“La recherche” di M. Proust: un libro per tutte le stagioni, metereologiche e della vita. Un libro che volendo non finisce mai. un libro che distilla l’amore, la paura, la speranza, la sconfitta e il riscatto. Un (anzi tanti) libro che non può mancare. Regalare “la recherche” vi fa fare un figurone, oltretutto…
Invece secondo me chi regala la “Recherche” rischia seriamente un linciaggio,o almeno la rottura dell’eventuale amicizia! Perche l’opera di Proust,la più citata e meno letta di tutto il patrimonio letterario mondiale,non si può ne’ consigliare,ne’ regalare,aspettandosi la recensione imbarazzata del destinatario. A Proust ci si arriva ( se e quando) da soli. Delle mie molte conoscenze bibliofaghe,solo una è riuscita a leggerlo tutto,in francese per di più,e non è tipo da farne vanamente vanto. Io ho letto “La strada di Swann” e ho quasi finito “I Guermantes”. Poi evidentemente qualche novità libraria mi ha dirottato altrove. Sul fatto di fare un figurone,poi,ritornando al paradosso iniziale,avrei qualche remora. O si passa per secchioni, o si ipotizza,magari a ragione,che il destinatario del dono non lo annovera nella sua biblioteca. In entrambi i casi non se ne esce bene comunque.
Da frustratissima non-lettrice della Recherche, non posso che dar ragione a Manu. Idem dicasi per l’Ulysse di J.Joyce. Nel mio specifico ho sempre cavalcato l’alibi della mia scarsa istruzione letteraria. Che ne pensi Manu?
Prima di tutto penso che mi sei mancata,e come a me credo ad altri…ma veniamo al nocciolo della questione. No,l’istruzione c’entra poco. è la disposizione verso determinati p&ælig;saggi dello spirito che è indispensabile. Poi che la consapevolezza letteraria aiuti,non va escluso. Cioè il perchè di un’opera,la sua posizione storica,la sua funzione anche sociale in un certo periodo. Sono elementi che predispongono o respingono. Se sei interessata ad un periodo storico,leggi volentieri di quel periodo,altrimenti può mancarti uno stimolo fondamentale.
Ehi grazie! Basta dirvi che mi mancavate anche voi? Soprattutto le belle teste con cui anche polemizzare per confrontarsi e crescere. Penso a M.G.M.V.L.F.O.N.SDC.CC.P.etc.fino alla nostra Fata-Lina. Riguardo alla tua riflessione penso che la Storia sia come un mosaico le cui tessere sono gli eventi che compongono l’insieme. Purtroppo per me il mosaico che ho nella testa è a macchia di leopardo..per cui la passione iniziale che mi fa cimentare nella lettura, si sfarina ben presto nella mia granitica ignoranza. Come vedi si torna sempre lì..
Sai che ti dico? Che potresti fare come nel gioco enigmistico “Unisci i puntini”. Potresti cominciare da una macchia ( del leopardo…) e andare avanti,colmando i vuoti secondo il momento,i consigli,i gusti. Senza ansia,nessuno ti insegue; senza complessi,nessuno ti censura. Per far piacere a te stessa,quella è la vera soddisfazione. Non è veramente mai troppo tardi.
Dici bene Manu, dovrei cercare di colmare le mie..lagune, ma avrei bisogno di un buon Virgilio, con tanta pazienza. Ecco un altro alibi. Mi accontento di farmi sospingere dalla brezza delle emozioni. E’ il mio limite. Certi treni sono passati e perduti per sempre; certo che se esiste la reincarnazione..
Discussione privata,evidentemente,che non attizza nessuno. Son tutti dietro ai copricostume,con Matteo che ribatte i soliti chiodi… Ma,scusa se posso sembrare “de coccio”,ma se già tu sai di nasconderti dietro degli alibi,non ho Virgilio ( quello,solo Dante lo ha avuto!), troppe lacune,mi sposto col vento delle emozioni,sono instabile…aspetto la reincarnazione?? Ma da qui a là, vorrai seguire un filone,cominciare da,che ne so,un classico,italiano? Francese?Inglese? E di lì,come capita credo a tutti,allargarti a macchia d’olio, su gli altri titoli dello stesso autore. O per analogia,stesso argomento. O per antitesi,dall’ Italia alla Francia, dal ‘700, all’800. è più facile di quanto credi. Se potessi,ti aiuterei volentieri,ma se frequenti una biblioteca,il bibliotecario potrebbe fare al caso tuo. Sui gruppi di lettura sono un po’ scettica,perche danno per scontato che tutti abbiano già letto i fondamentali,e spaziano solo sulle novità,che spesso, secondo me,sono assai deludenti,nonostante i numeri di vendita.
Ragazze, avevo perso questo fantastico scambio! E’ certo che sono la meno indicata per intrufolarmi nella questione… le mie “lagune” sono pure paludose, perchè vorrei cimentarmi in molti fondamentali, ma mi manca decisamente il tempo. Da giovane leggevo moltissimo, ma tutto contemporaneo. Più andavo avanti più mi accorgevo che mancavano delle tessere, e quando ho iniziato ad approfondire è arrivata pure la famiglia, e addio tempo, giusto spulciare i quotidiani. Ora piano piano mi sto riprendendo quel tempo, ma come dice Anny, ci vorrebbe un’altra vita per comporre il mosaico… però, una vita diversa dalla mia, che consenta di ricominciare da capo…
… però “la recherche” non ce la posso proprio fà, e non si tratta del periodo storico che rappresenta, ma proprio il contesto, nel quale perdo il filo in pagine che trovo decisamente noiose. Allora mi chiedo, è un mio limite?
Cara Manu novella Virgilio, ho subito capito che hai grinta & metodo, sei ben strutturata. Io sono più “artistoide” e inseguo la mia fantasia. Ero così anche a scuola, sempre con la testa nei miei pensieri, insomma la classica donna-pesci. Obtorto collo ho conseguito un diploma tecnico per poter andare presto a lavorare, ma in fondo sono rimasta sempre la stessa, cioè me stessa. Pazienza se non avrò accesso ai fondamentali, saltabeccherò tra i complementari.”Ciò che ti viene rimproverato coltivalo, perchè sei tu.” Jean Cocteau
I avrei scommesso che eri pesci,mia mamma! Stessi discorsi,stesso fatalismo crepuscolare,mai voglia di dare un colpo d’ala,ma planare pigramente,magari criticandosi. Ma nessuno ti rimprovera,però,se non tu stessa. Io provavo a spronarti, il che è diverso. Può darsi che il richiamo abbia effetto sul lungo periodo,che tu ci pensi,ci ripensi…e un bel giorno…qualcosa germoglierà. Come vedi la testa dura non mi manca,anche se non sono ariete,ma cancro.
Manu-ciao, prego bando agli stereotipi! Date le premesse lascerò il finale aperto. Intanto grazie per il tuo sguardo spassionato e costruttivo. Sento però che non avevi grande feeling con la tua mamma-pesci, mi sbaglio?
Non credo agli oroscopi,ma mi sorprendo spesso a verificare che le particolarità caratteriali combaciano. E così ho notato delle somiglianze. No,non è stato un idillio. Povera donna,era troppo severa,con se stessa e con gli altri. Mi ha dato una educazione di cui non mi posso lamentare,ma mi ha anche tolto tanto in una età in cui certi dettagli sono tutto. Per fortuna,come dici tu,sono ben strutturata,e non mi sono mai fermata a piangermi addosso. Per me, domani è sempre un altro giorno.
Sapessi la mia mamma-capricorno! Posso dirti che il nostro rapporto e la storia che ne è scaturita è un romanzo, meglio uno psico-dramma, di cui ancora mi sfuggono i contorni, ma di cui pago le conseguenze. Prego non è un’auto-assoluzione perchè come dicono a Napoli : “!chi vuol filare fila lo sproccolo..” Si vede che io..