Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

MIC: Kim Ki-duk…e ancora Kim Ki-duk

arcoDodici film e un regista, Kim Ki-duk: inizia martedì 31 marzo alle 15 con “L’arco” – seguito alle 17 dalla proiezione di “Bad Guy” – la retrospettiva che attraverso una selezione di titoli più e meno noti del regista coreano ne ripercorre tematiche, stili, linguaggi, fasi creative.
Fino al 9 aprile al Museo Interattivo del Cinema in viale Fulvio Testi 121, per il calendario completo e altro: www.cinetecamilano.it

Robert Capa – Fra cinema e fotografia

Le fotografie, il cinema, un grande fotoreporter di guerra.
Mentre lo spazio espositivo dell’Oberdan ospita 78 scatti in bianco e nero di Robert Capa (la mostra prosegue fino al 26 aprile), il suo schermo proietta tre film mai usciti qui in Italia, due diretti dallo stesso fotografo (“The journey + L’homme qui voulait croire à sa légende”), l’altro su di lui (“Robert Capa: in Love and War” di Anne Makepeace).
Da domenica 29 marzo fino al 13 aprile in viale Vittorio Veneto 2, per il programma e altro: www.cinetecamilano.it

Latin Lover, regia di Cristina Comencini

Immagtrtrtrne-kwE-U1030698018628IVE-700x394@LaStampa_itDue vedove e cinque figlie di nazionalità e cultura diversa – che forse sono sei ma più probabilmente cinque – si ritrovano in un bel casale in Puglia (sì, ancora in Puglia) per commemorare a dieci anni dalla morte l’uomo – un divo del nostro glorioso nonché impareggiabile cinema che fu, un po’ Gassmann, un po’ Mastroianni e un po’ anche Volonté e Sordi – che le amò, le lasciò, le tradì, le procreò. Nei pochi giorni trascorsi assieme – oltre il caro estinto che vediamo attraverso una serie di montaggi, non manca qualche presenza maschile, molto di contorno – affiorano rancori, sogni, desideri, nevrosi, invidie, (ri)sentimenti, segreti e sorprese ma il tutto servirà a ognuna per rivedere la propria vita e andarsene poi via più libera e un po’ più affezionata a se stessa e anche alle altre, giusto un po’.
“Latin Lover” è una commedia che funziona meglio nella parte del presente che nel ricordo/omaggio del passato, merito di un “coro” di attrici a cinque stelle, a iniziare dalla luminosa Virni Lisi, scomparsa pochi mesi fa.

Una nuova amica, regia di François Ozon

Una-nuova-amica-300x174Una persona muore prematuramente, e due vite rinascono: potrebbe sintetizzarsi così “Una nuova amica” dove il regista francese riflette con intelligenza su ambiguità, confusioni, confini sessuali, inquietudini, segreti, maschere e desideri degli esseri umani – spesso tenuti a freno da paure, conformismi, convenzioni – alternando leggerezza a dramma, divertendo senza comunque mai buttarla in farsa e circondandosi da attori di classe, a iniziare da Romain Duris.
François Ozon è un maestro, si conferma tale anche in “Una nuova amica” e lo fa da subito, fin dalla sorprendente sequenza di apertura.

Polimi International Film Festival

c_era_una_volta_in_anatolia_4Incrementare gli scambi culturali tra le comunità che frequentano il Politecnico attraverso la cinematografia dei paesi di provenienza: ecco in estrema sintesi l’intento di Polimi Milano Film Festival.
La rassegna – iniziata il 10 marzo con un film iraniano (“I gatti persiani” di Bahman Ghobadi) – riprende oggi pomeriggio alle 17.30 con il Brasile di “Linha de Passe” di Walter Salles e Daniela Thomas e continua poi il 14 aprile con la proiezione del bellissimo film turco “C’era una volta in Anatolia” di Nuri Bilge Ceylan.
Il festival va avanti fino al 9 giugno nell’Aula De Donato del Politecnico (Piazza Leonardo da Vinci 32), i film sono in lingua originale con i sottotitoli in inglese, l’ingresso è gratuito e aperto anche agli esterni e il calendario completo e altre informazioni sono sul sito www.eventi.polimi.it

Ariosto: senza doppiaggio

thIQVZVS7EVi siete persi “Boyhood” e vi andrebbe di vederlo in versione originale? Oppure “Relatos salvajes” (Storie pazzesche)? O ancora “The imitation game” e “Timbuktu”?
Detto fatto: da giovedì 26 marzo – con appuntamento ogni giovedì fino al 18 giugno, sempre alle 21.00 – al cinema Ariosto (via Ariosto 16) inizia una rassegna di film in lingua originale sottotitolati in italiano.
Il primo della lista è proprio “Boyhood” di Richard Linklater, per il calendario completo e altre notizie: www.spaziocinema.info

L’altra Heimat. Cronaca di un sogno, regia di Edgar Reitz

l-altra-heimat-cronaca-di-un-sogno-all-uci-cinemas-il-marzo-e-aprile-221662Agli appassionati della saga del regista tedesco – e non solo: è davvero difficile non farsi prendere dalle vicende narrate – la prossima settimana riserva un appuntamento di quelli superimperdibili: il 31 marzo e il 1° aprile uscirà in una selezione di sale (per l’elenco: www.nexodigital.it) “L’altra Heimat. Cronaca di un sogno” che fa da antefatto della trilogia “Heimat” raccontando la storia della famiglia Simon e di altri abitanti di Schabbach tra il 1842 e il 1844.
Vite, destini, storie, Storia, sogni: poco meno di quattro ore che volano, una meraviglia!

Al cinema nella Parigi di Brassai

00046906L’Institut français coglie l’occasione della mostra “Brassai. Pour l’amour de Paris” in corso a Palazzo Morando (via Sant’Andrea 6, fino al 28 giugno) per organizzare nella sua sede di corso Magenta 63 una rassegna gratuita di film attorno alla Parigi fotografata e cantata dall’artista ungherese.
Le proiezioni sono alle ore 20, si comincia martedì 31 marzo con “Le jour se lève” (Alba Tragica) di Marcel Carné, il 14 aprile ci sarà “L’age d’or” di Luis Bunuel e il 21 aprile “Montparnasse 19” di Jacques Becker.
Per saperne di più: www.institutfrancais-milano.com www.civicheraccoltestoriche.mi.it

Chi è senza colpa, regia di Michael R. Roskam

38352_pplAll’inizio sembra che Bob Saginowski voglia occuparsi solo del bar – che gestisce a Brooklyn assieme al cugino Marv –, tenersi lontano da guai e impicci – pur sapendo che il locale è utilizzato da criminali locali per riciclare soldi sporchi – e prendersi cura di un cucciolo di pitbull ritrovato nel bidone dei rifiuti.
Ma niente e nessuno è come sembra, il male che sta attorno è anche dentro, emergono trascorsi, affiorano verità: “Chi e senza colpa” riflette sulla natura del male con stile asciutto, rigoroso e convincente e poi Tom Hardy, James Gandolfini e Noomi Rapace si confermano tre interpreti di grandissima classe e dalle notevoli sfumature.

La prima volta (di mia figlia), regia di Riccardo Rossi

mediacritica_la_prima_voltaAlberto fa il medico della mutua, è separato dalla moglie, è padre della quindicenne Bianca, è pedante, noioso e maniaco dell’ordine.
Un giorno – sbirciando tra le pagine del diario della ragazza – scopre che sta per fare l’amore per la prima volta: apriti cielo, papà Alberto va nel panico più totale, decide di combinare una cena con Bianca e alcuni amici per tentare di farle cambiare idea e la serata diventa una specie di “come eravamo” collettivo e senza controllo dove ognuno dei presenti – compreso Alberto – racconta la sua prima volta.
Riccardo Rossi debutta alla regia con una commedia sentimentale un po’ seduta (e non solo nel senso che è girata perlopiù a tavola) ma la fragilità del tutto fa rima con garbo e gradevolezza.

Luoghi vari: Sguardi altrove international film festival

I lungometraggi, i cortometraggi, i documentari, il focus sul cinema australiano e quello sul cinema israeliano, lo sguardo sull’Expo, quello sui diritti umani e gli anche gli sguardi incrociati, la digidanza, gli Sguardi (S)confinati, l’IMMAGINE-Sguardi-altroveomaggio a Costanza Quatriglio, gli eventi speciali e via continuando: è ricco di sezioni e declinato in tanti “altrove” il programma di “Sguardi altrove” – il festival dedicato alla regia al femminile, quest’anno alla ventiduesima edizione -.
Gli appuntamenti iniziano oggi pomeriggio alle 15 a Spazio Oberdan e proseguono fino a domenica 29 marzo dislocati – oltre l’Oberdan – in altre tre sedi, per il calendario completo e tutto il resto: www.sguardialtrovefilmfestival.it

MIC: St. Vincent e gli altri personaggi di Bill Murray

'Lost in Translation' Movie StillsSette film, sette interpretazioni, un attore.
Inizia oggi alle 15 al Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) con “Ed Wood” di Tim Burton la rassegna che omaggia Bill Murray attraverso sette film – più e meno noti – tra i tanti interpretati dall’attore americano.
Tra i titoli scelti ci sono “Lost in Translation” di Sofia Coppola, “St. Vincent” di Theodore Melfi, uscito da noi prima di Natale, e “Ricomincio da capo” di Harold Ramis, le proiezioni proseguono fino al 29 marzo, per il calendario completo e ulteriori notizie: www.cinetecamilano.it

Biblioteca Dergano Bovisa: La California d’Italia – Il “boom” della Puglia nel cinema

33397161_film-stasera-in-tv-polvere-di-stelle-di-alberto-sordi-sab-25-apr-2015-tv-in-chiaro-0La lista sarebbe molto lunga e da aggiornare di continuo, in ogni modo cosa hanno in comune “Mio cognato” di Alessandro Piva, “Il Miracolo” di Edoardo Winspeare, ”L’anima gemella” di Sergio Rubini e “Polvere di Stelle” di Alberto Sordi?
Condividono la Puglia, e proprio alla Puglia al cinema è dedicata la rassegna di film che inizia venerdì 20 marzo alla Biblioteca Dergano Bovisa.
Si comincia alle 19 con “Polvere di Stelle”, alle 21.15 tocca a “Mio cognato”, venerdì 27 poi dopo un incontro sul tema (alle 19) ci saranno il film di Edoardo Winspeare (alle 19.30) seguito alle 21.15 da quello di Sergio Rubini.
Tutto gratuito, in via Baldinucci 76: per saperne di più www.comune.milano.it/biblioteche

Cinema Beltrade: Food Fighters – cinema e cibo resistenti

Prima (alle 20) si mangia, dopo (alle 21.30) si vede il film: comincia domani un ciclo di incontri attorno a cibo, ambiente, alimentazione e cinema che – a scadenza mensile, sempre di giovedì – proseguirà fino al 9 luglio.
E così la proiezione dello strapremiato documentario “Barolo Boys – Storia di una rivoluzione” di Paolo Casalis e Tiziano Gaia sarà introdotta dall’incontro con le Langhe, terra di salumi, formaggi e ovviamente vino.
Ricapitolando: appuntamento alle 20 di giovedì 19 marzo al cinema Beltrade in via Oxilia 10, per le modalità di partecipazione, il calendario completo e altre indicazioni c’è il sito www.cinemabeltrade.net

Cinema Mexico: Cloro, regia di Lamberto Sanfelice

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Jenny ha diciassette anni, ama il nuoto sincronizzato, si allena a Ostia ed è determinata a diventare una nuotatrice professionista. Una tragedia familiare la costringe a trasferirsi con il padre caduto in depressione e il fratellino – entrambi quindi da accudire – in un paesino della Maiella ma Jenny continua a coltivare il suo sogno e a guardare al futuro allenandosi di notte nella piscina dell’albergo dove ha trovato lavoro, fino allo scontro finale con la realtà e alla presa di coscienza.
Poche parole, molti sguardi, pause, silenzi, atmosfere: l’opera prima di Lamberto Sanfelice racconta con delicatezza e sensibilità il percorso di una ragazza costretta a fare i conti con responsabilità più grandi di lei troppo presto e troppo in fretta e trova nel volto e negli occhi di Sara Serraiocco un’interprete davvero speciale.
In questi giorni “Cloro” è in programmazione al cinema Mexico (in via Savona 57), per gli orari e altre notizie: www.cinemamexico.it

Cinema Anteo: anteprima di Latin Lover di Cristina Comencini

latinIl tappeto rosso, gli ospiti d’onore, la regista e alcuni protagonisti del film, l’incontro moderato da Gianni Canova, la musica dal vivo e poi la visione di “Latin Lover”, in anteprima: appuntamento questa sera alle 20 all’Anteo in via Milazzo 9, per i biglietti e altre notizie https://apps.facebook.com/latinloverevento e
www.spaziocinema.info

Il lago dei cigni, in diretta da Londra

La serata riserva agli appassionati di balletto classico un appuntamento davvero coi fiocchi: alle 20.15 (durata: circa tre ore inclusi due intervalli) in diretta dalla Royal Opera House di Londra andrà in scena su una selezione di schermi italiani “Il lago dei cigni” – uno dei più famosi e amati balletti romantici che esistano – interpretato da Natalia Osipova e con la coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov.
Si replica sabato 21 marzo alle 16, per l’elenco dei cinema e altre notizie utili: rohalcinema.it

Cenerentola, regia di Kenneth Branagh

40038_pplC’è la perfida matrigna (superba Cate Blanchett), ci sono le sue due figlie racchie, viziate e invidiose, ci sono i topolini, l’oca e le lucertole, c’è la zucca trasformata in carrozza, c’è la Fata Madrina (perfetta Helena Bonham Carter), c’è la (fondamentale) scarpetta, c’è il ballo a Palazzo Reale, c’è la mezzanotte incombente, c’è la fuga e naturalmente ci sono Cenerentola, il principe, il sogno di una vita migliore e il trionfo dell’Amore: insomma, c’era una volta e c’è ancora Cenerentola – con giusto qualche variante – nella versione luminosissima di Kenneth Branagh con attori in carne e ossa nonché centrati, i tempi giusti, una messinscena fiabesca (firmata da Dante Ferretti) e costumi sontuosi, e alla fine la morale della favola, ripetuta diverse volte nel corso del film, è che nella vita bisogna essere gentili e avere coraggio.
Poco più di un’ora e mezza di piacevolezza, magia e stupori: lunga vita a Cenerentola!