Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

15 novembre al Teatro Franco Parenti: From Caligari to Hitler

bannerAppuntamento domenica 15 alle 20 al Teatro Franco Parenti (via Pier Lombardo 14) per la proiezione del documentario From Caligari to HitlerIl cinema tedesco nell’era delle masse di Rϋdiger Suchsland, un viaggio che ripercorre il cinema tedesco durante la Repubblica di Weimar (1918-1933) – gli anni di Fritz Lang, Ernst Lubitsch e Friedrich Murnau per intenderci – partendo proprio dal celebre Il Gabinetto del Dottor Caligari di Robert Wiene.

L’ingresso costa 6.50 €, per saperne di più: www.teatrofrancoparenti.it

Gli ultimi saranno ultimi, regia di Massimiliano Bruno

foto-gli-ultimi-saranno-ultimi-5-lowLuciana è una donna come mille altre, fa l’operaia ad Anguillara in una fabbrica di parrucche, ha uno stipendio basso ma dignitoso, una vita senza pretese ma dignitosa assieme a Stefano, marito ideoso ma disoccupato, cialtrone e traditore ma de core e viene licenziata perché in attesa di un figlio. Antonio invece è un poliziotto spedito con disonore dal Veneto nella provincia laziale.

Luciana senza più speranze senza più garanzie per il futuro senza più equilibri, sola e disperatissima contro tutto e contro tutti e Antonio perseguitato dalla brutta reputazione sono i due ultimi della storia e si incontrano alla fine di questa commedia dai risvolti tragici che si addentra nella realtà dei nostri tempi precari – riuscendoci al netto di difetti, imperfezioni e stonature – con umana comprensione, tenerezza e partecipazione e se è vero che gli ultimi saranno ultimi è vero anche che esistono dei valori sui quali contare che ci possono salvare e sono l’amicizia, l’amore e l’accettazione dei propri sbagli.

Paola Cortellesi è brava che più brava e la sua Luciana vibra, si dispera, è patetica e grintosa, si sente attaccata e si difende come può; Stefano è Alessandro Gassman, sempre più bravo e maturo, Fabrizio Bentivoglio – nel ruolo di Antonio – è forse il meno credibile, sarà anche che deve parlare con accento veneto, in ogni modo rende bene la gravità del suo poliziotto.

Un’ultima cosa, la partecipazione del regista ai suoi personaggi è contagiosa: in sala in sala…

 

14 novembre: Musical per la legalità – Fiori tra le rocce

concerto milano agg 2La giornata della legalità e della giustizia organizzata per sabato 14 novembre dalla Fondazione Carlo Perini – dopo il convegno con inizio alle 15.30 all’Istituto Penale per Minorenni Cesare Beccaria (via dei Calchi Taeggi 20) su Periferie urbane nuova frontiera della legalità al quale parteciperanno moltissimi ospiti – a partire dalle 20.45 si sposterà al Cine Teatro della Chiesa di San Giovanni Bosco (via Mar Nero 10, zona Baggio) per il Musical per la legalità: Fiori tra le rocce, l’ingresso è gratuito, per saperne di più sul programma della giornata, sulla Fondazione Perini e le sue iniziative : www.circoloperini.com

Lunedì 16 novembre a Sarpi oTTo: Gran Finale di CineMi

medFinale coi fiocchi tutto dedicato a un milanese d’adozione della rassegna di film legati a Milano organizzata da Gino&Michele e oTTo della quale abbiamo parlato quando è iniziata, a giugno. Infatti si chiude – nella speranza di ricominciare  presto – con tre film di Gabriele Salvatores – Happy Family, Marrakech Express e Mediterraneo – proiettati a partire dalle 18.30 uno dopo l’altro con una breve introduzione di ciascuno.

Ovviamente non bisogna vederli tutti e tre e prima, durante e dopo i film si può bere o mangiare qualcosa.

In via Paolo Sarpi 8, l’ingresso è gratuito, per saperne di più: www.sarpiotto.com

Matrimonio al Sud, regia di Paolo Costella

matrIl figlio di Lorenzo Colombo (Massimo Boldi), un industriale milanese che più milanese (ha una ditta di salumi che invadono la scena fino all’indigestione virtuale: si chiama product placement) e la figlia di Pasquale Caprioli (Biagio Izzo), un pizzaiolo campano che più campano, si amano e si vogliono sposare.

E allora? E allora apriti cielo, perché ai due padri (le mamme sono molto più avanti, e le due interpreti – Debora Villa e Barbara Tabita – sono le migliori del gruppo…) la faccenda non va giù. Gli stereotipi, i pregiudizi e i luoghi comuni su Nord e Sud, terroni e polentoni sono triti, ritriti e abusati – in una parola: vecchi – ma questo è il meno, il problema di Matrimonio al Sud è che manca una sceneggiatura anche esile esile, banale banale e così la girandola di equivoci, battute, battibecchi e malintesi sullo scontro di civiltà procede a vuoto per cento minuti che non passano mai.

In ogni modo il matrimonio al Sud di Teo e Sofia stile cafonal viene organizzato in un paio di giorni, che velocità!

Fino al 25 novembre al Cinema Teatro San Carlo: il cinema di Pier Paolo Pasolini

La_ricotta_PasoliniAncora il cinema di Pier Paolo Pasolini: ieri c’è stato Accattone, restano altri due mercoledì, per il 18 novembre sono in programma La ricotta e Cosa sono le nuvole, per il 25 Il vangelo secondo Matteo. 

Al Cinema Teatro San Carlo (via Morozzo della Rocca 12), le proiezioni iniziano alle ore 21, l’ingresso è gratuito, per informazioni 02 86455162.

Dal 15 al 22 novembre al Museo Interattivo del Cinema: Tutto il cinema di Matteo Garrone

reaVenerdì 13 inizia – dislocata tra Spazio Oberdan, Museo Interattivo del Cinema e Area Metropolis 2.0 di Paderno Dugnano – l’ottava edizione di Piccolo Grande Cinema, la rassegna dedicata alle nuove generazioni e alle loro famiglie, il programma è come sempre molto gustoso, ricco di anteprime, film da rivedere, sorprese, omaggi, novità, riflessioni, sezioni, laboratori e incontri, il tutto da scoprire su http://pgc.cinetecamilano.it/2015/ .

Omaggi, si diceva, infatti Piccolo Grande Cinema comprende anche una retrospettiva dedicata a Matteo Garrone, si comincia domenica 15 alle ore 15 al Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) con Primo amore, seguito da Terra di mezzo seguito da Reality (tre titoli più per adulti), sabato 21 il regista incontrerà il pubblico presente alla proiezione de Il racconto dei racconti, per il calendario completo e altre notizie: www.cinetecamilano.it

13, 14, 15 e 20 novembre a Melzo: Officina Italia Visioni

Marco MissiroliCi siamo, inizia domani – dislocata tra Palazzo/Teatro Trivulzio e il Cinema Arcadia di Melzo – la prima edizione di Officina Italia Visioni, il Festival diretto da Antonio Scurati e Alessandro Bertante che attraverso incontri e confronti con il pubblico, letture, aperitivi, mostre, proiezioni (il 20 alle 14.30 c’è Lo cunto de li cunti di Matteo Garrone, che incontrerà il pubblico dopo il film), workshop e il premio letterario Romanzo per il Cinema – Città di Melzo cerca di fare il punto tra la scrittura letteraria e la scrittura per il cinema.

Ma il programma è ricco di appuntamenti, di proposte, di sguardi e di ospiti, diciamo solo che venerdì 13 novembre dalle 10 alle 13 c’è l’incontro con Salvatore De Mola su L’adattamento per il cinema e la televisione e che alle 18.30  – dopo la presentazione della cinquina dei finalisti del premio  – la parola passerà agli autori (tra i quali Marco Missiroli, Eleonora Caruso e Giorgio Fontana) per la letture di brani tratti da opere alle quali stanno lavorando, per conoscere il programma completo (è tutto gratuito), per informazioni su come arrivarci e altre notizie www.comune.melzo.mi.it

Fino al 30 novembre al Circolo Familiare: Pasolini – Una storia sbagliata

ucCinque lunedì, cinque film, un autore: Pier Paolo Pasolini. Dopo Mamma Roma e Il vangelo secondo Matteo continua al Circolo Familiare di Unità Proletaria (viale Monza 140) la rassegna – a cura di Claudio Zito e Marcello Perucca – dedicata a Pasolini.

Il 16 è in programma Uccellacci e uccellini con Totò e Ninetto Davoli, il 22 proiezioni de La ricotta, La terra vista dalla luna e Che cosa sono le nuvole?, chiude il ciclo, il 30 novembre, Salò o le 120 giornate di Sodoma.

I film iniziano alle 21, l’ingresso costa 2€, dalle 20 si può cenare prenotandosi al numero 339 8703833, per saperne di più www.cineforumdelcircolo.it

Spectre, regia di Sam Mendes

speRiecco James Bond, riecco Sam Mendes, che ha diretto anche Skyfall, la puntata precedente di Spectre.

Dunque, ricapitolando in ordine sparso: le donne? Sì sì, ci sono, questa volta c’è pure una Bond lady (Monica Bellucci, anni 51, sta in scena poco meno di cinque minuti, è in un certo senso il motore della storia e i suoi minuti hanno avuto una risonanza mediatica incredibile) e la Bond girl è Léa Seydoux.

Andiamo avanti: le macchine? Oh sì, ci sono, certo. E gli elicotteri? Pure, ovvio, e c’è anche una funivia. E gli inseguimenti? Altroché, immancabili come il celebre Martini, del resto. E poi si viaggia tanto (dopo una magnifica coinvolgente sequenza d’apertura a Città del Messico, si vola a Roma, poi in Austria, poi a Tangeri, poi a Londra) alla ricerca della Spectre, l’associazione terroristica, e dell’uomo che la dirige.

Procediamo: Bond non si fa mai un graffio, ha i capelli sempre in ordine e i bottoni delle giacche abbottonati, le sue camicie sono sempre stirate e immacolate anche dopo che un edificio gli crolla quasi addosso, cambia abito di continuo, non mangia mai, non dorme mai e potremmo andare avanti ma basta così, come avrete capito gli ingredienti ci sono ma l’adrenalina e il ritmo, che poi sono gli ingredienti fondamentali della saga di James Bond? Ma sì che ci sono, anche se altalenanti e di sicuro meno vigorosi rispetto a Skyfall (che mi riavvicinò a 007: ebbene sì, non ho visto più di qualche avventura di Bond, vediamo se qualcuno ripercorre le vicende dell’agente segreto, magari dagli inizi fino a quest’ultima puntata, la numero 24…).

Per chiudere, qualche taglio qua e là per ridurne la durata (quasi due ore e mezza: troppe anche se non ci si annoia) non guastava e ogni tanto si ha l’impressione che Daniel Craig e Sam Mendes vivano un po’ di rendita di Skyfall, ma va bene così, quindi buon divertimento con Spectre.

P.S. Il cinema Centrale (via Torino 30/32) proietta il film in versione originale con sottotitoli in italiana, una bella occasione.

Domenica 15/11 al Cineclub ZARBO d’ESSAI: Il cinema ritrovato, ogni domenica un film da riscoprire

ALBINOIChe film proporrà domenica 15 novembre il Cineclub ZARBO d’ESSAI? Eccolo: è Nόi Albinόi di Dagur Kári, è una pellicola islandese del 2003 e Nόi è un ragazzo albino di diciassette anni che vive in un fiordo islandese ma che sogna di fare soldi per scappare molto molto lontano.

In via Gaetano De Castillia 9, si entra con tessera Arci più contributo, la proiezione inizia alle 21.15, per informazioni zerbodessai@tiscali.it oppure 347 2768735

10 novembre nella sede di ChiAmaMilano: due documentari sul Congo

doc congoL’invito arriva dall’Associazione Laica Bambini Africani e da ChiAmaMilano, ed è per la proiezione di due documentari sul Congo, Mines de Rien di Douglas Ntimasiemi e Code minier di Bodil Furu. Prendiamone nota: martedì 10 novembre alle 18 nella sede di ChiAmaMilano (via Laghetto 2), l’ingresso è libero fino esaurimento posti, ci si può prenotare telefonando al numero 02 76394142 oppure scrivendo a negozio@chiamamilano.it

Alaska, regia di Claudio Cupellini

alFausto, un italiano di 30 anni, e Nadine, una francese di 20, stanno fumando nella terrazza di un albergo di Parigi dove lui lavora come cameriere e dove lei sta facendo un casting per fotomodelle. Iniziano a parlare, si capisce da subito che sono entrambi molto fragili, tanto indifesi e disperati e soprattutto soli e senza radici. Di lì a poco Fausto finisce in galera per aver malmenato un cliente che li aveva sorpresi nella sua suite, Nadine a Milano per sfilare, si ritrovano dopo qualche anno, innamorati di un amore tormentato fatto di amore e di odio, e di botte, e di urla, e di ostacoli, e di sangue, e di pressioni, e di gelosie, e di tradimenti, e di riappacificazioni in un continuo su e giù di dramma e melodramma, fino a che in galera ci va a finire lei…

Su e giù e ancora su e di nuovo giù tra dramma e melodramma, si diceva, e il problema del film sta proprio in questo sali e scendi certamente vitale ma ripetuto, ripetitivo e alla fine estenuante e così la storia a furia di accumulare a un certo punto inizia ad arrancare e a deragliare per alcune scelte stonate che le levano credibilità e inoltre anche se i due protagonisti (Elio Gemano e Astrid Berges-Frisbey) se la cavano nei loro ruoli estremi non ci si appassiona più di tanto alle loro sorti.

Cineclub ZARBO d’ESSAI: Il cinema ritrovato, ogni domenica un film da riscoprire

SONEGOSe non avete già impegni, questa sera al Cineclub ZARBO d’ESSAI (via Gaetano De Castillia 9) c’è un appuntamento coi fiocchi: alle 21.15 proiezione de Lo scopone scientifico e a seguire Tatti Sanguineti svelerà tanti segreti di Rodolfo Sonego, autore della sceneggiatura della commedia diretta da Luigi Comencini nel 1972 nonché di quelle di tanti altri film, al centro del suo gustosissimo libro Il cervello di Alberto Sordi – Rodolfo Sonego e il suo cinema pubblicato da Adelphi.

Si entra con tessera ARCI più un contributo libero, per saperne di più ecco il numero di telefono: 347 2768735.

45 anni, regia di Andrew Haigh

45-anniKate e Geoff Mercer vivono in una bella casa nella tranquilla nebbiosa campagna inglese, lei è nel pieno dei preparativi della festa per il 45esimo anniversario di nozze e tutto scorre sereno e in armonia fino a che arriva una lettera indirizzata a Geoff: in Svizzera è stato ritrovato – dopo cinquant’anni – il corpo di Katya, ai tempi fidanzata di lui, caduta in un crepaccio durante un’escursione in montagna.

La notizia fa da detonatore, mina la solidità, gli equilibri e le certezze della coppia, riapre ferite, innesca dubbi, interrogativi, tormenti, rimpianti; Geoff guarda al presente e al futuro ma viene inghiottito dal passato, Kate si chiede come sarebbe stata la vita, quali sarebbero state le scelte del marito se Katya non avesse fatto quella fine, insomma i 45 anni vissuti insieme vengono riconsiderati e messi in discussione fino al significativo gesto finale di Kate, sulle note di Smoke Gets In Your Eyes dei Platters.

45 anni è un film molto composto e molto rigoroso, interpretato da due attori – Charlotte Rampling e Tom Courtenay – che recitano per sottrazione e con ricchezza di sfumature e sguardi e che definire in stato di grazia, magnifici e sublimi è quasi riduttivo.

Da vedere, da vivere…

Freeheld: Amore giustizia uguaglianza, regia di Peter Sollett

frIspirato a una storia vera, accaduta anni fa nello stato del New Jersey

Laurel Hester (Julianne Moore) – poliziotta di lungo corso – sta morendo di cancro e vorrebbe passare la sua pensione alla giovane compagna Stacie Andree (Ellen Page) ma i funzionari della Contea respingono la richiesta e il film ripercorre la lunga appassionata battaglia di Laurel fino all’ultimo giorno di vita, affiancata dal collega Dane e da un attivista omosessuale che l’aiuta a rendere la vicenda un caso nazionale.

Freeheld è ispirato a una storia vera, come si diceva, su una causa nobile e sacrosanta ma questo non basta e il film – in equilibrio tra dramma sul cancro e dramma sui diritti civili – è convenzionale, piatto e senza guizzi (pensare che lo sceneggiatore è lo stesso di Philadelphia di Jonathan Demme), non coinvolge e poi le due protagoniste non destano particolare partecipazione anche se più di qualche lacrima scappa, inevitabilmente.

Insomma, oltreché il messaggio non c’è molto.

Dall’8 novembre al 26 febbraio 2016 alle Gallerie d’Italia: Rassegna cinematografica in occasione della mostra “Hayez”

bacioMentre alle Gallerie d’Italia (piazza della Scala 6) è in corso – fino al 21 febbraio – la mostra su Francesco Hayez, grande maestro dell’Ottocento italiano, la Cineteca ne approfitta per organizzare sempre alle Gallerie una rassegna di film ispirati alla sua pittura e per rendere l’ispirazione più chiara e definita ogni film sarà collegato a un quadro e preceduto quindi da uno zoom su di esso.

Si inizia domenica 8 novembre alle 15 con Senso di Luchino Visconti associabile a Il bacio (visita guidata al quadro alle 14.30), domenica 15 novembre ci sarà Il vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini collegato a Ecce Homo, le proiezioni continuano fino al 26 febbraio, per il calendario completo e tanto altro www.cinetecadimilano.it e www.gallerieditalia.com

Tutto gratuito, ma bisogna prenotarsi telefonando al numero 800 167619 o scrivendo a info@gallerieditalia.com

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Parco Agricolo Sud Milano: Food Film Festival – rassegna di arte cinematografica e cibo

food Locandina2015Continua nei paesi coinvolti dal progetto Food Film Festival – la rassegna cinematografica attorno al cibo e alla sostenibilità – e continua riflettendo sulle tematiche di Expo 2015.

Ogni appuntamento è scandito come segue: alle 19.30 c’è un aperitivo-degustazione a tema di prodotti del Parco agricolo Sud Milano e alle 20.30 inizia la proiezione di un film, di un cortometraggio o di un documentario comunque legato al cibo.

Questa sera ci si ritrova a Pregnana Milanese con Trashed di Candida Brady, il 12 a Locate Triulzi con Genuino clandestino di Nicola Angrisano, per il calendario completo, per conoscere tutti i dettagli delle serate, per prenotazioni e tanto altro www.foodfilmfestival.info