Marcello è un uomo piccolo piccolo, mite, gentile e assetato d’affetto, vive in una terra di frontiera desolata e desolante, ha un salone di toelettatura per cani, adora la figlioletta Alida ed è legato pure a Simoncino, un ex pugile grande e grosso la cui prepotenza sconvolge e tiene sotto scacco gli abitanti della zona, compreso il canaro, il quale però un giorno si ribella. Dogman – ispirato molto molto liberamente a un fatto di cronaca di trent’anni fa – è la parabola di un rapporto di sopraffazione e umiliazione dipinta da Matteo Garrone – tornato per l’occasione nelle atmosfere, e nei luoghi, da incubo di L’imbalsamatore – con dolente umanità e con una potenza cinematografica così forte, incisiva e straziante da insinuarsi sottopelle. Meritatissimo il premio come miglior attore del Festival di Cannes 2018 a Marcello Fonte, superlativo nel ruolo del protagonista, applausi a Edoardo Pesce/Simone, alla piccola Alida Baldari Calabria e a tutti i cani, a iniziare da Genny.
P.S. Sabato 26 maggio all’Anteo Palazzo del Cinema di Milano Marcello Fonte saluterà il pubblico dello spettacolo delle 21.30. per saperne di più www.spaziocinema.info.