Fu salutato come un miracolo politico il governo di protestanti e cattolici nato in Irlanda del Nord nel 2007, dopo un conflitto lungo quarant’anni. Fautori del miracolo furono due uomini, il leader del Partito democratico unionista Ian Paisley – diventato primo ministro – e il politico del Sinn Fein Martin McGuinness – diventato suo vice -, nemici giuratissimi finché non intrapresero insieme un breve viaggio su un jet privato. Da quel viaggio nacque l’accordo, i due accantonarono le rivendicazioni e le controversie che avevano fatto divampare odio e divisioni e spiazzarono tutti siglando l’alleanza. Nick Hamm trasforma il jet in una macchina per raccontare, romanzandola, una pagina di Storia del suo paese e Il viaggio è un film di parola sull’arte della diplomazia efficace e godibile, affidato alla bravura dei due attori.
“La storia e il cinema”
Cosa vi è di più bello del cinema che ripercorre le vicende storiche magari con qualche giustificata trasgressione dei fatti raccontati ( lo spettacolo ha le sue leggi !), ma catturando l’interesse del pubblico? E’ quanto succede in “il viaggio” che ci racconta la conclusione di una tragedia umana di grosse proporzioni, lo scontro sanguinoso tra cattolici e protestanti frutto di una decisione storica scellerata, la divisione in due dell’Irlanda. Il film interpretato superbamente dai due protagonisti è curioso, a tratti divertente e soprattutto utile a capire come sia possibile trovare una soluzione evitando bagni di sangue inutili. Sempre che la Brexit non combini un disastro accelerando troppo la via della pacificazione….