Bohemian Rhapsody, regia di Bryan Singer

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poster-bohemian-rhapsodyI primi quindici anni del famoso iconico gruppo britannico e del suo magnetico leader, dalla nascita della formazione nel 1970 al concerto Live Aid del 1985 con delle incursioni nel privato di Freddie Mercury, uomo fragile e tormentato: non mi occupo di musica né sono una fan dei Queen ma a me Bohemian Rhapsody di Bryan Singer è piaciuto. Chi conosce la storia e le vicende dei Queen probabilmente troverà mancanze, incongruenze, errori e superficialità, ma è un film non un docufilm e poi l’attore americano con origini egiziane Rami Malek somiglia in modo impressionante a Mercury, c’è tanta bella musica e l’esibizione al Live Aid – quando era già malato – è ricostruita davvero bene, a tal punto che durante quei venti minuti sembra che sul palco ci siano i veri Queen. Emozioni, nostalgia, e non un momento di noia.

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