Appuntamento dal 5 all’8 ottobre allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) per la 15esima edizione del Festival Internazionale del Cinema d’Arte, la rassegna che per quattro giorni valorizza, approfondisce e mette in circolazione i linguaggi e le tecniche del cinema e dell’arte.

Le proiezioni di 86 film provenienti da 24 paesi, gli incontri, gli ospiti, la giuria, gli appuntamenti speciali, le tre sezioni di concorso (Cinema d’arte, Art lab e Animazione), la premiazione coi vincitori, il documentario di Luca Verdone dedicato a Ettore Petrolini, l’ omaggio di Mimma Nocelli a Marcello Mastroianni e altro ancora (tutto a ingresso libero) compongono un programma ricchissimo e gustoso da leggere su http://www.festivalcinemadarte.com e www.cinetecamilano.it

Dopo la pausa estiva tornano al Cineclub Zarbo d’Essai (via De Castillia 9) i consueti appuntamenti della domenica col grande cinema da (ri)scoprire, il film scelto per il 2 ottobre è La isla minima di Alberto Rodríguez, si inizia come sempre alle 21.15, si entra con tessera Arci più un libero contributo, per saperne di più mailto:zarbodessai@tiscali.it

Luca Molteni (Luca Argentero) è un architetto piacente, piacione e palestrato e vive, da solo, a Roma; Rocco Fontana (Stefano Fresi) è un geometra posato parecchio in sovrappeso quindi sempre a dieta e vive in provincia con la moglie Claudia (Ambra Angiolini) e i tre figli. Luca e Rocco sono i direttori creativi di due ditte di sanitari che stanno per fondersi, e la fusione lascerà a casa uno dei due. Già, uno dei due, ma chi? La dirigenza – impersonata da una tedesca un po’ sadica – ha un’ideona paradossale, Luca e Rocco devono scambiarsi le loro vite vivendo l’uno nei panni dell’altro per una settimana, chi resisterà meglio ai cambiamenti conserverà il posto di lavoro.

Al posto tuo racconta lo scambio di vite di due tipi opposti, la competizione e tutto ciò che ne consegue, peccato la sceneggiatura sia priva di ironia, di graffi e di arguzia, peccatissimo non ci sia una battuta una che faccia scattare una risata o almeno un sorriso, tantopiù che c’erano dei bravi attori a disposizione.

Il giovane Lukas (Manuel Camacho) vive nel cuore delle Alpi austriache assieme al padre, il guardaboschi Keller (Tobias Moretti) col quale però non si parla, a causa di un antico trauma mai superato. L’incontro con un cucciolo d’aquila, cacciato dal nido dal fratello quindi battezzato col nome di Abel, e la sfida per insegnargli a prendere il volo e a farcela da solo si rivelerà l’ inizio di una nuova vita anche per il ragazzo. Bella storia, bei temi, belle immagini e belle riprese dallo stile documentaristico: proprio un bel film per famiglie.

Tornano in sala di preciso al cinema Mexico (via Savona 57) – freschi di restauro, in edizione originale con sottotitoli in italiano – alcuni classici del cinema, si comincia lunedì 3 ottobre con Lumière! La scoperta del cinema di Thierry Fremaux – una raccolta di 114 film realizzati dai celebri fratelli francesi tra il 1895 e il 1905, proposta con la vece narrante di Valerio Mastandrea -, per il calendario degli appuntamenti successivi, per i biglietti e per altre notizie www.cinemamexico.it

Quattro serate – spalmate tra il 29 settembre e il 20 ottobre -, una selezione di proiezioni ispirate al mondo della fotografia: è ricco e invitante il menu di Cinema Meravigli – percorsi della fotografia nel cinema d’oggi, la rassegna di film (i posti sono limitati e si accede col biglietto d’ingresso alla mostra Poesia del reale – Fotografie di Toni Nicolini) proposta da Forma Meravigli (via Meravigli 5) per approfondire personalità della fotografia. L’appuntamento di giovedì 29 settembre è dedicato a Carla Cerati, da poco scomparsa, e prevede la proiezione delle sue interviste a Gabriele Basilico e a Paolo Monti realizzate negli anni Ottanta per la RAI oltreché la proiezione di un’ intervista di Giovanna Calvenzi alla fotografa. Per conoscere il programma delle prossime serate (iniziano tutte alle 19.30) e per altre notizie www.formafoto.it  

Un documentario e quattordici film per ripercorrere la carriera di una delle più grandi dive della storia del cinema di tutti i tempi: inizia venerdì 30 alle 15 al Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) con Marlene Dietrich – Her Own Song di David Riva l’omaggio della Cineteca Italiana a Marlene Dietrich, tra i titoli proposti ci sono L’infernale Quinlan di (e con) Orson Welles, L’angelo azzurro di Josef Von Sternberg, Paura in palcoscenico di Alfred Hitchcock, Rancho Notorius di Fritz Lang e Scandalo Internazionale di Billy Wilder, per il calendario completo e altre notizie www.cinetecamilano.it .

Quattro lunedì, quattro film su temi che hanno segnato il nostro immaginario, accompagnati dai commenti di artisti, critici, studiosi: torna nell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano (via Festa del Perdono 7) La Statale Cinema, si comincia lunedì 3 ottobre alle ore 20 con Il caso Spotlight di Thomas McCharty, il prossimo appuntamento sarà il 10 con Perfect Day di Fernando León de Aranoa, l’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti (per il film del 7 novembre – l’anteprima di Fai bei sogni di Marco Bellocchio – bisogna prenotarsi), per il calendario completo delle proiezioni e l’elenco degli ospiti che interverranno http://www.unimi.it .

La Volvo di Marco (Fabio Troiano) – uno squattrinato di professione aspirante attore – si scontra con la 500 di Carlito (Vincenzo Salemme), uno stravagante trafugatore/collezionista di opere d’arte che propone al malcapitato di saldare il danno portando un enorme uovo di Pasqua con sorpresa da Torino fino a Torre del Greco. La consegna va fatta prima di lunedì… e oltreché Marco si mettono in viaggio verso sud anche Andrea (Andrea Di Maria), il suo migliore amico, sua sorella Penelope (Martina Stella) – ex fidanzata di Marco, promessa sposa di un altro – e Chanel (Sandra Milo), un’improbabile ottantenne francese che Andrea ha conosciuto in rete dove lei si spacciava per un’avvenente giovincella.

Che film è Prima di lunedì? Vorrebbe essere una commedia corale sulla strada strampalata, colorata e surreale, peccato la semplicità e la banalità della trama corrispondano all’esilità dei dialoghi, delle trovate e delle battute, in ogni modo i momenti migliori del film sono quelli dove in scena ci sono, insieme, Vincenzo Salemme, più mattatore che mai, e Sandra Milo, parecchio divertita.

 Stufa delle botte del marito, Anna (Margherita Buy) fugge da Roma a Torino assieme al figlio di tredici anni. Ad attenderli ci sono Carla (Valeria Golino) – una cara amica dei vecchi tempi, attrice appassionata in cerca d’autore, donna ancora sola piena di entusiasmo e d’ affetto  – e la sua casa, piccola e accogliente. L’impatto non è facile, Anna si rimbocca le maniche, cerca e trova un lavoro mentre Valerio (Andrea Pittorino) – sradicato dalla sua città, dai suoi amici, dalle sue abitudini – riempie la sua solitudine e il suo isolamento legandosi a due stranieri come lui, Larissa, una prostituta dell’est e Mathieu (Bruno Todeschini), un ristoratore francese ex di molte cose. Torna Ivano De Matteo (suoi La bella gente, Gli equilibristi e I nostri ragazzi ) – cantore dei tormenti della borghesia italiana e dei problemi della società -, torna con altri personaggi fragili e disperati e con una storia che sceglie di riassumere il prima – la violenza subita – e di soffermarsi invece sul dopo – sulla ricostruzione di nuovi equilibri e di una vita possibile – con lentezza, qualche luogo comune di troppo e una certa ansia da dimostrazione ma avendo a disposizione due brave attrici (peccato solo che Valeria Golino si veda poco), e una giovane rivelazione.

Ricomincia l’anno accademico, ricomincia la collaborazione tra la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti e Acqua su Marte, ricomincia – dopo il successo, qualche mese fa, dei due workshop con Umberto Contarello, lo sceneggiatore de La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino – con un appuntamento di due giorni assieme a Stefano Bises, head-writer della serie Tv Gomorra. Già, le serie per la televisione, ormai un vero e proprio genere cinematografico amato e seguitissimo, in America se ne girano tante, gli americani con gli inglesi e gli israeliani ne sono maestri, ma pure in Italia siamo messi bene, abbiamo tanti autori di qualità e sabato 8 e domenica 9 ottobre Stefano Bises svelerà alcuni segreti del suo laboratorio di scrittura. Ci sono pochi posti, bisogna iscriversi entro mercoledì 28 settembre c/o Acqua su Marte, via Alessandria 4, Milano info@acquasumarte.net 

Torna – dopo dodici anni e dopo un lungo fidanzamento col freddo e fascinoso avvocato Mark Darcy (Colin Firth) – Bridget Jones (Renée Zellweger), torna nel giorno del suo 43esimo compleanno, di nuovo zitella, meno goffa, meno smorfiosa e meno paffuta, con qualche ruga in più e un lavoro niente male, sempre simpatica e sempre a caccia del principe azzurro. Durante un fine settimana  BJ incontra Jack – un americano ricco, parecchio belloccio e, incredibile!, pure singolo – col quale passa una notte in tenda, qualche settimana dopo – a un battesimo – ricade nelle indimenticate braccia di Darcy, ovvio che quando si ritrova in attesa di un baby non sappia chi dei due sia il padre. Non sarò certo io a svelarlo, tutto il resto di Bridget Jones’s baby gira attorno alla domanda lasciando spazio alla competizione tra i due maschi contendenti, a equivoci e alle osservazioni di Bridget, smarrita, incerta, confusa, ma sempre efficace. Ci si diverte abbastanza nonostante la lunghezza spropositata, alcune situazioni sono uno spasso, quando entra in scena Emma Thompson (nel ruolo della ginecologa) il film prende il volo e l’ultima sequenza garantisce la quarta puntata.

Trent’anni fa usciva Top Gun di Tony Scott, un film molto spettacolare che si rivelò un successo strepitoso e che lanciò Tom Cruise tra le stelle di Hollywood. Per festeggiare questo compleanno Top Gun torna nelle sale soltanto per tre giorni – il 26, il 27 e il 28 settembre – in un inedito formato 3D, per conoscere le sale coinvolte e altro: www.stardust.it/topgun

Sapevate che il souvenir più amato e venduto ai turisti della Casa Bianca fosse la fotografia dell’incontro tra Elvis Presley e Richard Nixon?  Ecco, Elvis & Nixon di Liza Johnson si ispira a quello scatto nella Storia e mette in scena – in totale libertà quindi romanzando – cosa successe prima e durante il celebrato faccia a faccia, accaduto il 21 dicembre del 1970 e voluto ostinatamente dal re del pop, il quale voleva lavorare come agente sotto copertura contro il comunismo. Tempi perfetti, durata giusta, tanti momenti esilaranti e gustosi, e due attori in formissima come Michael Shannon e Kevin Spacey, entrambi molto divertiti e molto in parte.

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Sta per tornare per il terzo anno Fashion Film Festival Milano, la rassegna di cortometraggi e mediometraggi attorno alla moda, ai suoi protagonisti, ai suoi linguaggi, ai modi di vestire in giro per il mondo tutto.

Appuntamento dal 24 settembre, il programma  – dislocato nelle quattro sale dell’Anteo (via Milazzo 9) e aperto al pubblico – è corposo, per scoprirlo nei dettagli e organizzarsi al meglio: www.fffmilano.com e www.spaziocinema.info