Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

Dal 14 al 18 ottobre allo Spazio Oberdan: Festival Internazionale del Cinema d’Arte

cinema-d-arte-ape10Ci siamo quasi, domani si comincia: tutto pronto allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) per la 14esima edizione del Festival Internazionale del Cinema d’Arte, la bella rassegna che per cinque giorni valorizza, approfondisce e fa circolare i linguaggi e le tecniche del cinema e dell’arte.

Le proiezioni di 50 film provenienti da 21 paesi, gli incontri, gli ospiti, la giuria, gli appuntamenti speciali, le due sezioni di concorso di sempre (Cinema d’arte e Art lab) e una nuova sezione (Animazione), la premiazione coi vincitori e altro ancora (tutto a ingresso libero) compongono un programma ricco e gustoso da leggere su www.cinetecamilano.it

 

 

26 ottobre al Teatro Dal Verme: Ritrovare le radici per incontrare il futuro – La mia Basilicata

coppolaMancano ancora due settimane ma considerando l’ospite della serata e considerando che l’ingresso sarà libero fino esaurimento dei posti è meglio segnalare con grande anticipo l’appuntamento con Francis Ford Coppola che, ospite di Meet the Media Guru e della Regione Basilicata, – regione d’origine dei suoi antenati – si racconterà e parlerà, come sottolinea il titolo dell’incontro, di radici e dei tanti ricordi legati a quella terra.

Al Teatro Dal Verme (via San Giovanni sul Muro 2) il 26 ottobre alle 19.30, per saperne di più e per prenotarsi: www.meetthemediaguru.org

Much loved, regia di Nabil Ayouch

muchDi notte indossano abiti succinti e luccicanti e fanno le prostitute, vendendosi a caro prezzo con disinvoltura e sicurezza a turisti europei e a sauditi ricchi sfondati – ugualmente affamati – nei locali equivoci di Marrakech; di giorno indossano tute e pigiamoni colorati, vivono insieme in locali stretti, ridono, scherzano, sono amiche, solidarizzano, si proteggono, si mettono il velo, vanno a fare la spesa, Noha porta i soldi guadagnati alla mamma che le cresce il figlio e che pur avendola allontanata li accetta con ingratitudine, e sperano in un futuro normale altrove, lontano dai soprusi degli uomini: Much loved è stato bandito dal Marocco, il regista Nabil Ayouch vive sotto scorta e una delle interpreti vive all’estero, del resto il viaggio dentro le nottate e le giornate di quattro donne – senza padroni, prostitute per scelta che decidono con chi andare subendo violenza e umiliazioni – smaschera l’ipocrisia della società marocchina dominata dal danaro mettendola a nudo con coraggio, scene e linguaggio espliciti e sfidando le autorità pur con qualche dose di voyerismo di troppo.

Dall’11 ottobre al 1°novembre: Cineclub vietato ai maggiori al Museo Interattivo del Cinema

formicheProprio così, bambini in sala (insomma: fino ai 18), adulti fuori: inizia oggi pomeriggio con Frozen – Il regno di ghiaccio in versione karaoke la seconda edizione del Cineclub vietato ai maggiori, il prossimo appuntamento è fissato per domenica 18 con Home – A casa, il 25 arriva Albert e il diamante magico, il 1° novembre chiuderà la rassegna Minuscule – La valle delle formiche perdute.

Al Museo Interattivo del Cinema in viale Fulvio Testi 121, le proiezioni iniziano alle 15, per saperne di più: www.cinetecamilano.it

Poli opposti, regia di Max Croci

poliPazienza se fin dal titolo si capisce come andrà a finire tra due vicini di pianerottolo, il terapista di coppia in fase di divorzio Stefano (Luca Argentero) e l’avvocato divorzista Claudia (Sarah Felberbaum), tanto affabile e dai modi garbati lui, tanto isterica e piena di rancore e veleno verso gli uomini lei. Le commedie romantiche ci piacciono e ne abbiamo una voglia matta, il problema di Poli opposti è lo svolgimento e ci sono voluti otto sceneggiatori – sedici mani! -, per scrivere un copione esile esile fatto di situazioni banali banali (infarcite di invadenti marchi in bellavista) senza battute né smalto e così gli 85 minuti scorrono a fatica e si fanno sentire.

E che peccato però.

A Napoli non piove mai, regia di Sergio Assisi

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Barnaba (Sergio Assisi) ha 38 anni, è affetto dalla sindrome di Peter Pan, vive con mammà e papà, si sveglia poco prima dell’una meno venti, passa il giorno a non fare nulla eccetto scattare foto per strada e continua a credere in un destino benevolo; Jacopo (Ernesto Lama) è un impiegato affetto dalla sindrome dell’abbandono, frustrato e sempre sull’orlo del suicidio; Sonia (Valentina Corti) è una restauratrice affetta dalla sindrome di Stendhal in trasferta dal Nord per riparare il quadro di una chiesa: benvenuti al Sud, benvenuti nella Napoli di Sergio Assisi, dipinta come una città colorata, luminosa, simpatica, allegra, spensierata, al di sopra del malaffare, sempre pronta ad accogliere e abitata da persone che non si fanno piegare dalle difficoltà e che continuano a sperare di vedere realizzati i propri sogni.

A Napoli non piove mai è una commedia esile, leggera, piena zeppa di folklore e luoghi comuni e con battute, giochi ed equivoci linguistici davvero ai minimi che non fanno neppure ridere ma almeno non ha pretese, il che è già qualcosa, e poi è un’opera prima con tutti gli sforzi di produzione e distribuzione che la cosa comporta e poi gli attori di contorno sono ben scelti e infine le musiche di Louis Siciliano Aluei si fanno sentire con piacere.

Reversal – La fuga è solo l’inizio, regia di José Manuel Cravioto

Reversal_PosterDataIl film inizia presentandoci una ragazza legata a un materasso lurido e l’aguzzino che la tiene prigioniera e va avanti mostrandoci la ribellione della rapita che una volta libera si mette sulle tracce di altre ragazze tenute prigioniere per conto non vi dico di chi – ahi ahi, l’amour! -: ecco Reversal – La fuga è solo l’inizio dove scorre sangue a palate ma nessuna sostanza, tanta confusione, tanta sporcizia, molta approssimazione e zero brividi. E si arriva alla fine degli ottanta – eterni! – minuti davvero sfiniti, sempreché non ci si arrenda prima.

Dal 12 al 15 ottobre: CinemaDays, al cinema con 3 euro

cinema-days-sitoQuattro giorni, 2500 sale coinvolte su e giù per l’Italia, quasi tutte le sale milanesi: torna CinemaDays – il cinema a 3 euro (film in 3D esclusi) promosso da Anec, Anem, e Anica -, i quattro giorni in effetti raddoppiano dal momento che nelle sale del gruppo The Space sarà possibile andare al cinema con lo sconto anche dal 19 al 22 ottobre ma le sorprese non finiscono qui, per sapere tutto: www.cinemadays.it

Black Mass – L’ultimo gangster, regia di Scott Cooper

Black-MassJames Bulger è un gangster irlandese di base nella Boston del sud che trova copertura, silenzio e protezione ai suoi crimini e ai suoi malaffari in un agente dell’FBI amico di infanzia affamato di carriera, il tutto in cambio di informazioni sulla mafia italiana, nemico di entrambi: ecco Black Mass – L’Ultimo Gangster che ispirandosi al romanzo di Dick Lehr e Gerard O’ Neill racconta le storie ascendenti del criminale Bulger e del poliziotto Connoly, dagli anni Settanta fino a tutti gli Ottanta e ben oltre, ecco un gangster movie ben confezionato, che funziona, intrattiene e scorre con ritmo, merito anche di un buon cast, a cominciare da Johnny Depp qui calvo, con occhi azzurri e denti anneriti, insomma quasi irriconoscibile.

In sala in sala, dimenticandosi per un paio d’ore di Coppola e Scorsese, maestri impareggiabili inarrivabili del genere.

Dal 12 al 21 ottobre al cinema Beltrade: Mondovisioni

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Giro girotondo attorno al mondo per conoscerne i diritti umani, l’attualità e tanto altro attraverso documentari: dopo il festival di Ferrara arriva a Milano al cinema Beltrade (via Oxilia 10) Mondovisioni, la rassegna della rivista Internazionale.

Otto i titoli in programma, si inizia lunedì 12 ottobre alle 20 con Life is Sacred dedicato a Antanas Mockus che in Colombia combatte contro il malaffare e il traffico della droga, alle 22 poi si vola in Cina con The Chinese Major, ritratto di Geng Yanbo, il sindaco di Datong che vorrebbe ridare alla città la sua gloria passata.

Fino al 21 ottobre, per il calendario completo delle proiezioni e altro: www.cinemabeltrade.net

Life, regia di Anton Corbijn

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Storia del servizio fotografico apparso nel marzo del ’55 sulla rivista Life che ritraeva James Dean – non ancora mito – a passeggio sotto la pioggia infagottato in un cappottone scuro e poi a casa, nell’Indiana, tra gli affetti autentici e gli equilibri, storia dell’amicizia breve e conflittuale tra l’attore ai tempi 24enne (interpretato da Dane DeHaan, che assomiglia a Dean giusto un po’ ma non è Dean) e il fotografo Dennis Stock (qui Robert Pattinson): ecco molto in breve Life che concentrandosi sull’ultimo anno di vita dell’attore – consegnato alla leggenda dalla morte prematura – fotografa il carattere ribelle, i tormenti, le insicurezze, le malinconie e le insofferenze dell’uomo e riflette sui meccanismi e le regole del successo nonché sulle pressioni dei produttori, solo che il tutto ha un’eleganza un po’ troppo fredda per appassionare e coinvolgere più di tanto.

9 ottobre al Metropolis 2.0 di Paderno Dugnano: per ricordare John Lennon con un concerto e con La vita è facile ad occhi chiusi

la vitaIl 9 ottobre John Lennon compirebbe 75 anni e allora al Metropolis 2.0 di Paderno Dugnano (via Oslavia 8, www.cinetecamilano.it ) hanno pensato bene di ricordarlo con il concerto del gruppo The Abbey Road (alle 21) e con la proiezione (alle 22) di La vita è più facile ad occhi chiusi, gioiello spagnolo molto premiato in patria – finalmente nelle sale italiane – ispirato alla commovente storia di Juan Carriòn, un professore d’inglese che nel 1966 – in pieno regime franchista – incontrò per davvero John Lennon ad Almeria, dove il beatle stava girando Come ho vinto la guerra di Richard Lester, ottenendo la correzione dei testi delle sue canzoni in modo da poterli poi insegnare agli alunni.

Nel film di David Trueba l’insegnante appassionato di Beatles si chiama Antonio (Javier Cámara: strepitoso) e ad accompagnarlo verso Almeria per sottoporre a John Lennon le sue traduzioni sono una giovane donna in fuga dal collegio e un ragazzo di sedici anni in fuga dalla famiglia, entrambi alla ricerca di indipendenza.

Per tutti e tre il viaggio sarà un’avventura verso la speranza, la libertà e il cambiamento e su quella macchina – con Antonio, Belén e Juanjo – saliamo anche noi, restando incantati da una storia bella, delicata, tenera, malinconica, profumata, piena di sfumature, di atmosfere gentili e di musica…

In sala in sala in sala: perdersi La vita è più facile ad occhi chiusi sarebbe un peccato.

P.S. A Milano il film è in programmazione all’Anteo e al Beltrade.

 

Spazio Ligera: Pupi Avati – I tre volti dell’Emilia

pupi avatiTre mercoledì, tre film – dei tanti – di Pupi Avati ambientati in Emilia, tre facce di una terra dai molteplici volti: torna il cinema allo spazio ligera (via Padova 133) e torna con una piccola rassegna sul regista emiliano curata da Luca Servini che introdurrà le proiezioni.

Tre mercoledì, si diceva, e si inizia stasera, alle 21.30, con La mazurka del Barone, della Santa e del fico fiorone, una commedia molto grottesca su superstizioni, leggende e religione. Gli altri due titoli sono Una gita scolastica (il 14 ottobre) e Zeder (il 21), con Gabriele Lavia protagonista e trama horror.

Si entra con tessera, per saperne di più www.ligera.it

Dal 12 ottobre al 6 novembre: La Statale cinema

anime nereCinque lunedì, cinque film su tematiche di attualità introdotti dagli autori, da giornalisti e da studiosi, un luogo di proiezione, l’Aula Magna della Statale (via Festa del Perdono 7): ecco La Statale cinema, si inizia il 12 ottobre alle 20 con Anime nere di Francesco Munzi – una storia familiare sullo sfondo della ‘ndrangheta calabrese – accompagnato dal regista e da Nando della Chiesa; il 19 poi, sempre alle 20, è in programma Agora di Alejandro Amenábar, introdotto da Silvia Rochey e Umberto Bottazzini, per il calendario completo e tante altre notizie: www.unimi.it

Mercoledì al Cineteatro Trieste: Il sapore delle immagini

UNA-CENA-QUASI-PERFETTANel corso del tempo è stato Cinema Teatro Trieste, Cinema Sempione e una sala per film hard. Poi si spensero anche le luci rosse e i locali di via Pacinotti 6 restarono al buio fino a quando furono rilevati e trasformati nel Cineteatro Trieste, un ristorante/enoteca con grande schermo dove quindi dopo un aperitivo o dopo aver cenato si può vedere un film.

Si inizia questa sera alle 21.45 con il docufilm Love, Marilyn – I diari segreti con interviste, materiali, foto e filmati sull’attrice americana, il 14 ottobre è in programma una commedia molto nera del 1996, Una cena quasi perfetta, si continua gli altri mercoledì di ottobre, per saperne di più: www.ristoranteconmusicadalvivomilano.it

Arcade Fire: The Reflektor Tapes, di Kahlil Joseph

ArcadeFire_LOCok Dall’ultimo festival di Toronto in Italia, solo per due giorni – il 14 e il 15 ottobre -, in una selezione di sale (per l’elenco: www.nexodigital.it ): sta per arrivare Arcade Fire: The Reflektor Tapes, viaggio sonoro alla scoperta di Reflecktor, l’album del gruppo musicale indie canadese, attraverso i luoghi dove è stato scritto, realizzato, registrato, cantato.

 

24 ottobre: Galà del Club Service Amitié Sans Frontières

clubUna serata, doppio aiuto: torna il tradizionale Galà di beneficenza con lotteria e tanti premi organizzato dal Club Service Amitié Sans Frontières Milano (associazione senza scopo di lucro, promotrice di iniziative solidali) e il ricavato della serata sarà suddiviso tra il progetto Soccorso Siria per aiutare i bambini dei campi profughi vittime di guerre in Medio Oriente (per 1/3) e l’Associazione per lo Studio e la Tutela della Maternità ad Alto Rischio Onlus (per 2/3).

Il 24 ottobre alle 19.30, a Palazzo Bovara, Sala delle Colonne, Corso Venezia 51: per saperne di più milano@asf-italia.org

Sopravvissuto – The Martian, regia di Ridley Scott

sopravvissuto-the-martian-featurette-con-matt-damon-newsEssere creduto morto dal resto dell’equipaggio a causa di una tempesta di sabbia durante una missione su Marte: ecco cosa càpita all’astronauta Mark Watney (Matt Damon: più bravo di sempre), al contrario vivo e vegeto sul Pianeta Rosso e con viveri sufficienti per un periodo di tempo limitato.

Mark vive il suo isolamento mascherando paura e angoscia di ironia e serenità, non si perde d’animo né cede alla rassegnazione, vive quasi come ordinaria la sua avventura fuori dal comune, si industria per sopravvivere (è un botanico) e per riattivare le comunicazioni con la Terra e la sua resistenza e suoi sforzi di volontà saranno alla fine premiati, cosi come il nostro desiderio di ritrovare in buona forma – dopo qualche opera spaziale dimenticabile – Ridley Scott.

Sopravvissuto – The Martian è un film che coinvolge e avvince, in equilibrio tra dramma e toni leggeri da commedia, ha una colonna sonora trascinantissima, e pazienza per qualche dose di retorica di troppo e la lunghezza eccessiva nonché inutile: comunque bentornato Scott.