Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

Spazio Oberdan: François Truffaut

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Sono passati trent’anni dalla morte del regista parigino ma i suoi film sono eterni e dal 17 settembre la Cineteca lo ricorda con una retrospettiva di ventuno film – sì, ci sono proprio tutti – in versione originale con sottotitoli in italiano.

La calda amante, I quattrocento colpi, L’amore fugge, La signora della porta accanto, L’uomo che amava le donne, Effetto Notte, L’ultimo metrò, l’elenco continua, la rassegna dedicata a Truffaut prosegue fino al 5 ottobre, per scoprire tutto: www.cinetecamilano.it

 

 

Sex Tape – Finiti in rete, regia di Jake Kasdan

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Per riscaldare gli appetiti sessuali intorpiditi dalle abitudini e dai figli i quarantenni Jay e Annie provano a riaccenderli filmando una seduta di sesso privato lunga tre ore tre.

La carne si risveglia, gli ormoni tornano a scalpitare ma il file finisce per errore negli iPad che Jay aveva regalato a parenti, amici e colleghi e il tentativo di recuperarli rischia di aumentare il danno.

Battutacce a raffica (che non fanno ridere), sederi, smorfie e volgarità a volontà, una conclusione prevedibile e tanta tantissima noia.

 

Walking on Sunshine, regia di Max Giwa e Dania Pasquini

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Puglia sole amore cuore mare e ancora equivoci, complicazioni, inganni, nostalgia, balli, tanta musica anni ottanta, energia, freschezza, leggerezza, spensieratezza, simpatia, vitalità: meno di due righe per consigliare Walking on sunshine dove due sorelle in vacanza in Puglia amano lo stesso uomo, il prestantissimo Raf. Il film è leggero, si diceva, anzi leggerissimo, esile ed evanescente quanto mai però oltremodo scacciapensieri, qualità da non sottovalutare.

La Ragazza del Dipinto, regia di Amma Asante

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Nell’Inghilterra di fine settecento un nobiluomo ammiraglio della Royal Navy consegna al prozio la figlia nata da una relazione con una donna di colore chiedendogli che la bambina sia riconosciuta quale sua erede legittima: così inizia La Ragazza del Dipinto che – sullo sfondo di una importante causa sulla tratta degli schiavi – continua raccontando la vicenda e l’impegno di Dido Elisabeth Belle contro le convenzioni sulle persone di colore e sulle donne nonché il suo desiderio di essere amata al di là dell’ingente ricchezza e del colore della pelle.

Vero, di film sulla schiavitù ne abbiamo visti tanti (Lincoln e 12 anni schiavo sono solo gli ultimi della lista) ma La Ragazza del Dipinto fa un passo indietro nel tempo – è ambientato nell’Inghilterra di fine settecento, come si diceva – e poi la ricostruzione e le atmosfere sono misurate e accurate, le scene sono belle e raffinate, i costumi anche, la durata è giusta, gli attori sono bravi e c’è un soddisfacente lieto fine.

Cinema in tivù: Un Sogno in Bianco e Nero

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 C’è un canale tivù che da tempo tutte le sere alle ventuno precise proietta un classico del cinema in bianco e nero (ogni film è preceduto da una breveintroduzione e viene replicato alle otto di mattina del giorno seguente).

E che classici, non sempre ma molto spesso si tratta di classici a cinque stelle: ultimamente, in ordine sparso, ho rivisto Dietro la porta chiusa di Fritz Lang, Gilda di Charles Vidor, Sabotatori di Alfred Hitchcock, Angeli con la faccia sporca di Michael Curtiz, Miracolo a Milano di Vittorio De Sica e La scala a chiocciola di Robert Siodmak.

Il canale in questione è ReteCapri, ha diffusione nazionale, per la programmazione completa e altre notizie: www.retecapri.it

Multisala Ducale: Aperitivo con i classici.

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Qualche giorno fa consigliavo di andare a vedere entro il 23 luglio Il buono, il brutto, il cattivo all’Odeon: il favoloso western di Sergio Leone tornerà il 22, il 23 e il 24 agosto al Ducale Multisala (piazza Napoli 27) all’interno della gustosa rassegna Aperitivo con i classici che dal 21 luglio e fino al 31 agosto, con inizio alle 19.10, sta proponendo dodici gioielli del cinema freschi di restauro (gratitudine eterna alla Cineteca di Bologna!).

Ninotchka di Ernst Lubitsch, Risate di gioia di Mario Monicelli, Roma città aperta di Roberto Rossellini, Chinatown di Roman Polanski, Hiroshima mon amour di Alain Resnais, Les Enfants du Paradis di Marcel Carné, Marnie (compie 50 anni: auguri!) di Alfred Hitchcock, gli altri due capitoli della Trilogia del dollaro di Sergio Leone: l’elenco continua, molti film li abbiamo visti nei mesi scorsi all’Anteo e all’Apollo, la  trilogia western è stata all’Odeon, non tutti magari sono riusciti a vederli tutti, e di sicuro c’è anche chi ha voglia di rivederne qualcuno.

E l’aperitivo?L’aperitivo è incluso nel prezzo del biglietto (7 euro) e il biglietto di una proiezione comporta lo sconto per le successive.

Il programma completo e notizie varie su:

www.lombardiaspettacolo.com

www.cinenauta.it

www.ilcinemaritrovato.it

 

 

 

 

Milano Arte Musica 2014. Luoghi vari

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Prosegue fitta e ricca l’ottava edizione del festival internazionale di musica antica che – dallo scorso 15 luglio e fino al prossimo 28 agosto – sta inondando chiese e basiliche di musica, cori, solisti e gruppi strumentali, per la gioia di tanti appassionati.

Gli appuntamenti sono 23, qualcuno viene anche replicato, impossibile segnalarli tutti, eccone allora giusto qualcuno: lunedì 4 agosto alle 20.30 nella Basilica di Santa Maria della Passione A due chori con Ensemble Pian & Forte, Gabriele Cassone alla tromba e Antonio Frigé all’organo, venerdì 8 nella Chiesa di San Sepolcro La famiglia Bach metterà a confrontomusiche di famiglia (Chiara Banchini violino, Mario Martinoli clavicembalo: qui si raddoppia, alle 18.30 e alle 20.30), il 12 agosto nella Chiesa di San Vincenzo in Prato Barocco Italiano e Tedesco con musiche di Vivaldi, Telemann, Haendel e Biber suonate dal Giardino Armonico diretto da Giovanni Antonini.

Come si diceva, gli appuntamenti continuano fino al 28 agosto: per scoprirli tutti, per i biglietti e per altre notizie c’è il sito www.lacappellamusicale.com

Milano a memoria: Storie di Milano

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Da martedì 29 luglio a sabato 2 agosto: cinque giorni e cinque film sulla stessa città, Milano.

Accade nello spazio polifunzionale Milano a Memoria in Piazza Diaz 7 e si comincia il 29 con Miracolo a Milano di Vittorio de Sica.

Il giorno dopo ci sarà Lo svitato di Carlo Lizzani, quello successivo Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, il 1°agosto Banditi a Milano di Carlo Lizzani e sabato 2 Romanzo popolare di Mario Monicelli.

Doppio spettacolo (alle 15 e alle 19) a eccezione del 2 agosto, il biglietto costa 5 euro, la tessera per tutti i cinque i film ne costa 20, è sempre meglio prenotarsi, per saperne di più: www.mime5d.it

 

Triennale: Ri-formare Milano. Progetti per le aree e gli edifici in stato di degrado e abbandono

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L’ex cinema Maestoso, il quartiere Case Bianche, Porto di Mare e la Caserma Rubattino sono solo alcuni di tanti altri luoghi o aree di Milano in stato di degrado e abbandono: fino al 31 agosto la Triennale mette in mostra dei progetti per riqualificarli, elaborati dalla Scuola di Architettura e dalla Società del Politecnico.

In viale Alemagna 6 con ingresso libero da martedì a domenica dalle 10.30 alle 20.30 e giovedì fino alle 23.

Molte idee interessanti, per saperne di più: www.triennale.org

Leggi tutti gli articoli in Brera.

La ricostruzione, regia di Juan Taratuto

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Ricostruirsi dopo un lutto attraverso un altro lutto: accade in Patagonia, dove Eduardo – insensibile, introverso, scostante, trasandato e sporco – riesce ad affrontare il dolore per la scomparsa della moglie soltanto dopo la morte di Mario, un ex compagno di lavoro, riaprendosi così agli altri e al futuro. Arriva dall’Argentina La ricostruzione, un bel film che con ritmo molto cadenzato, gesti piccoli e semplici e poche parole dice cose vere per quanto risapute ma che nonostante tutto non riesce ad appassionare e a prendere il cuore più di tanto.

E’ in versione originale con i sottotitoli in italiano.

 

 

 

 

 

 

 

Spazio Oberdan: Omaggio a Stephen Frears

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Dal 26 luglio (e sempre fino al 3 agosto) la retrospettiva dedicata a Tilda Swinton si incrocia con una rassegna di dieci film diretti da Stephen Frears – regista di commedie e drammi sociali, sempre ironico e provocatore – che ci ha da poco regalato tante belle emozioni con Philomena.

Tamara Drew – Tradimenti all’inglese, My Beautiful Laundrette, Piccoli affari sporchi, The Queen – La regina, Due sulla strada:per scoprire l’elenco completo dei film scelti, gli orari e per altre notizie c’è il sito www.cinetecamilano.it

Quel che sapeva Masie, regia di Scott McGehee e David Siegel

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Oggi a New York, ispirandosi a Henry James.

La piccola Masie ha sei anni, sa e soprattutto vede che i suoi genitori diversamente narcisi e ugualmente inaffidabili non si sopportano più.

Il divorzio conferma le loro inadeguatezze mentre la matrigna e il patrigno – il padre si risposa con la dolce bionda babysitter, la madre con un giovane barista – si rivelano presenti, calorosi, adeguati.

Come si diceva, la sensibile Masie sa, vede e comprende tutto quanto le accade attorno interpretando il punto di vista dei due registi, un po’superficiale e zeppo di stereotipi e alla fine parziale e ottimista.

Spazio Oberdan: Omaggio a Tilda Swinton

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Dal 19 luglio allo Spazio Oberdan è in corso una retrospettiva di undici film interpretati dall’attrice inglese, classe 1960, vista da poco in Solo gli amanti sopravvivono di Jim Jarmusch nel ruolo di una raffinata, eterea, eccentrica, colta e moderna vampira (a proposito: dal 27 agosto rassegna di film diretti dal regista americano).

Tra i titoli scelti ci sono Orlando di Sally Potter , …E ora parliamo di Kevin di Linney Ramsey, Caravaggio di Derek Jarman, Io sono l’amore di Luca Guadagnino, The Protagonists sempre di Guadagnino e il pauroso Snowpiercer di Bong Joon Ho.

In viale Vittorio Veneto 2 fino al 3 agosto, per la programmazione completa e altro: www.cinetecamilano.it

Il buono, il brutto, il cattivo. Regia di Sergio Leone

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C’era una volta, e c’è ancora il western, altroché.

Tre uomini (il buono è Clint Eastwood, il brutto è Eli Wallach, il cattivo è Lee Van Cleef) diversamente avidi a caccia di un tesoro nascosto in un cimitero, i paesaggi sconfinati, i tempi lunghi (tre ore, volano!), le magnifiche scene di massa, il gusto e senso del racconto, della battuta e del divertimento, l’ironia, la musica di Ennio Morricone ormai nella leggenda: appuntamento solo fino al 23 luglio nella sala nove del cinema Odeon dove risplende Il buono, il brutto, il cattivo, ultimo capitolo della Trilogia del dollaro di Sergio Leone, nell’edizione restaurata dalla Cineteca di Bologna.

In via Santa Radegonda 8, per altre informazioni: www.ilcinemaritrovato.it e www.thespacecinema.it

Villa Necchi Campiglio: Mostri a Venezia. Le grandi navi fotografate da Gianni Berengo Gardin

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Poggiate sugli arredi al pianoterra di Villa Necchi Campiglio – e quindi l’occasione torna buona per visitare la bella residenza Anni Trenta nel cuore di Milano firmata da Piero Portaluppi – fino al 28 settembre sono in mostra ventisette fotografie di Gianni Berengo Gardin sui Mostri di Venezia dove i mostri sono le navi da crociera – incombenti, gigantesche, sovrastanti, aggressive – che tutti i santi giorni entrano nel Canale della Giudecca.

In via Mozart 14 da mercoledì a domenica dalle 10 alle 18, per altre informazioni: www.formafoto.it e www.fondoambiente.it

The Summit K2, regia di Nick Ryan

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Nell’agosto del 2008 una ventina di alpinisti provenienti da mezzo mondo si avviò sul K2. Due morirono durante la salita, diciotto arrivarono fino alla vetta, altri nove morirono durante la discesa. Perché? Che cosa accadde? Chi non fece cosa?

Domande, incertezze, ombre, nebbie, misteri, dubbi, colpe, dinamiche, responsabilità, mancanze: The Summit K2 cerca di ripercorrere gli avvenimenti attraverso le testimonianze di chi andò lassù o era addentro la spedizione e il film – dove una parte delle immagini è originale e un’altra è ricostruita e dove, in parallelo, scorre il racconto della spedizione italiana del 1954 – è di una bellezza da togliere il respiro e appassiona, mette paura e fa saltare dalla poltrona come un thriller.

Cinema Beltrade: Non lo so ancora, regia di Fabiana Sargentini

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Giulia ha una quarantina d’anni e non sa ancora se potrà avere figli, Ettore ne ha suppergiù ottanta e non sa ancora quanto futuro gli resta.

Tutti e due hanno appena fatto delle analisi all’Ospedale di Levanto, tutti e due avranno il responso l’indomani.

Giulia ed Ettore non si conoscono ma il caso li fa incontrare e Non lo so ancora è la cronaca del breve incontro tra due anime in attesa di sapere lei quale futuro avrà e lui quanto.

Trascorrono insieme la giornata e la serata di vigilia confidandosi ansie e inquietudini e ogni gesto – anche il più insignificante – si rivela più eloquente di tante parole, e così le pause, i silenzi, gli sguardi. E poi Donatella Finocchiaro è Giulia e Giulio Brogi è Ettore, due attori magnifici e magnetici.

Insomma, Non lo so ancora è un concentrato di sensibilità ed emozioni che entra sottopelle, un peccato perderlo.

In questi giorni il film è in programmazione al cinema Beltrade (via Oxilia 10), per saperne di più: www.cinemabeltrade.net

Mai così vicini, regia di Rob Reiner

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Oren Little è un vedovo inaridito più che arido, è un capace immobiliarista, è antipatico (in modo simpatico) con tutti, a cominciare dai vicini di casa – suoi inquilini – tra i quali c’è Leah, pure lei vedova, inconsolabile ma gentile, amabile e altruista.

A quindici o poco più minuti dall’inizio di Mai così vicini entra in scena la nipote di nove anni che Oren non sapeva di avere e della quale dovrebbe occuparsi, visto che il figlio Luke (padre della bambina) deve entrare in prigione per scontare una pena: ecco, a quel punto abbiamo già capito come andrà a finire.

Ma, prevedibilità a parte, il film funziona, è garbato, strada facendo ci si affeziona a personaggi e luoghi e in fondo piace sempre vedere/sperare che anche per i cuori più anziani sprofondati nel buio dell’inverno può sempre arrivare l’estate.

E poi Michael Douglas è Oren, Diane Keaton è Leah e Rob Reiner è il regista di Harry ti presento Sally, quel gioiello di commedia che resta inarrivabile, ma tant’è.