Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

2 e 3 febbraio: Goya – Visioni di carne e sangue, regia di David Bickerstaff

Goya_POSTER_webContinua la grande arte al cinema, e continua con Goya – Visioni di carne e sangue, il bel documentario di David Bickerstaff che ci conduce per 85 minuti dentro la mostra Goya: The Portraits della National Gallery di Londra guidati dal curatore, da altri esperti e da alcuni artisti  che coi loro approfondimenti ci fanno scoprire la vita, la psicologia e la carriera artistica di Francisco Goya – uno dei maggiori artisti spagnoli, e non solo, di sempre -.

Al cinema solo il 2 e il 3 febbraio, per l’elenco delle sale coinvolte www.nexodigital.it

Point Break, regia di Ericson Core

pointRiecco il rifacimento di un film di culto, ecco Point Break di Ericson Core, remake dell’omonimo film di Kate Bigelow del 1991, riecco quindi Johnny Utah (ieri Keanu Reeves, oggi Luke Bracey), appassionato di sport estremissimi che si arruola nell’FBI dopo la morte di un amico infiltrandosi così nella banda di atleti guidata da Bodhi (allora Patrick Swayze, oggi Edgar Ramirez) sospettata di organizzare azioni criminali dal grande impatto spettacolare ai danni di multinazionali.

Snowboard, free climbing, skydiving, paracadutismo, onde gigantesche, neve fresca, vertigini, motocross… le acrobazie sportive sono incredibili, adrenaliniche, oltre ogni limite e in giro per mezzo mondo, gli atleti sono dei belloni biondi o bruni, molto barbuti e molto tatuati, ma oltre questo c’è il vuoto, la storia dov’è? La risposta è semplice semplice, non c’è.

28 gennaio: Gli Incontri della Civica

oxContinuano gli Incontri della Civica (viale Fulvio Testi 121) del giovedì, il protagonista dell’appuntamento di oggi è Leonardo Recalcati, produttore del documentario Lina Wertmϋller – Dietro gli occhiali bianchi, viaggio nella vita e nella carriera della regista diretto da Valerio Ruiz.

Si inizia alle 14.30 con la proiezione del film, a seguire Leonardo Recalcati parlerà di produzione, di come si produce un film e dei canali di distribuzione in un incontro moderato da Fabrizio Centola.

E’ tutto gratuito, per partecipare bisogna prenotarsi all’indirizzo incontricinema@fondazionemilano.eu

Dal 27 gennaio al 9 marzo all’Auditorium San Fedele: Diritti… al cinema!

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Quattro mercoledì sera – spalmati tra il 27 gennaio e il 9 marzo – quattro film e un tema, le fragilità dell’esistenza: torna per il quinto anno all’Auditorium San Fedele (via Ulrico Hoepli 3) Diritti… al cinema!, rassegna di film legati all’attualità dove a ciascuna proiezione segue un incontro con magistrati, esperti, giornalisti.

Le serate iniziano alle 19.45, il primo film (27/01) è Timbuctu di Abderrahmane Sissako, gli altri sono La famiglia Bélier di Eric Lartegau (10/02), Pride di Matthew Warchus (24/02) e Un mondo fragile di César Augusto Acevedo (9/03), per conoscere gli ospiti, per i biglietti e altre notizie www.centrosanfedele.net

Se mi lasci non vale, regia di Vincenzo Salemme

se miAbbandonati all’improvviso e tanto delusi dalle rispettive fidanzate, Vincenzo (Vincenzo Salemme) e Paolo (Paolo Calabresi) – amici e solidali per caso – imbastiscono un’improbabile vendetta incrociata, nel senso che ciascuno deve prima sedurre e far innamorare di sé l’ex dell’altro e poi lasciarla, per farle provare la stessa cocentissima sofferenza. Tra i due cuori infranti e rancorosi si intromette Alberto (Carlo Buccirosso), attore fallito in cerca d’autore, che sorregge e vivacizza le vendette nonché l’intera commedia degli equivoci  su amore e amicizia molto giocata su realtà e finzione, quindi sul mondo teatrale e il mestiere d’attore.

Se mi lasci non vale – al netto di un po’ di stanchezza di fondo e di qualche stonatura – è un film semplice, fresco e leggero tutto sommato piacevole, merito anche dell’elegante ambientazione napoletana, della simpatia dei collaudati interpreti tra i quali – oltreché il già citato Buccirosso – spicca Carlo Giuffrè, attore immenso qui nel ruolo del padre di Paolo, che illumina e impreziosisce le scene nelle quali appare.

The Pills – Sempre meglio che lavorare, regia di Luca Vecchi

pillsDal web al cinema: sono arrivati nelle sale – prodotti da Pietro Valsecchi, lo stesso di Checco Zalone – i molto seguiti The Pills, tre trentenni perditempo e nullafacenti desiderosi soltanto di fare meno di niente eccetto fumare, bere caffè e chiacchierare seduti attorno al tavolo della cucina dell’appartamento di Roma Sud dove vivono insieme scansando ogni fatica e ritenendo che ad esempio gli immigrati – che invece vogliono lavorare – siano portatori e diffusori di insani principi.

Scorretto, dissacrante, surreale, irriverente, romanissimo al cubo e con echi, rimandi e ospiti celebri Sempre meglio che lavorare piacerà a chi segue e conosce le avventure, lo stile e lo spirito di Luca Vecchi, Matteo Corradini e Luigi Di Capua attraverso le loro brevi scenette in rete ed è pertanto in grado di perdonare i limiti del passaggio al cinema, per quanto mi riguarda ho riso al massimo una volta, e che fatica arrivare alla fine degli 83 interminabili minuti.

Dal 26 gennaio al 7 febbraio allo Spazio Oberdan: Nuovo cinema polacco e omaggio a Krzysztof Kieślowski

veronicaC’è Kieślowski, ma non c’è solo Kieślowski nella rassegna sul cinema polacco che inizierà martedì prossimo allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2).

Del regista cantore di inquietudini scomparso nel 1996 saranno proiettati tutti i lungometraggi (tra i quali La doppia vita di Veronica, Film blu, Film bianco, Film rosso, Senza fine), tutto il Decalogo oltreché il documentario Talking Heads + I’m So-So, il resto della rassegna propone otto film di autori che – eccetto Pawel Pawlikowski, il regista di Ida (in calendario il 31/01 alle ore 15) – sono da noi pressoché sconosciuti ma altrettanto interessanti e tutti da andare scoprire in sala.

Dal 26 gennaio al 7 febbraio, per il programma completo e altre notizie: www.cinetecamilano.it

Il figlio di Saul, regia di Lászlό Nemes

figlioFinalmente è nelle sale Il figlio di Saul – acclamata e premiata opera prima del regista Lászlό Nemes -.

Nel 1944 Saul Ausländer (interpretato dal poeta ungherese Géza Röhrig) era internato nel campo di concentramento di Auschwitz nei Sonderkommando, squadre di deportati cui spettava il compito di estrarre i corpi dalle camere a gas, bruciarli, ripulire e ricominciare poi daccapo, vittime tra le vittime destinate alla stessa identica fine. Quando però all’impassibile Saul sembra di riconoscere suo figlio in un ragazzino sopravvissuto e subito ucciso l’uomo decide di fare di tutto pur di evitargli la cremazione e scavargli una fossa recuperando attraverso la degna sepoltura di quel corpo qualche briciola di umanità.

Il film è un viaggio dell’orrore dentro l’orrore e oltre l’orrore più orrendo, osceno e indicibile raccontato tutto in soggettiva con la cinepresa sempre incollata a Saul, la forma della narrazione diventa il contenuto, le inquadrature infatti sono volutamente piccole e le immagini di quanto Saul vede sono sfocate e limitate, perché travalicano il rappresentabile.

 

24 gennaio al Cineclub Zarbo d’Essai: Il cinema ritrovato, ogni domenica un film da riscoprire

rod sE’ dedicata alla Giornata della Memoria del 27 gennaio la proiezione di domenica 24 al Cineclub Zarbo d’Essai (via Gaetano De Castillia 9).

Il film scelto è L’uomo del banco dei pegni, un film di Sidney Lumet del 1964 che attraverso la storia dell’usuraio ebreo Sol (Rod Steiger) pone l’attenzione sui sopravvissuti all’orrore dei campi di concentramento nazisti.

La proiezione inizia come sempre alle 21.15, si entra con la tessera Arci più un libero contributo, per saperne di più scrivere a zarbodessai@tiscali.it oppure telefonare al numero 347 2768735.

Foto di Christian Tasso: a sostegno dell’Onlus ALMaUST

fotoDa giovedì 21 gennaio alla Galleria Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea saranno esposte le fotografie che Christian Tasso ha scattato in giro per il mondo per ritrarre – o meglio ancora: descrivere e raccontare – la normalità di chi è affetto da disabilità. La mostra costituisce un appuntamento davvero molto molto speciale perché è la prima iniziativa organizzata da Gherardo e Titti Barbini – i genitori di Pietro, lo studente che nel dicembre del 2014 fu sfregiato dall’acido – a sostegno dell’ Associazione Onlus ALMaUST (Associazione Lombarda per le Malattie da Ustione) fondata dal Dottor Vincenzo Rapisarda per aiutare chi ha subito una grave ustione e non può permettersi le adeguate necessarie cure.

Una parte del ricavato della vendita delle fotografie di Quindici Percento (così si chiama il progetto di Christian Tasso) sarà difatti devoluto ad ALMaUST, ma anche ogni piccola offerta libera sarà preziosissima.

Ripetiamolo ancora: dal 21 gennaio al 13 febbraio alla Galleria Sabrina Raffaghello, in via Gorani numero 7, da lunedì a venerdì dalle 11 alle 19, per informazioni info@sabrinaraffaghello.com

Dal 21 gennaio al 18 febbraio: Eterne armonie 2016

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Promette bene, con rarità da scoprire e film da rivedere, la terza edizione di Eterne armonie, sottointitolata quest’anno De la musique avant tout chose perché dedicata alla Francia, e ospitata pertanto dall’Institut Français Milano (Corso Magenta 63).

Si inizia giovedì 21 alle 19.30 con Les uns et les autres (Bolero) di Claude Lelouch, giovedì 28 alle 19.30 proiezione del corto Le batteur du Bolero di Patrice Leconte seguito da Un coer en hiver di Claude Sautet, l’11 febbraio alle 19.30 ci sarà Tous les matines du monde di Alain Corneau, il ciclo si concluderà il 18 febbraio con Diva di Jean- Jacques Beineix (l’unico film proposto in edizione originale con sottotitoli in italiano, gli altri sono sottotitolati in inglese).

Tutto gratuito, per saperne di più: www.seratemusicali.it e www.institutfrancais-milano.com

Dal 22 al 30 gennaio al Museo Interattivo del cinema: “Bella e perduta” e altri Pulcinella

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L’ultimo film dedicato alla simbolica maschera napoletana famosissima ovunque lo abbiamo visto a fine novembre, chi non lo ha visto può recuperarlo grazie alla rassegna che inizia venerdì 22 al Museo Interattivo del cinema (viale Fulvio Testi 121) comprendente oltreché Bella e perduta di Pietro Marcello (il 22/01 alle 18, il 24/01 alle 17.15 e il 29/01 alle 19) i cinque corti di Emanuele Luzzati e Giulio Gianini realizzati tra il 1959 e il 1985 e raccolti sotto il titolo Tutti i pulcinella (il 22/01 alle 17 e il 30/01 alle 16), il cartone animato Totò Sapore e la magica storia della pizza di Maurizio Forestieri (il 23/01 alle 16), e Il viaggio di Capitan Fracassa di Ettore Scola (il 26/01 alle 16).

Per saperne di più: www.cinetecamilano.it

Revenant – Redivivo, regia di Alejandro Gonzáles Iñárritu

revenantAmerica, Nord Dakota, inizi dell’Ottocento, da una storia vera.

Dopo essere stato molto malridotto da un orso, Hugh Glass (Leonardo DiCaprio: magnifico in un ruolo che è una sfida, ma Leo è un grande attore, non ce ne siamo certo accorti questa volta) – esperto cacciatore e commerciante di pelli, con un figlio indiano – come se non bastasse viene anche abbandonato e tradito dai compagni di spedizione. Ma l’ istinto di sopravvivenza e il desiderio di vendetta leniscono le sue tante e terribili ferite rattoppate alla peggio e il film racconta con toni epici, solenni e maestosi l’estremo viaggio del redivivo Hugh attraverso una natura bella ma selvaggia e di indicibile ostilità piena di neve, di acqua, di gelo, di paura.

Sullo schermo il cammino di Leo dura più di due ore, noi patiamo con lui freddo, fame, sete e dolore, i temi trattati sono tanti – la natura e l’uomo, l’uomo bianco e i pellerossa, la vendetta, gli albori del capitalismo –, l’attacco dell’orso è al limite del sostenibile ed è poco credibile che Hugh ne esca mezzo morto ma ancora vivo, il malvagissimo del gruppo è interpretato dal sempre più bravo Tom Hardy, e insomma il film prende, coinvolge e ci si dimentica di guardare l’orologio.

Creed – Nato per combattere, regia di Ryan Coogler

creedRiecco Sylvester Stallone, riecco Rocky Balboa – unico sopravvissuto della serie, invecchiato, con le mani gonfie e ammalato di un linfoma – nel ruolo dell’ allenatore scelto, cercato e finalmente convinto dal giovane Adonis Johnson (Michael B. Jordan), il figlio illegittimo – cresciuto in riformatorio e poi adottato dalla signora Creed – nientedimeno che del grande Apollo Creed, amico nonché rivale di Rocky, morto sotto i colpi di Ivan Drago nel quarto capitolo della saga, prima che Adonis nascesse.

Il settimo seguito, una costola, un rifacimento del primo Rocky? E’ un po’ tutto Creed – Nato per combattere che nonostante la costruzione classica con tutte le convenzioni e gli ingredienti di un film sul pugilato – gli inizi, la determinazione, la sfida ai pregiudizi, l’ascesa, la fatica, l’incontro della vita e ovviamente una storia d’amore, dapprima turbolenta, poi decisiva – si segue con curiosità grazie alla presenza generosa di Sylvester Stallone, che si prende la scena, la nostra empatia, la nostra nostalgia e la nostra tenerezza fin da quando lo vediamo salire gli scalini di Adrian’s, il suo locale di Philadelphia, dedicato all’amatissima moglie Adriana.

La corrispondenza, regia di Giuseppe Tornatore

corrAmy Ryan (Olga Kurylenko) è una studentessa di astrofisica molto fuori corso, intanto si guadagna da vivere come stuntgirl, poi si capirà perché morire spesso per finta la fa sentire molto viva. Ed Phoerum (Jeremy Irons) è uno stimato professore di astrofisica, è sposato con figli e potrebbe essere il padre anche di Amy.

I due vivono da tempo la loro clandestina intensa storia a distanza incontrandosi in alberghi, nella fascinosa casa in un lago avvolto da nebbia e tristezza oppure ricorrendo alla tecnologia ma quando Ed scompare – poco dopo l’inizio del film – l’amore continua a vivere e a nutrirsi di sms, videomessaggi, lettere, pacchetti, mail, fiori e dvd che il professore fa arrivare alla sua amata nei momenti decisivi di ogni giornata in un disegno costruito con attenzione e improbabile tempismo, complicato e un po’artificioso, farraginoso e alla fine ripetitivo e sfinente (per Amy, ma soprattutto per noi in sala) attraverso il quale il regista riflette e fa riflettere sull’amore, sulla sua perdita e la sua sopravvivenza, sui misteri, gli annessi e i connessi e le milleuna sfaccettature del sentimento che muove il mondo.

Considerato che Giuseppe Tornatore è un grandissimo maestro di emozioni e che Nuovo Cinema Paradiso è uno dei film della mia vita e credo di quella di molti altri, La corrispondenza si presenta come una nuova ondata di piena di emozioni, palpiti, batticuori, commozione e lacrime. Certo, emozioni, palpiti e commozione sono faccende molto personali che possono in parte dipendere dal vissuto di ciascuno spettatore, per quanto mi riguarda dopo la prima mezz’ora gli sbadigli hanno iniziato a prevalere sui palpiti e sulla partecipazione, sarà che neppure i due protagonisti – Jeremy Irons se ne sta per quasi l’intero film piazzato aldilà dello schermo, Olga Kurylenko ha poca empatia – erano di grande aiuto.

19 gennaio allo Spazio Oberdan: Jimmy’s Hall – Una storia d’amore e libertà, regia di Ken Loach per Cinema senza barriere

jimContinuano allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) le proiezioni per Cinema senza barriere, il prossimo appuntamento è fissato per martedì 19 gennaio alle ore 20 con Jimmy’s Hall – Una storia d’amore e libertà di Ken Loach, che potrà essere seguito dai non vedenti in cuffia ad infrarossi e dai non udenti attraverso i sottotitoli. Le cuffie vanno prenotate al numero 02 87242114, il film sarà introdotto da Barbara Sorrentini, tradotta in LIS, l’ingresso è gratuito anche per gli accompagnatori, per saperne di più:   www.cinemasenzabarriere.it e www.cinetecamilano.it

19 e 20 gennaio: Vinicio Capossela – Nel paese dei coppoloni, regia di Stefano Obino

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Arriva nelle sale soltanto per due giorni Il paese dei coppoloni, il personalissimo viaggio cinematografico del cantautore Vinicio Capossela – scandito da brani noti e da brani inediti di prossima uscita – alla scoperta delle sue origini irpine e delle tradizioni, dei racconti, delle persone, delle facce, dei caratteri e del dialetto di una terra ferita, saccheggiata, sfruttata, abbandonata.

Martedì 19 e mercoledì 20 gennaio, per conoscere le sale coinvolte e per altre notizie: www.nexodigital.it

17 gennaio al Cineclub Zarbo d’Essai: Il cinema ritrovato, ogni domenica un film da riscoprire

sotto accusaContinuano i film della domenica al Cineclub Zarbo d’Essai (via Gaetano De Castillia 9), continuano con Sotto accusa di Jonathan Kaplan, un’altra grande interpretazione di Jodie Foster che – poco più che ventenne – per questo legal thriller del 1988 su un stupro di gruppo che all’uscita si conficcò nelle coscienze degli spettatori vinse l’Oscar come miglior attrice protagonista.

Appuntamento come sempre alle 21.15, si entra con tessera Arci (va rinnovata per il 2016, al costo di 13€) più un libero contributo, per saperne di più zarbodessai@tiscali.it oppure 347 2768735.