Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

4, 5, 6 aprile: Hitchcock/Truffaut, regia di Kent Jones

 

Hitchcock_Truffaut_1200x675Nel 1962 l’allora critico dei Cahiers du Cinéma François Truffaut intervistò il regista Alfred Hitchcock e dalla loro conversazione nacque, nel 1966, Il cinema secondo Hitchcock, un libro prezioso, divertente e appassionante per i cinefili ma non solo. In Hitchcock/Truffaut il regista Kent Jones celebra quell’incontro tra geni del cinema integrando le registrazioni audio con fotografie, sequenze tratte dai film dei due e di altri registi e con gli interventi di Martin Scorsese, Peter Bogdanovich, Wes Anderson, Oliver Assayas e l’elenco continua.

In sala soltanto il 4, 5 e 6 aprile, per l’elenco delle sale coinvolte www.nexodigital.it

 

2 aprile al Circolo della rosa: Omicidio nel bosco, regia di Milli Toja

omicidio nel boscoAppuntamento col cinema sabato 2 aprile alle 18 al Circolo della rosa, il salotto del femminismo collegato alla Libreria delle Donne (via Pietro Calvi 29): il film scelto è Omicidio nel bosco, un mistery tinto di giallo, e la proiezione sarà seguita dall’incontro con la regista e con le scrittrici Laura Modini e Donatella Massara.

L’ingresso è libero, per tante altre notizie www.libreriadelledonne.it

Desconosido – Resa dei conti, regia di Dani de la Torre

desQuella che sembrava una mattina come tante si rivela per Carlos, dirigente spregiudicato di una banca che ha offerto titoli spazzatura alla propria clientela, una mattina diversa. L’uomo – tra l’altro in crisi matrimoniale – è appena salito in macchina per portare i figli a scuola quando la telefonata da un numero sconosciuto lo invita a versare su un preciso conto una quantità enorme di soldi, avvertendolo che se tenterà di abbandonare l’auto farà bum assieme a Sara e Marcos, dal momento che un sedile è carico di esplosivo.

Che tensione che paura che adrenalina scorrono lungo questo film spagnolo – opera prima di Dani de la Torre, tutto o quasi ambientato dentro l’abitacolo di un’automobile – che sullo sfondo della crisi economica mescola con efficacia dramma e azione imprigionando lo spettatore alla poltrona, proprio come Carlos (Luis Tosar: perfetto) è prigioniero nella sua macchina, tallonato da una parte da un risparmiatore inferocito e dall’altra dalla polizia che lo insegue.

 

2 aprile al cinema Beltrade: Lorenzo Corvino presenta WAX: We Are the X

locandina waxIl viaggio attraverso il Sud della Francia e la Costa Azzurra di due ragazzi italiani e una donna francese per girare uno spot si dimostra più difficoltoso di quanto previsto: ecco in estrema sintesi WAX: We Are the X, l’opera primissima di Lorenzo Corvino –  premiata come Miglior Film in lingua straniera all’International Filmmaker Festival of World Cinema di Londra – che con alcuni tra gli interpreti lo presenterà sabato 2 aprile alle 21,40 al cinema Beltrade (via Nino Oxilia 10). L’appuntamento comprende anche un piccolo concerto di Valeria Vaglio, compositrice delle musiche.

Per saperne di più: www.cinemabeltrade.net

Dal 5 al 17 aprile al Museo Interattivo del Cinema: William Shakespeare on screen. A 400 anni dalla morte

prosperos-booksPrepariamoci, tra il 5 aprile e il 28 maggio gli schermi del Museo Interattivo del Cinema, dello Spazio Oberdan e della Biblioteca Sormani ospiteranno una nutritissima carrellata di film tratti dalle pagine di William Shakespeare, morto il 23 aprile 1616.

Ma andiamo con ordine, partiamo dalla rassegna dal 5 al 17 aprile al Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121), il programma comprende otto titoli fra drammi storici e film sperimentali, ci sono l’opera di Peter Greenaway, L’ultima tempesta – Prospero’s Book, Falstaff di Orson Welles, Enrico V di Laurence Olivier e Riccardo III di Richard Loncraine, per il calendario completo e altre notizie www.cinetecamilano.it

Ustica, regia di Renzo Martinelli

usticaIl 27 giugno 1980 un DC9 dell’Itavia decollato da Bologna con 81 persone a bordo sparì dai radar senza lanciare l’emergenza schiantandosi tra Ponza e Ustica: morirono tutti. A distanza di quasi trentasei anni Renzo Martinelli torna su un mistero italianissimo e avanza la sua tesi su quanto accadde nel cielo italiano in quella sera d’estate e sul perché accadde – nessun missile, nessuna bomba, nessun difetto nella struttura dell’aereo – aggiungendo come ogni cosa sia documentata.

In Ustica a condurre le indagini sono la giornalista Roberta Bellodi (Caterina Murino) che sul quel maledetto volo aveva la figlioletta di dieci anni e Corrado di Acquaformosa (Marco Leonardi), un timoroso deputato sposato con Valja (Lubna Azabal), un’elicotterista che ha scoperto il relitto di un caccia a Timpa delle Magare e che vorrebbe arrivare alla verità se la strada non le venisse presto tagliata…

Lunga vita al cinema d’inchiesta, non è facile farlo, dimostra quindi coraggio ed è sempre molto utile ritornare e riaprire le brutte pagine della nostra storia epperò qui non solo la scrittura lascia a un po’ a desiderare ma anche le interpretazioni – il film è stato girato in inglese – sono, in molti casi, imbarazzanti, che peccato!

Race – Il colore della vittoria, regia di Stephen Hopkins

raceRace uguale gara, race uguale pure razza: Jesse Owens (1913 -1980), americano ma prima di tutto nero, vinse quattro ori alle Olimpiadi di Berlino del 1936 sotto gli sguardi di Hitler e di Goebbels e Race – Il colore della vittoria di Stephen Hopkins ricostruisce la storia e le imprese del grande sportivo nonché un’epoca in cui il nazismo utilizzava i giochi olimpici per autocelebrarsi – a riprenderli ci pensava la cinepresa di Leni Riefenstahl -, nonché le contraddizioni dell’America razzista in cui Jesse Owens nacque, crebbe e si formò e lo fa in modo alquanto accademico e didascalico, senza grandi guizzi di regia e con qualche scivolone nei luoghi comuni ma è il primo film sulla figura del leggendario sportivo e pertanto benvenuto nelle sale.

Dal 4 al 10 aprile, in luoghi vari: Festival del cinema Africano, d’Asia e America Latina

locandina-p 26Cinquanta film suddivisi in sei sezioni, e poi le mostre, i tanti appuntamenti del Festival Center, lo Spazio Scuola, lo Spazio Università, le rassegne dopofestival, i laboratori per bambini, le novità: ci siamo quasi, lunedì 4 aprile inizia la 26esima edizione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina e il programma della rassegna tutta dedicata al cinema e all’arte dei tre continenti – come ogni anno ricco, gustoso e invitante – va studiato con attenzione per potersi organizzare bene (ecco il sito: www.festivalcinemaafricano.org).

Apertura lunedì 4 aprile alle 20.30 alla Triennale -Teatro dell’Arte con l’anteprima di Ryuzo end the Seven Henchmen (Ryuzo e i sette compari) di Takeschi Kitano ma il festival inizierà già domenica 3 alla Casa del Pane con l’inaugurazione del Festival Center e della mostra Designing Africa 3.0.

Ricapitolando: dal 4 al 10 aprile tra Auditorium San Fedele, Triennale – Teatro dell’Arte, Spazio Oberdan, Cinema Palestrina, Casello Ovest di Porta Venezia – Casa del Pane e Institut Français – Milano.

Dal 31 marzo al 4 aprile allo Spazio Oberdan: Mario Martone in Cineteca

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Dal 3 aprile al Teatro alla Scala andrà in scena La cena delle beffe di Umberto Giordano con la regia di Mario Martone, la Cineteca Italiana ne approfitta per organizzare allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) un omaggio al regista napoletano.

Si inizia giovedì 31 marzo alle ore 18 con I dieci comandamenti (su testo di Raffaele Viviani, alla presenza di Martone), gli altri titoli scelti sono Rasoi, Teatro di guerra e Un posto al mondo, domenica 3 alle 11 proiezione alla Scala (l’ingresso è gratuito, i biglietti vanno ritirati dalle 12 del 29/03 alla biglietteria centrale del teatro) della versione cinematografica de La cena delle beffa diretta da Alessandro Blasetti, per gli orari, i biglietti e tanto altro www.cinetecamilano.it e www.teatroallascala.org

Dal 12 giugno al 2 luglio: Una vacanza da film! Summer Camp di cinema a Schilpario con la Cineteca per ragazzi dai 9 ai 13 anni

Una-vacanza-da-film-540x270La proposta lanciata dal Museo Interattivo del Cinema è bella e allettante: un campo estivo per ragazzi e ragazze dai 9 ai 13 anni nel periodo compreso tra il 12 giugno e il 2 luglio 2016 a Schilpario (BG) tra prati e boschi che diventeranno il set dove i partecipanti – intanto impegnati in una settimana di lezioni di regia, recitazione, scenografia, sceneggiatura e montaggio – dovranno girare – con l’aiuto di registi ed esperti – un cortometraggio a tema.

Certo, giugno e luglio sono ancora lontani, ma entro domenica 17 aprile bisogna mandare il modulo di preiscrizione a mic@cinetecamilano.it

Per conoscere i costi del campo estivo e per tante altre notizie www.cinetecamilano.it

Il condominio dei cuori infranti, regia di Samuel Benchetrit

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Sei personaggi, tre storie molto umane intrecciate con sapienza e in perfetto equilibrio tra realismo e surrealismo, realtà e sogno, divertimento e malinconia, senza alcuna forzatura.  Sei solitudini diversamente espresse, sei personaggi diversamente alla ricerca d’amore che proprio attraverso la difficoltà del dialogo trovano il modo di confrontarsi, di aprirsi e di comunicare, arrivando a comprendersi, il tutto in un edificio squallido e scrostato alla periferia di Parigi – che non vediamo mai -.

Tre storie, sei personaggi, sei attori magnifici – eccoli: Isabelle Huppert, Michael Pitt, Tassadit Mandi, Jules Benchetrit, Valeria Bruni Tedeschi e Gustave Kervern – diretti da Samuel Benchetrit: ecco Asphalte (da noi Il condominio dei cuori infranti, che brutta traduzione), un altro piccolo grande gioiello francese pieno di grazia e di poesia che da qualche giorno brilla nelle sale.

28 marzo: La terra degli orsi, regia di Guillaume Vincent

 

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Solo il lunedì di Pasquetta, e a Milano solo al cinema Odeon: sta per arrivare La terra degli orsi, un documentario di ottantasette minuti che racconta (nella versione italiana la voce narrante è quella di Flavio Insinna) le avventure di cinque orsi bruni – una mamma coi suoi due cuccioli, un maschio giovane e un maschio adulto – e la battaglia personale di ognuno, in Kamchatka, agli estremi del mondo, dove gli orsi vivono liberi tra vulcani e neve.

In via Santa Radegonda 8, per gli orari e altro www.thespacecinema.it

27 marzo al Cineclub Zarbo d’Essai: domenica di riposo!

280px-Lo_strangolatore_di_BostonNiente film il 27 marzo al Cineclub Zarbo d’Essai, sarà una domenica di riposo. Le scoperte cinematografiche riprenderanno il 3 aprile – sempre alle 21.15 – con Lo strangolatore di Boston  – dove Tony Curtis interpreta Albert DeSalvo, operaio pluriomicida – che assieme a Frenesia del delitto (visto domenica scorsa) e a L’assassino di Rillington Place n.10 (in programma il 10 aprile) compone la trilogia del delitto di Richard Fleischer.

In via Gaetano De Castillia 9, si entra con tessera Arci più un contributo a piacere, per saperne di più scrivere a zarbodessai@tiscali.it oppure telefonare al numero 347 2768735.

 

 

Dal 29 marzo al 17 aprile al Museo Interattivo del cinema: Alida Valli, la diva

sensoBella, intensa, fiera, inquieta, tormentata: sono trascorsi quasi dieci anni dalla scomparsa di Alida Valli, e la Cineteca Italiana ne ripercorre la carriera artistica proiettando – a partire dal 29 marzo e fino 17 aprile – al Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) dieci film tra i tanti interpretati. Il primo titolo in programma è Il caso Paradine di Alfred Hitchcock, (il 29 alle 17), inoltre ci sono Il feroce Saladino di Mario Bonnard, Il terzo uomo di Carol Reed, Il grido di Michelangelo Antonioni, Senso di Luchino Visconti e Suspiria di Dario Argento, per gli orari e altre notizie www.cinetecamilano.it

Heidi, regia di Alain Gsponer

heidiHeidi, Heidi, ti sorridono i monti… Heidi, Heidi, le caprette ti fanno ciao…:chi ha amato la serie televisiva (ispirata alle pagine di Johanna Spyri, pubblicate nel 1880) sulla storia dell’orfanella svizzera cresciuta da zia Dete, poi affidata al nonno misantropo isolato da tutto e tutti in una baita di legno dispersa tra monti e capre, poi condotta a Francoforte dai ricchi Seseman perché faccia compagnia alla piccola Klara costretta su una seggiola a rotelle, e infine riportata dal nonno tra capre, monti, latte fresco e semplicità si accomodi pure in sala, la trasposizione cinematografica non lo deluderà, confermando atmosfere e conflitti di classe e inoltre la piccola Anuk Steffen interpreta più che bene e senza leziosità il contrasto tra natura e urbanizzazione e il nonno burbero è nientedimeno che Bruno Ganz.

 

 

Un momento di follia, regia di Jean-François Richet

folliaA quasi quarant’anni dall’uscita di Un moment de égarement Jean-François Richet firma il secondo rifacimento del film di Claude Berri, adeguando la storia ai tempi, ai codici e ai canoni odierni.

Laurent (Vincent Cassel) – padre divorziato e aperto – e Antoine (François Cluzet) – padre divorziando e brontolone – sono in vacanza in Corsica con le figlie adolescenti (Lola Le Lann e Alice Isaaz) nella casa cadente e fascinosa di Antoine. Una notte di luna piena Laurent – parecchio alticcio – si lascia sedurre dalla figlia dell’amico, diciottenne tra pochi mesi: Louna è convinta lui sia l’uomo della vita, lui non sa come uscire dalla spiacevole situazione, resiste all’assedio molesto della ragazza, viene condannato da sua figlia Marie, poi si confessa ad Antoine…ma niente drammi, come già detto all’inizio Richet adegua la faccenda ai tempi, ai codici e ai canoni odierni, lasciando il finale aperto, e ci riesce tutto sommato con garbo.

La corte, regia di Christian Vincent

la corteXavier Racine (Fabrice Luchini) non è il signor giudice ma il signore presidente della Corte d’Assise di Saint-Omer, come puntualizza con stizza di continuo, e gode di brutta fama perché di solito non dà pene minori ai dieci anni. Racine è un tipo grigio e solitario, intransigente e scostante, all’inizio del film ha la febbre e deve uscire a notte fonda per andare dal medico a farsi fare un’iniezione, e dopo poco scopriamo che sta per divorziare e che ha un’anca malridotta a seguito di un brutto incidente, accaduto molti anni prima.

In tribunale Racine sta affrontando il caso di una neonata ammazzata a calci dove il padre – il maggiore sospettato – si dichiara innocente. In giuria c’è una donna splendida e luminosa, si chiama Ditte, è l’anestesista che curò Xavier nel lungo periodo passato in ospedale, un tempo amata segretamente e della quale si scopre ancora innamorato perso.

Basta così, due interpreti magnifici e impeccabili (Luchini non delude mai, Ditte è l’attrice danese Sidse Babett Knudsen) e una sceneggiatura che dosa e mescola vari ingredienti – oltreché quello sentimentale – con raffinatezza, grazia e sensibilità estreme fanno de La corte un imperdibile brillante gioiello denso di sguardi e di espressioni, indirizzato soprattutto a palati molto molto sottili.

 

 

Dal 29 marzo al 2 aprile allo Spazio Oberdan: Alfredo Bini, ospite inatteso

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Alfredo Bini (1926 – 2010) è stato un produttore italiano coraggioso e appassionato, fu lui a scoprire il Pier Paolo Pasolini regista, fui lui a produrne tutti i film, da Accattone a Edipo Re: per conoscere la storia di Alfredo Bini – nato, vissuto e morto per il cinema – la Cineteca Italiana – a partire dal 29 marzo e fino al 2 aprile – proporrà in anteprima allo Spazio Oberdan Alfredo Bini, ospite inatteso, il bel documentario di Simone Isola che ne ripercorre la storia attraverso il racconto di Giuseppe Signorelli – l’uomo che ospitò per dieci anni Bini, caduto in disgrazia e povertà -, nonché attraverso le immagini di repertorio e le testimonianze di Bernardo Bertolucci, Claudia Cardinale, Ugo Gregoretti e le memorie autobiografiche affidate alla voce di Valerio Mastandrea.

In viale Vittorio Veneto 2, per gli orari delle proiezioni e altre notizie www.cinetecamilano.it