Fra poco meno di un mese compio 50 anni, e, in piena sincerità, sono ben felice di farlo. Ammetto che a volte, pensandoci, mi sorprendo un po’ del numero, ma gli anni ci sono e, volente o nolente, all’avvicinarsi del genetliaco ho fatto un bilancio del mio vissuto. Consapevole di essere una persona fortunata per le opportunità che ho avuto, sono anche soddisfatto di quanto ho realizzato. Ognuno di noi percepisce gli accadimenti della vita, le gioie e i dolori, le seccature o le vittorie in modo molto personale. Una struttura psicologica equilibrata mi ha aiutato nelle avversità. Per molti non è così, e ringrazio in parte la natura e in parte me stesso, perché alla formazione della personalità corrisponde un lavoro introspettivo non trascurabile. Non ho avuto grandi dolori, ma alcune perdite di amici e famigliari mi hanno segnato, così come alcuni eventi o periodi della mia esistenza, dove ho dovuto fingere allegria e spensieratezza per non far preoccupare i miei cari, pur stando male e soffrendo. La tendenza all’ottimismo mi fa vedere il lato positivo, ma a ben pensarci non sono state tutte rose e fiori … anzi! Fin qui ci sono arrivato, anche realizzando cose per me importanti. La scala di valori è molto soggettiva, e così elenco quanto mi rende orgoglioso senza un ordine di preferenza. Una grandissima ricchezza sono gli amici, presenza fondamentale nella mia vita, da cui ho avuto tanto e che spero aver ricambiato. Poter contare sull’affetto di un compagno, che nel bene e nel male è presente, a volte silenzioso ma sempre rassicurante e caro. L’aver potuto approfondire, facendoli crescere, i rapporti coi miei famigliari più intimi: grande opportunità non priva di sforzi, ma che oggi mi ripaga delle sofferenze e delle fatiche. Che triste sarebbe stato congelare delle relazioni così importanti ad uno stadio superficiale per paura di mostrarsi e di mettersi in gioco! E poi tanti bei progetti e tante conoscenze attraverso il mio appagante lavoro, dove la psicologia si unisce alle capacità tecniche e all’estro. Per non parlare dei miei adorati piccoli compagni, le mie cagnoline e i miei precedenti cani, che da 40 anni accompagnano le miei giornate amandomi incondizionatamente, riempiendomi di soddisfazioni e compagnia. Non ho figli, è vero, e forse mi sarebbe piaciuto averne: non è paragonabile, ma ho scritto un romanzo e due libri, piccole cose che rimarranno nel tempo e che forse hanno rallegrato e aiutato qualcuno. Mi sono un po’ indorato … chiedo scusa, personale regalo per i miei 50 anni!