Guglielmo (Carlo Verdone) è un uomo di mezz’età dalla moralità rigorosa, ha ereditato dal padre un negozio nel centro di Roma di arte sacra e abiti per vescovi e cardinali ed è sposato da 25 anni con Lidia (Lucrezia Lante della Rovere). Quando la moglie lo lascia preferendogli una donna, peraltro la commessa del negozio, Guglielmo, che fino a quel momento aveva schiacciato l’antica esuberanza con una grigia rassicurante routine, decide, dopo lo sbandamento iniziale, di andare alla ri-scoperta di se stesso e del mondo. Nella tragicomica ricerca assume un ruolo fondamentale la coattona, svitata e vitale Luna, un’ ex ballerina di lap dance diventata la nuova commessa del negozio. Luna iscrive Guglielmo all’app per cuori solitari Lovit, gli incontri sono uno peggio – e più divertente – dell’altro, ma la donna quella giusta esiste, non sull’applicazione del cellulare… Brilla nelle sale da ieri Benedetta follia, il ventiseiesimo film diretto da Carlo Verdone, dove l’attore e regista romano filma e interpreta la crisi dei nostri tempi con calore, sincerità e intelligenza e con nostalgia, malinconia e amarezza canaglie nonché alcuni rimandi, la scrittura è leggera e dinamica – un benvenuto agli sceneggiatori Nicola Guaglianone e Menotti -, i duetti con le attrici fanno scintille e le musiche sono bene abbinate, che volere di più?