Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

Dal 14 luglio al 2 agosto al Museo Interattivo del Cinema: Il Musical Usa-Italia

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Si inizierà a ballare con Spettacolo di varietà di Vincente Minnelli (il 14 luglio) per finire poi con Un americano a Parigi, sempre di Minnelli (il 2 agosto): per festeggiare i centoventi anni dalla nascita del cinema il Museo Interattivo del Cinema festeggia celebrando un genere molto amato, il musical, attraverso una selezione di film musicali americani, soprattutto degli anni Quaranta (tra gli altri titoli Cenerentola a Parigi di Stanley Donen, Cappello a cilindro di Mark Sandrich e Il mago di Oz di Victor Fleming) e alcuni musicarelli italiani come In ginocchio da te con Gianni Morandi e Nel sole con Al Bano e Romina Power.

In viale Fulvio Testi 121, per il calendario completo e altro: www.cinetecamilano.it

Napolislam, regia di Ernesto Pagano

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In circolazione c’è un documentario davvero interessante nonché quindi da non perdere (a Milano lo proiettano al cinema Apollo), tra l’altro vincitore a Bologna del Biografilm Italia Award 2015: è Napolislam e racconta la scelta di abbracciare la religione islamica di alcuni napoletani veracissimi – uomini e donne, di ogni età -. La ricerca di una risposta, una via di fuga dalla banalità, una soluzione alla mancanza di sogni, di prospettive e di speranze in una città che non ha valori e che non sa più ascoltare e in controcanto le reazioni scettiche e perplesse, le domande dei familiari: Ernesto Pagano si addentra negli ambienti e nei vicoli dei quartieri dove abitano i convertiti lasciandosi raccontare gli stili di vita aggiornati al Corano e quelli precedenti, intanto piano piano con molta discrezione quel nuovo mondo si svela anche a noi.

Fino al 6 settembre nel Chiostro Nina Vinchi: Nuovo cinema Rovello

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Estate 2015 a Milano: dal 1° luglio c’è un altro cinema all’aperto, è il Nuovo cinema Rovello che con un cartellone suddiviso in quattro rassegne andrà avanti nel Chiostro Nina Vinchi di via Rovello 2 fino al 6 settembre.
Già, quattro rassegne, eccole: il martedì va in scena MEMOMI, il Luce a Milano dedicata al racconto della storia di Milano (si comincia domani, 7 luglio, con il documentario Radio Popolare: Libera e indipendente), il mercoledì c’è INATTESI DAL MONDO dedicata ai capolavori televisivi di livello cinematografico (l’8: Coup Fatal), il venerdì ecco 2015: Odissea nel teatro con film sul mondo del teatro (dopo Victor Victoria del 3 luglio, il 10 tocca a La sera della prima di John Cassavetes), la domenica poi c’è Domenica nello sport sullo sport nello schermo (il 12: Stasera ho vinto anch’io di Robert Wise, sul pugilato).
Molte proiezioni sono introdotte da esperti, si inizia alle 21.15, è tutto gratuito ma bisogna prenotarsi a comunicazione@piccoloteatromilano.it
Per scoprire il programma completo e molto altro: www.piccoloteatro.org

Predestination, regia di Michael e Peter Spierig

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Viaggi cinematografici nel tempo, ancora.
Si può restare intrigati e sedotti da una storia faticosissima da capire?
A me è capitato con Predestination dei gemelli australiani Spierig dove un agente temporale (Ethan Hawke: sempre più bravo) va avanti e indietro nel tempo alla ricerca di un terrorista bombarolo che continua a sfuggirgli, incontrando – durante uno dei viaggi – un personaggio sessualmente ambiguo (Sarah Snook: applausi) che gli racconta la sua vita passata, di quando era Jane, ed ecco un’altra storia dentro la storia, intanto forse ne inizia anche una terza…
Insomma, Predestination è un rompicapo che con pochi trucchi, pochi effetti speciali e senza una struttura narrativa lineare sorprende e spiazza con ribaltamenti e colpi di scena continui, si esce dalla proiezione confusi, spaesati e col cervello sottosopra, detto questo trasuda alte ambizioni ripagate da talento, stile e atmosfere.

Dal 7 luglio all’8 settembre all’Anteo: Il grande cinema da rivedere al cinema

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Otto film spalmati in due mesi, quasi tutti i martedì: inizia il 7 luglio la rassegna di grandi film del cinema italiano, dal 1960 a oggi, curata dal giornale online Cultweek e inizia – non a caso – con la proiezione de La dolce vita di Federico Fellini, introdotta da Maurizio e Gabriele Porro.
Tra gli altri titoli scelti La grande bellezza e Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino (rispettivamente il 14 luglio e il 1° settembre), Umberto D. di Vittorio De Sica (21 luglio), Todo modo di Elio Petri (4 agosto), Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti (8 settembre).
Proiezioni nella sala Cento dell’Anteo in via Milazzo 9, per il cartellone completo, gli orari e altre notizie: www.spaziocinema.info

Spazio Oberdan, dal 7 al 12 luglio: Hong Kong Martial Arts Film

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Sette giorni, sei film, un soggetto: le arti marziali.
Per la felicità degli appassionati del genere martedì 7 luglio inizia una rassegna di classici sulle arti marziali, soprattutto il kung-fu, degli ultimi cinquant’anni, le proiezioni (in lingua originale con sottotitoli in italiano) sono gratuite e l’8 sera, prima di vedere Once Upon a Time in China II, buffet per tutti nel foyer.
A Spazio Oberdan in viale Vittorio Veneto 2, per scoprire il programma e per altre notizie: www.cinetecamilano.it

Dal 1° luglio al 28 agosto: Estate Tabacchi al MIC

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Se Dio vuole di Edoardo Falcone ha inaugurato ieri sera al Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) l’edizione 2015 dell’ Estate Tabacchi che andrà avanti fino al 28 agosto proponendo – oltreché una selezione di titoli visti durante la stagione – alcuni film non distribuiti, qualche classico senza tempo (come La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock il 23 luglio, Casablanca di Michael Curtiz il 20 agosto e I quattrocento colpi di François Truffaut il 28), classici restaurati (I promessi sposi di Mario Bonnard il 16 luglio, con accompagnamento musicale dal vivo) e anche film d’arte ( come Musei Vaticani di Marco Pianigiani il 9 luglio e Chagall – Malevich di Alexander Mitta il 13 agosto).
Comunque proiezioni da martedì a venerdì sempre alle 21, per il programma completo e tanto altro: www.cinetecamilano.it

Dal 3 al 12 luglio a Spazio Oberdan: Michael Caine e Harvey Keitel

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Ottima idea: la Cineteca Italiana approfitta della presenza dei due magnifici attori in Youth – La giovinezza di Paolo Sorrentino per organizzare a Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) una rassegna di dieci loro film – cinque a testa – più (ma è in attesa di conferma) Youth dove, come già ricordato, sono in scena assieme.
Si inizia venerdì 3 luglio con Lo sguardo di Ulisse di Theo Angelopoulos, il 4 ecco Lezioni di piano di Jane Campion, Vestito per uccidere di Brian De Palma e L’uomo che volle farsi re di John Houston, l’11 ci sarà I duellanti di Ridley Scott, le proiezioni continuano fino al 12, per il calendario completo e altre notizie www.cinetecamilano.it

Dal 1°luglio: AriAnteo Chiostro dell’Incoronata e AriAnteo Arena Civica

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Cinema all’aperto, meno uno: il 1° luglio si comincia – o meglio, si continua -.
Da domani infatti all’AriAnteo Porta Genova con 600 posti in funzione dal primo giugno si affiancheranno ben tre nuovi schermi all’aperto, uno all’Arena Civica con 500 posti e ben due – uno da 330 posti, l’altro da 282 – al Chiostro dell’Incoronata.
Già, due schermi all’Incoronata, proprio così, con due proiezioni in contemporanea visto che i film saranno ascoltati dal pubblico in cuffia wireless per non disturbare i residenti.
I film di domani? Se Dio vuole di Edoardo Falcone nella Sala 1 del Chiostro dell’Incoronata, Il sale della terra di Wim Wenders nella sala 2, The Imitation Game di Morten Tyldum all’Arena Civica, le programmazioni andranno avanti fino al 31 agosto tra titoli di stagione, film di qualità, anteprime e musica con 7 concerti per 7 notti d’estate, per conoscere i calendari completi, gli indirizzi, le modalità di partecipazione e tanto altro: www.spaziocinema.info

Ruth & Alex – L’amore cerca casa, regia di Richard Loncraine

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Si sa, non sempre la casa dove si va a vivere da giovani sposi si adatta alle esigenze di un’età più avanzata, figuriamoci se poi è al quinto piano senza ascensore. Tra l’altro Ruth, bianca e insegnante in pensione, e Alex, nero e pittore, la scelsero quando il quartiere non era di moda, invece ora lo è, e lo è troppo, il che la rende molto richiesta.
Che fare, allora? Metterla in vendita – o meglio: pensarci – e cercarne un’altra – o meglio: pensarci -.
Così fanno Ruth e Alex, affidandosi a una nipote immobiliarista che non sta zitta un momento mentre le loro abitudini vengono stravolte dalla malattia dell’amato nonché attempato cane, da un viavai di probabili acquirenti diversamente antipatici o volgari, e pure da un presunto terrorista che minaccia New York.
Ecco in estrema sintesi la trama di Ruth & Alex – L’amore cerca casa, una commedia venata di nostalgia tanto esile, tirata per le lunghe e tendente alla noia quanto garbata e ben recitata da Diane Keaton e Morgan Freeman dove lui è meglio di lei che si agita troppo e fa troppe smorfie.

Big Game – Caccia al Presidente, regia di Jalmari Helander

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In volo sull’Air Force One destinazione Helsinki, per sfuggire a un attacco terroristico il Presidente degli Stati Uniti (Samuel L. Jackson) è costretto a lanciarsi – avvolto in una capsula di salvataggio – nella foresta finlandese dove viene salvato da Oskari, un ragazzino di tredici anni intento a vivere il rito di iniziazione alla caccia armato di arco e frecce, che riuscirà a proteggerlo e a neutralizzare i vari traditori, diversamente armati, arrivati sul luogo per farlo fuori.
Tutto inverosimile, in equilibrio tra racconto di formazione e film d’azione e con finale ovviamente lietissimo, Big GameCaccia al Presidente – indirizzato soprattutto a un pubblico di coetanei di Oskari – si segue con moderato divertimento e poi dura 90 minuti e non un minuto di più.

Dal 1° al 12 Luglio al MIC: Ricordo di Mario Monicelli – I film degli anni settanta

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Cent’anni fa nasceva Mario Monicelli, quarant’anni fa usciva Amici miei: la Cineteca Italiana approfitta del doppio anniversario per organizzare al Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) una rassegna incentrata sui film del regista degli anni settanta.
La società del tempo – usi, costumi e tensioni -, gli italiani – vizi, illusioni, prospettive e delusioni – sempre in equilibrio tra comica amarezza e sarcasmo: appuntamento a martedì 1° luglio alle 17 con Un borghese piccolo piccolo, tra gli altri titoli in programma Caro Michele, Amici miei ( c’è anche Amici miei atto II), Brancaleone alle crociate, Romanzo popolare.
Per il calendario completo e altre indicazioni: www.cinetecamilano.it

Going Clear: Scientology e la prigione della fede, regia di Alex Gibney

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In circolazione ci sono alcuni film dell’orrore ma il più horror di tutti è uscito ieri, si chiama Going Clear: Scientology e la prigione della fede e documenta come la setta fondata nel 1954 da L. Ron Hubbard – con cinquantamila seguaci e protetta dal 1993 dallo statuto di religione, quindi esentasse – altro non sia che una truffa gigantesca.
La storia del fondatore, la nascita di Scientology, la struttura, l’organizzazione, i costi, la dottrina, gli adepti, gli adepti celebri (Tom Cruise, John Travolta, Paul Haggis: i primi due non hanno rilasciato interviste, Haggis eccome!), le manipolazioni, le ingerenze, i ricatti, le testimonianze agghiaccianti di otto fuoriusciti – tra i quali Paul Haggis, appunto -: Alex Gibney scava, indaga, interroga, smonta, intanto in sala ci si appassiona a una vicenda che mette i brividi addosso.
Insomma, ecco un altro tesoro di fine stagione da non lasciarsi scappare.

Ted 2, regia di Seth MacFarlane

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Premessa: non ho visto Ted – uscito nel 2012 e campione di incassi in giro per il mondo -, se lo avessi visto forse avrei fatto a meno di vedere il seguito.
In ogni modo questa volta lo sboccato e scorretto orsacchiotto di peluche, che intanto è diventato adulto, si mette in testa di convolare a nozze ma secondo la legge è un bene e non una persona e quindi, oltre a non poter lavorare come cassiere di un supermercato, si ritrova con il matrimonio annullato.
L’amico del cuore John Bennett ( Mark Wahlberg) e una giovane avvocatessa lo aiuteranno a vedere riconosciuti i suoi diritti, ci riusciranno?
Diritti e diversità, battute e soprattutto battutacce a raffica e alla volte irriferibili, volgarità e gag di ben poco gusto, camei di personaggi famosi e citazioni sparse qua e là: chi ha gradito Ted probabilmente si divertirà anche con Ted 2 – di più o di meno? chissà -, gli altri non so, per quanto mi riguarda non ho riso né ho sorriso, ho faticato ad arrivare alla fine (tra l’altro il film è lungo uno sproposito) e un eventuale seguito del seguito non credo proprio mi vedrà in sala.

Diamante nero, regia di Céline Sciamma

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Avanti ancora con le perle di fine stagione, ecco Diamante nero dove Céline Sciamma senza fare sociologia senza retorica senza facili luoghi comuni con energia e sensibilità, originalità e raffinatezza filma il percorso di formazione e di liberazione di Marieme – sedicenne nera della periferia parigina con mamma pressoché assente, un fratello padrone e due sorelle più piccole – che trova una propria identità nonché grande forza unendosi a un gruppo di coetanee altrettanto offese (la bande de filles del titolo originale) orgogliose, prepotenti, solidali e protettive, spiriti liberi vogliosi di rispetto in lotta contro i pregiudizi, contro i maschi, contro loro stesse.
In equilibrio tra dolore e dolcezza, crudeltà e allegria Diamante nero è un altro film da non lasciarsi scappare: in sala, in sala…

Teneramente folle, regia di Maya Forbes

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Giugno nelle sale, riprendiamo coi tesori di fine stagione: ecco quindi Teneramente folle dove la sceneggiatrice Maya Forbes racconta la sua infanzia difficile con padre affetto da disturbo bipolare attraverso la storia di Cameron, Maggie e delle loro due figliolette affidate alle cure paterne quando mamma Maggie si trasferisce a New York per un Master alla Columbia University.
Riuscirà Cameron – padre irresponsabile e allo stesso tempo amorevole e amoroso – ad allevare Amelia e Faith? e come? e poi riuscirà a ricucire il rapporto con la moglie?
Certo, la regista racconta un tema doloroso e spinoso come la malattia mentale privilegiando toni lievi e rassicuranti e spargendo forse troppo zucchero ma Teneramente folle è un film cui non si riesce a non voler un grandissimo bene e poi Mark Ruffalo dà a Cam milleuna sfumature – tra l’altro verrebbe voglia di riempirlo di abbracci, tenerezza e dolcezza -, Zoe Saldana è una Maggie dolce ed energica semplicemente deliziosa, come le due attrici bambine, e l’amore, già l’amore, si rivela un sentimento dalla forza davvero infinita, invincibile, incontenibile, impareggiabile.
In sala, in sala…

Fuga in tacchi a spillo, regia di Anne Fletcher

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Giugno in sala, tra alcune perle che vi ho già suggerito (intanto ne sono spuntate altre, ne parleremo qui presto) ecco invece un fondo di magazzino: è Fuga in tacchi a spillo dove una poliziotta dal formato tascabile, bacchettona e precisetta (Reese Witherspoon) e una stangona ispanica disinibita e flessuosa (Sofia Vergara), moglie di un narcotrafficante pentito nonché testimone a un processo contro il clan, fuggono per le strade del Texas inseguite da poliziotti corrotti e mariuoli vari.
Incontro/scontro di caratteri al femminile tra sparatorie, petulanti e sguaiati battibecchi che vorrebbero far ridere ma che non fanno neppure sorridere, il tutto è scontato e prima di tutto stentato: noia noia noia e che fatica arrivare ai titoli di coda.

Vulcano, regia di Jayro Bustamante

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Arriva dal Guatemala un altro tesoro di fine stagione.
Maria ha diciassette anni, vive con la sua famiglia di poverissimi contadini in una comunità agricola maya alle pendici del vulcano Pacaya, è promessa in sposa a un uomo del posto e cerca una via di fuga in Pepe, un giovane raccoglitore di caffè che sogna l’America e che partirà ma da solo, lasciandola incinta e vittima di superstizioni e scandalo: ecco in estremissima sintesi Vulcano – opera prima del guatemalteco Jayro Bustamante – che racconta il dolore di gente povera e dimenticata, rassegnata e sfruttata tuttavia ancora aperta ai sogni – ma a che prezzo! – con stile essenziale e asciutto, con immagini dai colori tendenti al grigio, e affidandosi molto ai corpi e ai volti dei protagonisti.
Un peccato perderlo: in sala, in sala…