L’arrivo allo Chateau è come sempre emozionante. Qualche altro amico è già li e nel giro di una mezz’ora giunge un nutrito gruppo di inglesi.In totale siamo 50, fra britannici, francesi, danesi,una spagnola, due italiani, un’austriaca, due canadesi, un brasiliano e un’africana!! Ci si trasferisce tutti nella grande veranda dove Pietro, maitre organizateur, ci dà il benvenuto e ci indica le nostre sistemazioni. Quest’anno io sono in camera con David Collins, amico londinese molto simpatico e , cosa fondamentale, non russa! Ci avviamo a prendere possesso della stanza, cercando di capire chi sono i nostri vicini e con chi condivideremo il bagno. Siamo al primo piano, vista sul parco del castello e sulle colline circostanti. Davvero bello. Alle 13,30 ci si ritrova per mangiare. La sala da pranzo è una vecchia e spaziosa cucina con due lunghi tavoli, e ci si accomoda casualmente, cambiando ad ogni pasto compagni .Fra gli obblighi della settimana, oltre a tenere pulite le proprie stanze e bagni, ci sono vari servizi: sparacchiare la tavola e apparecchiare per il pasto successivo, vesselle, più volgarmente lavaggio piatti, aiuto in cucina e servizio cibi, addetto all’immondizia, preparazione break fra una lezione e l’altra. Dopo mangiato torniamo in camera e disfiamo le valige: già iniziamo a ridere vedendo cosa abbiamo in serbo per le serate a tema. L’intenso programma prevede 3 ore di lezione al giorno, più un “atelier” sempre di danza, e serate danzanti a tema: I balli che si approfondiranno sono: walzer inglese, chachacha, quick step,tango, samba e rock. I temi dei parties….Musicals di Broadway, Halloween, Il mio colore preferito, Rendez vous al Bois de Boulogne e serata finale Black Tie. La prima sera, per scaldarsi e sciogliere gli imbarazzi del contatto nelle danze, serata senza tema.