Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

Cinema: “Captain Phillips – Attacco in mare aperto” di Paul Greengrass e “Prisoners” di Denis Villeneuve

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In Captain Phillips il mercantile del Comandante Tom Hanks viene attaccato da pirati somali e la Marina americana reagisce, in Prisoners due bambine svaniscono nel nulla, un poliziotto indaga e un  padre reagisce a modo suo: cosa hanno in comune i due film?

L’indubbia e non frequente capacità di inchiodare il pubblico alla poltrona facendolo partecipare alla narrazione senza un momento di noia anche se la visione di Prisoners potrebbe rivelarsi per qualcuno troppo cruda e a tratti davvero insostenibile e disturbante.

In conclusione, due film ad altissima tensione da non lasciarsi scappare: accomodatevi in sala.

Cinema: “Sole a catinelle” di Gennaro Nunziante

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Checco Zalone non ha più un quattrino, i creditori lo inseguono e la moglie lo ha mollato.

Ma non perde l’ottimismo e promette al figlio di dieci anni una vacanza da sogno, a patto che porti a casa una pagella con tutti dieci: così sarà, tutti dieci e neppure un nove.

Le promesse si mantengono, Checco e Nicolò si mettono in viaggio e l’incontro casuale lungo il tragitto con la milionaria Zoe catapulta padre e figlio in luoghi da favola frequentati da imbroglioni, truffatori e varia umanità cialtrona ben assortita e aggiornata ai tempi.

Tra panfili, ville lussuose, piscine e campi da golf tutti sprofonderanno sotto le battute  di Zalone più o poco meno riuscite, spesso scorrette, ciniche, feroci e anche portatrici di un certo spirito di osservazione.

Mentre in sala l’allegria avvolge gli spettatori, il tempo scorre veloce, e piovono risate.

“Zia Rana Presents” – Mercatino Vintage dall’8 al 10 novembre 2013

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“L’atto più alto e più fecondo della libertà umana sta più nell’accoglienza che nel dominio”.

Queste parole del teologo e scrittore francese Jacques Philippe – riportate all’ingresso del sito internet dell’Associazione Donna e Madre Onlus  – ben si addicono agli intenti perseguiti da Do&Ma: aiutare e inserire donne e madri vittime di violenza – sia italiane che straniere – dando loro accoglienza in residenze, asilo nido, consultorio familiare, laboratori e servizio di formazione.

E proprio per sostenere la realizzazione della seconda edizione di Green Lab – corso dedicato alla cura del verde – Do&Ma ha organizzato il mercatino “Zia Rana Presents” con oggetti di arredamento, abiti firmati, le cravatte di Marinella, i gioielli di Oletta Citterio, piante, vini, idee regalo e tanto altro ancora.

Zia Rana Presents avrà luogo venerdì 8 novembre (dalle 15 alle 19)  e poi sabato 9 e domenica 10 (dalle 12 alle 19) in via Ascanio Sforza 75 a Milano.

Per conoscere la storia, la struttura, i servizi e le iniziative dell’Associazione: www.doema.it

Cinema: “Zoran il mio nipote scemo” di Matteo Oleotto

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Il quarantenne Paolo Bressan vive e beve in un paese della provincia friulana, è divorziato, scostumato, antipatico, egoista e bugiardo e lavora senza voglia in una mensa per anziani.

Un bel giorno riceve in eredità da una zia slovena forse mai conosciuta un nipote di sedici anni occhialuto e per niente scemo: la convivenza parte male e continua peggio, ma poi darà un senso alla vita di Paolo fino ad allora inconcludente, chiamandolo a fare i conti con i suoi sentimenti e con quelli verso gli altri. Scorrono litri di vino e una buona dose di ironia e divertimento nell’esordio alla regia di Matteo Oleotto che affronta temi e problematiche con toni leggeri e in modo originale.

Giuseppe Battiston è molto in parte nel ruolo di Paolo Bressan, sono bravi gli altri interpreti e c’è da augurarsi che Zoran il mio nipote scemo – vincitore della Settimana della Critica all’ultima edizione del Festival di Venezia – vinca anche nelle sale.

“Fault Lines” di Allora & Calzadilla. Milano, Palazzo Cusani

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Di nuovo grazie alla Fondazione Nicola Trussardi, produttrice di un’altra bella mostra in un luogo altrimenti inaccessibile al pubblico, Palazzo Cusani in via Brera 15. La caserma – dal ricco passato e oggi sede del Comando militare esercito Lombardia – sta ospitando le riflessioni, le esplorazioni e i pensieri su potere, libertà e identità di Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla, coppia artistica che vive e lavora a San Juan, Porto Rico. Sculture, tele, video, improvvisazioni jazz dal vivo e altre opere d’arte viventi compongono un itinerario stimolante e suggestivo che – partendo dal cortile d’ingresso – continua sullo scalone d’onore, nelle sale e nei saloni. Una piccola ed esauriente guida da prendere all’entrata illustra le opere in mostra facilitandone la comprensione. Fino al 24 novembre 2013 tutti i giorni dalle 10 alle 20 con ingresso libero. Per informazioni: www.fondazionenicolatrussardi.com

“Wildlife Photographer of The Year”. Milano, Museo Minguzzi

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Bentornato a Milano il celebre concorso di fotografia naturalistica indetto dal Natural History Museum di Londra e dal Bbc Wildlife Magazine. Tutti gli anni dal 1964 una giuria di esperti sceglie tra migliaia e migliaia di fotografie provenienti dal mondo intero e le cento immagini premiate in mostra a Milano compongono un itinerario suddiviso in undici categorie (ci sono anche alcune sezioni Junior riservate ai fotografi di età tra i 10 e i 17 anni) che attraversa il mondo lungo i tre piani del Museo Minguzzi (via Palermo, 11) coinvolgendo i visitatori in un viaggio dentro lo spettacolo della natura, tra incantamento e spunti di riflessione. Fondamentale il ruolo delle didascalie: ciascun fotografo accompagna il proprio scatto raccontandone motivazione, tecnica e preparazione e descrivendone impressioni ed emozioni e così ogni immagine diventa una storia.

Arricchiscono il percorso le sculture di Michele Vitaloni  aventi come soggetto gli animali. Fino al 22 dicembre 2013 tutti i giorni tranne il lunedì dalle 10 alle 19.

Per conoscere le iniziative collaterali, i prezzi dei biglietti e altre informazioni:

www.wpymilano.it

www.radicediunopercento.it

www.michelevitaloni.com

Cinema: “Una piccola impresa meridionale” di Rocco Papaleo

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In paese nessuno deve saperlo e così un prete spretato per amore si rifugia in un faro fatiscente  – proprietà di famiglia – a picco su un mare da sogno. Uno dopo l’altro vi chiedono asilo una prostituta in pensione, un marito cornuto, la moglie del cornuto (sorella del prete) amante della sorella dell’ex prostituta e ancora altra varia e stravagante umanità e tutti insieme appassionatamente scommettono sulla ristrutturazione del posto e su un futuro di libertà e di tolleranza: il faro diverrà un accogliente albergo e ognuno dei rifugiati troverà la sua collocazione nel mondo, veleggiando felici e redenti sul bel mare blu.

Rocco Papaleo affronta problematiche e contraddizioni con toni lievi e simpatici però la sua seconda regia si rivela un’occasione abbastanza mancata perché Una piccola impresa meridionale pur avendo una piacevole stralunatezza è molto prevedibile, ha poco  ritmo, è slegato e procede a fatica perdendosi dietro troppi personaggi.

Peccato, ma dieci con doppia lode al mare, ai colori e alla luce della Sardegna – dove è stato girato -, e appuntamento a Papaleo per il terzo film.

 Cinema: “Un mondo in pericolo” di Markus Imhoof

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Imhoof ha fatto il giro del mondo quattro volte per documentare la laboriosa e organizzatissima società delle api: il regista svizzero – in un’ora e mezza molto coinvolgente che incuriosisce ed entusiasma anche i più piccoli – entra negli alveari, si intrufola tra le travi di una casa, scova nidi, mostra le varietà dell’insetto, ne racconta vita, lavori, abitudini e modi di comunicare, si concentra su gerarchie e ruoli e si interroga sui motivi delle morie in continuo aumento, lanciando così un grido di allarme che riguarda tutti.

Un mondo in pericolo è in programmazione allo Spazio Oberdan di Milano (ultima proiezione, mercoledì 30 ottobre alle ore 19), dopodiché volerà verso altre città.

Per altre informazioni: www.oberdan.cinetecamilano.it e www.officineubu.com

Cinema: “Per altri occhi” di Silvio Soldini e Giorgio Garini

 

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Il fisioterapista che va in barca a vela, la studentessa che suona il violoncello e fa le gare di sci, lo scultore che gioca a baseball e ancora la centralinista che tira con l’arco e il musicista appassionato di fotografia: queste e altre persone tutte non vedenti e che vivono l’handicap oltrepassandolo raccontano – a Silvio Soldini, a Giorgio Garini, a tutti noi – le loro vite e le loro sfide con autoironia e leggerezza spiazzanti. Inizialmente a Milano era previsto un unico giorno di proiezioni – il 9 ottobre, in occasione della Giornata mondiale della vista – ma l’interesse riscosso è stato grande e così Per altri occhi è tuttora in programmazione all’Anteo e all’Apollo, a orari diurni.

Perché non aggiungere uno spettacolo serale? Non tutti possono andare al cinema di giorno e Per altri occhi è un documentario necessario che emoziona e sorprende.

Ilaria d’Andria

Cinema: “Gloria” regia di Sebastian Lelio

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Gloria vive a Santiago del Cile, è vicina ai sessanta, ha un ex marito e due figli adulti, un buon lavoro, non è bella, ma neppure brutta, è piena di interessi, adora ballare e andare a ballare. Ballando ballando una sera in un locale conosce Rodolfo – pure lui separato con figlie ma al contrario di lei molto irrisolto -; si piacciono, iniziano una storia, lei ci si butta con entusiasmo, lui è gentile e premuroso, fa tante chiacchiere ma va poco oltre le parole, bloccato com’è dai lacci del passato. Ma umiliazioni e delusioni non piegano la protagonista che continuerà a ballare, sempre a testa alta e sempre con il sorriso.

Gloria è Paulina Garcia, molto brava a disegnare il ritratto di una donna coraggiosa, combattiva, disinvolta, forte e molto vera, energica e straordinaria nella sua ordinarietà e il film – mischiando dramma a commedia e malinconia ad allegria – emoziona e contagia.

Ilaria d’Andria

“Cinema e giornalismo”. Milano, Spazio Oberdan

Mille grazie al Gruppo Cronisti Lombardi promotore della sempre gustosa e interessante rassegna domenicale di pellicole aventi come soggetto il mestiere del giornalista.

Dopo The Life of David Gale” di Alan Parker e il raro “Piombo rovente” di Alexander MacKendrick con Tony Curtis e Burt Lancaster (che film meraviglioso e che ritratto spietato!), domenica 20 ci sarà “Quinto potere” di Sidney Lumet e il 27 ottobre concluderà la dodicesima edizione “Il colosso d’argilla” di Mark Robson, ultima interpretazione di Humphrey Bogart.

L’ingresso è gratuito, le proiezioni (in versione originale con i sottotitoli in italiano) sono alle 10.30 e lo Spazio Oberdan è in viale Vittorio Veneto 2.

Per altre informazioni: www.oberdan.cinetecamilano.it

Cinema: “Las Acacias”. Regia di Pablo Giorgelli

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Finalmente è uscito “Las Acacias”, l’opera prima del regista argentino Pablo Giorgelli premiata nel 2011 a Cannes con la Caméra d’Or.

Il camionista Rubén (trasportatore di legni di acacia) dà un passaggio da Asuncion in Paraguay fino a Buenos Aires all’india guaranì Jacinta e alla sua  bambina di pochi mesi di nome Anahi; il viaggio è molto lungo, le parole vengono fuori con il contagocce ma con lo scorrere dei chilometri  la diffidenza iniziale tra i due passeggeri – ruvidi e duri proprio come i tronchi dell’acacia – si scalfisce, la distanza si accorcia e il silenzio si trasforma in vicinanza, complici anche gli occhi sinceri ed eloquenti, i sorrisi dolcissimi, gli sbadigli contagiosi, i pianti e gli starnuti della deliziosa bimba (Nayra Calle Mamani, è nata una stella!).

La fine del viaggio forse sarà un addio, forse un arrivederci perché magari si rivedranno, speriamo, chissà.

Insomma, in questo gioiello argentino quasi interamente girato nell’abitacolo del camion sottrazione ed essenzialità fanno rima con grazia, sensibilità, coinvolgimento, emozione e calore: accomodatevi in sala.

 

“Artecinema”, a Napoli

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“Artecinema”, a Napoli Edizione numero diciotto dell’appuntamento più atteso e più gustoso dell’autunno napoletano: dal 10 al 13 ottobre andrà in scena “Artecinema”, il Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea ideato e curato da Laura Trisorio nell’intento di viaggiare dentro le declinazioni, i linguaggi e gli stili artistici. Tre come sempre le sezioni della rassegna (Arte e dintorni, Architettura e Fotografia), una trentina i documentari proposti (sono in lingua originale, portatevi la carta di identità per ritirare la cuffia per la traduzione simultanea), alcuni dei quali accompagnati e discussi con artisti, produttori e registi. Si parte giovedì 10 ottobre alle ore 20.30 al Teatro San Carlo (via San Carlo, 98) con “Dammi i colori” dedicato alla città di Tirana e seguito da altre proiezioni, nelle giornate successive si rientra al Teatro Augusteo (piazzetta Duca d’Aosta, 263) con inizio dei film alle ore 17. L’ingresso è gratuito tranne la serata del 10 ottobre per la quale è necessario accreditarsi on line sul sito www.teatrosancarlo.it oppure direttamente al botteghino del teatro con un diritto di prenotazione di € 7,00. Per la programmazione completa, gli orari e altre notizie: www.artecinema.com.

“Making Dreams: Fendi and the Cinema”. Milano, cinema Manzoni (in Galleria Manzoni)

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La casa di moda romana sta festeggiando l’apertura del nuovo negozio milanese mettendo in mostra negli spazi del cinema Manzoni  – chiuso dal 2006, riaperto qualche anno fa per un’altra esposizione e di imminente trasformazione –  il suo legame con il cinema.

Il racconto lungo quarant’anni si snoda attraverso un suggestivo percorso composto da una serie di moduli allestiti anche sopra le poltrone rosse della grande sala.

Dopo le fotografie di famiglia animate per introdurre il marchio, un modulo è dedicato a Gruppo di famiglia in un interno di Luchino Visconti – Fendi realizzò gli abiti e le pellicce di Silvana Mangano –, uno ricorda le altre collaborazioni cinematografiche e un altro ancora presenta il video girato a Cinecittà; poi in un modulo scorre l’edizione restaurata del sopra citato film di Visconti del 1974 interpretato – oltreché da Silvana Mangano – da Helmut Berger e da Burt Lancaster nel ruolo di un fascinoso e magnetico professore fuori dal mondo e in un altro viene proiettato Conversation Piece il bel documentario di Ferdinando Cito Filomarino che raccoglie interviste, curiosità, riflessioni e ricordi di chi partecipò a Gruppo di famiglia in un interno.

Un consiglio: vedetelo prima del film, ma tornate a rivederlo anche dopo.

Making Dreams: Fendi and the Cinema è aperta fino a domenica 6 ottobre tutti i giorni dalle 10 alle 20 con ingresso gratuito, entrambe le proiezioni iniziano alle 10 e sono continue, il film dura 116 minuti, il documentario circa 40.

L’occasione è davvero speciale,  peccato non coglierla.

Cinema: “L’intrepido”. Regia di Gianni Amelio

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Nella Milano di oggi schiacciata dalla crisi Antonio Pane si guadagna da vivere rimpiazzando.

Un giorno sostituisce l’autista di un tram, un altro porta le pizze a domicilio, un altro ancora bada a una signora e via lavorando, senza però mai rinunciare alla propria dignità: Antonio è sempre disponibile ed è anche sorridente e contento perché domani forse arriverà un lavoro fisso ma per ora va così ed è comunque meglio di niente.

Antonio Pane è ben interpretato da Antonio Albanese e L’intrepido pur essendo un’opera difettosa e imperfetta è delicata, gentile e si fa volere bene e poi Gianni Amelio non cede alla disperazione ma semina ottimismo e dedica alla speranza anche la sequenza conclusiva del film.

Settembre a Milano

Settembre a Milano

 

Domenica 15 settembre.

Ore 11, Basilica di Sant’Ambrogio: Missa super “Dixit Joseph” di Orlando di Lasso diretta da Paolo da Col con l’Odhecaton Ensemble.

Ore 20, Teatro alla Scala: concerto d’inaugurazione della stagione 2013/2014 dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta da Zhang Xian con musiche di Ciaikovskij, Rimskij-Korsakov e Stravinskij.

Ore 20.30 all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo: concerto del violinista Vadim Repin con i Munchener Kammerorchester.

E poi ultimo giorno della diciottesima edizione del Milano Film Festival con proiezioni da mattina a sera nelle varie sedi della rassegna.

Lunedì 16 settembre.

Ancora musica e alle 15 – al cinema Apollo – con Via Castellana Bandiera di Emma Dante partenza della manifestazione Le vie del cinema 2013 con una selezione di film dall’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dal Festival di Locarno e – novità – da quello di Pesaro.

Insomma, tra i concerti del Festival MiTo che coinvolgono tanti luoghi della città, le vie del cinema con proiezioni e incontri e le aperture di stagioni, l’offerta è ghiotta, ricca di generi e quindi indirizzata ai gusti di tutti.

MiTo SettembreMusica si concluderà sabato 21 settembre con l’atteso concerto diretto da Sir Antonio Pappano al Teatro Arcimboldi, le vie del cinema proseguiranno fino a martedì 24, la stagione dell’Orchestra Verdi è solo all’inizio e appuntamento con Milano Film Festival a settembre 2014.

Per le programmazioni complete, le modalità di partecipazione e altre informazioni: www.mitosettembremusica.it

www.lombardiaspettacolo.com

www.laverdi.org

www.milanofilmfestival.it

Cinema: “Che strano chiamarsi Federico”. Regia di Ettore Scola

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Ettore Scola mette insieme prezioso materiale d’archivio e – alternandolo a momenti di finzione – racconta la vita e il mondo di Federico Fellini che poi è stato anche il suo.

Gli inizi nella redazione romana della rivista satirica Marc’Aurelio – dove si conobbero nel dopoguerra -, le notti al tavolino del bar, i giri notturni in macchina per Roma: si parlava e si divagava su vita e arte, si accoglievano in auto personaggi stravaganti, la vita vera diventava cinema, si imbastivano le sceneggiature, nascevano i film.

Nostalgia di quel cinema e commozione, ma pure risate e sorrisi in 93 minuti che volano, emozionano e restano nel cuore.

Cinema: “In Another Country” di Hong Sang-soo

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In una località marina della Corea del Sud una giovane regista inventa tre storie di tre donne francesi – simili ma diverse, tutte di nome Anne -. Cambiano le esperienze e le circostanze ma l’ambientazione degli episodi si ripete – stessa spiaggia stesso mare – e si ripetono anche altri personaggi. E così attraverso gli incontri di Anne con varie tipologie di individui del luogo il coreano Hong Sang-soo mette in scena l’impatto tra l’Europa e il suo paese e In Another Country risulta dopo tutto un film curioso e stravagante che non annoia  nonostante la sua lentezza ma che al contrario rilassa e conquista per leggerezza, atmosfere surreali e tocchi di eleganza.

Non sono cose da poco, tantopiù che le tre variazioni su Anne sono interpretate da Isabelle Huppert.

Infine potendo scegliere tra la versione doppiata e quella originale con sottotitoli  optate per quest’ultima, contiene il senso e l’essenza del film.