Alla registrazione, che avviene nel primo rifugio di St Jean è richiesto di compilare una scheda per chiarire, oltre ai dati anagrafici, i motivi del viaggio. Non sapendo nel modo più assoluto perché mi trovassi lì misi una x su tutti i motivi suggeriti: spirituale, religioso, culturale, sportivo (con un po’ di fastidio per le caselle “religioso” e “sportivo”). Le domande mi misero inutilmente in allarme, nessuno dei miei occasionali compagni mi chiese mai motivo del viaggio né se fossi o meno religiosa. Tolleranza allo stato puro. Tanto più apprezzata quando mi giungeva dai cattolici (facilmente riconoscibili)
che fino a quel momento avevo sempre evitato con fastidio. Cosa fossi non lo sapevo, non lo so, certamente credente, nel senso più ecumenico possibile, con un autentico fastidio per le
organizzazioni di ogni specie ed ancora incredula che esistano esseri umani che si ritengono attendibili quando parlano di dio o, peggio ancora, per conto di dio.
dunque non c’è la casella : “per perdere peso”?
@Nonti, sei un spasso! @Ludo, in parte la penso come te. Più che un certo fastidio provo grande invidia per i credenti, perchè trovano, nella religione, una grande consolazione alla vita terrena… Però, guardando la foto qui in alto mi è preso un colpo…l’uomo che si vede è la copia identica di una persona che non c’è più…
@nonti è ufficiale: sono pazza di te.@giordana, nella foto c’è il sindaco di larrasoana, p&ælig;sino di poche anime, terza tappa del mio cammino. la fede per quel che ho capito non è un dono ma una conquista di libertà, argomentata da domande e dubbi che accompagnano i credenti per tutta la vita