Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

La materia dei sogni di Nino Migliori – Milano, Fondazione Forma per la Fotografia

Scorre tutto il mondo di Nino Migliori (Bologna, 1926) nella ricca retrospettiva allestita a Milano negli spazi di Piazza Tito Lucrezio Caro 1. Il viaggio alla scoperta del maestro bolognese parte dalle fotografie in bianco e nero scattate nel quotidiano nell’Italia contadina degli anni Cinquanta e prosegue nelle successive sezioni del percorso espositivo con i tanti altri linguaggi del mezzo fotografico ricercati e sperimentati da Nino Migliori in sessant’ anni di carriera artistica e raccontati con precisione dalle didascalie.

Peccato che l’installazione Foto scattate e abbandonate composta dalle immagini dimenticate dai clienti negli studi fotografici sia stata smontata lo scorso 4 novembre.

Fino al 6 gennaio 2013 da martedì a domenica dalle 10 alle 20 e giovedì e venerdì fino alle 22. Chiuso lunedì.

Per i prezzi dei biglietti e per altre notizie c’è il sito www.formafoto.it

Ilaria d’Andria

Le metamorfosi del viaggiatore – Milano, Galleria Gruppo Credito Valtellinese

Le metamorfosi del viaggiatore. Stati mentali, onirici e reali del partire e del tornare. Altro concorso, anche questo molto partecipato. Tema, il viaggio nelle sue molteplici declinazioni: viaggio dentro se stessi, viaggio immaginario, viaggio alla scoperta di nuovi luoghi, viaggio come conoscenza di volti e persone, viaggi in ogni caso da annotare per ricordarli e tramandarli. E altra selezione in mostra: centododici disegni di viaggiatori italiani e stranieri, più o meno noti ma anche ignoti, sfilano tra le pareti della Galleria Gruppo Credito Valtellinese (corso Magenta, 59) in un percorso colorato e ricco di suggestioni, sorprese, spunti di riflessione e nostalgia. Non solo disegni ma anche fumetti, taccuini e inoltre una sezione a parte del viaggio è  dedicata alle esplorazioni di Stefano Faravelli, presidente della giuria del concorso. Fino al 1° dicembre 2012 con ingresso libero da martedì a venerdì dalle 15 alle 19 e sabato dalle 10 alle 18. Chiuso domenica e lunedì. Per conoscere le iniziative affiancate alla mostra e per altre notizie c’è il sito www.creval.it.

P.S.

Ritroviamo Stefano Faravelli negli spazi della Galleria La Galliavola – Arte orientale ( via Borgogna 9 – Milano) con “Un The nel Serraglio”: fino al prossimo 21 dicembre alcuni acquarelli dell’artista torinese – protagonisti: soprattutto animali, ma non solo – intrecciano un dialogo con avori del Giappone, monili, giade, sculture votive dall’India, lacche e via conversando. Per gli orari e per altre notizie: www.lagalliavola.com

Wildlife Photographer of the Year – Milano, Museo Minguzzi

Il Wildlife Photographer of the Year esiste dal 1964 ed è un concorso dedicato alla fotografia naturalistica organizzato dal Natural History Museum di Londra e dal BBC Wildlife Magazine. La giuria di esperti sceglie tra migliaia e migliaia di foto provenienti da ogni parte del mondo e le cento migliori immagini del concorso si mettono poi in viaggio in una mostra itinerante in questi giorni a Milano. Animali nel loro ambiente, Ritratti di animali, Animali in estinzione, Natura in città, Fotogiornalismo, Natura in bianco e nero e via fotografando: l’itinerario si sviluppa tra diciassette sezioni che attraversano il mondo intero lungo i tre piani del Museo. Utile anzi fondamentale leggere le didascalie: ogni fotografo accompagna il suo scatto raccontandone preparazione, motivazioni, impressioni, emozioni e tecnica. Tra le cento fotografie finaliste esposte ci sono anche quelle di due fotografi italiani, vincitori dell’ultima edizione, andate a scoprirle. Fino al 18 dicembre 2012 al Museo Minguzzi di via Palermo 11 (che riapre le porte al pubblico, evviva!) tutti i giorni tranne il lunedì dalle 10 alle 19. Per i prezzi dei biglietti, per conoscere le iniziative legate alla mostra e per altre informazioni: www.wpymilano.it

Le immagini del corpo e della mente. Rassegna cinematografica e incontri all’ora del tè Milano, Palazzo Morando

Formula che vince ritorna: edizione numero sette della rassegna di film incentrati sul tema dell’immagine del corpo e della sua rappresentazione. Stesso giorno stessa ora: il lunedì alle 15. Cambia però la sede: quest’anno è Palazzo Morando (via Sant’Andrea 6).

Dopo la visione in anteprima di “Body Shopping” di Daniela Rebecchi e dopo “La prima cosa bella” di Paolo Virzì, il 19 novembre sarà proiettato “Terraferma” di Emanuele Crialese, il 26 “Vogliamo anche le rose” di Alina Marazzi e il 3 dicembre “Albert Nobbs” di Rodrigo Garcia. Il 10 dicembre chiuderà il ciclo “L’angelo azzurro” di Josef von Sternberg. Come sempre ogni film è accompagnato da una persona nota al pubblico che alla fine lo commenta insieme a Lorenzo Vitalone, curatore dell’iniziativa. Poi spazio alle impressioni, alle riflessioni e prima ancora alle emozioni degli spettatori. E per finire tè fumante, torte e biscottini.

Tutto gratuito, per altre notizie: www.comune.milano.it/spettacolo

 

Melotti, Kiefer, Nicolai, Saraceno, e non solo Milano, Fondazione HangarBicocca

Vale la pena di prendere la macchina, oppure i mezzi pubblici, e andare all’HangarBicocca (via Chiese 2). Ci dà il benvenuto La sequenza di Fausto Melotti, monumentale scultura in ferro (permanente). La visita prosegue tra I sette palazzi celesti di Anselm Kiefer (permanenti), le celebri torri progettate dall’artista tedesco in occasione della prima apertura dello spazio nel 2004. I palazzi sono tutti storti e rovinati, e sono diversi gli oggetti assemblati a terra; ai piedi di uno ci sono delle scritte luminose, ai piedi di un altro pile di libri di piombo, e ancora “stelle cadenti” e cornici di ferro in un continuo di simbologie e tematiche.Alle spalle delle torri sfilano i 50 metri di Unidisplay, installazione audiovisiva del tedesco Carsten Nicolai (fino al 6 gennaio 2013), un misto di effetti speciali che si rinnovano e cambiano continuamente e che  il pubblico può vedere, ascoltare e percepire accomodandosi sulla panchina posizionata di fronte. In fondo all’Hangar c’è una lunga fila di persone in coda per andare a passeggiare  On Space Time Foam, struttura fluttuante montata sui tetti dall’artista argentino Tomas Saraceno e appesa su tre strati compresi tra 24 e 34 metri di altezza per una superficie totale di 1200 metri quadrati (fino al 3 febbraio 2013). Ci sono delle limitazioni: non va su chi ha meno di 18 anni ed è meglio resti a terra chi soffre di vertigini o attacchi di panico. Ma anche da giù si può vedere quel che succede di sopra.   Tutto gratuito da giovedì a domenica dalle 11 alle 23. Per conoscere le modalità per salire sulla nuvola, le altre iniziative dell’HangarBicocca (laboratori per bambini, proiezioni e via continuando) e per altre informazioni c’è il sito www.hangarbicocca.org  

Alighiero Boetti – Milano, Tornabuoni Arte

La retrospettiva dedicata ad Alighiero Boetti (1940 – 1994) inizia con i disegni e con la mappa esposti nelle vetrine e prosegue nella galleria di Via Fatebenefratelli 36 con una selezione di lavori che ne abbraccia l’arco creativo, a partire dagli anni Sessanta. Ci sono le mappe ricamate, ci sono i “lavori postali”, ci sono altri ricami e ancora molti disegni: insomma, tra le pareti scorrono lo stile e i tratti inconfondibili, le tecniche, i viaggi, le esperienze e i linguaggi dell’artista torinese. Fino al 30 novembre 2012 da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Per altre informazioni: www.tornabuoniarte.it

L’alchimia di Lucio del Pezzo

Lucio Del Pezzo Milano, Galleria Arte 92

 Lucio Del Pezzo (1933) ha girato il mondo, vive a Milano ma è nato a Napoli e si vede. In alcuni quadri in mostra a Milano l’artista orchestra in superficie una serie di oggetti multiformi e variopinti, in altri li classifica dentro casellari trasformando le tele in sculture e ciascuna opera rivela la trama di un racconto. Scacchiera, Teatro alchemico, Mensola oro, Equilibrio, Casellario rosso 12 solidi: l’itinerario alla scoperta del mondo di Lucio Del Pezzo – molto suggestivo e di una vivacità che entusiasma e contagia – si sviluppa tra 25 lavori in un susseguirsi di accostamenti, combinazioni, rimandi, associazioni. Alla Galleria Arte 92 (via Moneta 1/A) fino al 22 dicembre 2012 da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e poi dalle 16 alle 19. Chiuso domenica e festivi. Per altre notizie: www.arte92.it .

Cinema: “Io e te” di Bernardo Bertolucci

Sette bibite, sette scatolette di tonno, e poi succhi di frutta, merendine, acqua, caricabatterie, libri d’orrore, musica e ancora cibi proibiti a casa: mentre la classe è in partenza per le nevi del Cadore il quattordicenne Lorenzo organizza alla perfezione la settimana bianca che trascorrerà in cantina, all’insaputa di tutti. Il suo soggiorno verrà però disturbato dall’arrivo di Olivia, la sorellastra tossica di 25 anni. Bertolucci mette a confronto le disperazioni  di due ragazzi in fuga – ognuno a modo suo – in un film ispirato all’omonimo romanzo breve di Niccolò Ammaniti e girato quasi tutto negli anfratti della cantina, tra un divano di velluto rosso, vecchi abiti, polvere, caldo, statue e formiche.

La convivenza non parte bene ma prosegue meglio, tra i due nasce un po’ di complicità, si fanno una promessa  e il regista chiude Io e te restituendo a Lorenzo e Olivia la voglia di salvarsi e di riaprire le porte al mondo.

Gli esordienti Jacopo Olmo Antinori e Tea Falco: perfetti.

Bernardo Bertolucci: bentornato dietro la macchina da presa.

CINEMA: “Amour” di Michael Haneke

Nella prima scena di Amour la tragedia si è già compiuta, poi il nastro si riavvolge e la fine viene raccontata dal suo inizio.
Georges e Anne sono due ottantenni, sono sposati da una vita, amano la musica e la lettura e vivono sereni in una bella casa zeppa di libri e di memorie.
Una sera come tante un ictus paralizza Anne e paralizza le loro vite; lei affronterà la disabilità con coraggio e dignità, Georges l’accudirà con amore e dolcezza.
Haneke racconta il calvario di dolore e la crudeltà del declino che porteranno alla sequenza iniziale del film con uno stile rigoroso e con un linguaggio essenziale e sorvegliato che evidenzia le prove degli attori.
Già, gli attori: definire Jean-Louis Trintignant ed Emmanuelle Riva magnifici è quasi riduttivo, e a Isabelle Huppert nel ruolo della figlia Eva bastano poche scene per confermare la sua grandezza.
Amour
è un film bello e importante, in sala si partecipa e si soffre.

CINEMA: Tutti i santi giorni, di Paolo Virzì

Guido è colto, timido, raffinato, gentile ma fa il portiere di notte in un albergo; Antonia è disordinata, sboccata, irrequieta, è una cantautrice talentuosa ma si guadagna da vivere lavorando in un autonoleggio. Guido e Antonia non si assomigliano per nulla e in nulla ma vivono insieme da anni in un condominio alla periferia di Roma e si amano tutti i santi giorni tra problemi, incomprensioni, decisioni che non vedranno la luce, entusiasmi, amarezze e sconfitte.
Luca Marinelli interpreta Guido, Federica Victoria Caiozzo in arte Thony è Antonia, a dirigerli c’è Paolo Virzì e il risultato è una commedia romantica dedicata ai trenta/quarantenni di questa società in caduta libera che non li vede e li maltratta: ma Guido e Antonia si rialzano e continuano a guardare avanti e la fiducia del regista di Livorno conquista e contagia, adesso più che mai.
I.d’A.

 

Cinema: “The Story of Film” di Mark Cousins

Il cinema dalle origini ai giorni nostri in novecento minuti: Mark Cousins prende lo spettatore per mano e attraverso i protagonisti, i luoghi, gli stili, le storie e la Storia – tra collegamenti, linguaggi, rimandi, curiosità, scoperte e sorprese – racconta le cinematografie di tutto il mondo e di tutti i tempi.
Le 15 ore sono suddivise in 15 episodi di 62 minuti ciascuno: l’appassionante viaggio narrativo – distribuito da Bim – è uscito solo in alcune città; a Milano l’Anteo programma due episodi alla volta e le proiezioni – iniziate il 25 settembre con le invenzioni di Thomas Edison e dei Fratelli Lumière – si concluderanno l’11 novembre con le puntate dedicate agli anni 2000 e al futuro dei film.
Quattro spettacoli al martedì, uno solo la domenica mattina alle 11, e ogni volta si esce dal cinema con il desiderio di vedere, oppure rivedere, tanti film.
Per il calendario delle proiezioni e per altre notizie c’è il sito www.spaziocinema.info .
Ilaria d’Andria

 

Cinema: E’ stato il figlio, di Daniele Ciprì

Non è stato il figlio, ma chi ha ucciso Nicola Ciraulo è l’unico a poter mantenere il benessere della famiglia.
Periferia di Palermo: la famiglia Ciraulo è povera ma non disperata, tira avanti a fatica ma tira avanti; a seguito della peggiore delle disgrazie i Ciraulo vengono inghiottiti in un vortice di finta ricchezza e diventano anime miserabili. Fino al mostruoso teorema finale.
Daniele Ciprì debutta bene alla regia senza Franco Maresco mischiando toni e generi in una storia senza uno spiraglio di luce e di speranza ambientata in Sicilia ma girata in Puglia, Toni Servillo conferma la sua bravura ma segniamoci due nomi: Fabrizio Falco nel ruolo del figlio Tancredi (premiato a Venezia) e Aurora Quattrocchi in quello di nonna Rosa.
Ilaria d’Andria