Fortunata (Jasmine Trinca) vive a Torpignattara, ha un ex marito (Edoardo Pesce) violento e una figlioletta problematica, tinge i capelli a domicilio, gioca a lotto coi soldi prestati da una strozzina cinese e sogna di aprire un salone da parrucchiera assieme all’amico del cuore tossico (Alessandro Borghi) con madre straniera malata di Alzheimer (Hanna Schygulla) a carico. Ma Fortunata è una combattente e pur tra mille difficoltà l’incontro con uno neuropsichiatra infantile dell’ASL, incaricato di valutare i problemi della sua bambina, le farà intravvedere una vita migliore… C’è tanta roba al fuoco in Fortunata, diretto da Sergio Castellitto e scritto dalla moglie Margaret Mazzantini, un romanzo popolare pieno di urla, di sudore, di musica a palla, di cliché e di scene madri, c’è tanta roba, ce ne è troppa, è tutto eccessivo e sopra le righe, però può anche piacere.