Archivio dell'autore: Lina Sotis

Colazione al Ratanà.

Colazione al ristorante Ratanà all’Isola. Dire che il quartiere esplode è poco, cantieri ovunque, progetti, futuri, coltivati  come i fiori dei giardinetti. Ho buttato lì la possibilità di ospitare i medici volontari dell’ Officina Salute, che  per lavorare hanno bisogno di uno spazio di 30/40 metri quadri, un bagno e uno spogliatoio , 2 o 3 volte alla settimana. In compenso assicurano ginnastica e movimento per gli anziani e i portatori di handicap. Un bel progetto che si spera trovi il suo luogo di riferimento. Speriamo! Lina.

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BRERA/ GARIBALDI

Molto, molto divertente. La formula è questa: il quartiere si mette d’accordo e i residenti portano chi un piatto chi una bottiglia di vino. Gli organizzatori preparano i tavoli in strada e sperano nella clemenza del tempo. Sabato sera la cena del quartiere Garibaldi, organizzata da don Paolo Alliata, Silvia Passerini e i residenti, nella piazza S, Simpliciano, aveva qualcosa di antico, moderno , festoso e sorpreso che conquistava. C’era molto borgo Fabio Arrigoni, presidente zona 1, un consigliere comunale, una stilista, un industriale. Alle polpette, buone, Elisabetta Falk.

Assolutamente da ripetere.

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La nostra avventura di creare dei quartieri tranquilli è partita da meno di un mese. Ho la sensazione che sia una strada giusta perché, quando ne parlo, suscita entusiasmi. Tra il dire e il fare c’è il mare, e il mare è soprattutto organizzativo. Questo preambolo per dire che senza il vostro aiuto non ce la possiamo fare. I quartieri che hanno deciso di fare qualcosa per sé dovrebbero raccontare cosa stanno facendo, dove puntano, cosa hanno raggiunto, cosa vorrebbero raggiungere. Intanto, abbiamo scoperto che la Barona è il quartiere più vivo di Milano, che all’Isola stanno succedendo cose grandiose, che la Bicocca preserverà le sue memorie, ma sta costruendo un grande futuro. Il Quartiere Garibaldi, che non vuol esssere confuso con Brera, questa settimana festeggia la sua identità. Diamo il benvenuto ad Affori, con le mamme di Metaeducazione. Che educhino bene i loro maschi a rispettare le donne che li accompagneranno nella vita.

Forse questo altr’anno ci sarà un nuovo mestiere: il dog sitter diplomato. Il sindaco di New York, che spinge i suoi cittadini a scovare nuovi lavori, sarebbe entusiasta di questa novità. Chissà se lì è già così. A Buenos Aires sì. L’Hangar Bicocca non è solo un luogo d’arte ma offre weekend straordinari per i bambini. Lo raccontano delle mamme entusiaste. Brava Pirelli che aiuti il tuo quartiere. Tra i molti eventi di questa settimana, Milano Jazz Festival all’Isola, con musica, aperitivi e il 23 presentazione di un libro, e una bella mostra fotografica dei Drop In alla Barona il 25. Se avete altre notizie o volete segnalare un evento, twittate!

CHE FORTUNA!

pioggia

L’altra settimana c’era un bellissimo sole. Domenica mattina era proprio caldo, passeggiare era bellissimo, fare ginnastica al sole, dopo tanta pioggia, un vero privilegio. Da quella calda giornata è passata una settimana, fa di nuovo freddo e alla Barona l’ Officina Salute ha dovuto disdire il suo appuntamento all’aperto.  Come dire siamo stati proprio fortunati, che la buona ventura sorrida ai Quartieri Tranquilli? Però stamattina è così così… Questa fortuna sarà da conquistare.

A giorni di distanza, continuano ad arrivare le telefonate per la Camminata tranquilla, che ha riunito cani, grandi e piccini. Camminare a passo lento, guardarsi intorno, fermarsi in una piazza e fare ginnastica: era la prima volta per molti milanesi. Tra i tanti c’era anche un’australiana che ha trovato la cosa molto divertente. Ogni quartiere nasconde tanti piccoli tesori, di generosità, di altruismo, e anche tanti problemi. Quartieri Tranquilli è qui per questo. Per dare voce a chi c’è e a quello che c’è. Impariamo a usarlo, da cosa nasce cosa, e tante persone insieme possono fare una bellissima città.

La Prima Camminata Tranquilla


Da piazza del Duomo, oggi, è partita la prima Camminata Tranquilla per le vie di Milano. C’era il sole, c’era tanta gente, era molto festoso. Con la Camminata Tranquilla esordiscono i Quartieri Tranquilli, che vogliono ricreare appartenenza e di solidarietà nei vari borghi meneghini. La partenza da piazza Duomo era un segnale eclatante che simboleggia la partecipazione Comunale all’iniziativa. Gabriele Corradi, della palestra del Riposo, ha dato nella piazza una vera e propria mini lezione di movimento del corpo: tutti in circolo, seguendo i suoi suggerimenti. Poi, lentamente,con intervalli di respirazione e movimento, la lunga fila si è snodata fino al Parco Sempione dove l’aspettava, offerto dal Festival Il ritmo della città il Drum Circle, ovvero tanti tamburi da suonare sotto la guida, esperta, di Gianni Branca. Un vero concerto suonato dai camminatori, adulti e bambini. I piccoli erano entusiasti. E’ stato un bellissimo inizio, molto coinvolgente, ci sono stati degli errori, ma si possono correggere. Forse l’appuntamento era troppo tardi? Forse i cani non amano che i loro padroni stiano più attenti ai passi di ginnastica che a loro? Forse al parco c’era talmente tanta gente che era facile perdersi? Forse, forse, forse, ma iniziando si impara. E’ stato bello, è stato nuovo, ci si poteva accodare, si poteva lasciare. La Camminata Tranquilla è libertà, protetta. Esattamente quello che sogniamo  possano diventare ii quartieri milanesi, dei luoghi liberi dove ognuno si senta libero e protetto.

Vi piace l’idea? Si accettano consigli? Facciamo diventare Milano un laboratorio artistico di tranquillità.

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Le fantastiche amiche di OfficinaSalute

Le fantastiche amiche di OfficinaSalute

 

Camminata tranquilla

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Domenica 12 maggio, alle 11, da Piazza del Duomo partirà la prima Camminata Tranquilla, condotta da Gabriele Corradi e aperta ai cittadini di tutte le età. Un’ora e mezza di passeggiata, dal cuore di Milano al Parco Sempione. Ad accoglierci, un festoso Drum Circle. Non occorre iscriversi, ci si può unire in ogni momento durante il percorso. Camminare insieme fa bene alla mente e al corpo. Fa bene alla città: la rende più amicale, più allegra, più solidale.

Brera: al via i Medici del quartiere

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Capita, non sempre, quasi mai, che cinque donne, diverse fra loro, s’incontrino e scoprano di essere diverse, ma uguali. Giovani, vecchie (rivalutiamo la parola), bionde, brune, castane, single, sposate, conviventi, in attesa di eventi, le signore, signorine, tutte ragazze, hanno qualcosa in comune, qualcosa di molto femminile, qualcosa di molto gioioso, qualcosa che porta lontano: l’entusiasmo. Daniela, Luisa, Belinda , Alessandra e Lina hanno appena dato vita ai MEDICI DEL QUARTIERE DI BRERA, un progetto ispirato dalla Associazione Quartieri Tranquilli che ha suggerito ai medici specialisti che abitano in Brera di mettersi, gratuitamente, a disposizione degli abitanti del quartiere, un pomeriggio al mese, per rispondere a dubbi e domande sulla loro specialità, ospitati dalla farmacia Antica Brera di via Fiori Oscuri. Tutto è iniziato ieri, 6 maggio, con la dottoressa Alessandra Piona, allergologa della casa di cura San Pio X, che dalle 17 alle 19 ci ha aiutati a starnutire e piangere meno. Questa avventura non è che l’inizio. In Brera impareremo che i medici sono vicino a noi, per noi. Speriamo arrivino altri quartieri, altri medici, altre ragazze piene d’entusiasmo. Speriamo che ogni farmacia abbia un proprietario come Alberto che collabora per una vita, di borgo, solidale. Capita che da un incontro di donne succeda un miracolo, speriamo si espanda. Grazie Alberto!

Camminando partono i Quartieri Tranquilli e parte il blog

Camminando partono i Quartieri Tranquilli e parte il blog, che raccoglie notizie, storie, sensazioni, novità belle o brutte. Domenica 12 camminiamo insieme. Appuntamento in Piazza del Duomo. A Brera è successa una cosa bellissima, è nato il Medico del Quartiere, mentre San Marco tiene viva la sua tradizione di accoglienza. Alla Barona stanno partendo tre laboratori di Arti e Mestieri, mentre l’associazione Ponti lavora per un giardino condiviso. La Pirelli alla Bicocca ricorda gli anni di guerra. Ci sono buone speranze per una stupenda sorpresa al Ripamonti. Ma soprattutto, la grande sorpresa dev’essere che i milanesi sono contenti di ritrovare il loro quartiere e costruirsi un piccolo borgo affettuoso.

 

Volontà

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Lo sapevano anche gli antichi: nihil difficile volenti. La volontà va esercitata, nelle piccole cose quotidiane e nelle grandi cose della vita. Pazienza e volontà sono due prerogative che possono fare di un piccolo essere un essere speciale. La volontà è come la libertà, è a doppia faccia. Come la libertà invece che liberamente può essere vissuta come solitudine, la volontà può essere percepita dagli altri come un modo di essere individualista e che non ammette repliche. La Signora volontà dovrebbe sempre andare a braccetto con il Signor dubbio.

Nihil difficile valenti. Vogliamo una città, due città più vivibili. Più allegre, generose, pronte a condividere gioie e dolori. Vogliamo che per le strade le persone sorridano e che le madri sappiano a chi lasciare i loro figli. C’è sempre una nonna, una zia, una scuola. Vogliamo che le persone sole siano solitarie perché hanno scelto di esserlo. Se non è così, che ci sia sempre un vicino per tutti. Voglio, vogliamo, vorrebbero. Basterà la volontà a rendere tutto questo possibile? Noi ci tentiamo con Quartieri tranquilli.

Destino

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Il destino è un posto che i saggi dicono ci costruiamo da soli. C’è però chi pensa che ognuno ha il suo destino già segnato. Comunque sia è un parente, stretto, che non vedi, non conosci e non puoi dominare. Quasi sempre di cattivo carattere.

E voi cosa ne pensate? Credete nel destino? Ognuno si fa il suo destino? 

Riconoscenza

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Al momento può esserci, dura sempre pochissimo, è un sentimento, ondeggiante, che si affida agli stati d’animo del beneficato. Spesso il soggetto aiutato dopo il primo attimo di gioia si sente usato. Usato da chi l’ ha sostenuto moralmente, economicamente o in qualsivoglia maniera. La riconoscenza che potrebbe essere un sentimento alto, bellissimo, grandioso è troppo costoso in termini individuali. Colui che ha ricevuto deve ammettere troppe cose: che ha ricevuto, che al contrario dell’altro non aveva o non sapeva dare, e che comunque sia andata ha un debito di riconoscenza verso un altro.   Chi aiuta deve sempre mettere in conto che  la sua azione ne genera una catena non sempre disposta  a riconoscere  la semplicità del gesto.  Un gesto che la maggior parte delle volte richiede una sola risposta: grazie.

E’ soprattutto vero che i cuori generosi ( pochi) si devono fare una ragione sul fatto che i cuori rancorosi sono tanti.  Peccato, visto che basta una sola parola: grazie.  In sintesi chi da’ non si aspetti niente. La generosità è un gioco a uno.

Una ragazza di settant’anni ha già risposto

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Dopo la presentazione al Franco Parenti, festeggiamo con la mail di Agostina la prima partecipazione a Quartieri Tranquilli.
Cara Lina Sotis,
Abito in zona 5, zona con un’elevata presenza di anziani. Il condominio nel quale abito, ad esempio, è composto in prevalenza da persone molto, molto anziane:  su 10 famiglie, abbiamo due signore che hanno superato i 100 anni. Nel condominio c’è un giro di badanti che penso possiate facilmente immaginare. Ogni persona se ne sta da sola nella sua casetta, con i propri badanti (del giorno, della notte, quelli destinati ad accompagnare nelle uscite..) senza alcuno scambio con gli altri vecchietti del condominio. Ho sempre pensato che se una badante preparasse una minestrina per tre persone anziché per una sola e le tre persone si riunissero in una casa a mangiare insieme…. E poi, da cosa nasce cosa.
Da qui, altri pensieri: ad esempio l’Arci Bellezza, proprio di fronte a casa, potrebbe diventare un vero punto di incontro (non solo per lezioni di ballo..)… non solo per anziani: penso ad un luogo in cui si possa fare scambio di libri, in cui ci si possa riunire per leggere qualcosa insieme, in cui si possano vedere dei film, in cui si possano ascoltare gli anziani che raccontano la vita del quartiere negli anni 40-50-60, le trasformazioni viste  e poi se ne facciano dei documenti da leggere ai ragazzi, in cui si possa creare una specie di “banca del tempo” del quartiere ecc. ecc.  
Un altro luogo molto bello e poco utilizzato è la Biblioteca Comunale di corso di Porta Vigentina: anche lì si potrebbero pensare iniziative rivolte alle persone del quartiere di tutte le età. 
Insomma di cose se ne possono immaginare molte. Io mi metto a disposizione. Lavoro ancora un po’ (non molto); mi dedico, quando richiesto, ai miei tre adorati nipotini,  frequento amici, curo orto e frutteto nella casa di campagna, però posso fare di più e volentieri per la mia zona, per il mio quartiere.
 A presto, con infinita riconoscenza per l’iniziativa
 Agostina (anch’io, come degna rappresentante della zona, non sono  di primo pelo: a maggio ne compio 70!)

Sette settimane e mezzo

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Sette settimane e mezzo. Non di passione erotica ma di amore tranquillo, cadenzato da qualche ansia. Andrà? Non andrà? Squilla il telefono. Ci stanno? Cosa diranno? Che bella idea! Molto più bella della mia. E’ un matrimonio vincente. All’Isola sembra stiano già annaffiando l’insalata della prossima primavera. E dal Gratosoglio? Dalla Barona? Che notizie arrivano? Consolanti. Sono scontenti ma qualcosa si muove. O potrebbe muoversi. C’è speranza. Andiamo a vedere. Raccontiamo cosa vediamo. Sogniamo una città diversa, cominciamo dai piccoli quartieri, per cambiare insieme. Adorati Tranquilli, sto parlando di domani, dei quartieri dove vivrete, che trasformerete o che tenterete di trasformare, dove il grazie non esiste perché, come nelle tribù antiche, si è solidali col vicino, e la generosità e la collaborazione sono il pane naturale.

Sette settimane e mezzo per traghettare da tranquilla.it a quartieritranquilli.it. Non sarà la stessa cosa, noi speriamo che sia di più. Speriamo che la prima erba che ha accolto Tranquilla cresca rigogliosa intorno ai Quartieri Tranquilli. Non finisce il nostro discorso intimo ma inizia una conversazione più circolare e circostanziata. Voi sarete gli inviati speciali del vostro quartiere. E non sarete soli.

ps

Ditemi che non sono visionaria. Dite la vostra.

Ricominciamo da zero con Quartieri Tranquilli, al Franco Parenti

quartieri

RICOMINCIAMO DA ZERO: dai QUARTIERI TRANQUILLI.

Nasce a Milano un nuovo modo di vivere e condividere. Inizia dai quartieri che pensano a se stessi e proteggono se stessi. Siamo un Noi non più un Io, aiutiamo chi ci è vicino. Milano è una grande città di tesori nascosti, facciamoli conoscere, creiamone di nuovi, tutti possono dare per fare e creare. Ragazze e ragazzi dai 13 ai 103 anni, se ci impegniamo Milano può ridiventare la città della generosità. Diversa da quello che era perché, se la generosità è scontata, è più facile da accettare. Nelle tribù antiche non esisteva la parola grazie, ci si aiutava per sopravvivere. Aiutiamoci per vivere meglio. Ognuno dia ciò che può. Non è fantasia ma è futuro, altrove già ci provano. Non è utopia ma può essere realtà, basta crederci, basta provarci. Ecco il senso dell’ Associazione Quartieri Tranquilli, che verrà presentata domenica 17 marzo 2013 alle ore 10,30 al Teatro Franco Parenti  con la lettura di alcuni capitoli del Libretto di Risparmio di Lina Sotis (Rizzoli) da parte dei volontari di alcuni quartieri che si sono già impegnati nel progetto: Gratosoglio, Barona, Isola, Mac Mahon…
Con passo tranquillo può nascere una nuova realtà.
Incontro a più voci con l’assessore al Decentramento Daniela Benelli,l’assessore al Volontariato Sicurezza e Coesione Sociale Marco Granelli e i presidenti dei Consigli di Zona.