E’ stata una vita eccessiva e soddisfacente la vita di Giovanni Passamonte (Gigi Proietti), scrittore di successo vincitore fresco fresco del Nobel per la letteratura, che lo attende a Stoccolma. Ma Passamonte ha paura di volare, in Svezia ci si va quindi in automobile – come si sa il viaggio in macchina è un viaggio dentro l’anima, Il posto delle fragole viene infatti citato non a caso -, e dal momento che il devoto segretario tuttofare Rinaldo (Rocco Papaleo) ha una spalla dolorante guida il figlio Oreste (Alessandro Gassmann), personal trainer in crisi. A bordo sale anche la figlia Lucrezia (Anna Foglietta), una blogger con ambizioni di scrittrice, perdente nella vita come il fratello. Il viaggio da Roma in Svezia è lungo, ogni sosta diventa una tappa funzionale alla storia, in un susseguirsi di imprevisti, incontri con variegata umanità, sorprese anche sconvolgenti e occasioni per analizzare dinamiche familiari in sospeso e tirare bilanci. Torna nelle sale Alessandro Gassmann, torna dirigendo e interpretando Il premio, una tragicommedia sulla strada ironica a tratti comica, ad altri tratti malinconica, in ogni modo piacevole, godibile e con un gruppo di attori affiatati e decisamente a loro agio, su tutti Gigi Proietti, perfetto nel ruolo di Passamonte senior, premio Nobel genio e sregolatezza che qua e là rievoca con innata classe l’amico Vittorio.
“C’era una volta la buona e vecchia commedia all’italiana”
Buon sangue non mente dice il proverbio ed Alessandro Gassmann (con due enne) lo conferma. Il film da lui diretto e interpretato accanto a colleghi di razza è godibile e per alcuni versi anche intenso. Ottimi gli interpreti a cominciare da Alessandro al fianco di Rocco Papaleo e strepitoso Gigi Proietti nella figura facilmente riconoscibile di Vittorio Gassman, genio, egoista, ma a suo modo affettuoso con i suoi numerosi figli sparsi per il mondo. Si ride, ci si commuove, si riflette al buio della sala cinematografica sulla vita, sulla famiglia, sul mondo che non è mai perfetto. “Il premio” è un film da vedere in un panorama non sempre edificante del cinema italiaon contemporaneo. Non perdetevelo….