi a cui partecipò Bettino Craxi come co-autore o come protagonista dei filmati organizzata in occasione del ventennale dalla morte del leader del Partito Socialista Italiano e dell’uscita nelle sale di Hammamet di Gianni Amelio. Gli altri titoli proposti sono Bambini nella città, diretto ancora da Paolo Pillitteri nel 1969, un breve affresco della fine degli anni Sessanta delle scuole milanesi e dell’impegno per la scuola perpetuato dal Partito Socialista Italiano, a commentarlo la voce del critico cinematografico Morando Morandini, al tempo affiliato al Partito Socialista, mentre Bettino Craxi appare nel cortometraggio in veste di deputato del PSI intento a visitare le scuole, più una serie di estratti dai Cinegiornali CIAK relative all’inaugurazione della Fiera di Milano del 1986 e del XIX Congresso del PSDI tenutosi a Milano dal 24 al 30 marzo 1982 in cui appare Bettino Craxi. L’ingresso alle proiezioni – cui sarà presente per un incontro con il pubblico Paolo Pillitteri – è gratuito con Cinetessera 2020, per altre notizie www.cinetecamilano.it.

Dal 19 gennaio al 2 febbraio al MIC – Museo Interattivo del Cinema: VIAGGIO IN AUSTRALIA. IL CINEMA RACCONTA IL NUOVO CONTINENTE

Ci sono gli autori australiani – quali Peter Weir, Philip Noyce Fred Schepisi, Baz Luhrmann e Warwick Thorton – che attraverso le loro opere hanno tentato di interpretare il loro Paese e ci sono quei registi internazionali – tra cui Werner Herzog con Dove sognano le formiche verdi, la neozelandese Jane Campion con Lezioni di piano, l’italiano Luigi Zampa con Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata e l’americano John Curran con Tracks – Attraverso il deserto – che si sono addentrati in questa terra lontanissima con uno sguardo diverso, curioso, stupito: mentre al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea continua la mostra Australia – Storie dagli Antipodi  (c’è ancora tempo per visitarla, ma neppure così tanto, chiuderà il 9 febbraio 2020) da domenica 19 gennaio il MIC – Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) propone Viaggio in Australia – Il cinema racconta il Nuovo Continente, un viaggio carico di suggestioni ed emozioni alla scoperta di una terra lontana da noi e a noi molto poco nota, peraltro ultimamente minacciata dai spaventosi incendi. La rassegna, che si aprirà il 19 gennaio con The Spag, il cortometraggio dell’italo-australiano Giorgio Mangiamele che testimonia la vita dei migranti verso il Nuovo Continente e con Dall’Italia all’Australia, una testimonianza diretta del regista Angelo Drovetti del viaggio di 85 italiani a bordo della nave Regina d’Italia verso il continente australiano, proseguirà fino al 2 febbraio con una carrellata di titoli tra i quali Tracks – Attraverso il deserto di John Curran, Australia di Buz Luhrmann, 10 canoe di Rolf de Heer e Peter Djigirr, Priscilla regina del deserto di Stephan Elliot nonché lo splendido Picnic ad Hanging Rock di Peter Weir, uno dei primi film australiani a ottenere visibilità internazionale e Clay, lungometraggio drammatico di Giorgio Mangiamele del 1965 sulla storia d’amore tra un assassino in fuga e un’artista, candidato anche alla Palma D’Oro al Festival del Cinema di Cannes del 1965. Ma la lista dei film in rassegna è lunga, ci sono anche delle anteprime e dei titoli adatti ai piccoli spettatori, per il programma completo, i biglietti e altre notizie vi rimando a www.cinetecamilano.it.

 

16 gennaio alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti: IL VARCO. FOUND FOOTAGE TRA DOCUMENTARIO E FINZIONE – Incontro con il regista Michele Manzolini

Riprendono dopo la pausa natalizia gli Incontri della Civica, quello in calendario giovedì 16 gennaio sarà dedicato al found footage –  espressione che in cinematografia viene usata per descrivere film realizzati in parte oppure del tutto con materiali del passato, in un secondo momento riassemblato in un nuovo contesto -. L’incontro comincerà con la proiezione di Il varco, una storia di finzione, proposta nella sezione Sconfini alla Mostra del Cinema di Venezia, costruita con filmati di repertorio, ufficiali e amatoriali diretto da Federico Ferrone e Michele Manzolini, già registi de Il treno per Mosca, e scritto insieme a Wu Ming 2. Il film, che racconta in prima persona e in soggettiva di un soldato durante la fallimentare campagna di Russia della Seconda Guerra Mondiale, si inserisce in un percorso artistico e produttivo cui prendono parte i registi, Kiné, l’Istituto Luce Cinecittà e Home Movies – Archivio Nazionale del film di famiglia. All’incontro, che avrà luogo nell’Aula Magna della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti (viale Fulvio Testi 121), che inizierà alle 14.30 e che sarà condotto da Alessandra Speciale, Presidente del Milano Film Network, sarà presente Michele Manzolini, l’ingresso è come sempre gratuito fino a esaurimento posti ma è necessario prenotarsi all’indirizzo: incontricinema@fondazionemilano.eu.

Dal 16 gennaio al 16 aprile al Mic – Museo Interattivo del Cinema: NON RISPONDO. L’AUTISMO AL CINEMA – CINESEMINARIO CON LA PSICOANALISI

Quattro film, uno al mese, un tema delicatissimo: l’autismo. Torna al Mic – Museo Interattivo del Cinema il Cineseminario con la Psicanalisi, il ciclo di film selezionati da Glauco Maria Genga con la Società Amici del pensiero Sigmund Freud, il tema di quest’edizione è, come già detto, l’autismo, si parte giovedì 16 gennaio alle 20.30 con Tommy e gli altri di Gianluca Nicoletti per la regia di Massimiliano Sbrolla, che vede protagonisti Tommaso Nicoletti, 21enne autistico, e il suo papà, il giornalista e scrittore Gianluca che sarà presente alla proiezione. Per conoscere gli altri titoli selezionati, i biglietti e altre notizie cinetecamilano.it. e societaamicidelpensiero.it

14 gennaio al Cinema Colosseo, SALA BIOGRAFILM: RICHARD JEWELL, il nuovo film di Clint Eastwood,

La storia di Richard Jewell, la guardia di sicurezza americana che salvò migliaia di vite da una bomba esplosa alle Olimpiadi del 1996 ma che fu ingiustamente diffamata dai giornalisti e dalla stampa che affermano erroneamente che fosse un terrorista: sarà nelle sale da giovedì 16 gennaio il nuovo e molto atteso film di Clint Eastwood ma se volete vederlo in anteprima mettete in agenda l’anteprima in calendario martedì 14 gennaio 2020 alle 21.00 alla Sala Biografilm di Milano (Cinema Colosseo, viale Monte Nero 84). Per ulteriori informazioni e per ottenere la riduzione del biglietto (il codice partner da inserire è RJ14SB) vi rimando a http://www.biografilm.it/richard.

Dall’11 gennaio al 21 marzo al Cinemino: Omaggio a Rohmer 10/100

Inizia l’11 gennaio, giorno in cui ricorrono i dieci anni dalla sua morte, e si concluderà il 21 marzo prossimo, quando avrebbe compito cento anni, Omaggio a Rohmer 10/100, la bella rassegna che il Cinemino (via Seneca 6 a Milano) dedica a uno dei maggiori esponenti della Nouvelle Vague che ha realizzato ventitré film, la maggior parte dei quali organizzati in tre cicli narrativi. L’omaggio, che si aprirà sabato 11 alle 10.45 con La Marchesa Von… tralascia poi il ciclo narrativo dei racconti morali, il primo, per concentrarsi su quello delle commedie e dei proverbi degli anni Ottanta nonché sul terzo, quello dei racconti delle quattro stagioni, dei Novanta. Per il calendario completo e per conoscere la programmazione del Cinemino (dove continuano le proiezioni di L’ufficiale e la spia e di Il paradiso probabilmente e dove è arrivato The Farewell. Una bugia buona) vi rimando a www.ilcinemino.it.

Piccole donne, di Greta Gerwig

Le quattro sorelle March, appena diventate maggiorenni, dopo la guerra civile americana, sono alle prese coi problemi sociali, sentimentali, economici. Delle quattro Jo è la più energetica e la più intemperante, vuole scrivere, vuole sentirsi libera, vuole un posto tutto suo nel mondo, cosa molto difficile a quei tempi per una donna, come si sa. Brilla da oggi nelle sale Piccole donne di Greta Gerwig, ultimo adattamento delle celebri pagine di Louisa May Alcott che però le mette in scena non in ordine ma ricorrendo a flash back e le modernizza calcando sulla visione femminista della vicenda. Il risultato è un film fedele e allo stesso tempo personalissimo, confezionato con cura e notevole maestria, coinvolgente, scoppiettante, gustoso e croccante al netto di un po’ di malinconia, lungo di una lunghezza che non si sente e con un gruppo di interpreti stellari tutti superlativi e in parte tra i quali c’è anche Meryl Streep/zia March cui bastano appena poche battute per lasciare il segno. Insomma, fatevi felici: accomodatevi in sala, se possibile dove lo proiettano in versione originale con sottotitoli.

 

 

City of crimes, di Brian Kirk

Nel corso di una sparatoria due delinquenti ammazzano otto poliziotti. Le indagini sono affidate a Andre Davis, detective del Dipartimento di Polizia di New York, che assieme all’agente della narcotici Frankie Burns inizia a dare loro la caccia sbarrando, come prima mossa, i ventuno ponti dell’isola per metterli in trappola. E’ una corsa contro il tempo, durante la quale il confine tra inseguiti e inseguitori si fa via via più labile e gli affari sporchi vengono a galla… Non ha nulla di nuovo City of Crimes di Brian Kirk, tutto è pressoché già visto e stravisto, detto questo e sorvolando sui dialoghi le scene d’azione non sono male e gli inseguimenti notturni per le strade di New York hanno una loro suggestione, pertanto chi desidera un film di genere si accomodi.