Se non l’avete sentita ancora nominare, voglio segnalarvi una scrittrice davvero notevole: si tratta di Magda Szabò, considerata la maggiore autrice ungherese, nata nel 1917 e morta nel 2007. E’ da poco uscito, da Einaudi Il vecchio pozzo, ma secondo me non è il suo libro migliore, dovete cercare, sempre presso Einaudi La porta (2005), La ballata di Iza (2006), Via Katalin (2008) e soprattutto L’altra Eszeter (2009), ora pubblicati in tascabile.
Sono libri affascinanti, che parlano di un mondo che conosciamo poco, quello dell’Ungheria, con indimenticabili personaggi soprattutto femminili. Qualche anno fa un’amica mi ha consigliato “La porta” e sono rimasta stregata dal personaggio incredibile di Emerenc, una misteriosa donna delle pulizie. Poi via via ho cercato tutto quello che della Szabò era stato tradotto in Italia e non sono rimasta delusa, anzi è stato un crescendo. Quindi, se dopo aver letto qualcuno dei suoi libri, sarete d’accordo con me, fatemelo sapere.
Presso il “Circolo di lettura” che ho frequentato per qualche anno, ho conosciuto M.S. ed ho subìto il fascino misterioso della sua scrittura, nitida, scarna e coinvolgente. Il libro che ci avevano proposto era ovviamente “La porta”, in Italia tra i suoi più noti. Anche in me è rimasto impresso il personaggio della governante, così forte e complesso da rasentare la pazzia. Mi sono ripromessa di leggere altre cose di questa scrittrice; mi rammarico di non averlo ancora potuto fare per mancanza di tempo. A Dio piacendo, in vecchiaia rimedierò.