Quando l’amato nonno Abe (Terence Stamp) – prezioso raccontatore di storie – muore, il sedicenne Jake (Asa Butterfield) parte per il Galles, sulle tracce di un mistero su mondi e tempi alternativi, arrivando a casa di Miss Peregrine, la quale accoglie e si prende cura di alcuni ragazzi con doni speciali che forze e figuri poco raccomandabili e molto avidi vorrebbero avere. Ma grazie a un loop temporale Jake e i ragazzi riusciranno a fare fronte alle minacce incombenti …

Mondi magici, personaggi folli, atmosfere fantastiche, ci sono le tematiche preferite di Tim Burton in Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali, tratto dal romanzo di Ransom Riggs, e se alcune cose funzionano, fanno centro e ricordano che il film è firmato da un grande maestro, per il resto la storia è confusa, ripetitiva, e inutilmente allungata e il risultato, alla fine, parecchio deludente.

C’è rimasta soltanto Clara (Sonia Braga) – critico musicale in pensione – all’Aquarius, un condominio degli anni Quaranta con vista sulla spiaggia di Recife, ancora fascinoso nella sua decadenza, prescelto per essere raso al suolo e lasciare il posto a un grattacielo. Gli altri inquilini alla fine hanno ceduto all’offerta di un’ immobiliare, diventata via via proprietaria di tutte le unità dell’edificio, di tutte meno una, quella di Clara, appunto. La donna resiste, combatte come una leonessa, non è disposta ad andarsene dalla sua luminosa casa, contenitore prezioso, unico e senza prezzo della sua vita, gioiosa e dolorosa, e la battaglia innescata con Diego – il nipote dello speculatore – le dà una forza implacabile facendola riflettere sulla sua famiglia e sul suo vissuto, in un’alternanza di ieri, oggi e domani.

Acquarius è il ritratto di una donna decisa a difendere e a non vendere la sua storia, è un affresco delle trasformazioni del Brasile odierno, e trova il suo punto di forza nella magnifica interpretazione di Sonia Braga che domina e vive ogni sequenza del racconto, dentro e fuori la sua casa.

Già, gli allievi della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti crescono, si diplomano e iniziano a raccogliere i frutti professionali dei loro studi: è tutto dedicato agli allievi che hanno creato Elianto Film e Habanero – due case di produzione indipendenti – l’ultimo incontro della Civica del 2016 in programma nella sede di viale Fulvio Testi 121 giovedì 22 dicembre. Si inizia alle 14.30 con la proiezione di Sono Guido e non guido, mockumentary sulla vita e i segreti di Guido Catalano – romanziere e poeta torinese – prodotto da Elianto, subito dopo alcuni dei componenti di Elianto Film (tra i tanti: Paolo Cenzato, Marco Ferrarini e Virginia Di Pietro) presenteranno la casa di produzione nonché la case history del film visionato; in chiusura Filippo Broglia e Riccardo Ricciardi parleranno di Habanero, illustrandola attraverso la proiezione di alcuni video.

Come sempre la partecipazione è gratuita, come sempre è necessario prenotarsi all’indirizzo incontricinema@fondazionemilano.eu , per informazioni telefonare al numero 02 971522 oppure consultare il sito web fondazionemilano.eu/cinema .

Appuntamento tra vent’anni a Milano, e di preciso al Reuma Park – un ex parco dei divertimenti adattato a ospizio ma simile a un carcere di massima sicurezza – per trascorrere la notte della Vigilia di Natale con Aldo, Giovanni e Giacomo che diversamente male in arnese, invecchiati e abbandonati a loro stessi alloggiano lì, tenuti a bada da un’infermiera terribile. I tre – spazzate via la rassegnazione e lo smarrimento dei primi momenti – si ritrovano, solidarizzano e insieme architettano un piano di fuga, destinazione Brasile, in un susseguirsi di ricordi, rimandi e autocitazioni tratti dai venticinque anni di carriera, peccato che il tutto – nonostante la loro immutata simpatia – invece di divertire dia malinconia e tristezza infinite…

La vincita di cento milioni di euro a una lotteria costringe i Tucci, una modesta, rumorosa e verace famiglia di un paesello del Lazio, a trasferirsi nella ricca e glamourosissima Milano, quella dei grattacieli, tanto per non cambiare. Qui i Tucci cercano di educarsi vistosamente alla ricchezza, i tentativi di adattarsi a codici, toni e regole producono battute e situazioni molto così e così, Christian De Sica con boccoli biondi fa quel che può, Enrico Brignano è il cognato nullafacente, Al Bano canta e fa cantare Felicità, la morale finale della faccenda è compresa nel titolo e rimanda a ben altro, chi ha voglia di accontentarsi si accomodi pure…

Il filmmaking , la messa in scena, la scrittura di format, di serie e di spot: sono tre i corsi serali di approfondimento proposti dalla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti nel periodo che andrà dal 6 febbraio al 6 marzo 2017 e rivolti non solo a studenti e professionisti dell’audiovisivo ma anche a semplici appassionati e a chi desideri mettere a fuoco come e cosa guarda. Perché ve ne parlo così presto? Perché le iscrizioni – già aperte – si concluderanno il prossimo 10 gennaio, ecco quindi le indicazioni ove raccogliere tutte le notizie utili:

http://www.fondazionemilano.eu/cinema/gli-strumenti-del-filmmaker-esercizi-di-cinema-2017

http://www.fondazionemilano.eu/cinema/corso-girare-una-scena-esercizi-di-cinema-2017

http://www.fondazionemilano.eu/cinema/scrittura-di-format-e-serie-esercizi-di-cinema-2017

Sono violentissimi, crudissimi e ferocissimi, sono dei cult di genere degli anni Settanta: appuntamento da mercoledì 14 dicembre allo Spazio Ligera (viale Padova 133) con la rassegna Rape & Revenge all’italiana a cura di Daniela Ambrosio, il primo titolo in programma è L’ultimo treno della notte di Aldo Lado, mercoledì 21 ci sarà La settima donna di Franco Prosperi e il 28 La casa sperduta nel parco di Ruggero Deodato, le proiezioni iniziano alle 21.30, l’ingresso è gratuito, per saperne di più www.ligera.it

Dopo dodici anni di lontananza Louis (Gaspar Ulliel) torna a casa per annunciare la sua morte imminente. Qui trova una famiglia parecchio disfunzionale composta dalla mamma (Nathalie Baye) impreparata ad accoglierlo, dalla sorella minore Suzanne (Léa Seydoux) che non ha visto crescere, dal fratello maggiore Antoine (Vincent Cassel) che si sente minacciato dall’arrivo di colui che gli rubò attenzioni e dalla cognata Catherine (Marion Cotillard), una donna incerta e balbuziente. Come reagiranno alla visita del figliol prodigo? Parlando tutti insieme e parlandosi addosso, l’uno sull’altro, in un gioco al massacro di prevaricazioni, sopraffazioni e recriminazioni che invece di incoraggiare la comunicazione la stoppa del tutto, intanto Louis – che qualche ora dopo farà dietro front – sceglie di tacere, lasciando tutti all’oscuro dalla fine del suo mondo, soli e sofferenti.

Riecco Xavier Dolan, rieccolo alle prese con un affresco cinico e disperato della follia familiare, il cast è stellare, i dialoghi sono lunghi per non dire eterni, ci sono primi piani in abbondanza, continui flash back per mostrare l’origine dei risentimenti e molta musica, il regista canadese si sente decisamente a suo agio e un poco ci sguazza, il pubblico si divide tra chi prende e chi lascia…

Ricominciano le proiezioni domenicali al Cineclub Zarbo d’Essai (via De Castillia 9), ricominciano con l’ultimo titolo del ciclo Cinema e Silenzio, appuntamento domenica 11 dicembre alle 21.15 con The Tribe di Miroslav Slaboshpytskkiy, film ucraino ambientato tra adolescenti tutti allo sbando tutti sordomuti, senza dialoghi né sottotitoli e affidato soltanto alla lingua dei segni.

Si entra con tessera Arci più un libero contributo, per saperne di più mailto:zarbodessai@tiscali.it 

Avete perso la mostra dedicata a Hieronymus Bosch (1453-1516) con trentasei delle quarantaquattro opere superstiti della sua produzione? Nessun problema: per tutti coloro che non hanno visitato Hieronymus Bosch – Visions of Genius del Het Noordbrabants Museum – così si chiamava l’esposizione svoltasi a ‘s-Hertogenbosch, luogo natale di Bosch, a cinquecento anni dalla sua morte – e anche per coloro che hanno voglia di riviverla sul grande schermo, approda nelle sale – solo per due giorni: martedì 13 e mercoledì 14 dicembre – Il curioso mondo di Hieronymus Bosch che attraverso interviste a critici, esperti, registi e storici dell’arte condurrà gli spettatori alla scoperta delle ossessioni, delle bizzarrie e delle creature mostruose dell’artista olandese. Per l’elenco delle sale coinvolte: www.nexodigital.it 

Col proposito di diffondere il multilinguismo europeo, tutti gli anni – a iniziare dal 2007 – il Parlamento Europeo seleziona tre film e li fa circolare in 28 lingue, lunedì 12 dicembre alle ore 20.30 al cinema Beltrade (via Oxilia 10) sarà possibile vedere Toni Erdmann di Maren Ade, vincitore Lux Prize 2016, e il 19 alle 21.15 die Fremde di Feo Aladag, premio Lux 2010, l’ingresso sarà libero, meglio però prenotarsi su prenota@cinemabeltrade.net, per saperne di più www.cinemabeltrade.net

Torna – dopo il successo della campagna di crowdfunding – CineWanted, torna con una nuova selezione di film di gran qualità, sempre allo Spazio Tertulliano, in Via Tertulliano 68. La giornata dI giovedì 8 dicembre propone – tra gli altri titoli – Steve Jobs di Danny Boyle e Steve Jobs – L’intervista perduta di Paul Sen, tra i prossimi film distribuiti dal marchio Wanted ci sono La vita è meravigliosa di Frank Capra, Trainspotting ancora di Boyle, Jheronimus Bosch – Unto del diavolo di Pieter Van Huystee e ancora Nanneri. La sorella di Mozart di Rène Féret, per il calendario completo delle proiezioni e altre notizie www.cinewanted.eu

Tom Brand (Kevin Spacey), un miliardario così assorbito dal lavoro e da ambizioni sempre più alte da trascurare la seconda paziente moglie nonché la figlioletta prossima a festeggiare l’undicesimo compleanno, per farsi perdonare decide di concretizzare il desiderio di Rebecca – avere un gatto – ma quando sta per tornare a casa con il peloso Mister Fuzzypants resta vittima di un incidente ritrovandosi con il corpo in coma e lo spirito dentro il gatto. I giorni vissuti da micio gli serviranno, ovviamente, per cambiare e recuperare i fino ad allora tralasciatissimi affetti familiari.

Niente di più niente di meno di una commediola per famiglie all’ora del the, Una vita da gatto ha dei momenti spassosi e surreali ma trova i suoi punti di forza nella presenza di Kevin Spacey e di Christopher Walken nel ruolo dello stravagante proprietario del negozio di animali.

La Cineteca approfitta dell’uscita del libro Tenzin Palmo. Gli insegnamenti di una maestra del buddhismo tibetano trascritti e commentati da Jacques Vigne (presentazione il 15 dicembre, al MIC, alle 17,30) – primo testo a raccontare gli insegnamenti di una delle prime donne occidentali diventata monaca del buddhismo tibetano – per organizzare una rassegna di tre film documentari, due dei quali ripercorrono il cammino di Tenzin Palmo (Una donna straordinaria/Une femme remarquable di Sabine Michelin Pigeon e Una grotta nella neve/Cave in the snow di Liz Thompson) mentre l’altro – ViVijayânanda. Un cammino di saggezza  di Olivier e Luc Maréchaux – è dedicato alla figura del medico francese – maestro dello stesso Vigne – e del suo percorso spirituale, per gli orari delle proiezioni e molte altre notizie www.mic.cinetecamilano.it