La Festa della Mamma si avvicina (solo nel film), potrebbe Garry Marshall, regista specializzato in ricorrenze – Pretty Woman a parte – non onorarla? Certo che no, ecco quindi Mother’s Day, coralissima commedia romantica ambientata in Giorgia dove una galleria di mamme (e di attrici) viene convocata a tirare un bilancio sulle proprie vite e sui rapporti con mariti, ex mariti e loro nuove (e più giovani) mogli, futuri amori, figli, genitori.
Confronti e scontri generazionali, problemi, incomprensioni, omissioni, bugie, imbarazzi, rivelazioni, ritrovamenti, stereotipi e luoghi comuni a gogò fino al conciliante facile allegro finale risolutivo nel mother’s day che celebra l’amore di mammà, unico e incondizionato comunque e sempre al netto di ogni imperfezione, sia che ci approvi e ci accolga sia che ci disapprovi e ci respinga, perché di mamma ce ne è una soltanto.
Nulla di che, d’accordo, e centodiciotto minuti sono un’eternità tantopiù che la scrittura ha poco sale e pepe ma qualche sorriso scappa e poi Julia Roberts con parrucca rossa e figlia segreta lascia ancora il segno.