Brillano diversi gioielli nelle sale da ieri e La mia vita da Zucchina – un film con pupazzi animati in stop motion, ispirato alle pagine di Gilles Paris, diretto da Claude Barras e sceneggiato da Céline Sciamma – è uno di questi. Zucchina – soprannome di Icarus – è un bambino di nove anni solo al mondo e coi capelli blu ritrovatosi in una casa famiglia dove vivono altri bambini diversamente disastrati. C’è la bambina molestata, c’è la figlia di drogati, c’è il bulletto buono, e sono tutti, come Zucchina, pupazzi dai lineamenti di lattice e con gli occhioni grandi grandi pieni di espressioni. In questo contesto di sciagure e dolore, attraverso nuove amicizie e tanta solidarietà Zucchina ritroverà la speranza di una nuova vita.
La mia vita da zucchina conquista e coinvolge – soprattutto gli adulti e i bambini non piccolissimi – per la sua bellezza formale, per i suoi contenuti e per come sono dosati, in perfetto equilibrio tra dramma, commozione, malinconia, sorrisi e speranza, con pochissima musica e in soli sessantasei minuti: regalatevelo!