Agli inizi del nuovo millennio alcuni abitanti di un villaggio alle porte di Buenos Aires, guidati dall’ex calciatore Perlassi, decidono di comprare, mettendoci ognuno i propri risparmi, dei capannoni abbandonati per fondare una cooperativa agricola. La somma, depositata in banca, viene bloccata dal corralito, e al blocco segue un raggiro. Ma il gruppo non si perde d’animo e congegna una tremenda vendetta ai danni di chi li ha truffati e per il godimento di noi spettatori. Brilla da ieri nelle sale Criminali come noi di Sebastián Borensztein, una commedia scoppiettante con sullo sfondo la crisi argentina. Il ritmo è incalzante, i personaggi sono ben descritti, non c’è un minuto di noia, e poi se ritrovare Ricardo Darín è ogni volta una festa trovarlo in coppia col figlio Chino è una doppia festa, ottimo comunque anche il resto del cast, a iniziare da Luis Brandoni. Fatevi felici: regalatevelo.