Weekend colto e saporito. La Bella addormentata del Veneto sembra essersi svegliata. Vicenza, la casa madre del Palladio, delle ville e delle residenze di campagna dei nobili veneziani lungo il fiume Brenta ma anche del prode Pigafetta, compagno di viaggio di Magellano, non sembra più accontentarsi del suo glorioso passato, e del suo noto artigianato di oro e gioielli,
Così quest’anno apre il suo mitico Teatro Olimpico cinquecentesco a una stagione di spettacoli classici (da Fedra a Medea al Caligola) ma firmati da grandi registi contemporanei, dal lituano Eimuntas Nekrosius alla siciliana Emma Dante.
Inoltre ha puntato sul grande aggregatore del pubblico dell’arte come Marco Goldin deciso a trasformare la città nella nuova meta del turismo culturale.
Nella basilica palladiana quest’autunno saranno in mostra un centinaio di capolavori che dal 400 arrivano al 900 . Opere che raccontanno la storia del ritratto. Il titolo? “Da Raff&ælig;llo a Picasso”, passando per Botticelli, e Mantegna, Tiziano, Rubens e Carvaggio, fino al Tiepolo e Goya, Van Gogh e Modigliani, Matisse e Bacon…
Silvestro, se torni vai ai Nani una splendida villa dei Valmarana.