La terra dell’abbastanza, regia di Damiano e Fabio D’Innocenzo

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poster-terra-dell-abbastanza-laSono amici dai tempi dell’infanzia Mirko (Matteo Olivetti) e Manolo (Andrea Carpenzano), due ragazzi della più squallida e cattiva periferia romana, studenti dell’alberghiero con famiglie smarrite alle spalle e sogni onesti nel cassetto. Insomma, Mirko e Manolo sono due bravi ragazzi, fino a che l’investimento di una persona – i due se la svignano, ma il mattino dopo si saprà che l’uomo è morto e soprattutto chi era – si rivelerà un rispettato biglietto da visita per entrare nel crimine. Tratteggia con realismo e potenza la macchina della violenza e un mondo allo sbando senza speranza La terra dell’abbastanza, esordio dei gemelli quasi trentenni Damiano e Fabio D’Innocenzo e il film, al netto di qualche imperfezione, ha già stile, atmosfere e linguaggi cinematografici da vendere, con due bravissimi protagonisti e dei comprimari (Max Tortora, Milena Mancini, Luca Zingaretti) non da meno.

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