Sono tanti i titoli nelle sale da oggi, e anche questa settimana ce ne è per i gusti di ciascuno, scorriamo insieme il cartellone. Di Boys di Davide Ferrario abbiamo anticipato qualcosa alcuni articoli fa, è la storia agrodolce di quattro amici, interpretati da Marco Paolini, Giovanni Storti, Giorgio Tirabassi e Neri Marcorè, i quali negli anni settanta, prima di imboccare ognuno la sua strada, avevano fondato The Boys, un gruppo rock di discreto successo. Il tempo che passa, gli acciacchi, la nostalgia, i rimpianti, l’orgoglio e la voglia di sognare ancora, nulla di granché originale ma si fa vedere con piacere. Proseguiamo con State a casa di Roan Johnson, un’altra commedia dai toni però scuri e disperati, che ha come protagonisti quattro giovani blindati in casa durante il confinamento del 2020. I quattro decidono di ricattare il laido proprietario di casa determinato a non ridurre il canone d’affitto, le cose prendono una piega diversa scatenando una serie di reazioni impreviste. Il virus c’è, già, e siamo noi…: tensione in crescendo tra quattro mura con zero effetti speciali e un gruppo di giovani attori molto bravi cui aggiungere il sempre superlativo Tommaso Ragno, uscite di casa, accomodatevi in sala e buona visione. Concludiamo i titoli italiani della settimana (quelli che ho visto io) con Mi chiedo quando ti mancherò di Francesco Fei dall’omonimo romanzo di formazione di Amanda Davis, storia di una ragazza bulimica e bullizzata dai compagni di scuola che dopo aver subito un’altra delusione tenta il suicidio e finisce in ospedale. Ne uscirà dopo sei mesi con venti chili in meno e un’amica immaginaria extralarge assieme alla quale inizierà un viaggio alla scoperta del mondo. Le difficoltà e i disagi dell’adolescenza raccontate con leggerezza che non è superficialità: Fei ci riesce e il film è una piccola gemma. È diretto da Euros Lyn ed è ispirato a una vicenda vera Dream Horse, la cui protagonista è una donna gallese, che lavora come barista e donna delle pulizie e che alleva un cavallo da corsa, col supporto del marito, dei vicini di casa e di altri abitanti del luogo. Dream Alliance, così si chiama il cavallo, comincerà a vincere. Proprio un bel film inglese, un po’ commedia e un po’ dramma, solido, d’impianto tradizionale, godibile e coinvolgente (portate i fazzoletti), e poi c’è Toni Colette, una garanzia, circondata da un ottimo cast. Protagonista di Io sono nessuno, il bel film d’azione pieno all’inverosimile di pallottole, pugni e ironia diretto da Ilya Naishuller, è un ottimo Bob Odenkirk nei panni di Hutch Mansell, un uomo annoiato e mite che non si scompone quando due ladri entrano in casa e minacciano la famiglia e che invece si scompone parecchio quando un gruppo di balordi prende di mira una ragazza su un pullman. È il passato che torna a galla… In sala anche Madre di Bong Joon Ho, La terra dei figli di Claudio Cupellini, Peter Rabbit 2- Un birbante in fuga di Will Gluck, Agente Speciale 117 al Servizio al servizio della Repubblica – Missione Cairo di Michel Hazanavicius, Songbird di Adam Mason.