Orecchie, regia di Alessandro Aronadio

di

poster-orecchieUn supplente di filosofia senza nome (Daniele Parisi) si sveglia con un un fischio alle orecchie – disagio fisico, e anche metafora di malessere esistenziale – e trova sul frigorifero un biglietto della fidanzata con scritto: “È morto il tuo amico Luigi. P.S. Mi sono presa la macchina”. Già, Luigi? Ma chi è questo Luigi del quale peraltro nel pomeriggio ci sarà il funerale? L’uomo senza nome proprio non lo sa e Orecchie scandisce la sua giornata in giro per Roma, sempre in compagnia del ronzio, alla scoperta del caos del mondo dove ognuno dei folli incontrati – il gastroenterologo che gli tira un brutto scherzo, lo stravagante prete, la madre fissata coi selfie, la giornalista bizzarra – è un volto noto del teatro e del cinema italiano…: da oggi nelle sale c’è Orecchie, una tragicommedia surreale, insolita, bizzarra, divertente, italiana, non perdetela.

 

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