Billi, nata in Cina ma cresciuta negli Stati Uniti dall’età di 6 anni (ora ne ha 30), torna coi genitori a Changchun per salutare l’amatissima nonna Nai-Nai, malata terminale a sua insaputa: i familiari hanno infatti deciso di non dirle la verità e di farle vivere il poco tempo che le resta serenamente, inventatosi che il motivo della riunione sia la celebrazione del matrimonio del fratello di Billi. Presentato (e molto applaudito) al Sundance Film Festival e poi alla Festa del Cinema di Roma arriva nelle sale italiane domani, Vigilia di Natale, The farewell – Una bugia buona di Lulu Wang, un viaggio verso le origini, con tanto di incontro/scontro etnico, oltremodo sentito e partecipato – del resto si basa su una vera bugia che la regista ha pescato dal suo vissuto e che diventa il motore della storia nonché di molti equivoci -, lieve e molto divertente anche se si parla di morte e malattia. Perfetto il cast, ben scelte le musiche, e la storia continua nei titoli di coda, restate seduti.