Bagnarsi nei secoli

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Contrariamente a quanto si crede, nel Medio Evo ci si lavava. Nel XIII e XIV secolo erano diffuse le cosiddette 'stufe', malviste dai religiosi che sospettavano (a torto o a ragione) che in quei luoghi avvenissero commerci carnali.
Dalle stufe si passò agli stabilimenti balneari, dove poter fare il bagno. Servi discreti, abili e sottomessi lavavano, massaggiavano, depilavano, truccavano. Anche in questo caso, si sospettava che chi vi si recava potesse trovare compagnia per solazzi di vario genere.
Nel '600, le donne che volevano rinfrescarsi dalla calura, potevano recarsi nei bagni a loro riservati.
Quando la medicina nel XVIII secolo scoprì le proprietà curative dei bagni caldi, ecco che le dame un po' civette, use a ricevere ospiti al tavolo della toilette, in vezzosi negligé, non si vergognarono a ricevere mentre erano nella vasca da bagno. L'acqua veniva però resa torbida da una o due pinte di latte, che oltre a far bene alla pelle evitava che i visitatori vedessero oltre il consentito. Oppure si applicava alla vasca un coperchio. Le dame più pudibonde facevano il bagno in camicia.
A metà '700 sembra che a Parigi ci fossero una dozzina di stabilimenti balneari, dotati di 12-15 vasche. Nel 1761 si adibì a stabilimento un battello a due piani sulla Senna, di fronte alle Tuileries.
L'acqua veniva opportunamente filtrata, dato che qualsiasi scarico sboccava nel fiume. Un altro battello per i bagni venne ancorato all'Ile Saint-Louis. In un altro battello, al Pont-Royal, i poveri si potevano lavare gratuitamente, a condizione che presentassero un certificato del medico o del loro parroco. In rue Bellechasse, lo stabilimento in muratura offriva invece, oltre ai bagni caldi, anche docce, bagni turchi, e una piscina per il nuoto.
Attenzione a non recarsi per un bagno caldo all'Hotel des bains di sua Altezza Reale il duca d'Orléans, sito al Palais-Royal: si avrebbe avuto la sorpresa di trovare camere e suites arredate per “ricevere persone distinte”, con le quali dedicarsi a ben altro.
I parigini che invece amavano i salutari bagni freddi, si tuffavano (con quale coraggio!) nella Senna: dato che all'epoca non si portavano le mutande, gli uomini si bagnavano nudi.
Nel '700 lungo il fiume c'erano vari stabilimenti, piuttosto spartani: si scendeva in acqua dalla scaletta di un battello e ci si bagnava al riparo di un lungo telone steso sopra dei pali piantati nel fiume e tenuti insieme da assi inchiodate. Asciugamani per gli uomini e camicie per le donne venivano forniti a pagamento. Anche qui, rigorosa divisione dei sessi.
I nobili preferivano le gores fuori Parigi : erano tende piantate in acqua con un palo orizzontale in mezzo per non farsi portar via dalla corrente. Le donne erano aiutate a immergersi dalle mogli dei marinai che gestivano il posto.
Per i più pigri, nel 1781 il signor Turquin ebbe l'dea di fissare in acqua, ognuna in una cabina, diverse vasche da bagno bucate, in modo che chi vi entrava aveva il beneficio dell'acqua corrente sempre nuova senza dover nuotare, in tutta comodità. Ogni vasca era abbastanza grande da poter ospitare fino a tre persone. La gente prese a chiamarli Bagni Cinesi. Sempre il sig. Turquin creò a Parigi le scuole di nuoto.
 

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