Nell’inverno del 1968 Judy Garland ha 46 anni, è stata una leggenda ma Hollywood le chiude le porte in faccia: abusa di alcool e psicofarmaci, è piena di debiti, insomma è inaffidabile, instabile e pericolosa e nessuno vuole correre rischi. Le resta soltanto una possibilità per guadagnare un po’ di soldi e avere la custodia dei figli: una serie di concerti a Londra. Dove andrà e canterà e dove incontrerà l’amore. Ma il successo iniziale si rivelerà un’illusione. Ricostruisce gli ultimi anni della vita di una diva concentrandosi sul suo dramma esistenziale e sulle croci e delizie dello star system Judy di Rupert Goold, un film di chiaro impianto teatrale che sarà pure convenzionale e prevedibile ma che grazie alla appassionata, energica e sensibile interpretazione di Renée Zellweger, candidata all’Oscar come migliore attrice protagonista, riesce a coinvolgere e a commuovere.