Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

12 maggio: gli incontri della Civica

scuolaAppuntamento giovedì 12 maggio alla Civica Scuola di Cinema (viale Fulvio Testi 121) con Matteo Bussoli – responsabile per Filmmaster Productions del reparto ricerca e sviluppo delle sedi di Milano, Roma, Madrid e Dubai – che parlerà di industria pubblicitaria e del ruolo del regista avvalendosi anche di alcuni progetti. Si inizia come sempre alle 14.30, la partecipazione è gratuita ma è necessario prenotarsi a incontricinema@fondazionemilano.eu , per saperne di più www.fondazionemilano.eu/cinema

 

Fino al 22 luglio: SconfinaMenti. Le Culture si incontrano al cinema

tinye so 3Venti film – selezionati dal catalogo del Centro Orientamento Educativo e presentati al Festival del cinema africano, d’Asia e d’America Latina -, venti tappe – la prima è stata Cabras, in Sardegna, l’ultima sarà Esino-Lario il 22 luglio, a Milano ha sostato il 4 maggio e ci tornerà il 23 giugno -: è Sconfinamenti, la rassegna di film dedicata al cinema delle culture migranti che durante il suo cammino lungo più di due mesi cercherà di proporre spunti e argomenti di riflessione. Per il programma completo delle proiezioni e molto altro: www.sconfinamenti.it

Dal 7 all’11 maggio allo Spazio Oberdan: Nuovo cinema israeliano

vice-versa-460x230Presente e passato, sorrisi e lacrime, guerra e pace, cronaca, drammi, commedie, riflessioni, documentari, docufilm, ironia, ospiti, incontri, dibattiti: inizia sabato 7 maggio allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) la nona edizione del Nuovo cinema israeliano, la rassegna col meglio del Pitigliani Kolno’ a Festival di Roma dedicata alle tendenze del cinema d’Israele, il primo film in programma (alle 21.30) è Zero Motivation di Talya Laive sulle “missioni” delle soldatesse dell’esercito, c’è anche una regia italiana (Il Ghetto di Venezia. 500 anni di vita di Emanuela Giordano sul ghetto più antico del mondo osservato da un adolescente), per il programma completo e tante altre notizie www.cinetecamilano.it

7 e 8 maggio al cinema Palestrina: Slow City, quattro documentari su Milano

 

13174006_1429119787105587_5750415074794666181_n13178029_1429119600438939_6062042663225780660_n

Due giorni, quattro documentari per andare alla scoperta di Milano – com’era ieri, com’è oggi -, conoscerla meglio e coglierne vecchi e nuovi aspetti: inizia sabato 7 maggio al cinema Palestrina (via G. da Palestrina 7) con Liberty a Milano e Viaggio nel tempo e nei luoghi di Zona 3 la rassegna Slow City, le proiezioni continuano poi domenica 8 (si inizia sempre alle 11) con Giardini di Milano (un viaggio dentro i parchi della città) e Racconti di Zona 3.

Alla fine di ogni giornata un gradito dono per gli spettatori, tutto gratuito, per saperne di più: www.slowcity.it

Dal 10 al 14 maggio al Teatro dell’Arte della Triennale: Cinema&Arti

TEATRO-SPETTACOLI-CINEMA-E-ARTICinque giorni, trentadue ore di proiezioni, film provenienti da sette paesi: torna dal 10 al 14 maggio al Teatro dell’Arte della Triennale (viale Alemagna 6) per il sesto anno Cinema&Arti, la rassegna organizzata dall’Accademia di Brera e il menu di quest’anno è ancora più ricco e vario perché l’edizione 2016 si propone di riflettere – oltreché sul rapporto tra cinema e arti visive – sulle relazioni che esistono tra il linguaggio cinematografico e il teatro, l’architettura, il design, la musica, la danza e la letteratura.

Una maratona di proiezioni, come si diceva, con un film dopo l’altro, il programma comprende anche l’anteprima di Pierrot Lunaire – ispirato a Arnold Schoenberg e realizzato dalla coppia di artisti Katja Noppes e Massimo Kaufmann -, per il calendario completo dei film, informazioni sui biglietti e molto altro www.triennale.org/teatro

 

 

 

 

 

 

Microbo & Gasolina, regia di Michel Gondry

microboDaniel ha quattordici anni e mezzo, è timido e impacciato, si rifugia nel disegno e i compagni di classe lo chiamano Microbo a causa della sua bassa statura; Théo è un adolescente altrettanto emarginato e solitario, ha una spiccata arguzia e se la cava coi motori, da qui il soprannome Gasolina.

Ovvio che Microbo e Gasolina si intendano al primo incontro e che ciascuno veda nell’altro il riscatto e la via di fuga dai coetanei prepotenti nonché dalle famiglie distratte e distrutte, difatti insieme creano una casa mobile sul motore di un tosaerba e insieme si mettono in viaggio dalla soffocante Versailles – dove vivono – alla scoperta della Francia, viaggio dal quale torneranno cresciuti, liberati e con le idee più chiare sulla loro identità.

Ma che delizia questa commedia francese che racconta con grazia, sensibilità, freschezza, vitalità e leggerezza le avventure di due adolescenti verso la maturità e l’importanza di essere e restare se stessi, applausi a Michel Gondry e ai due giovanissimi interpreti.

 

Robinson Crusoe, regina di Ben Stassen e Vincent Kesteloot

robSi chiama Robinson Crusoe ma i protagonisti di questo film d’animazione sono il pappagallo di nome Martedì – cuore e motore della storia – e altri animali bene assortiti che accolgono il naufrago e il suo fedele cane nella tranquilla isola tropicale con pregiudizio e comprensibile timore credendolo un alieno minaccioso ma che poi si coalizzano col nuovo ospite contro un gruppo di gatti agguerriti.

Questa versione di Robinson Crusoe ribalta il romanzo di Defoe, come si diceva, cambiando il punto di vista e la prospettiva del racconto, qui tutto è molto zoofilo e la storia è una storia di solidarietà e amicizia tra corse, rincorse, fughe, temporali e tanti tanti colori.

Piacevole, veloce e simpatico e poco di più, i bambini ridono e si divertono.

Il traditore tipo, regia di Susanna White

tradiPerry (Ewan McGregor) insegna poetica all’università, la moglie Gail (Naomi Harris) è avvocato, i due sono in vacanza a Marrakech per ritrovare l’amore perduto ma l’ incontro al ristorante con un russo tutto tatuato (Stellan Skarsgård, che si prende da subito la scena) travolge i loro incastrandoli al centro di un intrigo internazionale tra mafia russa e servizi segreti inglesi: riecco un’altra trasposizione cinematografica di un libro di John Le Carré, ecco Il traditore tipo dove però a una storia non verosimile va aggiunta una messa in scena prevedibile senza grandi guizzi né grande tensione né grandi atmosfere.

Fino al 24 maggio alla Casa della cultura: PASSIONI ANIMATE. Scopriamo e riscopriamo gli autori – Ciclo di incontri sul cinema d’animazione italiano

Incontri PASSIONI ANIMATE_calendarioRiprende martedì 10 maggio con La linea di Osvaldo Cavandoli il ciclo di sei appuntamenti tutti dedicati all’approfondimento del cinema d’animazione italiano, difficile da fare, difficile da produrre, difficile da distribuire, gli ospiti della serata saranno Sergio Cavandoli e Raffaella Scrimitore.

Alla Casa della Cultura in via Borgogna 3, si inizia come sempre alle 20.45, per il calendario dei prossimi incontri e altre notizie: www.casadellacultura.it

 

Plumette e il Gomitolo Rosa, una favola di Barbara di Castri

plumette10 maggio, ore 18, alla libreria Bocca (Galleria Vittorio Emanuele II):  presentazione di Plumette e il Gomitolo Rosa di Barbara di Castri

Per cominciare, due parole su Gomitolo Rosa.

Gomitolo Rosa è un’associazione no profit creata nel 2014 per diffondere negli ospedali il lavoro a maglia quale mezzo per placare le ansie in pazienti, soprattutto oncologici, utilizzando lana italiana prodotta in eccesso (per saperne molto di più: www.gomitolorosa.org).

Passiamo ora alla favola che Barbara di Castri ha scritto per sostenere le iniziative dell’associazione: si chiama Plumette e il Gomitolo Rosa, i protagonisti sono dei gattini e sarà presentata martedì 10 maggio alle ore 18 alla Libreria Bocca (Galleria Vittorio Emanuele II) alla presenza – oltreché dell’autrice – di Alberto Costa, oncologo e presidente di Gomitolo Rosa Onlus, di Myriam Padovan (che ha illustrato la favola) e di Daniela Cavina, volontaria di Croce Rossa Italiana.

Peccato non andarci!

5 maggio: incontro con Yuri Ancarani alla Civica Scuola di Cinema

 

 

header_incontriContinuano gli appuntamenti della Civica Scuola di Cinema (viale Fulvio Testi 121), l’ospite di giovedì 5 maggio sarà il video artista e film maker Yuri Ancarani, il quale nel corso dell’incontro – si inizia alle 15.30 – parlerà col pubblico del suo cammino artistico e della sua idea di cinema.

L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti che vanno comunque prenotati all’indirizzo: incontricinema@fondazionemilano.eu , per saperne di più www.fondazionemilano.eu/cinema

 

3, 10 e 17 maggio alla Cascina Turro: Andiamo al cinema!

cinema_turrolavoroInizia domani con Il posto di Ermanno Olmi Andiamo al cinema!, la rassegna organizzata dalla Associazione Culturale Villa Pallavicini alla Cascina Turro (piazzale Governo Provvisorio 2), il film di martedì 10 sarà Romanzo popolare di Mario Monicelli e quello del 17 Fame chimica di Antonio Bocola e Paolo Vari, le proiezioni – introdotte da Nazzareno Mazzini – iniziano alle 16, per saperne di più www.villapallavicini.org

 

Lo stato contro Fritz Bauer, regia di Lars Kraume

fritzGermania, 1957. Scoperto che Adolf Eichmann – l’organizzatore dell’Olocausto – se ne sta in Argentina, il tenace procuratore generale Fritz Bauer (Burghart Klaußner) inizia a combattere la sua guerra perché l’uomo venga raggiunto e poi processato a Francoforte. La battaglia di Bauer è molto difficile, gli ex gerarchi nazisti godono in Germania – dove peraltro molti di loro, sotto il governo del cancelliere Adenauer, si sono riciclati negli uffici della Repubblica Federale – di coperture e complicità e allora il coraggioso procuratore decide di rivolgersi al Mossad, il servizio segreto israeliano, tradendo così – per poterlo salvare – il suo paese.

Ispirandosi a pagine di storia poco note – bene si conosce invece come andò a finire – Lo stato contro Fritz Bauer è un film teso, ricco di suspence e colpi di scena che ricostruisce con cura e ricchezza di dettagli le atmosfere, gli usi e i costumi della Germania di quegli anni dove se da una parte si tentava di togliersi di dosso l’orrore del passato e di ricominciare a guardare avanti, dall’altra si continuava a nasconderlo e a proteggerlo con un silenzio di inaudita violenza.

 

 

Dal 3 all’8 maggio alla Triennale (Teatro dell’Arte e Salone d’onore): Festival dei Diritti Umani

fdu_schermata_tappo2Il cinema – con lungometraggi, corti, documentari -, le sezioni, il concorso, le tavole rotonde, le voci, gli sguardi, gli ospiti, gli incontri, la mostra fotografica: ci siamo quasi, martedì 3 maggio inizia la prima edizione del Festival dei Diritti Umani, la manifestazione che cercherà nell’arco di sei giorni di raccontare la condizione delle donne del mondo e di far conoscere i diritti umani, dove non ci sono.

Il calendario degli appuntamenti – tutti gratuiti, dislocati tra il Teatro dell’Arte e il Salone d’Onore della Triennale, in viale Alemagna 6 – è ricco e fitto, tra quelli del primo giorno alle 9.30 (l’ingresso è riservato agli studenti delle superiori) per il coraggio delle donne che si ribellano alla mafia proiezione – alla presenza di don Luigi Ciotti e delle due interpreti – di Lea di Marco Tullio Giordana, e alle 21 di Fatima di Philippe Faucon, per conoscere il programma nei dettagli e per altre informazioni www.festivaldirittiumani.it

4 maggio al cinema Beltrade: Obce Cialo – Corpo estraneo, regia di Krzysztof Zanussi

 

fot.Robert Pałka , www.Fotos-Art.pl , robert PalkaCinefili cari, ecco un bell’ appuntamento per voi per la prossima settimana: mercoledì 4 maggio alle 20.20 al cinema Beltrade proiezione – alla presenza di Krzysztof Zanussi – di Obce cialo – Corpo estraneo, l’ultimo film del regista polacco che racconta il dramma psicologico di Angelo, innamorato di una donna che sta prendendo i voti e intrappolato dai disegni di un’altra donna.

In via Nino Oxilia 10, per riservare il posto scrivere a prenota@cinemabeltrade.net , per altre informazioni info@cinemabeltrade.net

The Dressmaker – Il diavolo è tornato, regia di Jocelyn Moorhouse

dreDopo aver girato l’Europa in lungo e in largo Tilly Dunnage (Kate Winslet) ritorna a Dungater, paesino sperduto dell’Australia, per occuparsi della mamma (Judy Davis) – donna stravagante e ammalata che spedì la ragazza lontano lontano, quando era una bambina di dieci anni, per difenderla dall’accusa, infondata, di aver ucciso un coetaneo -.

Tilly è diventata una brava e capace stilista, disegna e cuce abiti da sogno, e proprio attraverso l’arte dell’apparire appresa a Parigi, la sua bellezza esplosiva e le sue creazioni seducenti sparge scompiglio e squilibrio tra gli abitanti del luogo, cucina la sua vendetta e la sua rivincita e le serve a chi un tempo la condannò e la mise all’indice e ora la invidia e le sputa veleno addosso.

Strano, scombinato, sgangherato, scoordinato, sovraccarico, incoerente, curioso, The Dressmaker – Il Diavolo è tornato – e il diavolo ha le fattezze di Kate Winslet e veste molto di rosso – è un film con diversi registri, un po’ dramma, un po’ melò – Tilly (ri)trova pure l’amore del più bello del posto -, un po’ western, ma anche commedia nera e commedia grottesca dove si sorride, si ride, si piange.

 

 

Zeta. Una storia hip-hop, regia di Cosimo Alemà

  • zetaAlex e Marco hanno quasi vent’anni, vivono nel degrado di una periferia romana, sono molto amici, hanno la passione per il rap e per la coetanea Gaia – la quale però ama Alex che all’inizio la tiene a dovuta distanza per non ferire l’amico – e tutti e due sognano di dribblare quel destino da anonimi che la società ha loro riservato. L’incontro con un produttore discografico concretizza il sogno soltanto per Alex, il ragazzo – intanto diventato il rapper Zeta –  imbocca la via del successo ma un conto è diventare famoso un altro restarlo e pertanto ben presto e dopo un’infilata di errori Zeta si ritrova solo e privo di riferimenti…
  • Musica, esibizioni, feste, competizioni, molti ospiti della scena rap/hip hop (ci sono Fedez, Baby K, Clementino, Rancore, Rocco Hunt, J-Ax, Ensi, e l’elenco completo è sulla locandina), peccato che la scrittura sia parecchio debole e poco originale e la storia infarcita di luoghi comuni e prevedibilità sparse, in ogni modo è probabile gli appassionati del rap non restino delusi.