Sono alla prima settimana del settimo mese. E’ cresciuta solo la pancia. Mi piace molto: parte dall’interno dei fianchi ed è divisa in due da una riga sottile dritta dritta, che sembra disegnata da una matita beige.
La stanchezza comincia davvero a farsi sentire, sarebbe meglio non alzarsi alle sette, ma ogni altra soluzione mi sembra più faticosa o forse per me ora è peggio cambiare le abitudini. Non sono abbastanza forte e indipendente per le innovazioni. Cammino come un cow boy, piano piano e la sera sono sfinita. E mancano ancora tre mesi.
Fagiolo ha cominciato a fare ginnastica, sono un po’ preoccupata per luglio, speriamo che Gian riesca a fasi cambiare l’orario, così riesco a lavorare fino alla fine.
Ho molti sbalzi d’umore, in certi momenti mi sento molto forte e voglio dimostrarlo a tutti. Poi mi infurio perché mi sono stancata troppo e me la prendo con gli altri. Sono in ansia per il lavoro, voglio concludere tutti i contratti prima di entrare in ospedale così poi posso dedicarmi solo al bambino, ma sarebbe meglio non arrivare in ospedale con il fiato grosso.
Ho chiesto al Vic di mandarmi al corso; ho voglia di vedere altre pance e di concentrarmi sul momento. Le visite, una al mese, vanno sempre bene. Il Vic è adorabile mi tranquillizza, mi fa ridere ma soprattutto mi fa credere che ci sia un bambino dentro di me. Cosa che a me continua a sembrare impossibile, anche se lo vedo nelle ecografie, o quando il Vic mi fa sentire il suo cuore col microfono.
© Ludovica Amat, riproduzione vietata
dev’essere un’emozione incredibile sentire un cuoricino battere dentro…
gatta, non resta che provare! se hai più di 40 anni, non ami i bambini e non sei una ragazza che sa essere felice… vuol dire che non so più leggere tra le righe
… eh,eh… sai leggere molto bene tra le righe… purtroppo non è così facile come si potrebbe immaginare! 🙂 per ora mi delizio con i tuoi racconti!