Archivio dell'autore: Ilaria d'Andria

Dal 2 al 7 maggio alla Triennale di Milano: Festival dei Diritti Umani

Schermata-2017-04-14-alle-12.30.51Il cinema – con 19 documentari in concorso e 5 film in anteprima -, i dibattiti, le tavole rotonde, le voci, gli sguardi, gli ospiti, gli incontri, la mostra, i premi, le iniziative collaterali: ci siamo quasi, martedì 2 maggio inizia il Festival dei Diritti Umani, violati spesso anche da noi, il tema scelto per questa seconda edizione è “Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche”. Il calendario degli appuntamenti – tutti gratuiti fino a esaurimento posti e dislocati tra il Teatro dell’Arte, il Salone d’Onore e il Giardino della Triennale, in viale Alemagna 6 – è ricco e fitto, per conoscerne tutti i dettagli www.festivaldirittiumani.it

8, 22 maggio e 5 giugno alla Biblioteca di Morando: MATCH POINT ovvero la critica al tempo dei social media. WORKSHOP DI CRITICA CINEMATOGRAFICA

e9ab369d-381f-485b-a683-2eaccd7f0e8dPer cominciare diamo anche qui la notizia dell’apertura al pubblico dallo scorso 22 aprile in via Tofane 49 della Biblioteca di Morando, uno spazio molto molto speciale grande 800 mq (per gli orari e altro: www.cinetecamilano.it), dove andare a leggere, a studiare e approfondire il cinema, dedicato al critico Morando Morandini, la cui ricchissima biblioteca è stata donata alla Cineteca di Milano dai suoi familiari. La Biblioteca di Morando è stata scelta per Match point, un workshop di critica cinematografica – tenuto da Luisa Morandini, giornalista e critica come il suo papà, e da Andrea Chimento, direttore del sito di critica online LongTake -. Il corso, indirizzato a tutti e finalizzato a dare le basi fondamentali della critica cinematografica tradizionale e web, è articolato in tre lezioni (8 e 22 maggio, e 5 giugno), l’ultimo incontro (per l’occasione ci si trasferirà al Museo Interattivo del Cinema) prevede la proiezione di un film a sorpresa, il costo è di 35€, per conoscere tutti i dettagli e per iscriversi www.cinetecamilano.it 

La ragazza dei miei sogni, regia di Saverio Di Biagio

poster-ragazza-dei-miei-sogni-laP. (Primo Reggiani) è un giovane giornalista e ama, non riamato, l’amica Margherita (Chiara Gensini) che ne sfida i sentimenti filandosela col suo coinquilino. L’incontro – prima nei sogni e poi nella vita reale – con la bionda e dolce Sofia (Miriam Giovanelli) pare dare una svolta alla vita di P, fino a che un amico caro, esperto di paranormale, non lo avverte che le cose non stanno come sembrano, anzi… Strano film La ragazza dei miei sogni, un fantasy italiano imperfetto, acerbo e difettoso che però denota il tentativo, coraggioso e pertanto da premiare, di uscire dai consumati schemi delle solite e troppe commedie.

L’amore criminale, regia Denise Di Novi

poster-amore-criminale-lJulia (Rosario Dawson), una caporedattrice di successo, sta per convolare a nozze con David (Geoff Stults), un imprenditore. A minacciare la felicità della coppia ci pensa Tessa (Katherine Heigl), prima moglie dell’uomo nonché madre della piccola Lily, la quale, vedendosi scippare sotto il naso le attenzioni della figlioletta e l’ex, inizia a intrufolarsi nella vita di Julia, colpevole di averle preso il posto, a farle i dispetti e a metterla in brutta luce, fino alla resa dei conti finale. Dimenticabilissimo thriller di ambientazione domestica – in contrasto col titolo originale… – L’amore criminale è prevedibile e scontato e con il lato maschile del triangolo davvero troppo tontolone, quasi un colpo di genio però l’ultimissima scena.

TUTTI A CASA – INSIDE MOVIMENTO 5 STELLE, regia di Lise Birk Pedersen

locandinaE’ diretto dalla regista danese Lise Birk Pedersen, che l’ha girato tra il 2013 e il 2015, Tutti a casa – Inside Movimento 5 Stelle, documentario che segue – in privato, nei comizi, in Parlamento – i primi eletti pentastellati – come Paola Taverna, Mario Michele Giarrusso e Luis Alberto Orellana, il primo anche ad andarsene – con un occhio sulle ombre e sulle contraddizioni del movimento.

29 aprile al cinema Beltrade: proiezione speciale di PIIGS – Ovvero come imparai a preoccuparmi e a combattere l’austerity, regia di Adriano Cutraro, Federico Greco e Mirko Melchiorre

poster-piigs-ovvero-come-imparai-a-preoccuparmi-e-a-combattere-l-austerityCi sono voluti cinque anni di ricerche e due di riprese per realizzare PIIGS, un viaggio di settantaquattro minuti alla scoperta dei principi dell’austerity, dove esperti, economisti e intellettuali (ecco giusto qualche nome: Erri De Luca, Yanis Varoufakis, Federico Rampini, Noam Chomsky) illustrano, senza contraddittorio, quanto all’origine della crisi dei debiti europei dei paesi più fragili (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna: le loro iniziali compongono l’acronimo PIIGS, appunto) ci siano i principi stessi della moneta unica, moneta che ha deciso e condizionato le economie. La tesi di PIIGS – Ovvero come imparai a preoccuparmi e a combattere l’austerity è nelle sale da oggi, appuntamento sabato 29 aprile alle 21.40 al cinema Beltrade con una proiezione speciale, accompagnata da Federico Greco, uno dei registi. Per altre notizie www.cinemabeltrade.net

3 maggio all’Urban Center Milano: Ti racconto Milano nel mondo delle favole

TIRACCONTO_3_5Prosegue il ciclo in tre incontri che Barbara di Castri ha costruito attorno al suo diario di viaggio alla scoperta di Milano utilizzando la rete metropolitana uscito da poco per Aracne, appuntamento mercoledì 3 maggio alle 17 all’Urban Center Milano (galleria Vittorio Emanuele II, 11/12) con Ti racconto Milano nel mondo delle favole. Durante l’incontro, indirizzato ai bambini di età scolare e prescolare, Mario Traverso leggerà alcune fiabe di Barbara ambientate a Milano. Ci aspettano, andiamoci…

 

Dall’ 1 al 14 maggio allo Spazio Oberdan: ALLA RICERCA DI UN SENSO, regia Nathanaël Coste e Marc De La Menardière

Unknown87 minuti (su un girato di 80) realizzati in 7 anni col contributo di 963 internauti per documentare il sogno di una vita lontana dagli schemi preordinati dal capitalismo e vicina ai cicli e alle regole della natura: appuntamento allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) dall’1 al 6 maggio con l’anteprima di ALLA RICERCA DI UN SENSO di Nathanaël Coste e Marc De La Menardière, per gli orari delle proiezioni www.cinetecamilano.it

Le cose che verranno – L’avenir, regia di Mia Hansen-Løve

poster-things-to-comeChi ama Isabelle Huppert non si perda Le cose che verranno – L’avenir dove l’attrice è Nathalie, insegnante di filosofia sulla soglia dei sessanta in un liceo di Parigi tutta scuola, casa, libri e pensiero filosofico (soprattutto Rousseau) la cui vita imbocca una nuova direzione dopo la fine del matrimonio, che lei pensava eterno, e dopo la morte della madre. Dapprima disorientata dagli abbandoni e dalla nuova libertà acquisita, Nathalie comincia a frequentare assieme alla gatta capricciosa ereditata da mamma una comune nelle Prealpi del Vercors dove si rifugia un ex alunno fascinoso e brillante col quale è rimasta in contatto, e in quel luogo affollato di ospiti altrettanto intellettuali la donna pian piano riannoda i fili della sua esistenza, e ritrova l’energia per andare avanti e guardare con consapevolezza alle cose che verranno. Lo scorrere del tempo, la perdita, una vita che si disfa per poi rifarsi, il tutto declinato con classe, eleganza e delicatezza al netto di qualche lentezza, bel film Le cose che verranno – L’avenir dove si parla della nuova stagione di una donna di mezz’età, nella quale in molte ci possiamo rispecchiare.

4 maggio alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti: Cristiano Travaglioli. Il montaggio di The Young Pope

UnknownSarà Cristiano Travaglioli – collaboratore di Paolo Sorrentino per il quale ha curato il montaggio di The Young Pope e di molti altri film – il protagonista dell’appuntamento in programma nell’Aula Magna della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti (viale Fulvio Testi 121) giovedì 4 maggio. L’incontro, moderato da Fabrizia Centola e dedicato al montaggio della seralità televisiva, parlerà di cosa significa trasferire l’ immaginario di un regista come Sorrentino dentro la struttura dl un racconto a puntate, l’ingresso è come sempre gratuito fino ad esaurimento posti ma come sempre è necessario prenotarsi all’indirizzo
incontricinema@fondazionemilano.eu , per saperne di più www.fondazionemilano.eu/cinema

Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse, regia di Hugo Gélin

poster-two-is-a-familyVive in Costa Azzurra senza pensieri e senza una donna fissa lo skipper Samuel (Omar Sy) finché Kristin (Clémence Poésy), una delle tante conquiste, non gli mette tra le braccia una bimba di pochi mesi, dicendogli che è figlia sua, per poi salire su un taxi e filarsela a gambe levate. Gli anni passano, Samuel, che ha deposto i panni di sciupafemmine per indossare quelli di padre modello, e la piccola Gloria (Gloria Colston) vivono a Londra – dove lui lavora come stuntman -, si intendono e sono sereni ma un giorno la madre torna a rivendicare i suoi diritti e Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse lascia i toni della commedia per sconfinare nel dramma prima e nel melodramma quasi ricattatorio, con annessa predica, dopo, chi non ama il genere è preferibile si tenga a distanza di sicurezza.

Baby Boss, regia di Tom McGrath

poster-boss-babyTim è un bambino felice di sette anni, è figlio unico e gode di tutte le attenzioni dei genitori fina a che l’arrivo a bordo di un taxi di un inaspettato fratellino parlante in giacca e cravatta gli mette a soqquadro la vita. Non è difatti un neonato qualunque il nuovo arrivato, è una spia in missione e avrà bisogno della collaborazione completa di Tim per concludere il suo incarico, fermare l’invasione degli animali domestici, molto e troppo graditi tra le famiglie, e pertanto la concorrenza di un’altra ditta. Si parla di famiglia e figli, di equilibri e dinamiche familiari in Baby Boss, un film d’animazione diretto da Tom McGrath e firmato Dreamworks tutto sommato piacevole e pieno di trovate, al netto di qualche caduta di ritmo e alcune ripetizioni, che piacerà ai bambini e ai loro accompagnatori.

Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti SUMMER SCHOOL 2017. Corsi intensivi di una settimana per conoscere Il mestiere del cinema

logo_summer_vert_22Tempo d’estate, tempo di corsi: è ricco il programma di corsi intensivi di Scrivere, girare e montareAdobe After EffectsGli strumenti del montaggioScrivere con l’immagine e Scrivere con la luce della Summer School 2017 alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti proposto a chi desideri avvicinarsi al mestiere del cinema. Durante una settimana (compresa tra il 3 e il 21 luglio) ai partecipanti sarà data l’opportunità di conoscere gli elementi sintattici e grammaticali del linguaggio audiovisivo e di far emergere il talento individuale, artistico e tecnico. Le iscrizioni aprono mercoledì 19 aprile, per conoscere i corsi nei dettagli e per altre informazioni http://www.fondazionemilano.eu/cinema/pagine/summer-school-alle-scuole-civiche-2017-civica-scuola-di-cinema

Lasciati andare, regia di Francesco Amato

poster-lasciati-andareElia Venezia (Toni Servillo) è uno stimato psicoanalista ebreo, tirchio, annoiato, pigro e senza affetti che tiene tutti a dovuta distanza, sia i pazienti che non guarisce, sia l’ex moglie Giovanna (Carla Signoris), che abita nell’appartamento accanto e che gli fa da mamma – gli cucina, gli fa il bucato -. Quando però, dopo troppi bignè e una serie di accertamenti, l’uomo viene costretto a frequentare una palestra per rimettersi in forma, nella sua vita entra Claudia (Veronica Echegui), una vivace e stravagante personal trailer spagnola che trascina il riluttante Elia a correre e allenarsi nei parchi romani, coinvolgendolo anche nei suoi bizzarri casini. Che farà il distaccato professore? Si sboccherà, lasciandosi finalmente andare alla vita? Lasciati andare di Francesco Amato è una commedia pensata e scritta sulla voglia di leggerezza di Toni Servillo – attore di immensa classe che finora si era abbandonato a ruoli più morbidi soltanto a teatro -, la teoria degli opposti che prima si scontrano e poi si incontrano è prevedibile e stravista e non mancano stereotipi e ripetizioni ma il film si lascia tutto sommato vedere e ha qualche buona battuta,  al netto dell’agitato finale, con Luca Marinelli in versione galeotto con balbuzie.

 

Planetarium, regia di Rebecca Zlotowski

poster-planetariumAlla fine degli anni Trenta Kate (Lily-Rose Depp) e Laura Barlow (Natalie Portman) – due giovani sorelle medium americane –  vengono notate, durante una trasferta di lavoro a Parigi, dal produttore cinematografico francese André Korben (Emmanuel Salinger) il quale, incantato dalle loro doti, le ingaggia per girare un film nientedimeno che sui fantasmi, intanto la guerra che travolgerà l’Europa sta bussando alle porte… Alle ambizioni e alla complessità del progetto di Korben corrispondono quelle dell’intero Planetarium dove i troppi ingredienti messi nel piatto vengono poi miscelati in modo frettoloso, superficiale e infinitamente confuso.

Moglie e marito, regia di Simone Godano

poster-moglie-e-maritoSofia (Kasia Smutniak) e Andrea (Pierfrancesco Favino) sono sposati da dieci anni, hanno dei figli piccoli ma da tempo faticano a capirsi e quindi vogliono divorziare. Dopo un esperimento scientifico di Andrea i due si ritrovano l’uno dentro il corpo dell’altra e non sapendo come tornare ciascuno nel proprio iniziano a scambiarsi le vite, lei entra nei panni del marito neurochirurgo in ascesa alle prese con una sperimentazione sul cervello umano, lui in quelli della moglie conduttrice televisiva in carriera e l’immedesimazione e il ribaltamento dei ruoli saranno fonte di parecchi problemi ma anche di una migliore comprensione. Di Moglie e marito, opera prima di Simone Godano, si salva soltanto l’idea di partenza dello scambio di identità uomo/donna anche se non nuova e già utilizzata da molto cinema, per il resto la storia è prevedibile, si ripete, non graffia e poi Pierfrancesco Favino nei panni della moglie eccede in mossette e sculetta troppo, tutte cose che lei quando è dentro i propri non fa, e Godano non è Blake Edwards…

Mal di pietre, regia di Nicole Garcia

poster-from-the-land-of-mineVive in un villaggio nel Sud della Francia la ribelle Gabrielle (Marion Cotillard), laddove negli anni Cinquanta soltanto sognare l’amore vero era una cosa scandalosa, una cosa da pazzi. Data in sposa a José (Alex Brendemuhl), un lavoratore di origini spagnole che lei non ama e a cui si nega, grazie ai calcoli renali – il mal di pietre – e a un periodo di cure in una clinica sulle Alpi conoscerà André Sauvage (Louis Garrel), un misterioso tenente in grado di rimettere in movimento tutti i battiti del cuore, e della fantasia, di Gabrielle…: chi ama i melodrammi vibranti si accomodi.