Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

Un tirchio quasi perfetto, regia di Fred Cavayé

locandinaFrançois Gautier (Dany Boon) è un bravo violinista di mezz’età, è un tipo solitario e scostante, felice, appagato e in pace soltanto quando risparmia, anche tre centesimi. L’incontro con una collega innamorata di lui (Laurence Arné) e una figlia dall’animo nobile e generoso (Noémie Schmidt) nata a causa di un preservativo scaduto, della quale non sapeva nulla e che gli bussa un giorno alla porta, segneranno il contrappasso dando una nuova direzione alla sua vita. Tutta sulle spalle di Dany Boon Un tirchio quasi perfetto è una commedia francese degli equivoci garbata senza pretese né sorprese, con qualche momento divertente (il concerto velocissimo, il consulente bancario che fa da terapeuta) ma troppe situazioni prevedibili.

La bella e la bestia, regia di Bill Condon

poster-bella-e-la-bestia-la-4C’era una volta un castello abitato da un principe (Dan Stevens) bello, biondo, ma così vanesio e così egoista da essere trasformato in un mostro da una mendicante che aveva deriso. E c’era sempre una volta poco lontano, in un villaggio francese ad alto tasso di ottuso maschilismo, la giovane Belle (Emma Watson), una giovane donna ribelle, libera e indipendente che, finita prigioniera nel castello stregato per salvare il padre colpevole di aver rubato una rosa, riesce a guardare oltre le apparenze e si innamora della gentilezza d’animo della Bestia, spezzando così l’incantesimo: ecco La Bella e la Bestia di Bill Condon con attori in carne e ossa, la storia – ispirata alla fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont  – pur non avendone la stessa magia e lo stesso incanto è pressoché uguale alla versione animata del 1991, sono immutati i valori di base quali generosità, altruismo e bellezza interiore, sono simili le musiche al netto di alcune modifiche nelle canzoni, c’è invece qualche aggiornamento sulla natura dei personaggi, a iniziare dalla presunta omosessualità di Le Tont – gonfiata, e molto ad arte, all’uscita del film -, e comunque i punti di forza di tutta l’operazione sono gli abitanti del castello trasformati dal sortilegio in credenza, teiera, tazzina, orologio, candelabro, piumino e l’organizzazione della cena è la cosa più bella del film, peraltro troppo lungo considerato il pubblico di riferimento.

 

20 marzo all’Arci Bellezza: CineCenando con TODOS SON MIS HIJOS (Sono tutti miei figli) di Ricardo Soto Uribe

UnknownCome sempre prima si cena (solo su prenotazione, 15€ con tessera Arci) e dopocena, alle 21.30, c’è un film (gratuito per chi ha mangiato): appuntamento lunedì 20 marzo all’Arci Bellezza (via Bellezza 16) con un nuovo appuntamento di CineCenando, il film scelto è TODOS SON MIS HIJOS (Sono tutti miei figli), il documentario di Ricardo Soto Uribe sulle Madres de Plaza de Mayo, prodotto dall’Area Audiovisual in occasione del 40° anniversario dell’Associazione Madres de Plaza de Mayo.

Per altre notizie: www.arcibellezza.it/old/circolo/tag/cinecenando/

I Am Not Your Negro, regia di Raoul Peck

poster-am-not-your-negro-iTratto dalle pagine incomplete e mai pubblicate dello scrittore, saggista e attivista americano James Baldwin che nel 1979, partendo dagli omicidi di Malcolm X, Medgar Evers e Martin Luther King, iniziò a riflettere sulle condizioni degli americani neri, I Am Not Your Negro, diretto dal regista haitiano Raoul Peck, è un documentario che cerca, collegandoli al presente, di portare sullo schermo con linguaggio e montaggio stimolanti e avvincenti lo sguardo, il pensiero e le idee del suo autore, dove si sottolineava come tutta la cultura di quegli anni fosse dominata dal razzismo, e ricostruisce le tappe dell’emarginazione razziali. Dopo la proiezione di lunedì 20 marzo alle 20.30 all’Auditorium San Fedele nell’ambito del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina I Am Not Your Negro sarà nelle sale a partire da martedì 21, distribuito da Feltrinelli, non perdetelo.

 

 

30 marzo all’Alcatraz: Slanciamoci Festa Rock 2017

7b74f7f34eCi si scatena in pista dalla 21 alle 3, e si fa del bene. Torna giovedì 30 marzo all’Alcatraz (via Valtellina 25) Slanciamoci festa rock, l’annuale appuntamento danzante per la ricerca e la cura della SLA a favore di Slanciamoci, un’associazione non profit che da tempo dona tutto quel che raccoglie al Centro Clinico Nemo di Niguarda, specializzato nella ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica. Per i biglietti e altre informazioni: www.slanciamoci.it

 

vedete, sono uno di voi di Ermanno Olmi

 

UnknownCon quanta delicatezza, dandogli la sua voce fuori campo, dai toni sempre pacati e sereni, Ermanno Olmi – assieme a Marco Garzonio, il giornalista che lo ha seguito per lungo tempo – ci porta alla scoperta di Carlo Maria Martini, per ventidue anni Arcivescovo di Milano. In vedete, sono uno di voi Olmi con una bella forma cinematografica ricostruisce il percorso umano e il cammino religioso di un uomo di Chiesa, dalle posizioni coraggiose spesso al centro di discussioni, che ha attraversato molte pagine drammatiche e cruciali della nostra storia (il terrorismo, Tangentopoli, la crisi del lavoro, giusto per citarne tre) con tante immagini d’epoca provenienti dalla famiglia, dagli archivi dell’Istituto Luce, dalle Teche delle Rai e il risultato è un piccolo grande film da proteggere e diffondere che emoziona, coinvolge e fa riflettere e comprendere tante cose, a prescindere dalle idee e dalla fede di ciascuno.

 

Fino al 6 aprile al Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione di Sesto San Giovanni: CinaCinema. Rassegna di film cinesi

chongqing-hot-potQuattro film cinesi non usciti da noi, visti all’ultima edizione del Far East Film Festival di Udine e selezionati da Clarissa Forte, esperta in cultura cinese: appuntamento dal 16 marzo al Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione di Sesto San Giovanni (piazza Montanelli 1) con CinaCinema, rassegna a cura dell’Istituto Confucio. Il film di domani è Chongqing Hot Pot di Yang Qing, una commedia di genere criminale, il 23 ci sarà The Left Ear di Alec Su, il 30 Breakup Buddies di Ning Hao e giovedì 6 aprile The Continent di Han Han, 2014, le proiezioni iniziano alle 16.30, sono in versione originale con sottotitoli in inglese e sono introdotte da Clarissa Forte, l’ingresso è libero, per saperne di più istitutoconfucio.unimi.it/evento/cinacinema-rassegna-film-cinesi/

Dal 17 marzo al 2 aprile al Museo Interattivo del Cinema: “Talenti” sudamericani

talenti-sudamericani-220x110Cos’hanno in comune il poeta e politico cileno Pablo Neruda, lo scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez, il calciatore argentino Diego Armando Maradona, il rivoluzionario Ernesto “Che” Guevara, il Leader Maximo cubano Fidel Castro, la cantante naturalizzata brasiliana Carmen Miranda, la pittrice messicana Frida Kahlo, e ancora il fuorilegge e narcotrafficante colombiano Pablo Escobar e il terrorista venezuelano più ricercato del XX secolo, Carlos Lo sciacallo? Sono uomini e donne che hanno contribuito a formare l’immaginario dell’America Latina, il cinema si è interessato a loro e ai loro ritratti cinematografici è dedicata la rassegna “Talenti” sudamericani ai nastri di partenza al Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121). Si comincia venerdì 17 marzo, tra i titoli in programma ci sono Neruda di Pablo Larraín, Gabo – Il mondo di Garcia Marquez di Justin Webster, Comandante di Oliver Stone, Maradona di Kusturica di Emir Kusturica e Frida di Julie Taymor, per il calendario completo delle proiezioni fino al 2 aprile e altre notizie www.mic.cinetecamilano.it

 

 

17 marzo all’Arci Bellezza: CineCenando con IL CIELO SOPRA BERLINO di Wim Wenders

UnknownAlle 20 si cena (solo su prenotazione, 15€ con tessera Arci), alle 21.30 c’è la proiezione, gratuita per chi ha cenato: appuntamento venerdì 17 marzo all’Arci Bellezza (via Bellezza 16) con un nuovo appuntamento di CineCenando, il film scelto in programma è Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders, per altre notizie www.arcibellezza.it/old/circolo/tag/cinecenando/

Dal 12 al 19 marzo in luoghi vari: Sguardi altrove Film Festival

typographyTre sezioni competitive di lungometraggi, documentari e corti a regia femminile tra le quali la neonata a regia mista #FrameItalia sul cinema italiano, le sezioni non competitive aperte anche a film diretti da registi uomini come La finestra sulla Cina tra ieri e oggi che indaga sull’evoluzione della donna in Cina attraverso il cinema e Diritti Umani, oggi sulle violazioni dei diritti umani, e ancora la tavola rotonda, l’omaggio alla regista tedesca Maren Ade con la proiezione – oltreché di Ti presento Toni Erdmann  di The forest for the trees e Everyone Else, gli ospiti, gli incontri, i libri, il laboratorio Madri migranti, i workshop, due matinée per le scuole secondarie di primo e secondo grado di Milano, il premio a Liliana Cavani consegnato nella tappa romana della manifestazione, e ancora altro, il tutto su di un tema, in inglese, Women’s Empowerment: Working to Overcome Gender Inequality: inizia domenica 12 marzo  – dislocata in diversi luoghi e con un programma sempre ricco e stimolante – l’edizione numero 24 di Sguardi Altrove Film Festival, la rassegna internazionale sul cinema e i linguaggi artistici al femminile diretta da Patrizia Rappazzo, il film scelto per l’apertura è Certain Women di Kelly Reichardt (domenica 12 alle 20.30 allo Spazio Oberdan), per scoprire il calendario completo degli appuntamenti fino al 19 marzo, le sedi, i prezzi dei biglietti e molto altro www.sguardialtrovefilmfestival.it

Marzo al Circolo Arci Metissage: ceCINEattacks! Film e non solo invadono l’Isola

cecineattacks-300x107Le proiezioni, gli ospiti, gli incontri, le passeggiate cinematografiche, le degustazioni: inizia domenica 12 marzo al Circolo Arci Metissage (Via Borsieri 2, entrata da Via De Castilla n° 9 (e 3/4)) ceCINEattacks! Film e non solo invadono l’Isola, un programma curato da ceCinepass. L’appuntamento di domani sarà così scandito: alle 18 apertura del bistrot, alle 19.00 chiacchiere su cinema e rap con Luca Gricinella – autore del libro Cinema in rima. La messa in scena del rap – e alle 20.30 proiezione in versione originale con sottotitoli italiani di Straight Outta Compton di F. Gary Gray.  La rassegna riprenderà poi domenica 19 marzo alle 17 con la passeggiata cinematografica in Isola a cura del critico Nicola Falcinella (è necessario iscriversi su info@cecinepas.it) seguita alle 18.30 dall’apertura del bistrot e alle 19.30 dalla proiezione di L’uomo perfetto di Luca Lucini che sarà in sala per presentarlo e per raccontare cosa vuol dire girare un film a Milano. L’ ingresso è libero con tessera Arci 2017, per conoscere il programma di domenica 26 marzo e per altre notizie www.cecinepas.it e www.arcimetissage.org

 

Fino al 22 marzo allo Spazio Ligera: Cinema tossico. Il cinema italiano ai tempi dell’eroina a cura di Federico Riccardo Chendi

19b5d6a10aTre serate, tre film rari incentrati sulla tossicodipendenza. Dopo la proiezione di Storia di Filomena e Antonio di Antonello Branca dello scorso mercoledì, la rassegna prosegue mercoledì 15 marzo con il film cult di Claudio Caligari Amore tossico e si conclude mercoledì 22 con L’imperatore di Roma di Nico D’Alessandria. Le proiezioni iniziano alle 21.30 e sono presentate da Federico Riccardo Chendi e Ivan Guerrerio, lo Spazio Ligera è in via Padova 133 Milano, l’ingresso è gratuito, per saperne di più www.ligera.it

La luce sugli oceani, regia di Derek Cianfrance

poster-light-between-oceans-the1918, Australia. Tom Sherbourne (Michael Fassbender), di ritorno dalla guerra traumatizzato e sfiduciato, sceglie di isolarsi dal mondo accettando di andare a fare il guardiano del faro a Janus Rock, un’isola così sperduta, inospitale e selvaggia da far impazzire il custode precedente. Sarà il matrimonio con Isabel Graysmark (Alicia Vikander) – conosciuta sulla terraferma – a ridargli la voglia di vivere ma due aborti e l’arrivo di una bimba approdata a riva su una barca assieme al cadavere di un uomo e accolta come la figlia tanto sperata segneranno il destino. Già, il destino… le premesse per un polpettone di quelli con i fiocchi, da godersi con i fazzoletti a portata di mano, c’erano tutte, peccato il film manchi di ritmo e si trascini con dialoghi e situazioni improbabili e musiche invadenti, peccato non brillino neppure i due protagonisti, i quali però sul set si sono innamorati per davvero.

 

Il padre d’Italia, regia di Fabio Mollo

poster-padre-d-italia-ilPaolo ha trent’anni e lavora in un’azienda di mobili di Torino, è un tipo solitario e introverso e si è lasciato da poco col suo compagno. Una sera incontra in un locale gay Mia, una sua coetanea sbandata e irresponsabile, al sesto mese di gravidanza. Entrambi diversamente disagiati e irrisolti da quel momento Paolo e Mia, che non sanno che fare delle loro vite, diventano l’uno il custode dell’altro e insieme iniziano un viaggio da Nord a Sud, fino a Reggio Calabria, alla ricerca di un padre, che non si trova, per la creatura in arrivo.

Un omosessuale che vorrebbe diventare padre e una donna che sta per diventare madre di un figlio che non vorrebbe, Il padre d’Italia parla d’amore e di genitorialità, oggi, in Italia, e delle tante difficoltà annesse e connesse, non tutto funziona ma al netto della discontinuità e delle imperfezioni il film è un film sincero e trova i suoi punti di forza nell’energia malinconica sprigionata dai due bravi interpreti.

Dall’11 al 19 marzo: Bergamo Film Meeting

img2_vuota9 giorni di proiezioni, oltre 150 film tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, 4 opere di video-arte, 2 anteprime, 3 mostre, 5 workshop, 3 masterclass, 2 video installazioni, 3 proiezioni a Brescia, 1 tavola rotonda, 1 fantamaratona, 2 pubblicazioni, 9 strisce quotidiane a fumetti, e poi incontri, ospiti, percorsi di visione per le scuole e molto molto altro ancora: è ricco, gustoso e invitante il programma della trentacinquesima edizione di Bergamo Film Meeting che si inaugurerà venerdì 10 marzo alle ore 21 al Teatro Donizetti con la versione integrale di Amadeus Director’s Cut di Miloš Forman (cui è dedicata una retrospettiva) anticipata alle ore 20.00 dall’inaugurazione della mostra Miloš Forman, la ribellione e lo sfarzo. Costumi da Oscar di Theodor Pištěk con i preziosi costumi originali dei film Amadeus e Valmont realizzati dal premio Oscar Theodor Pištěkper per aprirsi poi sabato 11 e proseguire fino al 19 marzo in vari luoghi idella città.

Il calendario completo della manifestazione è su www.bergamofilmmeeting.it , ai numeri sopraindicati vanno aggiunti due appuntamenti milanesi, il 9 marzo alle 21 a Spazio Oberdan proiezione di Al fuoco, pompieri! di Miloš Forman e il 16 marzo alle 14.30 alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti proiezione di Nói albinoi e subito dopo incontro col regista islandese Dabur Kàri, per saperne di più www.cinetecamilano.it e www.fondazionmilano.eu/cinema

Cinema Beltrade: Mister Universo, regia di Tizza Covi e Rainer Frimmel

poster-mister-universoNon sono giorni per felici per Tairo (Tairo Caroli), un domatore circense. Il circo è in crisi, gli spettatori calano, gli animali invecchiano o si ammalano e come se non bastasse gli è stato pure sottratto un prezioso portafortuna, un pezzo di ferro piegato e datogli in dono quando era piccolino da Arthur Robin (Arthur Robin), primo Mister Universo di colore della storia, nel 1957. Su consiglio della contorsionista Wendy Tairo parte alla ricerca di Arthur, oggi novantenne, fermandosi a salutare, nel corso del viaggio dalla periferia di Roma a quella del Nord, la mamma, alcuni amici e qualche parente. Brilla da ieri al cinema Beltrade (via Nino Oxilia 10) Mister Universo di Tizza Covi e Rainer Frimmel, un piccolo gioiello in equilibrio tra documentario e finzione che ci porta dentro le quinte del magico mondo, destinato a scomparire, del circo attraverso le storie, i problemi, le crisi, le superstizioni, gli affetti degli artisti che ci lavorano e che qui interpretano loro stessi.

Gentile, malinconico, intenso, genuino, nostalgico, emozionante, naturale, imperdibile, e gli aggettivi potrebbero continuare ancora…

 

 

Autopsy, regia di André Øvredal

poster-autopsyIl medico legale Tommy Tilden (Brian Cox) e suo figlio Austin (Emile Hirsch) – gestori di un obitorio più angosciante che mai nello scantinato della vecchia casa, ovviamente isolatissima, dove abitano – ricevono dallo sceriffo della contea l’incarico di eseguire l’autopsia sul cadavere di una donna – che si presenta senza ferite né abrasioni – ritrovato in uno scantinato assieme ad altri cadaveri, per capire le cause della morte. Nel corso delle indagini padre e figlio, scavando, vivisezionando e incidendo, scopriranno cose sempre più inquietanti e sovrumane e mentre il mistero si fa sempre più fitto oscure e terrorizzanti presenze si palesano nel laboratorio…

Diretto dal norvegese André Øvredal Autopsy è un horror claustrofobico ad alto tasso di repulsione quasi tutto ambientato in una stanza eccetto qualche momento nei corridoi e in un’altra stanza, il ritmo si mantiene discreto, le sorprese non mancano, gli amanti del genere saranno impauriti, impressionati e soddisfatti, gli altri abbasseranno lo sguardo per quasi tutti gli 86 minuti.

 

Il diritto di contare, regia di Theodore Melfi

La matematica Katherine Johnson (Taraji P. Henson)poster-diritto-di-contare-il, l’esperta di informatica Dorothy Vaughan (Octavia Spencer) e l’ingegner Mary Jackson (Janelle Monáe) erano tre donne per giunta nere che nella Virginia razzista tra gli anni Cinquanta e i Sessanta – laddove alle persone di colore erano riservati bagni e posti sui mezzi di trasporto  – lavoravano in un’ala nascosta della Nasa, il Langley Research Center rivelandosi fondamentali, con calcoli impossibili e abilità fuori dal comune, a portare nel 1962 nello spazio John Glenn, primo astronauta americano nella storia, in ritardo sui russi. Tratto dal libro Hidden Figures: The Story of the African – American Women Who Helped Win The Space Race di Margot Lee Sherry Il diritto di contare di Theodore Melfi racconta la storia vera poco nota e molto bella e accattivante di tre donne di colore che in un mondo separatista riuscirono a combattere le discriminazioni e a vedere riconosciute le loro notevoli capacità – in nome del diritto di contare, appunto – e lo fa in modo tradizionale, edificante e rassicurante, con dosi limitate di retorica e con tre brave interpreti e Kevin Costner nella parte del capo democratico.