Mentre il pubblico continua a divertirsi nelle sale con le note, i batticuori e le pallottole di Ammore e malavita e si gusta da casa il ritorno dell’ispettore Coliandro la Cineteca Italiana coglie le occasioni per organizzare al MIC – Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) una rassegna di film dei fratelli romani Marco e Antonio Manetti, più noti come Manetti Bros., registi di opere sempre originali, esplosive e fantasiose, a iniziare dalla penultima, Song ‘e Napule, divertentissimo  e ironico film di genere poliziesco con Alessandro Roya nel ruolo di un carabiniere pianista finito in un giro di lochi figuri e con Giampaolo Morelli in quello di Lollo Love, cantante neomelodico. L’omaggio comprende poi Zora la vampira (2000), rivisitazione ironica di Dracula con Micaela Ramazzotti e Carlo Verdone, Piano 17, girato dentro a un ascensore, L’arrivo di Wang (2011), con traduttrici, misteri e fantascienza, e infine Paura (2012), un horror nello stile dei fratelli. Per il calendario delle proiezioni www.cinetecamilano.it , la presenza in cartellone di Ammore e malavita fissata per lunedì 30 ottobre aspetta una conferma.

Alle 20 si cena con Salsiccia & fagioli All You Can Eat
(10€ con tessera Arci, quella del 2017/2018, quella del 2016/2017 è scaduta il primo ottobre, le bevande sono escluse e bisogna prenotare), alle 21.30 c’è la proiezione, gratuita. Lunedì 16 ottobre all’Arci Bellezza (via Bellezza 16) ci sarà un nuovo appuntamento di CineCenando, il film scelto non ha bisogno di troppe presentazioni, è Lo Chiamavano Trinità, western all’italiana diretto da E.B. Clucher e con Bud Spencer e Terence Hill, per altre notizie 0258319492  e www.arcibellezza.it/old/circolo/tag/cinecenando

Una lettera con l’avviso che la madre di Veronica, un antico amore di gioventù, gli ha lasciato in eredità il diario tenuto dal suo migliore amico riapre la scatola dei ricordi di Tony Webster – un solitario settantenne divorziato e dalla vita in apparenza tranquilla -. I tentativi di recuperare quelle pagine, ora conservate da una Veronica sempre enigmatica (Charlotte Rampling), portano difatti l’uomo a riordinare il passato e il viaggio a ritroso nel tempo – noi lo vediamo attraverso flashback continui che un po’ appesantiscono la narrazione – fa riemergere molti dettagli fino ad allora rimossi, del resto, come si sa, il passato non è quello che vogliamo ricordarci. In equilibrio tra commedia e dramma L’altra metà della storia, tratto da un romanzo di Julian Barnes e diretto dal regista indiano Ratesh Batra, parla d’amore, di perdono, di senso del passato, di fallimenti e di molto altro e lo fa bene, al netto delle pesantezze sopra indicate, e con attori di notevole classe.

Promette rivelazioni e curiosità l’incontro dal titolo Milano cinematografica. Il sogno di Hollywood sui Navigli curato da Pierfranco Bianchetti, giornalista già responsabile dell’Ufficio Cinema del Comune di Milano nonché direttore dell’attività del Cinema De Amicis, fino alla sua chiusura, nel 2011: appuntamento venerdì 20 ottobre alle ore 18 alla Biblioteca Parco Sempione (Via Cervantes, in zona Montetordo), l’ingresso è libero fino a esaurimento posti ed è meglio prenotarsi, per farlo e per saperne di più telefonare al numero 02 88465812 oppure c.biblioparco@comune.milano.it , www.comune.milano.it/sbm e www.facebook.com/SBM.Milano

Dopo il Cinema sui Tetti presso Highline Galleria ecco – ideato dal Gruppo MilanoCard, in collaborazione con Medusa Film, Consorzio Navigare l’Adda e Navigare in Lombardia – il Cinema Bianchini, il cinema dei sogni navigando sui Navigli a bordo di un’imbarcazione d’epoca con 50 posti a sedere. La partenza è sulla Darsena, lato viale Gabriele d’Annunzio, si comincia venerdì 13 ottobre alle ore 19.30 con La leggenda del pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore, il biglietto costa €14, il calendario prosegue con grandi film del passato targati Medusa fino al 31 dicembre (per il programma completo, le prenotazioni e altre notizie: www.cinemabianchini.it), la visione del film è preceduta da un drink di benvenuto, è riscaldata dalla degustazione di tisane delle aziende Agricole Valverde e alla fine bacio della buonanotte con un Bacio Perugina.

Fresca di divorzio Alice Kinney (Reese Witherspoon) lascia New York per tornare assieme alle due figliolette a Los Angeles, nella villa dei genitori. Quando una sera non a caso, quella dei suoi primi quarant’anni, in un locale conosce tre giovani aspiranti registi in cerca di alloggio, Alice decide di ospitarli, giusto per qualche tempo. La convivenza avrà risvolti inattesi e grazie all’amore di uno dei ragazzi la donna troverà nuovi equilibri e nuove priorità… Diretta da Hallie Meyers-Shyer, figlia di Nancy Meyers (Tutto può succedere) e di Charles Shyer (Baby Boom), 40 sono i nuovi 20 è una commedia godibile, veloce e con dialoghi spiritosi, e poi fa piacere ritrovare Candice Berger, nel ruolo della mamma di Alice.

Nella gelida Oslo la scomparsa di una donna separata con figlio è soltanto il primo di una serie di eventi che metterà Harry Hole (Michael Fassbender), tormentato e ombroso detective dedito alla bottiglia, sulle tracce di un assassino seriale che rapisce donne e le ammazza quando nevica, firmando poi i suoi efferati delitti con un pupazzo di neve. Tratto dal settimo degli undici romanzi dello scrittore norvegese Jo Nesbø L’uomo di neve diretto da Tomas Alfredson è un film dalle atmosfere tipicamente scandinave quindi cupissime e ha con un cast internazionale, peccato non riesca a sviluppare come invece dovrebbe la trama, tra l’altro i diversi piani della narrazione e le troppe ellissi creano squilibrio e spaesamento col risultato che lo spettatore non si appassiona né si emoziona, resta freddo, insomma, e in un thriller non sono delle belle cose.

Correva l’anno 1947 quando il dominio dell’Impero Britannico in India volgeva al tramonto, dopo trecento anni. Guida del processo che porterà all’indipendenza del Paese, alla separazione del Pakistan e alla morte di un milione di persone fu Lord Mountbatten, il nipote della Regina Vittoria che con la moglie Edwina e la figlia andò per sei mesi nel Palazzo del Viceré, a Delhi. Mescola la Storia, politica e diplomatica, con le storie interne al palazzo e lo fa con senso dello spettacolo, eleganza formale e un bel cast – da Gillian Anderson a Hugh Bonneville a Om Puri – Il Palazzo del Viceré, polpettone in costume d’impianto tradizionale diretto dalla regista anglo-indiana Gurinder Chadha, la cui famiglia fu coinvolta dalla Partizione.

Dopo essere stato a Cinemambiente di Torino e alla Cineteca di Bologna sta per arrivare al Cinema Oberdan The Last Pig di Allison Argo, il film che racconta il percorso verso il pentimento di Bob Comis, un allevatore di maiali che in dieci anni di maiali ne ha ingrassati, per portarli poi al macello, duemila. La regista e Comis saranno presenti alla proiezione di martedì 24 ottobre alle ore 21.15, per il calendario completo fino al 28 ottobre e altre notizie www.cinetecamilano.it

Novanta minuti realizzati elaborando i quadri dipinti di Vincent Van Gogh e composti da moltissime immagini ricreate nel suo stile da un gruppo di centoventicinque artisti che ci hanno messo anni e anni per ottenere un risultato di forte impatto emozionale: appuntamento dal 16 al 19 ottobre con Loving Vincent di Dorota Kobiela e Hugh Welchman, vincitore del Premio del Pubblico al Festival d’Annecy, per l’elenco delle sale coinvolte www.nexodigital.it 

Il tema di quest’edizione, la quinta, è il Tempo, declinato in cinque categorie, con più di sessanta film, tante anteprime italiane ed europee, dibattiti, ospiti da tutto il mondo, e workshop: appuntamento dal 19 al 22 ottobre all’Anteo Palazzo del Cinema (piazza XXV Aprile 8) con Milano Design Film Festival, la manifestazione – organizzata da Antonella Dedini e Silvia Robertazzi con la curatela di Prozia Bergamasco – per riflettere, attraverso una scorpacciata di film e documentari accompagnati da incontri e letture, sul ruolo del design e della creatività nel nostro quotidiano, il programma è come sempre molto molto ricco e invitante, si comincia giovedì 19 ottobre con l’anteprima italiana di The Happy Film, sui tre esperimenti controllati sulla meditazione, la terapia e i farmaci portati avanti dal grafico Stefan Sagmeister, per il calendario completo e le modalità di partecipazione www.milanodesignfilmfestival.com

C’è un’altra anteprima ai blocchi di partenza al Cinema Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2), appuntamento da giovedì 12 ottobre con Machines di Rahul Jain, il film sulle disumane condizioni di una fabbrica tessile nello Stato di Gujarat in India che all’ultimo Sundance Film Festival ha vinto il premio speciale della Giuria per la miglior fotografia, per il calendario delle proiezioni fino al 25 ottobre e altre notizie www.cinetecamilano.it

Si aprirà col Il Corsaro – un classico del XIX Secolo ispirato all’omonimo poema di Lord Byron – nel nuovo allestimento firmato da Alexei Ratmansky la nuova stagione di balletto al cinema che a partire da domenica 22 ottobre e fino al 10 giugno 2018 – distribuita da QMI Stardust – porterà in una selezione di cinema otto spettacoli direttamente dal Bolshoi di Mosca, tra classici senza tempo e novità. La stagione proseguirà il 26 novembre con La bisbetica domata, in una versione creata per la compagnia moscovita dal celebre coreografo francese Jean-Christophe Maillot, per il calendario completo fino a giugno, le sale coinvolte, i biglietti e altre informazioni www.stardustclassic.it 

Continuano le anteprima al Cinema Spazio Oberdan, appuntamento da martedì 17 ottobre con The Whispering Star, un film di fantascienza d’autore firmato dal regista giapponese Sion Sono, vincitore dell’International Asian Film Première del Toronto International Film Festival, girato in prevalenza nella regione di Fukushima, con le persone che oggi ci vivono. Per il calendario delle proiezioni fino al 26 ottobre e altro: www.cinetecamilano.it

C’è Issa – la giovane infermiera Fatima, interpretata da Serena Rossi con parrucca nera ricciolona -, c’è Isso – Giampaolo Morelli, qui nel ruolo del killer Ciro che dovrebbe eliminarla e che invece la mette al sicuro -, e ci sono tanti tipacci molto molto malamente in Ammore e malavita, una sceneggiata contaminata da altri generi colorata, vivace e coinvolgente ambientata negli stessi luoghi di Gomorra, a iniziare dalla Scampia d’apertura, con la quale i Manetti Bros. confermano, dopo Song ‘e Napule, la loro dichiarazione d’ amore sconfinato per il capoluogo partenopeo. Si canta, si spara, si canta ancora e si continua a sparare con attori che cantano e cantanti nel ruolo di attori, Rossi e Morelli sono bravi e affiatati, Claudia Gerini, la romana del gruppo, se la cava benone nelle vesti di sguaiata vedova del boss camorrista appassionata di cinema, su Carlo Buccirosso ormai mancano gli aggettivi tanto è superlativo, peccato solo per la lunghezza eccessiva, 134 minuti sono un poco troppi.

La Cineteca Italiana approfitta della monografica in programma a Palazzo Reale dal 17 ottobre per organizzare al Mic – Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) IL MONDO FUGGEVOLE DI TOULOUSE – LAUTREC, rassegna di film attorno alla Parigi della Belle Époque, cui l’artista parigino si ispirò nella sua opera. Il calendario comprende quattro titoli, c’è Lautrec (1998) di Roger Planchon, ritratto del pittore mai visto da noi (ulteriore proiezione domenica 29 ottobre alle ore 11.00 al Cinema Spazio Oberdan gratis per coloro che sabato 28 saranno andati alla mostra e si presenteranno alla cassa col biglietto), c’è il Moulin Rouge di John Huston del 1952 e c’è il Moulin Rouge del 2001 dell’australiano Baz Luhrmann, con Nicole Kidman ed Ewan McGregor, infine c’è Sotto i tetti di Parigi (1930) di René Clair, triangolo d’amore nella Parigi dei tempi. Per il calendario delle proiezioni, i biglietti e altre notizie www.cinetecamilano.it