Non dà problemi Pericle Scalzone, quel che gli dice di fare don Luigi – un boss della camorra di base a Liegi – lui fa, come il più fedele dei cani, e la sua mansione consiste nello stordire debitori e nemici con dei sacchetti pieni di sabbia, per poi umiliarli. Ha del tempo libero Pericle, e lo trascorre interpretando film porno e drogandosi. Le cose filano lisce per questo manovale del crimine ma un giorno Pericle commette uno sbaglio, crede di aver ucciso una donna e così scappa a Calais dove incontra Anastasia, che lo accoglie senza giudicare e gli offre uno spiraglio…
Stefano Mordini prende l’omonimo romanzo di Giuseppe Ferrandino, lo rimaneggia, sposta l’azione da Napoli e Pescara in Belgio e Francia e si concentra sull’aspetto esistenziale di Pericle, un uomo brutto, sporco, cattivo e infinitamente solo, fragile e assetato d’affetto al quale il destino riserva la possibilità di cambiare direzione e di vivere una vita normale, non tutto funziona e la storia, sul finire, si dilunga in spiegazioni ma Riccardo Scamarcio – anche produttore – è davvero bravo.